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Io, per scherzo, ma non tanto, quando mio figlio era piccolo, dicevo che "prima è veneziano e poi è italiano". Sbagliato conoscerli entrambi?
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Anzichè modi di dire, vi riporto due battute in romanesco che ho raccolto in mezzo alla gente, ma spesso ripetute.
Vi verrà da ridere come sia storpiato il plurale dal singolare...
"Ma oggi c'è lo sciopero dell'auti?"
(singolare: auto(bus), plurale di conseguenza : auti...)
"Ner cortile ce possono girà i cami..."
(singolare: camion, plurale di conseguenza: cami...)!!!!!
Io, per scherzo, ma non tanto, quando mio figlio era piccolo, dicevo che "prima è veneziano e poi è italiano". Sbagliato conoscerli entrambi?
Ar'vedtze! (Arrivederci!)
Ma...anche voi usate "tz"? Interessante.
Visto che ai tempi della scuola vivevo ancora a Perugia .. si diceva "Ho fatto salina" quando non si andava senza il consenso della Patria Potestà
Milano,quello che in italiano é il cocomero per noi é l'anguria.
Per noi il cucumer é il cetriolo. Un nostro amico che voleva l'anguria chiese alla suocera un cocomero e lei arrivò con un cetriolo!
A Milano il polpettone é di carne. Conosciamo la cima alla genovese che é una specie di polpettone con le verdure , ma non so se si tratta della stessa cosa.
Fare la spesa in regioni diverse carni e pesci hanno nomi differenti, non é facile.
Noi diciamo bigiare o marinare la scuola. Pure io come Zarina a scuola me ne stavo sempre in primo banco, sotto la cattedra. Alle superiori avevo udite udite, 10 in condotta già al primo trimestre , la firma depositata era quella di mio padre falsificata da me, ho fatto tante di quelle bigiate o assenze nell'ultima ora per andare a prendere il mio ragazzo, ora marito, che non potete immaginarlo, ma chi si é guadagnato un 10 in condotta può fare di tutto!
Poi il primo banco e darsi volontaria nelle interrogazioni permette in seguito la pacchia più assoluta. Concordo con Zarina.
Ricordo da bambina una domestica mantovana che a Milano cercava di comperare per pasta i bigui. Lascio ai milanesi immaginare le risate...
da noi il polpettone è di carne,
e a scuola si "faceva berna"...
però ogni nostro dialetto è bello e lascia tanti ricordi, spero anch'io che venga tramandato
Io, per scherzo, ma non tanto, quando mio figlio era piccolo, dicevo che "prima è veneziano e poi è italiano". Sbagliato conoscerli entrambi?
Didi, il "problema" che anche il dialetto cambia a poca distanza è una realtà comune, credo. Qui da noi bastano trecento metri d'acqua che dividono due isole, per trovare continuamente termini e cadenze diverse.
Anzichè modi di dire, vi riporto due battute in romanesco che ho raccolto in mezzo alla gente, ma spesso ripetute.
Vi verrà da ridere come sia storpiato il plurale dal singolare...
"Ma oggi c'è lo sciopero dell'auti?"
(singolare: auto(bus), plurale di conseguenza : auti...)
"Ner cortile ce possono girà i cami..."
(singolare: camion, plurale di conseguenza: cami...)!!!!!
Purtroppo io il genovese non lo parlo (tranne poche parole quando sono arrabbiata ) però lo capisco e lo leggo...mi piacerebbe vederlo usare di più, fa parte delle nostre tradizioni.
A Genova comunque sono sempre esistiti due dialetti...quello dei portuali, più "sporco" come termini e anche più "imbastardadito" da parole non genovesi...e quello proprio dei Genovesi, soprattutto delle donne Genovesi, che era una vera poesia.
Se ci penso sento ancora la voce della nonna di una mia carissima amica quando ci raccontava in genovese (poi però per me a parte traduceva in italiano perchè io le parlavo in italiano ) della sua giovinezza...era una cantilena dolce e armoniosa, altro che volgare...