La prima escursione effettuata con MSC è stata "
l'Avana e Hemingway" (CUB03) che noi abbiamo scelto in sostituzione di una delle due escursioni incluse da MSC per il programma di scambio educativo people-to-people.
Il trasferimento in autobus dal porto alla prima destinazione prevista dall'escursione è durato circa mezz'ora. Dai finestrini abbiamo potuto ammirare il paesaggio della periferia dell'Avana che colpisce soprattutto per i colori, nonostante l'aspetto modesto, delle sue costruzioni e poi per il verde della vegetazione. I colori di Cuba sono fra i ricordi che mi sono rimasti maggiormente impressi nella memoria assieme ai profumi speziati, all'aroma dei suoi famosi sigari e alla musica accompagnata dall'allegria e dalle movenze della danza cubana.
Oggetto di questa prima escursione era la visita dei luoghi più rappresentativi del famoso luminare della letteratura americana, Ernest Hemingway, che trascorse a Cuba 20 anni della sua vita abitando in una bella villa sulle colline alla periferia dell'Avana. Hemingway ha vinto nel 1953 il Premio Pulitzer, massimo riconoscimento giornalistico, e l’anno successivo il Nobel per la letteratura. Fu sostenitore di Fidel Castro e del Che Guevara, partecipò ai primi safari in Africa ma praticò la caccia ovunque, pescò i Marlin nei Caraibi, amò un gran numero di donne, ne sposò quattro, e fu amico di tutti i maggiori scrittori, filosofi, attori e intellettuali di tutto il mondo del secolo scorso.
La bella Finca "La Vigia" si trova nel quartiere di San Francisco de Paula, a circa 24 chilometri dal centro storico dell'Avana. La casa è stata costruita nel 1886 dall'architetto catalano Miguel Pascual y Baguer e ha una vista impressionante sulla città dalla veranda sul retro. Hemingway prima affittò la Finca Vigia quindi nel 1940 la comprò, subito dopo dopo il matrimonio con la sua terza moglie Martha Gellhorn. Il noto scrittore americano visse nella casa dalla metà del 1939 al 1960 e qui furono scritti o terminati alcuni dei suoi migliori romanzi, come “l’Uomo e il mare”, “Addio alle armi” e “Per chi suona la campana”. Fra i famosi ospiti della casa vi furono gli attori di Hollywood Katharine Hepburn, Ava Gardner, Errol Flynn e Spencer Tracy. Quando Hemingway partì, stanco e depresso, per gli Stati Uniti nel 1960, subito dopo la rivoluzione di Castro, donò generosamente la sua casa al "popolo cubano". Lo scrittore lasciò la casa, i suoi trofei e tutto ciò che conteneva e ora è un museo, quasi invariato dal giorno della sua partenza.
Lasciato l'autobus nel parcheggio ci siamo avviati a piedi lungo la salita del viale alberato e superato l'ingresso con la mappa della vasta proprietà per prima cosa abbiamo incontrato una costruzione in legno, denominata la pensione, che fu la prima abitazione di Hemingway e successivamente casa per gli ospiti. In questa casa molto spesso alloggiavano anche i suoi figli. Oggi funge da ufficio del direttore del museo.
Poco dopo si arriva all'ingresso della bella villa circondata da un meraviglioso giardino dominato dalle colorate bouganville, l'intera proprietà compreso l'immenso giardino misura ben 6 ettari.
L’interno della casa è chiusa al pubblico, ma può essere vista attraverso le finestre e le porte lasciate aperte. Il motivo per cui è vietato visitare l'interno della casa è per preservare da eventuali furti tutti gli oggetti in essa contenuti e appartenuti allo scrittore americano. Nella casa, si possono notare parecchi trofei di caccia, ma soprattutto qualcosa come 9 mila libri, molti scritti da lui stesso, altri regalatigli da scrittori suoi amici e che contribuirono a formarlo letteralmente. Vi sono inoltre 10 mila tra lettere personali ricevute ed inviate e documenti di vario tipo, un gran bel fonografo, una collezione di dischi e circa 5 mila foto scattate un po’ in tutto il mondo.
La camera da letto privata di Ernest Hemingway potrebbe raccontare diverse storie d'amore e come si può vedere è arredata con trofei di caccia e scaffali pieni di libri. Attaccata alla camera da letto c'è una stanza di passaggio dove spesso Hemingway si rilassava a leggere mentre beveva un drink prima di andare a dormire. Anche questa stanza è arredata con scaffali pieni di libri e una scrivania coperta di oggetti personali.
Subito dopo troviamo il bagno dove sono presenti ancora tutti gli oggetti personali di Hemingway, dal pettine allo spazzolino da denti, dallo specchio al dopobarba. Dalle finestre si possono vedere bene la vasca da bagno con la tendina che la trasforma in una doccia e accanto ad essa la bilancia pesa persone. Hemingway aveva l'abitudine di pesarsi ogni mattina e scriveva il suo peso a matita sul muro sopra alle piastrelle, le annotazioni scritte sono tutt'ora ben visibili. Anche in bagno non manca un piccolo scaffale con i libri.
Dalle finestre si riesce a dare uno sguardo anche al guardaroba di Hemingway, una sorta di cabina armadio/scarpiera con tutte le sue calzature e persino la divisa della seconda guerra mondiale.
Più avanti si trova una stanza molto importante per lo scrittore americano, il suo studio personale con la grande scrivania dove probabilmente scrisse gran parte dei suoi bestsellers. Ovviamente anche questa stanza è piena di libri e di tanti oggetti particolari ed interessanti come il lume sulla scrivania, il cestino e una testa di leone di cui ignoro l'utilizzo che ne facesse lo scrittore.
Segue il soggiorno dell'abitazione, questa stanza era il centro sociale di tutta casa, qui Hemingway intratteneva i suoi ospiti nelle calde serate caraibiche. E poi ovviamente la camera da letto degli ospiti dove questi ultimi riposavano se si intrattenevano nella casa per più giorni. Alcune stelle di Hollywood hanno dormito su questi letti.
L'ultima stanza che abbiamo visto della casa è stata la grande sala da pranzo. A quanto pare Hemingway sedeva sempre spalle alla finestra. Anche qui abbondano i trofei di caccia alle pareti.
Finito di visitare le stanze interne della casa ci siamo dedicati ad esplorare l'esterno della grande proprietà in totale autonomia, la guida infatti ci ha lasciati liberi dandoci appuntamento per le 15 nel piazzale vicino al bar e al negozio di souvenir. Nel 1946 Mary Welsh Hemingway, quarta moglie dello scrittore, si trasferì nella tenuta e fece costruire la torre accanto alla casa pensandola come un rifugio dove il marito poteva scrivere in tranquillità. Tuttavia Hemingway preferì sempre lavorare in casa. Dall'ultimo piano della torre si può ammirare uno splendido panorama sull'Avana. Proprio in cima alla torre si trova la sala di scrittura in cui sono custoditi alcuni degli oggetti più cari allo scrittore americano come la sua macchina da scrivere e il telescopio con cui si dilettava ad osservare il cielo notturno.
Dopo la visita alla torre siamo scesi a fare una passeggiate nel giardino, qui negli anni 40 Hemingway fece costruire una piscina e un campo da tennis. La piscina è famosa perché Ava Gadner vi si fece il bagno nuda. Accanto alla piscina c'è una bella zona relax coperta da una pergola mentre in quello che un tempo era il campo da tennis ha trovato posto l'amata barca da pesca di Hemingway, la Pilar, che lo scrittore usava per la pesca al Marlin, una delle sue grandi passioni. L'altra grande passioni di Ernest Hemingway erano gli animali domestici che includevano cani e gatti. Proprio accanto alla piscina si trovano le tombe dei suoi 4 cani. Hemingway amava circondarsi anche di gatti, per questo ne aveva a decine e amava chiamarli con i nomi dei suoi colleghi scrittori.
continua.............