hornet75
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A George Town non ci sono casinò e luoghi trasgressivi, in compenso ci sono molti negozi per lo shopping duty-free, anche se poi sono le spiagge che attirano l’attenzione di tutti. La più celebre nei dintorni è la famosa Seven Mile Beach, che è in realtà è lunga solo cinque miglia e mezzo. Sono comunque sempre nove chilometri di sabbia bianca e mare blu. MSC ha previsto, per gli ospiti che volevano raggiungere questa famosa spiaggia, un servizio transfer di andata e ritorno al costo di $ 19,99 per adulti e bambini.
Noi decidiamo di dedicarci proprio allo shopping e già all'interno del George Town Cruise Port ci sono tantissimi negozi adatti allo scopo, si può anche approfittare per attaccarsi a qualche rete wifi libera con lo smartphone.
Dall'altra parte della strada c'è il Grand Cayman's Premier Gift Shop dove facciamo la conoscenza di personaggi un po' strani. In generale il costo dei souvenir a George Town è molto caro, i magnetini hanno prezzi spropositati rispetto a tanti altri posti dove siamo stati.
Il lungomare è uno dei punti più animati di George Town e anche noi decidiamo di incamminarci lungo Harbour Drive. Uno dei primi edifici particolari che incontriamo è la Elmslie Memorial United Church. Nel 1846 il reverendo James Elmslie, un pastore presbiteriano scozzese, all'età di 50 anni fu mandato nelle isole Cayman per costruire una chiesa presbiteriana. Il reverendo Elmslie viaggiò per l'isola di Grand Cayman a cavallo, in barca e a piedi facendo costruire diverse chiese, tra le quali la chiesa di George Town. La chiesa di Elmslie, che prende il nome da lui, è costruita sul sito di una ex chiesa anglicana che fu distrutta da un uragano nel 1838. L'attuale edificio fu costruito negli anni '20 dal capitano Rayal Bodden e ha una caratteristica particolare. Rayal era un architetto navale e quindi progettò il tetto della chiesa dandogli l'aspetto dello scafo di una nave capovolta. Il reverendo Elmslie durante la sua permanenza lavorò senza tregua. Il clima ostile della popolazione locale e la fatica del lavoro hanno pesato sulla sua salute tanto da essere vittima di un ictus. Elmslie fu costretto a tornare in Scozia alla fine del 1863 dove morirà a metà del 1864.
Torniamo all'esterno e continuiamo la nostra passeggiata lungo l'affollato lungomare pieno di turisti, alcuni dei quali fanno delle escursioni in barca o su altri strani veicoli a rimorchio. Incrociamo diversi locali pubblici per la ristorazione e lo shopping tutti coloratissimi. Facciamo una pausa in una piccola piazza all'ombra delle palme comodamente seduti e collegati ad una rete wifi libera di cui approfittiamo per inviare alcune foto ai nostri familiari.
Sulla strada del ritorno notiamo un edificio che ci era sfuggito all'andata, il Cayman Islands National Museum. Si tratta del più antico edificio pubblico di Cayman una delle poche strutture del XIX secolo sopravvissute sulle isole alla furia degli uragani. Nel tempo è stato sede di varie istituzioni pubbliche di George Town: primo ufficio postale, primo ufficio del commissario, primo tribunale e carcere. Ha assolto anche il compito di aula scolastica, biblioteca pubblica, cassa di risparmio e persino di sala da ballo. Si tratta di un tipico edificio caymaniano a due piani del suo tempo. Oggi ospita la collezione di storia naturale, una collezione di storia culturale delle prime popolazioni che abitarono le isole e una collezione d'arte.
Comunque la cosa che mi ha colpito di più delle isole Cayman sono i colori, soprattutto il turchese delle acque limpide del mare, davvero qualcosa che porterò nei miei ricordi per sempre. Verso le 13 decidiamo di fare ritorno alla nave, siamo affamati e anche un pochino stanchi. Torniamo al molo dove partono i tender di MSC e dopo una breve attesa ci accomodiamo a bordo. Non c'è molto affollamento per cui riesco a muovermi agevolmente sulla barca per scattare altre foto soprattutto della costa e delle tanti navi presente in rada.
continua......................
Noi decidiamo di dedicarci proprio allo shopping e già all'interno del George Town Cruise Port ci sono tantissimi negozi adatti allo scopo, si può anche approfittare per attaccarsi a qualche rete wifi libera con lo smartphone.
Dall'altra parte della strada c'è il Grand Cayman's Premier Gift Shop dove facciamo la conoscenza di personaggi un po' strani. In generale il costo dei souvenir a George Town è molto caro, i magnetini hanno prezzi spropositati rispetto a tanti altri posti dove siamo stati.
Il lungomare è uno dei punti più animati di George Town e anche noi decidiamo di incamminarci lungo Harbour Drive. Uno dei primi edifici particolari che incontriamo è la Elmslie Memorial United Church. Nel 1846 il reverendo James Elmslie, un pastore presbiteriano scozzese, all'età di 50 anni fu mandato nelle isole Cayman per costruire una chiesa presbiteriana. Il reverendo Elmslie viaggiò per l'isola di Grand Cayman a cavallo, in barca e a piedi facendo costruire diverse chiese, tra le quali la chiesa di George Town. La chiesa di Elmslie, che prende il nome da lui, è costruita sul sito di una ex chiesa anglicana che fu distrutta da un uragano nel 1838. L'attuale edificio fu costruito negli anni '20 dal capitano Rayal Bodden e ha una caratteristica particolare. Rayal era un architetto navale e quindi progettò il tetto della chiesa dandogli l'aspetto dello scafo di una nave capovolta. Il reverendo Elmslie durante la sua permanenza lavorò senza tregua. Il clima ostile della popolazione locale e la fatica del lavoro hanno pesato sulla sua salute tanto da essere vittima di un ictus. Elmslie fu costretto a tornare in Scozia alla fine del 1863 dove morirà a metà del 1864.
Torniamo all'esterno e continuiamo la nostra passeggiata lungo l'affollato lungomare pieno di turisti, alcuni dei quali fanno delle escursioni in barca o su altri strani veicoli a rimorchio. Incrociamo diversi locali pubblici per la ristorazione e lo shopping tutti coloratissimi. Facciamo una pausa in una piccola piazza all'ombra delle palme comodamente seduti e collegati ad una rete wifi libera di cui approfittiamo per inviare alcune foto ai nostri familiari.
Sulla strada del ritorno notiamo un edificio che ci era sfuggito all'andata, il Cayman Islands National Museum. Si tratta del più antico edificio pubblico di Cayman una delle poche strutture del XIX secolo sopravvissute sulle isole alla furia degli uragani. Nel tempo è stato sede di varie istituzioni pubbliche di George Town: primo ufficio postale, primo ufficio del commissario, primo tribunale e carcere. Ha assolto anche il compito di aula scolastica, biblioteca pubblica, cassa di risparmio e persino di sala da ballo. Si tratta di un tipico edificio caymaniano a due piani del suo tempo. Oggi ospita la collezione di storia naturale, una collezione di storia culturale delle prime popolazioni che abitarono le isole e una collezione d'arte.
Comunque la cosa che mi ha colpito di più delle isole Cayman sono i colori, soprattutto il turchese delle acque limpide del mare, davvero qualcosa che porterò nei miei ricordi per sempre. Verso le 13 decidiamo di fare ritorno alla nave, siamo affamati e anche un pochino stanchi. Torniamo al molo dove partono i tender di MSC e dopo una breve attesa ci accomodiamo a bordo. Non c'è molto affollamento per cui riesco a muovermi agevolmente sulla barca per scattare altre foto soprattutto della costa e delle tanti navi presente in rada.
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