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Msc Lirica al debutto negli Emirati

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

prof

Staff Member
Una pausa per un caro saluto a Francy, Maddalena e La76. E per il simpatico Tano un pensiero affettuoso: mi fa piacere che abbiamo condiviso la stessa spiaggia dorata!
 

prof

Staff Member
Ecco che photobucket digerisce altre immagini e possiamo continuare con la gita

Un altro delfino si avvicina e sembra voglia presentarci le sue maestose amiche, le montagne...
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prof

Staff Member
Variopinti pesciolini ci accolgono sulla superficie dell'acqua mentre facciamo il bagno
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Il panorama merita altri due scatti
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prof

Staff Member
Il nostro dhow si ferma alla Telegraph Island, sullo sfondo il "fiordo"
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Sulla piccola isola c'è anche una caletta invitante
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prof

Staff Member
Dolomiti? Macché è l'Oman...
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Ogni tanto si incontrano anche dei volatili non meglio identificati (cormorani?) che si asciugano al sole
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Infine il dhow, su nostra richiesta, ci riporta alla banchina della nave. A proposito i terrazzini di poppa che si vedono nella foto si sono dimostrati degli angoli "magici" della nave soprattutto al tramonto (la nostra cabina era l'ultima del corridoio proprio accanto alla porta che conduce su uno di questi terrazzi)
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Ultima modifica:

prof

Staff Member
Forse ho esagerato con le foto di questa tappa ma mi sembra che Khasab fosse poco conosciuta sul forum...
Per chiudere la giornata naturalistica ecco un tramonto nello stretto di Hormuz fotografato appunto dal terrazzo di poppa della Lirica in navigazione nei pressi di Khasab
A presto per l'ultima puntata...la mitica Dubai

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Roberto B.

Well-known member
Macché esagerato... le foto non sono mai abbastanza. Se poi sono di uno scalo "nuovo" su cui ci sono finora poche informazioni... sono ancora più gradite.
Grazie del bel diario, ciao prof!
:D:D:D
 

prof

Staff Member
DUBAI: MITO O REALTA'?

Il grattacielo più alto del mondo e, appena dietro, il deserto o il nulla. Un grande residence con centinaia di ville, a forma di palma, creato dove c’era solo il mare. Una medina artificiale ideata per essere l’habitat perfetto dei turisti. Davanti a questi record, la sensazione più sconcertante che può prendervi durante un soggiorno a Dubai è di essere in una realtà virtuale. Di vivere non in un mondo concreto ma in una finzione creata a scopi commerciali. Un’illusione di autopropaganda. Un parco a tema come quelli dei divertimenti.
Prima di iniziare la descrizione della tappa a Dubai, è bene chiarirsi le idee. Prima della fine degli anni Sessanta e della scoperta del petrolio, questa città era solo un villaggio di pescatori. Nel giro di una generazione è diventata una megalopoli. Dal 2000 al 2006 il pil è cresciuto al ritmo del 13 per cento annuo, meglio di Cina e India. La famiglia degli sceicchi Al Maktoum, e dal 2006 anche l’ultimo regnante Mohamed, come i re biblici o i faraoni in odore di divinità una notte hanno sognato la nuova Dubai e il giorno dopo hanno iniziato ad edificarla. Costruzioni ciclopiche realizzate in pochi anni, capitali immensi guadagnati e reinvestiti, legioni di lavoratori attirati da tutti i continenti. In questo momento solo il 15 per cento dei residenti a Dubai è di ceppo arabo. Gli altri sono immigrati, i protagonisti di un melting pot senza paragoni al mondo.
L’obiettivo degli sceicchi? Proporsi al mondo come i protagonisti di una grande impresa epica, uscire dalle oscurità del medio Oriente e rivaleggiare con gli Stati Uniti quanto a capolavori dell’ingegneria e dell’architettura.
Un sogno di magnificenza, un revanchismo e un lusso a volte sfrenato, una vetta di tecnologia che in lontananza nasconde un incubo, cioè la prossima fine del petrolio. Già oggi i ricavi dall’estrazione di questo tesoro dalle viscere della terra coprono solo il 6 per cento del pil di Dubai. E per Mohamed Al Maktoum l’imperativo degli ultimi anni è stato proprio differenziare le entrate economiche, irrobustire il turismo e il commercio, in due parole portare nell’emirato qualunque uomo occidentale od orientale che volesse sbalordirsi a colpi di “wow” e soprattutto spendere.
Dalla fine del 2008 lo sceicco ha dovuto fare i conti anche con la crisi mondiale: fece scalpore in quei mesi la notizia che decine di auto con le chiavi nel cruscotto venivano abbandonate all’aeroporto di Dubai da gente in fuga all’estero, partita con un biglietto di sola andata. L’effetto più clamoroso fu il rischio di interrompere in extremis la costruzione del grattacielo più alto al mondo. Completato invece nel 2009 grazie agli ingenti capitali arrivati da Abu Dhabi. Tanto che la costruzione ha cambiato nome e ora si chiama Burj Khalifa, la torre di Khalifa, che è il nome dello sceicco dell’emirato vicino e rivale.
E oggi? Si sono fermati alcuni megainvestimenti immobiliari come “The World”, l’immenso arcipelago di isole che si stava creando in mare accanto a “The Palm”. Una enorme operazione di prestiti ha salvato (almeno per ora) il fragile sistema finanziario del Paese. Qualche sogno da nababbo è stato rimesso nel cassetto in attesa di tempi migliori, oppure è tornato a essere un miraggio tra le dune.
Dubai, mito o realtà? La domanda vi rimarrà irrisolta nella mente dopo un soggiorno frizzante e appagante, presi dalla frenesia della vita notturna, tra le luci multicolori, il bagliore dei gioielli nel Souk dell’oro. E probabilmente è lo stesso per i residenti. Dubai è una domanda irrisolta, una città che ha già creato la leggenda di se stessa, una Babilonia dei tempi moderni, stretta tra l’illusione della conquista del mondo e la forza del deserto che cerca di risucchiarla.
 

Leonardo Carboni

Administrator
Staff Forum
Ciao Prof
Sono interessantissime le foto e le tue valutazioni circa la tappa di Khasab che non conoscevo affatto ;mi affascina moltissimo per queste montagne desertiche a strapiombo sul mare, l'esatto contrario dei fiordi ma non meno affascinanti.;)

E' una meta che ho già prenotato e che spero di poter visitare ad aprile.
 
F

Felix73

Guest
Dubai: Prof, ne hai perfettamente sintetizzato l'essenza.
Ed anche i capisaldi della sua sopravvivenza, e quindi, di conseguenza, hai colto la base che determina l'incertezza del suo futuro.

Un saluto
 

pmanlio

Active member
Prof, non hai esagerato affatto!! Quella tappa vale tutta la crociera.. ;)

Assolutamente fantastica!!!

Per quanto riguarda Dubai ne hai centrato il senso.. è un mondo che non mi riguarda, ma che può piacere a quegli occidentali che hai descritto così bene..

Dubai è da una parte un investimento oculatissimo, fatto con gli occhi di chi vede avanti, oltre l'agiatezza dell'oggi, ed in questo senso è da ammirare, dall'altra è una sfida ipertecnologica e dall'altra ancora un mondo virtuale che si inserisce pienamente in una certa 'cultura' moderna, ma che personalmente mi respinge..

L'Oman è un posto dove vorrei andare, e dopo le tue immagini e filmati ci vorrei andare ancor di più..

In questo non c'è alcuna differenza tra me e quei bambini.. ;)

Vorrei sottolineare anche la nota sulla balconata di poppa della Lirica, che posso assimilare a quella della Victoria..

Sinceramente non credo che l'avanzare degli anni corrisponda necessariamente ad un miglioramento della società, altrimenti dovrei pensare che il Medioevo dell'anno mille sia migliore del periodo di Pericle ad Atene o di Antonino Pio nell'Impero Romano, e sinceramente non ci credo per niente..

Una nave passeggeri è sempre l'espressione della società che la costruisce, e lo specchio di poppa delle navi degli anni novanta, che si chiamino Lirica, Victoria, Aurora, paragonato a quello delle navi attuali già dice qualcosa dell'evoluzione della società..

Qualcosa di piccolo? Neanche tanto..

Un salutone e grazie!!
Manlio
 

prof

Staff Member
DUBAI IN UN GIORNO E MEZZO

Le occasioni di divertimento, shopping e visite sono innumerevoli. Occorre quindi organizzarsi il poco tempo a disposizione secondo i propri desideri e con un programma preciso. Il consiglio è di muoversi in taxi: sono numerosi sulla banchina e relativamente a buon mercato. Ad esempio una corsa tra il porto e il grattacielo Burj Khalifa (20-25 minuti passando per la grande autostrada a dodici corsie Sheik Zayed) è costata col tassametro 30 dirham (6 euro). Subito all'uscita del terminal c'è comunque anche la fermata del "Big Bus" a due piani: un biglietto utilizzabile per 24 ore costa circa 25 euro che arrivano a 40 se prendete anche un ticket per un giro in barca di un'ora sul Creek (la larga insenatura nei pressi della città vecchia). Da ricordare anche che le moschee a Dubai non sono accessibili ai turisti (tranne che per visite guidate prefissate) e che il venerdì, giorno di festa, uffici pubblici, quasi tutti i musei e alcuni negozi (non i mall) restano chiusi.

LA MATTINA ALLA CITTA' VECCHIA

All'uscita dalla nave contrattiamo col primo taxi della fila 30 euro a persona per un "city tour" di quattro ore. Chiediamo di cominciare dalla città vecchia (Deira) e in particolare dal mercato del pesce che nella prima mattina è particolarmente vivace e folkloristico. Vediamo granchi blu mai conosciuti prima, tre-quattro tipi di gamberoni, piccoli squali, aragoste dalle sfumature verdi...E' il mercato della città reale e pieno di voci e vita.
Andiamo poi al famoso gold souk e ammiriamo la magnificenza delle vetrine: si tratta per lo più di oro rosso, 22 carati, forgiato nei più disparati e sfarzosi modi. In particolare le spose devono ornarsi di "oro nuovo" per la cerimonia...Da notare anche le perle, una "specialità" locale.
Terza tappa al souk delle spezie, dove rimaniamo inebriati da mille odori. Completiamo
con un giro sulla costa del Creek dove abbondano i ristorantini e si ammira lo skyline della città. Lo stretto corso d'acqua (14 km) è percorso continuamente dalle chiatte e dai dhow. Ammiriamo poi il Forte, di fine Settecento, l'edificio più antico della città. All'interno un museo (chiuso di venerdì mattina) dove manichini e varie ambientazioni ricostruiscono la vita agricola di una volta. Sempre col nostro taxi (rifiutando vari inviti a pause per lo shopping presso negozianti "amici") ci trasferiamo nella zona nuova. Il nostro autista ci chiede di fare una sosta presso una moschea perché è venuto per lui il momento di pregare...Ovviamente siamo d'accordo. Lo stop è di appena un quarto d'ora e ne approfittiamo per un po' di foto.
Ci dirigiamo quindi sul litorale delle spiagge (zona di Jumeirah) e facciamo anche noi una sosta per riposarci e goderci lo spettacolo del lungo rettilineo di sabbia ed eleganti resort.
E' ora di pranzo e chiediamo di concludere il nostro tour mattutino all'Hard rock Cafè (appena aperto, è nella zona di Dubai Festival, accanto al Ferrari Store): sosta d'obbligo per comprare le magliette per i nostri ragazzi. Al primo piano c'è anche un bel ristorante e si può ascoltare musica dal vivo.


POMERIGGIO ROMANTICO AL BURJ AL ARAB

Il tassista si offre di riprenderci dopo il pranzo e si presenta puntualmente. L'obiettivo è ora uno dei "must" del viaggio: il Burj Al Arab, l'hotel della Vela che è il simbolo di Dubai, il grattacielo tempio del lusso costruito su un'isola artificiale e conosciuto in tutto il mondo.
Per accedere abbiamo prenotato da casa una consumazione, attraverso il sito, e infatti l'unica maniera per entrare è appunto sventolare la email di conferma al "posto di blocco". Qui
il servizio di sicurezza respinge fermamente turisti sprovvisti di prenotazione e curiosi. Attraversiamo in auto il ponte con grande emozione: nel piazzale davanti all'ingresso alcune Rolls Royce utilizzate per accompagnare i clienti vip all'aeroporto. Per i clienti supervip c'è anche un elicottero che atterra all'ultimo piano...Una intera comitiva di ricconi cinesi è appena arrivata in aereo per un matrimonio (c'è un ristorante riservato per loro). Mentre facciamo
qualche foto arriva un corteo di Bmw blu che accompagna una donna velata, pare che sia una parente dello sceicco...Hostess elegantissime in azzurro ci accolgono all'ingresso con profumi e salviettine rinfrescanti...

Le camere sono tutte suite, la più piccola è circa 160 metri quadri e il prezzo parte da 600 euro a notte. All'interno è tutto oro quel che luccica: le decorazioni sono a foglia d'oro 22 carati...come l'enorme conchiglia che accoglie la reception. In tutta la hall bellissime composizioni di rose e fiori freschi conducono a un'ampia fontana centrale. Ai due lati le scale mobili sfilano accanto a enormi acquari con pesci variopinti. Si accede quindi al primo piano dove boutique e negozi griffati la fanno da padrone e dove si apre l'enorme atrio, circondato da colonne, che fa ammirare l'ardita soluzione architettonica: camere e corridoi su due lati, il terzo ospita l'enorme "vela" bianca.

Qui al primo piano c'è la location prescelta: un "ristorante-bar" con i tavoli che danno sulla grande vetrata oltre la quale si ammira la spiaggia e l'hotel Jumeirah, quello a forma di onda che si infrange. La consumazione indicata attraverso il sito è l'Afternoon Tea. Occorre dire che alla mia dolce metà avevo annunciato che si trattava di un semplice thè, senza svelare i particolari che dall'hotel mi avevano elencato via email. E infatti l'obiettivo (centrato) era proprio quello di un romantico pomeriggio per due a sorpresa.

Bisogna infatti dire che l'Afternoon Tea è quasi una cena e comprende sette portate: dal filetto
alla Wellington, al salmone, dalla coppa di frutti di bosco con panna a deliziose marmellatine handmade. Iniziamo con un flute di champagne e chiudiamo con un thè scelto tra una cinquantina di varietà mentre l'ennesimo cameriere offre praline di cioccolato e altri meravigliosi dolcetti orientali a volontà da un vassoio...Una musicista alle nostre spalle suona l'arpa in modo celestiale...

Alla fine non ce la facciamo quasi ad alzarci dal tavolo...sia per la mangiata sia
per la voglia di rimanere...altri due o trecento anni.

Il costo? Non si può parlare di vile moneta quando si tratta di far felice la propria compagna con una sorpresa... Comunque vi dirò che l'Afternoon Tea ha una tariffa di 80 euro per persona. Può sembrare una cifra ma occorre anche dire che l'escursione organizzata costa il doppio. I crocieristi vengono portati in un locale (Skyview Bar) e intruppati in tavoli da otto al ritmo di un pullman ogni 45 minuti. E le sette portate ovviamente sono ridotte...Altro che pomeriggio romantico!


Non ci perdiamo infine gli ascensori panoramici che portano al 27° piano e le immancabili foto dalle vetrate con vista mozzafiato.
Una sbirciatina ai bagni ci lascia una domanda senza risposta: i rubinetti saranno pure d'oro...?
 
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prof

Staff Member
Lasciato il Burj al Arab ci dirigiamo verso il Medinat Jumeirah: è un enorme complesso che riunisce ristoranti per tutti i gusti, cinema, teatri e ovviamente gallerie di negozi al coperto con riproduzioni di architetture arabe, un anfiteatro e un laghetto dove si può pure fare un giretto in barca...insomma è il cuore della "movida" serale della zona delle spiagge. Dopo cena da non perdere lo spettacolo di musiche e luci e giochi d'acqua delle spettacolari fontane davanti al grattacielo Burj Khalifa (ogni mezz'ora). Infine è aperto fino a tardi il Mall of the Emirates (a poca distanza) famoso per la sua pista da sci indoor. Per questa seconda parte della giornata abbiamo preso taxi per singole corse, agevolati anche dal fatto che di venerdì il traffico in città era quasi assente.

IL SECONDO GIORNO

Il clou di oggi è l'ascesa al Burj Khalifa e ai suoi 828 metri, il progetto ciclopico da record mondiale concluso tra mille difficoltà nel 2009 grazie ai finanziamenti dello sceicco di Abu Dhabi e aperto al pubblico, dopo una serie di verifiche sulla sicurezza, solo a gennaio 2010. L'Hotel Armani occupa il 37º piano, i piani dal 45º al 108º ospitano 700 appartamenti privati. Al 124° piano c'è un centro di osservazione, chiamato "At the top". A disposizione dei visitatori anche dei telescopi che consentono di vedere quella prospettiva di Dubai nella realtà o nel passato (in sostanza il deserto che c'era prima).


E' consigliabile acquistare i biglietti per l'ingresso sul sito (circa 20 euro per persona). Occorre
però indicare giorno e orario esatto della visita: gli ingressi sono infatti scaglionati ad ogni mezz'ora (ci sono due ascensori da 14 posti l'uno). Da evitare i momenti in cui arrivano i pullman delle escursioni organizzate, visto che si formano lunghe code. Abbiamo per questo puntato sul sabato mattina, complice una bella giornata di sole.
Pure chi non ha fatto i biglietti in precedenza può comunque entrare anche in extremis e a posti normali esauriti: alla biglietteria ci sono infatti gli "ingressi immediati". Con 80 euro a persona si sale immediatamente tagliando la coda sia in salita che in discesa.

Il percorso di avvicinamento è arricchito da vari pannelli, illustrazioni e animazioni che illustrano la storia dell'edificio, la cui costruzione era iniziata nel 2004. Arrivati agli ascensori la prima fortissima emozione: si viene praticamente "sparati" in alto alla velocità che raggiunge i 64 km orari (anche questo è un record). Eppure è molto limitato il fastidio alle orecchie...

La piattaforma di osservazione al 124° piano è circolare, interamente a vetri e divisa in due: metà è all'aperto e dà la sensazione da brivido di essere su un satellite in orbita, ...da non consigliare a chi soffre di vertigini! L'altra metà è invece coperta da un rassicurante soffitto anche se l'impatto è ugualmente mozzafiato e avvicinarsi alla vetrata equivale a sentirsi lo stomaco in gola...

Dopo la visita "At the top" scendiamo nel Dubai Mall che occupa i primi tre piani del grattacielo: 1200 negozi e l'immancabile record di "mall più grande del mondo". All'interno un gigantesco acquario che si attraversa con un tunnel, una magnifica fontana alta pure tre piani con statue sospese di tuffatori, una pista di pattinaggio e quanto l'uomo ha potuto immaginare per creare il regno dello shopping...

Fatti gli ultimi acquisti, corsa in taxi verso la nave, 13,30 tutti a bordo. In serata arrivo ad Abu Dhabi e via all'aeroporto per il volo notturno di ritorno in Italia. Bye Bye Dubai...Ritorneremo!
 
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La76

New member
Seguo con crescente interesse il tuo diario.
Le foto sono davvero splendide...ci sono particolarità uniche e panorami da sogno.

Le tue considerazioni, che comunque condivido, ma soprattutto i tuoi racconti mi lasciano decisamente perplessa...(è da ieri che cerco di mettere insieme una risposta)

DUBAI: MITO O REALTA'?
Davanti a questi record, la sensazione più sconcertante che può prendervi durante un soggiorno a Dubai è di essere in una realtà virtuale. Di vivere non in un mondo concreto ma in una finzione creata a scopi commerciali. Un’illusione di autopropaganda. Un parco a tema come quelli dei divertimenti.

Da quello che hai descritto credo che la vivrei esattamente così...come qualcosa di molto irreale e finto, per di più completamente in contrasto con la realtà che c'è intorno.
A me dà tanto la sensazione di "specchietto per le allodole"...

L’obiettivo degli sceicchi? Proporsi al mondo come i protagonisti di una grande impresa epica, uscire dalle oscurità del medio Oriente e rivaleggiare con gli Stati Uniti quanto a capolavori dell’ingegneria e dell’architettura.

Qui ci sarebbe da aprire un discorso ampio e non mi sembra la sede adatta...mi limito a dire che l'obiettivo degli sceicchi, per me, non era/è solo quello.
Gli emirati arabi sono stati forse l'unico paese mediorientale a capire che con "noi" avevano più convenienza ad essere "amici" che altro...ma di fondo mantengono tutt'oggi un certo rancore per i guadagni del petrolio di cui per anni ci siamo appropriati, oltre al fatto che sanno benissimo che il loro benessere dipende strettamente dalle nostre esigenze.
Di sicuro una delle ragioni per costruire qualcosa di simile è quella di far vedere all' occidente che ci sono anche loro, ma sul fatto (come molti pensano) che sia un tentativo di "occidentalizzazione" io ho i miei seri dubbi...

Dubai è una domanda irrisolta, una città che ha già creato la leggenda di se stessa, una Babilonia dei tempi moderni, stretta tra l’illusione della conquista del mondo e la forza del deserto che cerca di risucchiarla.

Questo pensiero mi è piaciuto davvero tanto!;)
Racchiude in se una fantastica sintesi di quello che è/non è questa "creazione" umana...

Dubai penso lasci emozioni e pensieri differenti a seconda del punto di vista da cui la si osserva...se riuscissi per un attimo a spegnere il cervello e a guardarla solo da turista non nego che mi stupirebbe...e molto!
Però, in realtà, mi lascia davvero tante domande...
 

pmanlio

Active member
Laura, io credo che, molto più prosaicamente, per gli Sceicchi Dubai vuole essere una macchina da soldi..
Nessun tentativo di rivincita o dimostrazione di potenza..

Oggi una parte considerevole di turisti cerca lo 'stunning' ed il sogno un po' sintetico..
Loro hanno pensato bene di metterlo su, investendo in un futuro in cui non ci saranno più i soldi da Petrolio..

Un salutone!! (devo ancora leggere l'ultima parte pubblicata da Prof)
Manlio
 

La76

New member
Oggi una parte considerevole di turisti cerca lo 'stunning' ed il sogno un po' sintetico..
Loro hanno pensato bene di metterlo su, investendo in un futuro in cui non ci saranno più i soldi da Petrolio..

...questo potrebbe anche essere vero, però allora non metti una stanza d'albergo a 600 dollari a notte...;)

Se parti dal pensiero che le tue risorse sono in esaurimento e vuoi cercare una fonte di guadagno alternativa, puoi anche decidere di creare una sorta di immenso "parco giochi" (lo spazio di sicuro non gli manca) non ti dico che l'ingresso debba essere gratuito o a prezzi popolari, però neanche a cifre astronomiche che ben pochi sono in grado di tirare fuori.
Non hai letto tutta la parte in cui si parla della possibilità di accesso a queste "meraviglie" solo ed esclusivamente a pagamento...a me, leggendolo, mi ha per l'ennesima volta ricordato il "guardare ma non toccare", ben diverso dal "vieni e vivi"...
 

prof

Staff Member
Per Leo: Khasab per me è stata una sorpresa, ma merita tantissimo. L'escursione fai-da-te è fattibile
e anche non troppo costosa.
Per Felix: grazie dei complimenti. L'essenza è proprio in quella domanda irrisolta...
Per Manlio e Laura: ho tentato di tradurre in parole proprio la sensazione di sconcerto e perplessità
che sento anche tra le righe dei vostri interventi....mito o realtà, città vera o parco gioco...?
Comunque ci sono anche alberghi a portata di tutte le tasche e non solo a 600 euro a notte come il Burj Al Arab...
 

prof

Staff Member
LA NAVE
Dopo aver provato quest’anno Costa Favolosa, Celebrity Silhouette e Norwegian Epic
era davvero difficile pensare di salire sulla Msc Lirica e non rimanere sotto choc…
E invece il giudizio complessivo è stato positivo. La nave è del 2003, con una stazza di circa 60 mila tonnellate, e 1600 passeggeri (su una capienza massima di duemila): un altro mondo rispetto ai nuovi colossi appena citati. Ma sulla Lirica si può recuperare un rapporto più confidenziale con la vita di bordo, scoprire angolini magici come i terrazzi di poppa, i numerosi bar non troppo chiassosi, l’elegante lounge. Parti comuni ben tenute, ampio il ponte piscine e sorvegliato a dovere, animazione presente e simpatica ma non invadente, procedure di imbarco e sbarco senza intoppi. Le uniche note dolenti sono state per il buffet, di un livello senza infamia ma (purtroppo) senza mai una lode e per la grandezza delle cabine. Problema noto per le navi Msc (tranne le ultime): ma 13 metri quadri per esterne (e interne) si sono rivelati davvero limitati. Segnalazione positiva invece per il ristorante principale, con vari piatti della cucina regionale affidati a uno chef stellato e un servizio celere ed efficiente.
 
Stato
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