Come premessa, ringrazio Cirellina che con il suo diario che trovate a questo link
http://forum.crocieristi.it/showthr...a-Notte-Dubai-Costa-Luminosa-13-20-marzo-2010
ci ha permesso di organizzarci al meglio la crociera con una serie di consigli e accurate descrizioni. Come leggete nell’articolo in home page il percorso che abbiamo provato con Msc Lirica (13-20 novembre) è speculare all’itinerario proposto da qualche anno da Costa Crociere. L’unica differenza è che Msc ha scelto Abu Dhabi come home port invece che Dubai: cambiano quindi l’ordine delle visite e alcuni orari. Rispetto al viaggio di Cirellina c’è la nuova tappa di Khasab in Oman che ha sostituito per entrambe le compagnie il Bahrein per via delle turbolenze interne.
ABU DHABI
Fratello Sole, sorella Duna. Lasciamo il freddo autunno italiano e mettiamo magliettine e costumi da bagno in valigia. Ci attendono mare e sabbia a volontà. Ma anche stranezze inimmaginabili nel luogo che la Storia ha voluto come punto d’incontro tra il mondo arabo e l’americanizzazione più sfrenata, nel nome della ricchezza e del petrolio.
Insciallah (se Dio vuole) arriva il giorno della partenza. Ci divincoliamo dagli ultimi impegni di lavoro e affrontiamo il viaggio con un charter Neos: partenza da Roma nel pomeriggio di sabato 12. Il volo è di oltre cinque ore, che diventano otto per via del fuso orario. A bordo sedili un po’ stretti (non esiste la prima classe) ma un catering più che dignitoso e bevande a volontà (anche alcolici). In sostanza arriviamo in piena notte al bellissimo aeroporto di Abu Dhabi con un’elegante piazza rotonda centrale, decorata con maioliche colorate, un “Suq” e tanti altri negozietti. Nonostante l’orario, tutto è in piena attività, c’è anzi grande fermento perché è la domenica del Gran Premio di Formula Uno! All’uscita, un modellino a grandezza naturale di una monoposto fa bella figura di sé e, per chi vuole, c’è anche una rivista gratuita che racconta tutti i particolari della gara. Ci offrono anche gli ultimi biglietti in vendita: 450 euro appena (sic!) per assistere al Gran Premio in tribuna e al seguente concerto di Paul Mc Cartney. Sarà magari per un’altra volta…!
I bagagli vengono caricati su un bus e via verso la tensostruttura appena inaugurata che rappresenta il nuovo terminal crocieristico al porto. All’interno in uno stand della locale autorità turistica si offrono in omaggio eleganti segnalibro magnetici con le immagini delle bellezze di Abu Dhabi, set di cartoline, un libro con immagini ricordo. A parte, bibite e acqua complementary per rinfrescarsi. Code veloci e ordinate e in pochi minuti siamo a bordo, ovvero a nanna (sono circa le 4,30 ora locale!). Un consiglio: mettete il pigiama nel bagaglio a mano perché le valigie arriveranno quando sarete già nel mondo dei sogni (le abbiamo trovate dietro la porta la mattina dopo).
Abu Dhabi è il più grande dei sette Emirati Arabi Uniti che proprio ai primi di dicembre festeggiano i 40 anni dell’unione. La città, addobbata a festa, che porta lo stesso nome, nota come “Manhattan d’Arabia”, ne è la capitale e lo sceicco Khalifa bin Zayed al-Nahyan è il presidente degli Emirati. Tutti e sette gli Emirati hanno un’unica moneta, il dirham (un euro vale circa cinque dirham). Le due tappe in Oman della crociera sono invece Muscat (la capitale) e Khasab: la moneta dell’Oman è il Rial (un euro vale circa mezzo rial). In concreto, comunque, tutti i tassisti o i negozianti che abbiamo incontrato hanno accettato tranquillamente gli euro o i dollari, quindi nessun problema per gli spostamenti o lo shopping.
La nave sta ad Abu Dhabi fino alle tre di notte. Con un gruppo di amici riusciamo a rimetterci in piedi per le 10 del mattino. Appena usciti dal porto (c'è uno shuttle obbligatorio per allontanarsi dalla struttura) si viene letteralmente assaliti dagli autisti di taxi. La parola d'ordine è quindi contrattare al massimo!
Noi eravamo in cinque e abbiamo pagato 60 euro in tutto per un giro di quattro ore. La Grande Moschea è davvero da non perdere ma occorre ricordarsi che chiude inderogabilmente alle 12: noi riusciamo ad arrivare qualche minuto prima dello stop e l’interno è davvero magnificente. La maestosa Sheikh Zayed Grand Mosque, capolavoro dell’architettura islamica moderna, è terza al mondo per grandezza dopo quella della Mecca e quella di Casablanca (che avevamo ammirato ad agosto nella precedente crociera). Le aree esterne della moschea sono ornate da 1.000 colonne rivestite con oltre 20.000 pannelli di marmo intarsiati di pietre semipreziose come lapislazzuli, agata rossa e ametista. All’interno da ammirare soprattutto gli enormi lampadari di cristallo e un tappeto definito il più grande del mondo. Tra il bianco dei marmi di Carrara, il verde dei giardini e l’azzurro limpidissimo del cielo il colpo d’occhio è davvero paradisiaco.
Occorre lasciare le scarpe fuori e alle donne viene data una veste nera per coprirsi fino alle caviglie. La testa e tutti i capelli vanno ugualmente coperti (mia moglie prudentemente aveva portato un ampio foulard da casa per la bisogna). All’interno i severi addetti stanno anche attenti a vietare i contatti fisici tra le coppie, facendo risuonare il loro “Don’t touch” al minimo abbraccio per la foto ricordo di rito….
Dopo la moschea, giro in centro tra i grattacieli che rivaleggiano con quelli di New York e infine siamo andati al Marina Mall. Qui pranzo nella Sky Tower alla quale si accede con gli ascensori panoramici all'interno del Mall. All'ultimo piano c'è un ristorante molto elegante ma dai prezzi proibitivi. Fermatevi invece al penultimo: qui si può pranzare con una cifra ragionevole ma soprattutto guardando un panorama mozzafiato dalle vetrate.
Di pomeriggio obiettivo Emirates Palace. Non avevamo prenotato nulla (visti anche i prezzi “pesanti” sul sito) ma siamo riusciti a entrare con un po' di faccia tosta all’italiana: dal taxi abbiamo detto ai “guardiani” che volevamo vedere la mostra ospitata nella lobby del lussuoso hotel. Si tratta dell'esposizione (ingresso gratuito) che documenta i progetti futuri di collaborazione tra il governo di Abu Dhabi e alcuni dei principali musei del mondo, tra cui il Louvre. Abbiamo quindi potuto ammirare lo sfarzo dell’albergo senza problemi. Per dirne solo una: nella hall c’è anche un bellissimo distributore di lingotti d’oro…L’albergo, di proprietà statale ma gestito dalla catena Kempinski, è contornato da 1.300 metri di spiaggia privata dalla sabbia bianchissima e da 85 ettari di giardini perfettamente curati e decorati in maniera artistica. Al tramonto la cupola dell’hotel, con un sofisticato sistema di luci, cambia colore continuamente. Mentre il visitatore scende le scale, un sistema di fontane accompagna la visuale verso un gruppo di grattacieli mozzafiato.
Infine un altro giro panoramico in taxi del centro e della zona commerciale by night e sosta conclusiva all'Abu Dhabi Mall (meglio il primo mall, per la verità). Torniamo in nave per la cena e per un sonno ristoratore dopo una giornata frenetica. Il lunedì giorno di navigazione: mai scelta più opportuna!