• Benvenuto\a sul forum di Crocieristi.it, la più grande community italiana sulle crociere.

    Prendi confidenza con il forum leggendo le discussioni presenti, o ricerca l'argomento che più ti interessa attraverso l'apposito form. Per partecipare al forum è necessario registrarsi, ovviamente la registrazione è gratuita e non obbligatoria, non registrarti se per te non è davvero utile. Per eseguire eventuali cancellazioni il tempo previsto è di una settimana.

    Ricorda che il regolamento vieta l'uso di due o più nickname differenti relativi alla stessa persona. Se nel frattempo hai cambiato l'indirizzo e-mail di registrazione contattaci attraverso questo form e specifica il tuo problema assieme alla tua username, la tua vecchia e-mail ed il tuo nuovo indirizzo.

    Hai dimenticato la password? clicca qui

    Per qualsiasi problema TECNICO puoi contattare lo Staff attraverso questo form spiegando DETTAGLIATAMENTE il tuo problema
  • Nella sezione SONDAGGI potrai dare il tuo voto per il miglior itinerario! -->i sondaggi di Crocieristi.it
  • Questo sito raccoglie dati statistici anonimi sulla navigazione, mediante cookie installati da terze parti autorizzate, rispettando la privacy dei tuoi dati personali e secondo le norme previste dalla legge. Continuando a navigare su questo sito, cliccando sui link al suo interno o semplicemente scrollando la pagina verso il basso, accetti il servizio ed i cookie stessi.
  • Ospite, seguici anche sui social!
    Seguici su Facebook Seguici su Twitter Seguici su Instagram Seguici su YouTube

  • Ti andrebbe di condividere sui social, assieme a noi, le tue fotografie ed i tuoi video? Clicca qui!

  • ### Per una migliore fruizione del forum, delle discussioni e dei diari presenti, ogni diario verrà chiuso dopo un congruo numero di giorni dalla sua ultimazione oppure su esplicita richiesta dell’utente all’interno del thread (basterà inserire un messaggio con la dicitura FINE DIARIO).

    Eventuali ulteriori richieste saranno possibili nelle sezioni del forum già presenti (Scali, Compagnie di Navigazione, etc.) ###
  • Ciao Ospite e benvenuto su Crocieristi.it, siamo davvero felici di averti a bordo!

    ti invitiamo a leggere il regolamento per una migliore convivenza con gli altri utenti (clicca qui) mentre qui trovi qualche dritta sull'utilizzo del forum

    e poi... che ne dici di presentarti? Clicca qui per accedere alla sezione "Mi Presento" e presentati!

MSC Magnifica - 13-20-Luglio 2015 - Mediterraneo Orientale - Grecia-Turchia-Croazia

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Cucù ci sono anche io!!non potevo perdermi il finale di questo magnifico diario...un abbraccio al cugino, ha la mia età, posso solo immaginare cosa sta passando...bellissima la foto finale, che sia di auspicio per altre crociere (e altri diari naturalmente :-)))

Ciao Khloe. Felice di risentirti. Eh... storiaccia brutta brutta brutta, credimi! :(
Per altre crociere... una mezza specie già fatta... una vera... in programma per l'anno prossimo (s.c.)... nuovi diari... ehm...! :) :) :)
Un caro saluto a te!
 
Caro Vinniem si chiama " Crocierite " ed è una grave malattia degenerativa che ha come sintomo principale la voglia matta di prenotare la futura crociera non appena si scende dalla nave.[smilie=abbraccio.g: Benvenuto nel club[/QUOTE]

Si, confermo che i sintomi sono proprio quelli Gigiu. :)
Quando passo a ritirare la tessera club???.. [smilie=contratto[1: :D



[QUOTE="lia68, post: 1097952, member: 763"]Ho scoperto solo ieri questo meraviglioso diario e l'ho letto tutto d'un fiato.... Meravigliosi ricordi di una delle più belle crociere da me fatte. Complimenti e grazie.

Ciao Lia. Grazie infinite anche a te. E... condivido la tua valutazione: crociera semplicemente indimenticabile! E ti dirò di più: sto con tutto il cuore sperando che la situazione migliori in futuro in quell'area in modo che tutto ritorni come prima, al fine di poter ripetere la medesima esperienza. E magari poter rivedere quei luoghi meravigliosi.
Grazie ancora per avermi letto.


Cavolo! Ma figurati! Noi ridiamo e scherziamo ma ci sono cose per cui tutto passa in secondo piano!

Eh, sì, Giulio.
Condivido, purtroppo. Come dicevo anche a Khloe, gran brutta storia davvero quella... :(
 
Ultima modifica:
Raggiungiamo il nostro punto di ritrovo, l’Ametista Lounge al ponte 7, e ci riuniamo assieme agli amici Lucy e Gio e ad un’altra coppia siciliana che avevamo conosciuto il giorno prima. Qui ci viene assegnato il solito numero adesivo da applicare sui vestiti: stavolta è il 33.
Ma a parte questo, ciò che mi colpisce profondamente, è il fatto che i volti e le espressioni sono piuttosto diverse dal giorno della partenza.
In tutti si nota bene il velo di tristezza e di malinconia per la vacanza finita ed anche se cerchiamo di camuffarlo con qualche battuta ed un sorriso, il pensiero che stiamo per lasciare la MAGNIFICA che ci ha ospitato per 8 giorni coccolandoci fra le sue amorevoli braccia, è davvero quasi opprimente (e vi prego di credere che non è una esagerazione).

Per ingannare il tempo, decidiamo, così, di fare un’ultima passeggiata su e giù per i ponti scattando qualche altra raffica di fotografie agli ambienti interni della nave.


Tra le varie foto scattate girovagando a zonzo su e giù per i ponti della MAGNIFICA in attesa dello sbarco, mi sono tolto lo sfizio di fotografare anche i dettagli più "sfuggenti" della nave, come, ad esempio... la ipertecnologica postazione del disc-jockey della discoteca di bordo!!
DSCN6338_zpsflxkvi9r.jpg



Poi, poco prima delle 13.00 circa, ci rechiamo a pranzo.
Stavolta, e per la prima volta, ci viene richiesto di recarci al ristorante “Quattro Venti” (elegante almeno quanto e forse più dell’altro ristorante di bordo “L’Edera”, assegnatoci di default in fase di prenotazione del viaggio) e ci sediamo al tavolo. Qui un cameriere di origini bielorusse, di una freddezza unica (non riusciamo a strappargli un sorriso manco a bestemmiare in serbo-croato… altro che il nostro simpaticissimo e col sorriso perennemente sulle labbra ex-cameriere honduregno!!!), ci propone il menu del giorno: manco a dirlo, eccellente e variegato.
Davvero uno splendido modo per concludere la nostra permanenza a bordo della MAGNIFICA.


Ultimo pranzo a bordo della MAGNIFICA... Tra i vari piatti proposti spiccano questi eccezionali "Gnocchi alla crema di gorgonzola e noci" che mi sono gustato benedicendo sonoramente ad ogni boccone lo chef di bordo!!! :) Semplicemente deliziosi...
DSCN6330_zpswlevuvje.jpg



Mia moglie, come secondo, ha scelto questo "Filetto di persico alla sorrentina, con contorno di verdure miste".
DSCN6331_zpsbtkbnxqn.jpg



Io invece, in evidente crisi di astinenza da "junk food", ho preferito riversarmi su una più anonima "omelette agli aromi con contorno di patatine fritte"... :p
DSCN6332_zps8oystffe.jpg



Gran chiusura finale con una ottima e rinfrescante "tagliata di frutta mista e gelato alla vaniglia"... divino!!
DSCN6333_zpssrlxablv.jpg



...poteva mai mancare il dolce?? GIAMMAI!!!!! Et voilà... "créme caramel su letto di macedonia". E tanti saluti alla dieta, ai buoni propositi ed alla "panza" incipiente...!! :D
DSCN6334_zps1qpxkkif.jpg



Dopo l’ennesima serie di foto ricordo in compagnia dei nostri amici, ci prepariamo infine seriamente allo sbarco: il programma, prevede che saremo tra i primi a sbarcare, alle 13.45, per cui tocca iniziare a prepararsi.
In realtà le operazioni di sbarco hanno inizio alle 14.00 inoltrate e proseguono sin da subito con una certa inspiegabile lentezza.
Finché, alla fine, guadagniamo l’uscita sulla passerella ed infine sbarchiamo in banchina a Brindisi.

E qui comincia l’inferno… [smilie=pianto_04[1:
 
Ci era stato detto e ripetuto (ed era specificato, come già accennato in precedenza, anche sul Today di bordo) che, una volta giunti a Brindisi, avremmo potuto ritirare i nostri bagagli al locale terminal crociere della MSC.
E invece, a sorpresa, e con modi finanche piuttosto spicci, non appena tocchiamo terra ci viene detto che non ritireremo più le valigie comodamente al terminal, bensì… dovremo recuperarle immediatamente.
Veniamo tutti letteralmente spiazzati da questo improvviso cambio di programma per cui chiedo lumi all’operatore in merito al dove potremo trovare dunque i nostri bagagli. Il tizio mi indica due grossi gazebo bianchi che vedo in lontananza, sotto i quali noto altresì ammucchiati alla meno peggio centinaia di borsoni e valigie.
Insomma, davvero una situazione del tutto nuova che non avevamo previsto.
E per fronteggiare la quale non ci eravamo preparati.

In tal senso, prego il lettore di immaginare la situazione: io mi trascino dietro il mio trolley, un computer portatile, la borsa con la macchina fotografica e relativi obiettivi, la borsa con la telecamera e relativi accessori, una grossa busta contenente un voluminoso pacco con un kit di bicchieri ed accessori da tè comprata ad Istanbul ed un marsupio personale; mia moglie si trascina a sua volta un altro trolley, il beauty case, una grossa busta con altri ricordini piuttosto voluminosi comprati durante il viaggio e la sua borsa personale. In pratica, non abbiamo una sola mano libera per afferrare e trasportare una sola borsetta in più, figurarci la nostra enorme valigia!!!

Ci incamminiamo così faticosamente, come un gregge disordinato, sotto un sole cocente verso i gazebo che ci sono stati indicati.
Qui ci ritroviamo davanti un ammasso disordinato di valigie e grossi trolley, suddivisi in vari mucchi. La scena diventa subito da girone infernale: tra un vociare confuso e concitato, decine e decine di persone si scatenano nella ricerca spasmodica del proprio bagaglio perduto, spostando con veemenza, rovesciando dovunque e maltrattando senza ritegno i bagagli altrui, alla ricerca disperata del proprio!!
Naturalmente tutto questo trambusto genera, come ovvia conseguenza, una serie infinita di improperi ed imprecazioni incrociate, sia tra i crocieristi che si vedono maltrattati i propri bagagli dai viaggiatori più irruenti, sia più genericamente all’indirizzo della disorganizzazione generale che si respira in giro.
La mancanza di assistenza da parte del personale è totale (peraltro esso è praticamente del tutto assente eccezion fatta per un paio di operatori non meglio identificabili che, nascosti dietro occhiali da sole, osservano la scena tenendosi a debita distanza) per cui, in buona sostanza, il recupero dei nostri bagagli si rivela quasi un mezzo “corpo a corpo” con gli altri passeggeri.

Dopo essere riuscito a recuperare in qualche modo dal mucchio il nostro maxi-trolley, ed aver trovato il modo più pratico per trascinarlo assieme agli altri due trolley più piccoli ed alle altre borse che abbiamo al seguito (e confesso che, tuttora, non ricordo come cacchio abbiamo fatto!!!) iniziamo a chiederci come raggiungere il Terminal Crociere. Non c’è alcun collaboratore della MSC a fornire indicazioni, né alcun operatore portuale nei dintorni a cui poter chiedere informazioni.
Sicché, dopo alcuni passi mossi timidamente sotto il sole cocente (la qual cosa rende immediatamente zuppa la mia camicia di lino), incrociamo finalmente un tizio con una trasmittente in mano il quale ci dice distrattamente che più avanti troveremo il mezzo sul quale dovremo salire per raggiungere il Terminal.
Lo intravediamo a qualche centinaio di metri da noi: si tratta dell’ennesimo maxi-bus malandato delle linee cittadine...


Il "lussuoso" mezzo di trasporto messo a disposizione dei crocieristi sbarcati a Brindisi a fine crociera: niente altro che un rovente maxi-bus delle linee cittadine... senza finestrini e senza aria condizionata... [smilie=oh_no_03[1]:
DSCN6339_zpsp5u5ycbm.jpg



Ennesima scarpinata faticosa sotto il sole, stracarichi di bagagli (ricordo per l’ennesima volta, en passant, che il Today diceva che avremmo potuto ritirare i bagagli direttamente al Terminal Crociere…) e sudata indescrivibile. Con annessa concomitante corsa a perdifiato da parte di alcuni viaggiatori (manco si stesse partecipando ad una gara podistica in cui l’ultimo che arriva paga da bere a tutti…!!) ansiosi di arrivare per chissà quale motivo per primi davanti al maxi-bus.
E a proposito di quest’ultimo, si tratta di un tipico bus cittadino di quelli del tipo con la “prolunga”, per capirci. E nonostante la corsa affannosa dei novelli “Mennea” nostrani, le porte sono ancora chiuse, per cui a nostra volta abbiamo tutto il tempo di arrivare con la dovuta calma nelle vicinanze.
 
Ultima modifica:
Stessa desolante esperienza!

Ed una volta giunti all'esterno del porto, siamo stati letteralmente "abbandonati" in mezzo alla strada, senza nemmeno un posto dove aspettare seduti o la possibilità di usufruire di una toilette in attesa del nostro transfer.

Magari il servizio così scadente del porto di Brindisi è stato uno dei motivi per cui lo scalo non è stato riconfermato per il 2016.
Impareremo mai a fare turismo di qualità? (me lo chiedo da Salentino che, tra l'altro, lavora nel settore!)

EDIT: Ho fatto una ricerca on-line ed ho appena scoperto che per il 2017 Brindisi sarà nuovamente scalo MSC (fino ad ora non era ufficiale anche se già se ne parlava)!
Speriamo migliorino i servizi!
 
Ultima modifica:
Beh... ti dico al volo che hai perfettamente anticipato il contenuto del mio prossimo post (che sto scrivendo) e delle immagini esplicative che sono riuscito a scattare nel frangente.

Per quanto concerne la conferma di Brindisi come scalo MSC, ti confesso che mi fa davvero piacere. Per Brindisi e l'economia correlata credo sia una boccata d'ossigeno che contribuirà senz'altro a rilanciare sia il porto che il turismo locale. E penso che la città e il circondario meritino davvero. :)

Tuttavia, detto questo, condivido in pieno la tua analisi: in effetti il servizio lasciava un po' a desiderare e c'è davvero da sperare che le cose migliorino radicalmente in futuro.
D'altra parte, mi sembra di ricordare che all'epoca erano in corso dei lavori di adeguamento ed ammodernamento dell'area portuale, per cui si spera che parte dei disagi siano da addebitare proprio a questi lavori e non all'aria di disorganizzazione generale che si respirava.
Speriamo bene, comunque. Io sono ottimista! ;)
 
Ultima modifica:
Dopo qualche secondo di attesa, un autista palesemente annoiato sale a bordo e, dopo aver messo in moto ed atteso per qualche altro minuto che i compressori del mezzo abbiano prodotto un quantitativo di aria sufficiente, alla fine apre le porte... scatenando l’ennesima ressa!!! Urla, spintoni, parolacce… tutti tentano di salire a bordo per primi, per motivi che sfuggono alla umana comprensione. Qualcuno forse lo fa nella speranza di evitare la canicola esterna e di godersi l’aria condizionata.
Speranza vana… Il mezzo, dopo essere stato per chissà quanto tempo parcheggiato sotto il sole della banchina, in attesa dell’arrivo della MAGNIFICA, è letteralmente torrido. Manco a dirlo, l’aria condizionata è evidentemente guasta (beninteso, se mai il mezzo ne fosse provvisto) e una volta a bordo, causa anche la ressa indescrivibile, la situazione anziché migliorare, peggiora ulteriormente.
Quando arriva il nostro turno di salire a bordo, il mezzo è già strapieno all’inverosimile per cui ci “accomodiamo” (si fa per dire…) in piedi al centro del corridoio, più o meno all’altezza della porta centrale, stipati peggio di sardine all’interno di una scatoletta. Ove al posto dell’olio, ciò che avvolge i corpi degli sfortunati pesci.... pardon!... passeggeri, è una quantità inimmaginabile di sudore che cola copiosamente da volti, braccia e… temibili ascelle pezzate che si aggrappano ai bastoni per sorreggersi quasi in maniera disperata in previsione del lungo tragitto da percorrere. L’afa è in effetti davvero insopportabile e paradossalmente tutti conveniamo che si stava meglio a terra che non a bordo!! Peggio ancora, prima di partire, l’autista attende giustamente che il mezzo sia completamente pieno, per cui i tempi si dilatano ulteriormente.
Tuttavia, come Iddio volle, dopo aver atteso ed imbarcato altre 5 o 6 coppie di crocieristi (e relativi bagagli al seguito), alla fine il mezzo parte.

Tra scossoni, curve a gomito e conseguenti imprecazioni dei passeggeri in equilibrio precario, l’impressione è quella di trovarsi a bordo di un bus di Roma, Napoli o Milano, nell’orario di punta, stipato all’inverosimile e con l’aggravante di borse, valigie, zaini, trolley, beauty-case e quant’altro, ammonticchiati alla meno peggio in ogni angolo possibile ed immaginabile.

Non saprei dire quanto sia durato il transfer dalla banchina al seno di Levante, ma quello che posso dire è che, complice la voglia pazza di scendere prima possibile da quel mezzo, quel tratto mi è sembrato lunghissimo!!
Ad un certo punto, infatti, davvero non vedevo l’ora di scendere, più che altro per godermi qualche minuto di refrigerio e dell’aria condizionata all’interno del Terminal Crociere, in attesa di poter prendere la navetta per poter ritirare la mia auto.

E invece… con mia enorme sorpresa e disappunto (unito a quello di tutti gli altri passeggeri), il bus inaspettatamente si ferma nel ben mezzo del piazzale antistante l’ingresso del Seno di Levante (quindi NEANCHE all’interno del medesimo, bensì praticamente alla fine di via Spalato) e, senza troppi complimenti, l’autista ci scarica armi e bagagli sull’infuocato cemento dell’area e se ne va.
Ci ritroviamo così praticamente da soli, senza assistenza di sorta e, per giunta, senza alcuna possibilità di godere di un minimo di facilities, di una sala di attesa, una panchina, una seggiola, uno straccio di toilette o quantomeno un minimo di ombra!!


Senza troppi complimenti veniamo "scaricati" all'esterno dell'area portuale sull'infuocato cemento del piazzale, dove in men che non si dica si crea una bolgia di voci, bagagli e motori di automobili in moto in attesa dei congiunti.
DSCN6340_zpsyebzwmfm.jpg



I più fortunati, di lì a qualche secondo vengono recuperati da amici o parenti giunti a prelevarli e che o sono già in attesa nel piazzale o accedono disordinatamente ed a ciclo continuo al piazzale, formando un groviglio inestricabile di auto e passeggeri in una baraonda confusa di suoni e voci indescrivibile.
Alla fine, oltre la metà dei crocieristi sbarcati riesce in qualche modo a fare ritorno a casa.

I più sfortunati, invece, si ritrovano irrimediabilmente abbandonati a sé stessi in un piazzale desolatamente deserto e piuttosto squallido, cercando di trovare riparo nella pochissima ombra disponibile tra calcinacci e scavi aperti in bella vista dovuti evidentemente ai lavori di ammodernamento in corso.


I pochi crocieristi rimasti sul piazzale alla fine di via Spalato, tentano di ripararsi fortunosamente dal sole spostandosi a ridosso di scavi e calcinacci...
Dscn6341_zps4tuagm6w.jpg



Qualcuno, al culmine dell'esasperazione, tenta di entrare all’interno dell’area portuale (forse anche per cercare di inoltrare formale protesta all’indirizzo dell’organizzazione o magari per chiedere informazioni sul da farsi), ma viene bloccato inesorabilmente dagli inflessibili vigilantes.
Altri, i più intraprendenti e “pratici”, tentano di raggiungere la stazione ferroviaria o l’aeroporto chiamando alcuni taxi ed avviando con loro serrate trattative volte a limare il prezzo piuttosto esoso della corsa.
Altri ancora, dopo aver avvolto la propria maglietta sulla testa a mo' di turbante, decidono di avventurarsi a piedi, stracarichi di bagagli e sotto una canicola da paura, nel bel mezzo del traffico cittadino, sperando di arrivare nei pressi di qualche fermata dei mezzi pubblici per tentare di raggiungere in qualche modo gli snodi principali.

Insomma, una situazione assolutamente caotica per l'inatteso epilogo di una crociera altrimenti perfetta... :(
 
Paradossalmente, gli ultimi a muoversi sono quelli che hanno lasciato la propria auto privata nel garage convenzionato con MSC. Ed io fra questi… :(
Infatti, nonostante appena sbarcati avessimo immediatamente richiesto il mini-van navetta, stranamente questi non è ancora giunto sul posto, nonostante il lungo periodo di tempo trascorso.
Poi dopo circa una mezz’ora abbondante di ulteriore attesa e concitazione, alla fine vediamo un primo minivan fare capolino da via Spalato. Stracarico di passeggeri. In effetti, si tratta dei crocieristi in partenza che hanno appena depositato le loro auto nel garage in convenzione. Intuiamo così che la situazione è praticamente al collasso; o è comunque sfuggita di mano all'organizzazione: non ci sono evidentemente mezzi a sufficienza per fare la spola tra il garage ed il seno di Levante.
In questo senso, la povera autista di turno viene bloccata ed "aggredita" (verbalmente, s'intende!) con una certa veemenza dai crocieristi appiedati, accaldati e comprensibilmente esasperati per la situazione! La donna si giustifica dicendo che di lì a qualche minuto altri colleghi sono in arrivo con altri mezzi; mentre a sua volta, prende l’impegno, non appena scaricati al Terminal crociere i passeggeri che ha a bordo, di iniziare seduta stante a portare al garage i primi crocieristi di rientro.
Parzialmente rinfrancati da queste notizie, attendiamo ancora per qualche ulteriore minuto, sicché gli altri “mezzi” promessi dalla signora giungono finalmente sul posto: il virgolettato per la parola "mezzi" non è casuale, perché in realtà tutto si riduce semplicemente ad UNA normale vettura (mi pare fosse una station-wagon se non ricordo male), anche questa piena zeppa di turisti in partenza. Stessa scena e proteste veementi all’indirizzo dell’autista che a sua volta promette di passare a prenderci immediatamente dopo aver scaricato al Terminal Crociere i passeggeri che ha a bordo.
L’attesa si rivela più lunga di quanto si potesse ragionevolmente supporre, ma alla fine il primo mini-van esce dal seno di Levante e si ferma a prelevare i primi passeggeri: inutile dire che la ressa che si scatena per salire a bordo senza rispettare la fila improvvisata che nel frattempo si è formata, è a dir poco vergognosa. Tutti indifferentemente tentano di salire a bordo del mezzo portando al seguito valigie e bagagli ingombranti, limitando così ulteriormente la capienza generale. La povera autista, per ottimizzare la corsa, scende dal mezzo e chiede e ottiene di far salire a bordo solo ed esclusivamente gli autisti delle singole vetture e non anche gli accompagnatori ed i loro bagagli, in modo da poter consentire il ritiro delle auto a quante più persone possibili. Queste ultime, ovviamente, dovranno poi tornare al seno di Levante per prelevare i propri congiunti ed i bagagli al seguito.
Nonostante questo, lascio così partire strapieni (ben oltre il numero massimo di passeggeri consentito…) sia il primo van che la prima vettura disponibili e resto in paziente attesa dei successivi. Tanto, ormai, a parte il caldo insopportabile, non c'è più alcun motivo valido per avere fretta e, come si dice al mio paese, si è fatto 30... si può anche fare 31!! :(
Dopo circa un quarto d’ora di attesa la station wagon stavolta è la prima dei due mezzi a ricomparire all’ingresso del porto, seguita dopo qualche minuto dal piccolo van: entrambe si infilano all’interno Seno di Levante e si fermano al Terminal Crociere MSC per scaricare i passeggeri in partenza.
Dopo un’altra decina di minuti di attesa, i due mezzi riescono e si fermano davanti a noi. La vettura si riempie in men che non si dica; io riesco però a trovare posto nel van a seguire.
La cortese signora alla guida si scusa per la confusione del momento e ci informa che la causa di tutti quei ritardi e contrattempi è dovuta al contemporaneo arrivo di molti passeggeri in partenza.
Tuttavia, per lo stesso motivo, aggiunge che per guadagnare tempo, una volta giunti sul posto, dovremo scendere nel garage e ritirare di persona le nostre auto, senza l’ausilio dei parcheggiatori...
 
Ultima modifica:
Credo che il tuo diario sarebbe utilissimo sia per MSC che per l'autorità portuale di Brindisi!
Dovremmo trovare il modo per farglielo leggere, e far capire loro che hanno tanto da lavorare ancora!
 
Credo che il tuo diario sarebbe utilissimo sia per MSC che per l'autorità portuale di Brindisi!
Dovremmo trovare il modo per farglielo leggere, e far capire loro che hanno tanto da lavorare ancora!

Beh, ti dirò, Giulio: la cosa più fastidiosa in tutto questo bailamme, era proprio quella sensazione di abbandono totale a sé stessi di cui hai fatto cenno tu stesso in un post precedente. Di addetti o assistenza MSC nell'aria, neanche l'ombra. Per la serie "Ok.. vi abbiamo scarrozzato in giro per il mediterraneo orientale per 7 giorni, ma da ora in poi... affari vostri!". :)

Ma, scherzi a parte, si può solo sperare che nel frattempo le cose siano migliorate, almeno un pochino. D'altra parte, in quel periodo erano in corso evidenti lavoro di adeguamento al traffico turistico del porto. E in fin dei conti, dall'epoca dei fatti è già passato quasi un anno e mezzo! Anche perché, non si capirebbe il perché altrimenti Brindisi sia stato poi confermato come scalo MSC (e confesso mi fa davvero molto piacere per la città e gli splendidi luoghi circostanti che è possibile visitare), dopo un breve periodo in cui è stato utilizzato il porto di Bari. Che, credo, sia probabilmente molto più attrezzato per la bisogna. Evidentemente qualche miglioramento nel frattempo deve per forza esserci stata... ehm... o almeno speriamo sia cosi!! :) Magari in questo può confortarci qualcuno degli ultimi crocieristi sbarcati a Brindisi in tempi recenti.
 
Ultima modifica:
Insomma, per ritirare le auto si prospetta un mezzo fai da te, in buona sostanza...
E così è infatti.
Giunti al garage, ci vengono consegnate le chiavi da parte di un addetto in palese difficoltà, lasciato solo a fronteggiare gruppi di crocieristi in arrivo ed altri in partenza, dopodiché veniamo invitati a scendere al piano interrato del garage medesimo dove, nella semioscurità, ognuno cerca di recuperare alla meno peggio la propria vettura.

Quando esco dal garage, mi rendo conto che non conosco bene la strada per ritornare al seno di Levante!!
Per fortuna, prima di mettermi ad armeggiare sul navigatore per ritrovare l'indirizzo di destinazione, becco al volo il minivan dell’organizzazione, che mi passa davanti a tutta velocità stracarico di turisti, mentre punta alla volta del Terminal di via Spalato. Mi accodo ad esso e, piano piano, riesco a raggiungere il posto, dove alfine prelevo mia moglie ed i bagagli e, dopo i saluti di rito agli ultimi sfortunati rimasti in paziente attesa sul piazzale infuocato, riusciamo finalmente a guadagnare (non senza un minimo di sollievo, credetemi!) l’uscita dal porto.

Prima di rientrare a casa, però, dopo un rapido scambio di telefonate, abbiamo in programma un ultimo incontro al volo con il mio carissimo amico e collega brindisino che ci ha così calorosamente accolto alla partenza. Il quale, in compagnia di moglie e figlioletto, ha deciso di farci la gradita sorpresa di passare a salutarci anche al nostro ritorno e ci invita a raggiungerlo al porto turistico di Brindisi.


L'ultimo appuntamento della nostra crociera, è un ottimo drink con una coppia di amici al porto turistico di Brindisi.
DSCN6344_zpsh9f5b2ir.jpg



Qui, comodamente seduti di fronte al mare, dopo aver gustato un drink presso il bar ristorante “Il pontile”, con sullo sfondo la sagoma della MAGNIFICA che sembra quasi salutarci in lontananza per un’ultima volta, alla fine ci congediamo anche da loro.


Dal porto turistico di Brindisi, la MAGNIFICA fa capolino dietro alcune imbarcazioni ed alle spalle del Castello Alfonsino, quasi ad inviarci un ultimo fugace saluto...
S1130002_zps3uqnjyz6.jpg



Ed è così che, dopo aver percorso per qualche chilometro via di Torre Testa ed aver costeggiato la splendida costa brindisina, alla fine riprendiamo la SS379 e ci immettiamo sulla A14 per affidare definitivamente ai ricordi la nostra indimenticabile avventura…

- FINE DEL DIARIO -
 
Che dire... Grazie per l'ennesima volta per questo tuo fantastico diario!

Mi è stato d'aiuto per organizzare la vacanza ed è stata una piacevole lettura anche una volta tornato.

Immagino la mole di lavoro che c'è stata dietro, ma spero che in una futura crociera tu possa trovare la "forza" di scriverne un altro!
 
Che dire... Grazie per l'ennesima volta per questo tuo fantastico diario!

Mi è stato d'aiuto per organizzare la vacanza ed è stata una piacevole lettura anche una volta tornato.

Immagino la mole di lavoro che c'è stata dietro, ma spero che in una futura crociera tu possa trovare la "forza" di scriverne un altro!

Caro Giulio, sono io che intanto ringrazio te per il garbo e la squisita cortesia.
E ti dirò: ti avevo scritto una risposta un po' più articolata. Ma te l'ho risparmiata!! :) :) Non volevo annoiarti ulteriormente con l'ennesimo post chilometrico! Ma se vuoi faccio ancora in tempo a recuperarlo... ;) :p

In buona sostanza però... dici bene: c'è un lavoro pazzesco dietro un diario come questo. E proprio per questo motivo non so se mai ne riscriverò un altro. Purtroppo a me piace fare le cose per bene. E soprattutto concludere quello che inizio. Per cui, ti confesso che avrei delle grosse difficoltà a lasciar perdere (almeno in parte) tutti i miei hobby ed i miei interessi per dedicarmi "anema e core" (come si dice dalle mie parti...) per oltre un anno e più, alla stesura di un nuovo diario.
Però mai dire mai: si vedrà... :)

Per ora, mi concederò solo un ultimo post con una serie di considerazioni finali in merito alla crociera nel suo complesso, prima di chiudere definitivamente questo diario e lasciarlo alla lettura degli interessati futuri.
 
Ultima modifica:
Mandamelo! Mandamelo! Via messaggio privato magari! :-D

Ma sai.. alla fine, più o meno, il senso era quello che ti ho mandato nel post precedente, pur se in questo caso in una forma un po' più succinta.

In ogni caso... ho recuperato il post originale. Eccolo qua...

"Caro Giulio, dici benissimo: c'è una mole di lavoro pazzesca, dietro un diario del genere, tra il dover selezionare le foto tra centinaia di scatti, tagliarle, ottimizzarle e caricarle in rete; tra il riordinare i pensieri (e gli appunti!) e buttarli giù in maniera organica e con una forma ortografica il più possibile corretta (anche se qualche svarione pure mi sono accorto che l'ho sparso qua e là... :p ) e infine caricare tutto online con pazienza e dedizione. Ma, vedi, chi mi conosce a fondo sa che non amo la politica dei pannicelli caldi. Al contrario, mi piace fare bene le cose subito. Senza doverci tornare più e più volte sopra. In questo senso, come ho già detto più volte anche nel diario, ero davvero stufo di frequentare forum e gruppi di discussione vari, dove attingere notizie frammentarie e, spesso, del tutto sballate e fuorvianti, nonché leggere descrizioni sommarie, superficiali e scritte in maniera evidentemente frettolosa, solo per fare da corollario a una miriade di fotografie magari splendide, ma fini a sé stesse. In tal senso, forte di questa esperienza, mi sono calato nei panni di un neocrocierista e mi sono chiesto: "cosa vorrei sapere se fossi alla prima crociera? Quali dritte e quali consigli vorrei sentirmi dire? Cosa mi sarebbe utile sapere e cosa no? Cosa potrebbe capitarmi una volta a bordo o durante una escursione e come potrei farvi fronte? Come è organizzata la giornata tipo del crocierista?" e così via discorrendo... Il risultato è stato questo diario, oserei dire "definitivo", che ne è venuto fuori: uno spaccato verace di una crociera. Ovviamente, la MIA crociera. È chiaro che ognuno poi vive questa esperienza a modo suo; ed io l'ho vissuta cosi come l'ho descritta, in maniera sin troppo analitica in questo diario. Che, penso, sia piaciuto davvero a tanti. Ma che tuttavia, spero più che altro torni utile a tutti. In tal senso, mettermi a scrivere ex novo un altro diario con la stessa quantità di dettagli, credo sia improponibile per me. Almeno per ora. Ma chissà? Mai dire mai... :) "
 
Ultima modifica:
CONSIDERAZIONI FINALI

Eccoci qua: come avevo preannunciato all'amico Giulio, voglio aggiungere un po' di pensieri sparsi in libertà, a chiusura di questo diario.
Finalmente, infatti, siamo giunti alla fine di questo “diarione” che mi ha tenuto impegnato, a tempo perso devo dire, per oltre un anno.

Ne approfitto intanto per ringraziare di cuore tutti coloro che mi hanno seguito ed incoraggiato nel corso di questa "avventura" infinita che è stata la stesura di questo resoconto. Confesso che non pensavo ce l’avrei fatta, ma ho tenuto duro e continuato anche nei momenti di difficoltà (quando, a causa del lavoro, degli immancabili problemi familiari e della mancanza di tempo materiale, sono stato più volte tentato di mollare tutto), proprio in rispetto ai tanti che mi hanno dimostrato nei fatti e con le loro parole, l’utilità generale del lavoro che stavo facendo.

Detto questo... Cosa aggiungere di più a tutto questo ben di Dio...??
Ah ecco… giusto una parentesi al volo relativamente al famoso ginocchio dolente di mia moglie che tanto ci ha perseguitato durante questa crociera: per la cronaca, quando poi siamo rientrati a casa, mia moglie si è sottoposta ad una artroscopia e ad una risonanza magnetica. Risultato: non sappiamo come sia successo (anche se, presumibilmente, le lunghe “marce forzate” - contapassi alla mano, in alcuni giorni abbiamo percorso anche 18 km. a piedi!! -, effettuate di corsa e senza alcun allenamento alle spalle, penso abbiano avuto il loro ruolo preponderante in materia) ma per mia moglie il menisco è bello che andato e, anche se non urgentemente, purtuttavia quanto prima dovrà operarsi.
Chiusa parentesi.

Per il resto, devo dire che è stata la nostra prima crociera, ma posso già aggiungere che non sarà sicuramente l’ultima.
Anzi: diciamo pure che non lo è già stata…!!!! Ci siamo già concessi infatti una piccola crociera breve (classico weekend, insomma), tanto per rinfrescarci un po’ la memoria. :-) Ma stiamo già pianificando la prossima crociera in grande stile per il prossimo anno… cambio di auto in programma permettendo!

Per quanto riguarda l'aspetto prettamente turistico, invece, mi sento di aggiungere che sono fermamente convinto che questo che noi abbiamo avuto il piacere di effettuare, sia uno degli itinerari più belli di sempre ed è veramente un peccato che, purtroppo, a causa delle contingenze internazionali sia stato sospeso a tempo indeterminato. Tuttavia la speranza è quella che si possa riprendere prima possibile a viaggiare, anche via nave da crociera, in questo meraviglioso angolo dell’Oriente: sarà un piacere approfittarne per l'ennesima volta per approfondire la visita di monumenti meravigliosi e... poter rivedere alcune delle persone conosciute in loco, con le quali siamo peraltro rimasti tuttora in contatto via Facebook o WhatsApp.

A livello di permanenza a bordo della MAGNIFICA, personalmente, io e mia moglie abbiamo goduto di un relax che era da tempo non provavamo.
Abbiamo dormito e riposato beatamente come non ci capitava da anni. Abbiamo dimenticato TV, giornali, cellulare, gossip, affanni, preoccupazioni… tutto, praticamente!! E vi assicuro che è successo e basta, giacché la cosa non è stata né voluta né pianificata. Ma ci siamo goduti la tranquillità della vita di bordo ed il piacere e la sorpresa di ritrovarci ogni mattina in una nazione o in una città completamente diverse, senza praticamente accorgercene.
La sensazione, per i primi giorni, è stata davvero quella dell’incredulità: si stenta infatti a realizzare che mentre si è dormito con una profondità ed una comodità indescrivibili, nel frattempo si sono percorse centinaia e centinaia di miglia nautiche e ci si ritrova in tutt’altro luogo rispetto al giorno precedente!!

La MAGNIFICA è in effetti tale, di nome e di fatto.
Nonostante la mia limitata esperienza in materia, credo anzi di poter dire che questa sia una delle navi più belle della sua classe: elegante ma non appariscente, maestosa ma non “asfissiante”, lussuosa ma non pacchiana, innovativa ma non dispersiva...
Quello che mi ha colpito in particolare è stata la pulizia pressoché totale delle aree comuni (e non) a bordo, che venivano sottoposte ad operazioni di manutenzione e ripulitura pressoché a ciclo continuo da parte di solerti e puntigliosi addetti: ho personalmente visto un addetto, di probabili origini indiane, dedicarsi con scrupolo certosino alla lucidatura a specchio di un POMOLO (si, un semplice pomolo...) di una delle numerose ringhiere di bordo. Mai vista una tale dedizione in vita mia!!!

I nostro ambienti preferiti a bordo (come si sarà chiaramente dedotto dalla lettura del diario) sono stati fondamentalmente 3:

1) l’ ”Ametista Lounge”, dove ci siamo ben volentieri intrattenuti durante le serate a tema, ma anche per puro e semplice relax, al solo fine di gustarci dalle vetrate (magari in notturna) la scia bianca lasciata dalla MAGNIFICA;

2) il “Royal Theatre”, il meraviglioso e lussuoso teatro di bordo, con un ambiente giocato interamente sul contrasto dei toni verde degli arredi e l'oro delle balconate, delle pensiline e delle ringhiere, con in più la chicca di una spettacolare illuminazione interna a LED multicolore, il cui effetto è indescrivibile;

3) il self service “Sahara”, che abbiamo trovato molto più confacente alla nostra idea di “libertà” che volevamo vivere a bordo, rispetto alla dovuta formalità richiesta al ristorante: non a caso lo abbiamo frequentato a tutte le ore possibili e immaginabili, sempre con nostra totale soddisfazione quanto a varietà e qualità dei cibi proposti.
 
Ultima modifica:
Tra i punti negativi che mi preme sottolineare in questa sede, c’è invece, in particolare, il costo proibitivo delle escursioni proposte dalla MSC e, talora, la loro “inconsistenza”. Nel senso che, spesso e volentieri, le escursioni potrebbero essere pianificate meglio e durare qualche ora in più, consentendo visite più approfondite dei luoghi; mentre, al contrario, per evidenti motivazioni squisitamente dovute ad accordi commerciali con aziende che operano in alcuni dei posti visitati, una parte del tempo viene “sprecata” a favore di suggerimenti commerciali o di visite (magari inutili e sgradite) ad attività commerciali e/o negozi e botteghe artigiane (o pseudo tali), per giunta magari coi prezzi persino piuttosto gonfiati rispetto alla media.

Altra critica è quella relativa alla durata della permanenza nei vari scali che, pedissequamente, risulta in tempi piuttosto striminziti o comunque palesemente insufficienti. In tal senso, l’impressione è quella di dedicarsi ad una perenne corsa affannosa contro il tempo, con l’occhio fisso all’orologio ed alla fatidica ora “X” entro la quale è necessario rientrare a bordo… beninteso, a meno di non voler correre il rischio di ritrovarsi dispersi a terra da qualche parte nel mondo!! :)

Un ultimo appunto critico lo dedico alla nostra inscalfibile “italianità” (intesa nel senso peggiore del termine), che viene alla luce in maniera preponderante, sempre e comunque, nonostante tutto.
In primo luogo facendo l’esempio di alcuni passeggeri che si sono imbarcati assieme a noi.
In pratica, ci siamo ritrovati ad incrociare con una certa frequenza una numerosissima famiglia di chiare origini napoletane - o comunque campane (il dialetto è inconfondibile… specie quando non è MAI inframezzato dalla benché minima parola in italiano…) - che ha letteralmente seminato il panico a bordo, sia con la propria inciviltà (parolacce a gogò in ogni salsa ed in ogni occasione, discorsi urlati a distanza ed invadenza indescrivible), sia con lo scarso rispetto per gli altri (saltando le file senza porsi alcun problema di sorta, invadendo spazi altrui, tuffandosi a “bomba” nelle piscine e persino nelle piccole vasche idromassaggio o addirittura inserendosi in conversazioni avviate tra altri passeggeri senza alcuna remora), sia per la noncuranza per gli oggetti di bordo (che venivano utilizzati nel peggiore dei modi e, in alcuni casi, danneggiati).
Ove confesso che mi sono più volte vergognato di essere a mia volta campano. :(
Per carità di Dio, quello di cui sopra vuole essere solo un esempio: va detto per amor di verità, che c’erano infatti anche altri passeggeri (pure di altra nazionalità, quali alcuni russi e cinesi) che pure si comportavano in maniera altrettanto poco civile ed in palese violazione delle regole minime di convivenza.
Tuttavia, quello che ho trovato incomprensibile, è che il tutto avveniva senza che nessuno, e dico nessuno, degli addetti di bordo richiamasse all’ordine in qualche modo questi gruppi di esagitati. E vabbé…

Inoltre, pare appena il caso di dover stigmatizzare che la crociera, da un punto di vista organizzativo, è filata liscia come l’olio finché siamo rimasti in territorio estero… piombando in un caos pressoché totale, non appena abbiamo toccato il territorio italico (cfr. la narrazione ed i fatti specifici citati nel diario).

Un plauso ed una nota di merito vanno invece al Comandante della nave ed agli Ufficiali, che ho trovato di una simpatia travolgente (avendo anche avuto l’onore ed il piacere di conoscerli di persona, grazie ad una serie di fortunate coincidenze), ma anche di una estrema professionalità, trasparsa in maniera evidente, a mero titolo di esempio, dalla sicurezza con cui hanno saputo gestire anche una situazione di emergenza, come quella nella quale ci siamo imbattuti al largo della Grecia nel corso di un incendio che ha devastato Atene ed il Peloponneso (cfr. narrazione nel diario), rassicurandoci e senza farci assolutamente sentire il peso e/o la gravità della situazione.

Altro plauso va al simpaticissimo Direttore di crociera, agli animatori e, soprattutto, allo staff artistico del Teatro di bordo, vera e propria “chicca” presente sulla MAGNIFICA, che ci ha consentito di passare serate indimenticabili all’insegna della musica, del ballo, del buon canto, della giocoleria, dell’equilibrismo e chi più ne ha più ne metta.
Splendidi ed inappuntabili!!!


Ecco, a questo punto credo di poter dire che questo diario è davvero giunto al capolinea.
E mi piace chiuderlo con quella famosa frase che concludeva anni fa i famosi cartoon della Warner Bros.:

"THAT'S ALL FOLKS!!" :cool:

Alla prossima...
 
Ultima modifica:
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Top