vinniem
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Prima di rientrare in cabina io e la mia dolce (e stanchissima!!) metà, saliamo un attimino al self service “Sahara” per concederci un veloce spuntino a base di frutta fresca in attesa della cena serale. Il self è praticamente deserto e questo ci conferma che, se è vero che parecchi crocieristi sono sbarcati a Venezia al mattino, dove hanno concluso la loro crociera, è altrettanto vero che mancano all’appello ancora parecchie altre centinaia di passeggeri (giusta quanto ci aveva anticipato la gentile hostess al nostro rientro a bordo).
Al nostro arrivo, troviamo il self service praticamente deserto: non avevamo mai avuto l'onore di vederlo così, fino a quel momento....!
Ci accomodiamo al tavolo e, dalle vetrate del self, non possiamo non notare l’ultima beffa finale: a dispetto di quanto ci avevano detto al Terminal Passeggeri di Venezia (probabilmente per indurci a salire sugli autobus), numerosi altri traghetti e vaporetti continuano a scaricare a ciclo continuo i crocieristi ritardatari a bordo della MAGNIFICA.
Probabilmente anche per indurci ad utilizzare gli autobus, ci era stato detto che quello era l'unico mezzo disponibile per rientrare a bordo della MAGNIFICA; eppure, dalle vetrate del self, mentre consumiamo un po' di frutta, notiamo che vari traghetti continuano a scaricare passeggeri senza soluzione di continuità. L'ultima beffa della giornata...?
E vabbé… ci consoliamo pensando che magari sono solo i ritardatari delle escursioni organizzate dalla MSC.
E che, se non altro, noi siamo già comodamente a bordo, in pieno relax, già da quasi mezz'ora, ormai…
Dopo qualche altro minuto, rientriamo dunque nella nostra cabina, dove troviamo ad attenderci il “Today” del giorno successivo, concernente, in particolare, una serie di consigli relativi alle modalità di sbarco. Apprendiamo così che:
- dobbiamo liberare la cabina entro le ore 10,00 del mattino;
- che il colore a noi assegnato per lo sbarco è il “rosso”;
- che dobbiamo preparare le valigie e lasciarle fuori dalla nostra cabina al massimo entro l’una del mattino;
- che potremo recuperare le nostre valigie presso l’edificio del Terminal crociere di Brindisi subito dopo lo sbarco.
Teniamo bene a mente quest’ultimo dettaglio: ci tornerà molto utile nel prosieguo di questa narrazione.
Purtroppo...
Mentre mia moglie si prepara, mi godo un po’ il fresco della sera dal balconcino della cabina, dalla quale, noto che a poca distanza dalla MAGNIFICA è ormeggiata anche la MSC MUSICA, che non avevamo potuto vedere attraccare al mattino.
Dopo una bella doccia ristoratrice diamo un’altra occhiata al “Today”.
Stasera è prevista una serata a tema anni ’60-’70-’80. Con abbigliamento consigliato sulla medesima falsariga. Insomma, roba casual che più casual non si può!! Un jeans e una bella camicia old fashioned e il mio look sarà bello che servito!!
Ad un certo punto la MAGNIFICA con un impercettibile scossone ed una serie di colpi di tromba, inizia la manovra di allontanamento da Marghera.
Mi affaccio immediatamente all'esterno e riesco a beccare al volo una foto della pilotina che accompagnerà la nave verso il mare aperto...
La pilotina che scorterà la MAGNIFICA sino all'uscita dal porto di Marghera.
E' un attimo... e la classica idea un po' folle si materializza improvvisamente nella mia mente!!
Non c'è tempo, ma... decido ugualmente di approntare all’esterno del balconcino una rudimentale postazione di ripresa per la mia telecamera, al fine di poter documentare in time-lapse l’allontanamento della nave dalla laguna.
A tale scopo, tra le risate divertite di mia moglie, che mi accusa di essere impazzito, stendo il cavo di alimentazione della telecamera dall’interno della cabina verso l’esterno del balconcino; poi accatasto uno sull’altro, il tavolino esterno, il puff della cabina e… il secchiello del ghiaccio, sulla cui sommità sistemo infine in posizione precaria la telecamera (..ve lo avevo già detto che ho dimenticato a casa il cavalletto?? Probabilmente no… Ecco adesso capite il perché di questa soluzione di emergenza?... ). Infine avvolgo con un asciugamano bianco il corpo macchina metallico della telecamera per ripararlo dai raggi del sole che, nonostante il tramonto in corso, generano comunque una temperatura alquanto elevata, rendendo bollente la delicata struttura di alluminio della telecamera stessa.
Insomma, anche se non è proprio il massimo a vedersi… tuttavia… l’accrocco che ho costruito in fretta e furia sembra funzionare.
Faccio partire dunque la registrazione e, nel frattempo, mi gusto per un po’ la navigazione dal balconcino.
E’ bellissimo assistere ai saluti colmi di rispetto ed ammirazione indirizzati a questo gigante del mare da parte dei diportisti che affiancano la MAGNIFICA con i loro yacht o con le loro minuscole imbarcazioni. E nel contempo mi rendo conto che non sono l’unico ad essere affacciato sul balcone a gustarsi questa indimenticabile scena…!! Anzi, praticamente tutti gli occupanti delle cabine con balconi sono affacciati sul loro terrazzino e rispondono ai saluti calorosi indirizzati dalle varie persone che via via incrociamo sul nostro cammino.
In particolare resto colpito da una scena che mi è rimasta scolpita nella memoria: ad un certo punto della navigazione, passiamo davanti a quello che mi sembra essere un gigantesco camping con annessa area di sosta per caravan e roulotte. Qui, i numerosi ospiti, vedendo avanzare in maniera lenta e maestosa la MAGNIFICA, iniziano a correre precipitosamente in massa per assieparsi sulle rive al fine di poter ammirare a distanza ravvicinata il gigante del mare sul quale siamo imbarcati. Tutti ci salutano in maniera eccitata e, nel silenzio quasi irreale col quale la MAGNIFICA solca a bassa velocità le acque della laguna veneta, si sentono distintamente le voci degli improvvisati spettatori che accompagnano il passaggio della nave indirizzando ai crocieristi affacciati sui balconi e sulle pensiline, saluti calorosi che vanno dal semplice “Ciao” al “Buon viaggio!”, dal “Da dove venite?” al “Dove state andando ora?”, dal “Vi state divertendo?” fino al più laconico “Beati voi!”...
Queste improvvisate ali di folla entusiasta assiepata sulle rive, che ci salutano quasi stessero omaggiando una star o una personalità di prestigio di passaggio nella zona, di tanto in tanto ricevono in cambio in risposta al loro incontenibile entusiasmo, la poderosa “strombazzata” della MAGNIFICA. Che pedissequamente strappa una selva di “Ooooooooh…!!” di ammirazione e qualche timido applauso agli estemporanei spettatori...
Resto affacciato al balconcino per qualche minuto a godermi quello spettacolo così a suo modo emozionante che, unito a quello del sole che oramai inizia a tramontare all’orizzonte, rende l’atmosfera davvero magica ed incantata.
Finché mia moglie, splendida nel suo elegante miniabito, fa capolino dalla cabina richiamando la mia attenzione e facendomi notare che è ora di iniziare a chiudere le valigie. Ma soprattutto di andare a teatro...
Al nostro arrivo, troviamo il self service praticamente deserto: non avevamo mai avuto l'onore di vederlo così, fino a quel momento....!
Ci accomodiamo al tavolo e, dalle vetrate del self, non possiamo non notare l’ultima beffa finale: a dispetto di quanto ci avevano detto al Terminal Passeggeri di Venezia (probabilmente per indurci a salire sugli autobus), numerosi altri traghetti e vaporetti continuano a scaricare a ciclo continuo i crocieristi ritardatari a bordo della MAGNIFICA.
Probabilmente anche per indurci ad utilizzare gli autobus, ci era stato detto che quello era l'unico mezzo disponibile per rientrare a bordo della MAGNIFICA; eppure, dalle vetrate del self, mentre consumiamo un po' di frutta, notiamo che vari traghetti continuano a scaricare passeggeri senza soluzione di continuità. L'ultima beffa della giornata...?
E vabbé… ci consoliamo pensando che magari sono solo i ritardatari delle escursioni organizzate dalla MSC.
E che, se non altro, noi siamo già comodamente a bordo, in pieno relax, già da quasi mezz'ora, ormai…
Dopo qualche altro minuto, rientriamo dunque nella nostra cabina, dove troviamo ad attenderci il “Today” del giorno successivo, concernente, in particolare, una serie di consigli relativi alle modalità di sbarco. Apprendiamo così che:
- dobbiamo liberare la cabina entro le ore 10,00 del mattino;
- che il colore a noi assegnato per lo sbarco è il “rosso”;
- che dobbiamo preparare le valigie e lasciarle fuori dalla nostra cabina al massimo entro l’una del mattino;
- che potremo recuperare le nostre valigie presso l’edificio del Terminal crociere di Brindisi subito dopo lo sbarco.
Teniamo bene a mente quest’ultimo dettaglio: ci tornerà molto utile nel prosieguo di questa narrazione.
Purtroppo...
Mentre mia moglie si prepara, mi godo un po’ il fresco della sera dal balconcino della cabina, dalla quale, noto che a poca distanza dalla MAGNIFICA è ormeggiata anche la MSC MUSICA, che non avevamo potuto vedere attraccare al mattino.
Dopo una bella doccia ristoratrice diamo un’altra occhiata al “Today”.
Stasera è prevista una serata a tema anni ’60-’70-’80. Con abbigliamento consigliato sulla medesima falsariga. Insomma, roba casual che più casual non si può!! Un jeans e una bella camicia old fashioned e il mio look sarà bello che servito!!
Ad un certo punto la MAGNIFICA con un impercettibile scossone ed una serie di colpi di tromba, inizia la manovra di allontanamento da Marghera.
Mi affaccio immediatamente all'esterno e riesco a beccare al volo una foto della pilotina che accompagnerà la nave verso il mare aperto...
La pilotina che scorterà la MAGNIFICA sino all'uscita dal porto di Marghera.
E' un attimo... e la classica idea un po' folle si materializza improvvisamente nella mia mente!!
Non c'è tempo, ma... decido ugualmente di approntare all’esterno del balconcino una rudimentale postazione di ripresa per la mia telecamera, al fine di poter documentare in time-lapse l’allontanamento della nave dalla laguna.
A tale scopo, tra le risate divertite di mia moglie, che mi accusa di essere impazzito, stendo il cavo di alimentazione della telecamera dall’interno della cabina verso l’esterno del balconcino; poi accatasto uno sull’altro, il tavolino esterno, il puff della cabina e… il secchiello del ghiaccio, sulla cui sommità sistemo infine in posizione precaria la telecamera (..ve lo avevo già detto che ho dimenticato a casa il cavalletto?? Probabilmente no… Ecco adesso capite il perché di questa soluzione di emergenza?... ). Infine avvolgo con un asciugamano bianco il corpo macchina metallico della telecamera per ripararlo dai raggi del sole che, nonostante il tramonto in corso, generano comunque una temperatura alquanto elevata, rendendo bollente la delicata struttura di alluminio della telecamera stessa.
Insomma, anche se non è proprio il massimo a vedersi… tuttavia… l’accrocco che ho costruito in fretta e furia sembra funzionare.
Faccio partire dunque la registrazione e, nel frattempo, mi gusto per un po’ la navigazione dal balconcino.
E’ bellissimo assistere ai saluti colmi di rispetto ed ammirazione indirizzati a questo gigante del mare da parte dei diportisti che affiancano la MAGNIFICA con i loro yacht o con le loro minuscole imbarcazioni. E nel contempo mi rendo conto che non sono l’unico ad essere affacciato sul balcone a gustarsi questa indimenticabile scena…!! Anzi, praticamente tutti gli occupanti delle cabine con balconi sono affacciati sul loro terrazzino e rispondono ai saluti calorosi indirizzati dalle varie persone che via via incrociamo sul nostro cammino.
In particolare resto colpito da una scena che mi è rimasta scolpita nella memoria: ad un certo punto della navigazione, passiamo davanti a quello che mi sembra essere un gigantesco camping con annessa area di sosta per caravan e roulotte. Qui, i numerosi ospiti, vedendo avanzare in maniera lenta e maestosa la MAGNIFICA, iniziano a correre precipitosamente in massa per assieparsi sulle rive al fine di poter ammirare a distanza ravvicinata il gigante del mare sul quale siamo imbarcati. Tutti ci salutano in maniera eccitata e, nel silenzio quasi irreale col quale la MAGNIFICA solca a bassa velocità le acque della laguna veneta, si sentono distintamente le voci degli improvvisati spettatori che accompagnano il passaggio della nave indirizzando ai crocieristi affacciati sui balconi e sulle pensiline, saluti calorosi che vanno dal semplice “Ciao” al “Buon viaggio!”, dal “Da dove venite?” al “Dove state andando ora?”, dal “Vi state divertendo?” fino al più laconico “Beati voi!”...
Queste improvvisate ali di folla entusiasta assiepata sulle rive, che ci salutano quasi stessero omaggiando una star o una personalità di prestigio di passaggio nella zona, di tanto in tanto ricevono in cambio in risposta al loro incontenibile entusiasmo, la poderosa “strombazzata” della MAGNIFICA. Che pedissequamente strappa una selva di “Ooooooooh…!!” di ammirazione e qualche timido applauso agli estemporanei spettatori...
Resto affacciato al balconcino per qualche minuto a godermi quello spettacolo così a suo modo emozionante che, unito a quello del sole che oramai inizia a tramontare all’orizzonte, rende l’atmosfera davvero magica ed incantata.
Finché mia moglie, splendida nel suo elegante miniabito, fa capolino dalla cabina richiamando la mia attenzione e facendomi notare che è ora di iniziare a chiudere le valigie. Ma soprattutto di andare a teatro...
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