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MSC Magnifica - 13-20-Luglio 2015 - Mediterraneo Orientale - Grecia-Turchia-Croazia

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Mi sembra un film con suspance..... attendo il seguito con ansia. :??:

Ah ah ah ah!! Sì, hai ragione Gigiu: in effetti un minimo di suspense c'è. E mi scuso per questo. Capisco che è un po' come leggere un libro, dove finisce un capitolo e uno desidera girare immediatamente pagina per vedere come continua... e invece si ritrova davanti una pagina desolatamente vuota!! :)
Ma ti prego di credere che questa non è assolutamente una cosa voluta. E' solo un mero discorso pratico legato al fatto che, purtroppo, mi serve un po' di tempo per scrivere il prosieguo della narrazione.
Che, come noto, sto scrivendo in tempo reale, ricostruendo le vicende sulla scorta di appunti buttati giù velocemente all'epoca dei fatti, ma anche confrontando documenti, foto e video girati durante la crociera, al fine di essere il più dettagliato e circostanziato possibile.
Per cui, effettivamente, può capitare di lasciare in sospeso qualche contenuto per qualche giorno.
Prometto che cercherò di essere il più veloce possibile. Famiglia e lavoro permettendo... :)
Grazie per il commento.
 
Grazie Marghe!! Troppo cortese davvero.
Penso proprio che la MAGNIFICA ti sorprenderà. E se per caso ti capiterà di trovarti a tarda ora, quando tutti sono a dormire, nel lounge "Ametista" (poppa del ponte 7) a guardare la scia della nave nel silenzio ovattato del luogo, ricordati di me e di questo mio consiglio spassionato!!! ;) Mi ringrazierai...




Ma che ne so, Agra?? Bòòòòòòh...
Certo è che, onestamente, quando ho visto quella roba ho sinceramente pensato di essere su "Scherzi a parte"!! :)
Poi quando ho visto la tazza e, soprattutto, la faccia della signora seduta al mio fianco, ho capito che invece era tutta pura realtà...

Carissimo non ci crederai ma nell'ultima mia crociera (5-12 giugno 2016) a bordo di msc Orchestra una sera in menù c'erano proprio i tortellini e ti ho citato costringendo uno dei miei commensali a non ripetere l'errore di ordinarli, sono seguite sonore risate!!!
 
Carissimo non ci crederai ma nell'ultima mia crociera (5-12 giugno 2016) a bordo di msc Orchestra una sera in menù c'erano proprio i tortellini e ti ho citato costringendo uno dei miei commensali a non ripetere l'errore di ordinarli, sono seguite sonore risate!!!

Eh eh eh eh!!
Bèh... grazie per il pensiero e per la tua divertente testimonianza Agra: questa è la dimostrazione pratica che evidentemente qualcuna delle mie dritte funge!! :D :D :D
No, dai... scherzi a parte!
Hai fatto benissimo a dare quel consiglio al/alla tuo/a commensale.
A meno che non fosse palesemente a dieta... nel qual caso l'hai rovinato/a!!! Ah ah ah ah ah!!
Un caro saluto!
 
Eh eh eh eh!!
Bèh... grazie per il pensiero e per la tua divertente testimonianza Agra: questa è la dimostrazione pratica che evidentemente qualcuna delle mie dritte funge!! :D :D :D
No, dai... scherzi a parte!
Hai fatto benissimo a dare quel consiglio al/alla tuo/a commensale.
A meno che non fosse palesemente a dieta... nel qual caso l'hai rovinato/a!!! Ah ah ah ah ah!!
Un caro saluto!

Idem .... anche io nel leggere dei tortellini in brodo ho avuto un ricordo del forum ... nessuno di noi però li ha scelti, ricordo bene che erano la sera della Serata Italiana quindi in tanti ci siamo "tuffati" direttamente sulle lasagne [smilie=innamorato_:
 
Idem .... anche io nel leggere dei tortellini in brodo ho avuto un ricordo del forum ... nessuno di noi però li ha scelti, ricordo bene che erano la sera della Serata Italiana quindi in tanti ci siamo "tuffati" direttamente sulle lasagne [smilie=innamorato_:[/QUOTE]

Ah ah ah ah! Chiara, ti confesso che mentre ti leggevo mi sono scompisciato dalle risate al pensiero del... "tuffarvi" sulle lasagne!! :) :)
Cavoli... come vi capisco!! :D :D
 
Ultima modifica:
ATTENZIONE: alcune delle foto inserite in questo post, sono ricavate da fermo immagine di videoclip girati con telecamera o telefonino, a testimonianza degli eventi narrati. La qualità è perciò giocoforza non eccelsa: mi scuso in anticipo per questo.


Ci fanno scendere dal traghetto organizzati in una tristissima fila indiana, quasi come dei “deportati”, sotto lo sguardo vigile degli addetti che ci guardano inspiegabilmente in cagnesco.
E, mentre percorro il pontile, ne approfitto per guardarmi attorno con più attenzione.
E finalmente capisco dove diavolo siamo andati a finire: siamo all’interno del Terminal Passeggeri di Venezia. Che ci avevano detto era non fruibile dalla Magnifica a causa della Festa del Redentore. E allora, ennesima domanda: cosa ci fa la Celebrity “Constellation” (che peraltro avevamo già incrociato al mattino) ormeggiata, sia pur sola soletta, proprio lì davanti ai nostri occhi?
E dov’è la MAGNIFICA??
E, domanda ancora più ficcante, cosa diamine ci facciamo NOI adesso proprio lì??

Senza fornirci alcuna spiegazione di sorta e anzi con modi piuttosto spicci, il personale preposto ci invita a percorrere un tratto di banchina a piedi (poco più di un paio di centinaia di metri) fino a raggiungere una piccola struttura coperta all’interno della quale intravediamo degli addetti affiancati a dei poliziotti.
All’ingresso di questa struttura ci fanno incolonnare per l’ennesima volta sotto il sole e ci invitano a tenere sotto mano il documento di riconoscimento e la cruise card.
Mentre attendo pazientemente il mio turno, provo per l’ennesima volta a chiedere spiegazioni. E, stavolta, un addetto un po’ più cortese e disponibile degli altri, mi informa che, a causa di una serie di non meglio precisate "complicazioni tecniche" dovute ad un eccessivo afflusso contemporaneo di turisti e crocieristi a Venezia quel giorno, il traghetto ha dovuto lasciarci a metà strada al Terminal Crociere di Venezia. Da dove, dopo avere effettuato i consueti controlli di sicurezza, rientreremo poi a bordo della MAGNIFICA previo imbarco su un ennesimo traghetto. Vabbé... finalmente almeno uno straccio di informazioni... e detta così, ci può stare anche questa.

Ci mettiamo perciò l'animo in pace e restiamo pazientemente in fila per le operazioni di controllo ai raggi X. Che tuttavia vanno parecchio per le lunghe: oramai l’orario del “tutti a bordo” è già bello che saltato da un pezzo e, per me che sono un maniaco della puntualità, non è certo una bella sensazione. Tuttavia, mi consolo pensando che perlomeno, come suol dirsi, “mal comune mezzo gaudio”…!

Dopo circa un altro quarto d’ora di fila, dopo aver superato i predetti controlli di sicurezza all’interno del piccolo gabbiotto, veniamo fatti uscire dal lato opposto della struttura e veniamo invitati a proseguire dritto per altri 200 metri circa, fino a che ad un certo punto ci fanno incolonnare per l’ennesima volta dietro un’altra lunghissima fila vociante e confusa, in cui spicca, tra gli altri, un numeroso gruppo di crocieristi asiatici. Dopo un’altra decina di minuti incocciati sotto il sole cocente, qualcuno non ne può davvero più e comincia a protestare ad alta voce per quanto sta accadendo e per l’aria di disorganizzazione generale che si respira.
Sicché alcuni operatori ad un certo punto ci autorizzano a ripararci all’ombra di quella che identifico essere la pensilina del Terminal “ISONZO 2”.

Dopo un’altra decina di minuti di caos indescrivibile, finalmente qualcuno “dell’organizzazione” (il virgolettato, a questo punto, non è casuale…) si rende conto che la “mandria” (perché così ci stanno trattando in effetti…) eterogenea composta da alcune centinaia di turisti in attesa, deve essere suddivisa in qualche modo, per compagnia di crociera e anche per nave. Per cui viene gridato ad alta voce (no, qui la "ditta" è piuttosto povera evidentemente... niente impianto audio, né megafoni di sorta) che i “crocieristi della MSC MAGNIFICA devono formare una fila a parte davanti a tutti gli altri per essere imbarcati sul prossimo traghetto e venire trasferiti alla loro nave”.
Altro ennesimo caos dovuto al passaparola tra le persone più lontane, alle improbabili traduzioni in altri idiomi ed alla necessità di identificarsi, uscire dal “mucchio” ed incolonnarsi davanti agli altri crocieristi, tra i legittimi mugugni di questi ultimi, le loro urla, imprecazioni e una serie di proteste varie.

Ma proprio quando abbiamo appena ultimato questa rozza suddivisione, dopo aver percorso l'ennesimo centinaio di metri ed esserci attestati per l’ennesima volta sotto il sole, stretti dietro una serie di transenne che formano una specie di corridoio obbligato, un tizio con una grossa spilla MSC appuntata al petto - che sembra il capogruppo della comitiva di asiatici -, esce dal mucchio selvaggio rimasto alle nostre spalle. Costui (probabilmente una delle guide locali incaricate di gestire le escursioni organizzate a bordo della MSC MUSICA), protestando ad alta voce, si rivolge ad un altro personaggio con occhiali, una folta barba e capelli rossicci con indosso un pantalone sdrucito, una maglietta della MSC Crociere con la scritta “staff” sulle spalle ed una radiotrasmittente in mano, il quale, a ridosso della banchina, sta fumando nervosamente una sigaretta, mentre colloquia con una ragazza anch'essa probabilmente parte "dell'organizzazione" (il virgolettato continua a non essere casuale!).


Un tizio con una maglietta della MSC, sta chiacchierando amabilmente con una giovane addetta "dell'organizzazione": a breve costui si renderà protagonista di una serie di incredibili intemperanze... :(
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Il capogruppo gli si rivolge protestando a viva forza per gli “inaccettabili tempi di attesa” (al che capisco che evidentemente loro sono rimasti “parcheggiati” in loco per molto più tempo di noi...) e per il fatto che è intollerabile che noi della MAGNIFICA gli siamo passati davanti così impunemente e senza rispettare la fila.
Insomma, una mezza lotta fra poveri, in buona sostanza!!!

Sicché il tizio con la barba e la maglietta della MSC grugnisce qualcosa in stretto dialetto veneto che non riesco a comprendere, poi all'improvviso viene verso di noi con fare deciso e ci grida a malo modo di indietreggiare verso le pareti del capannone alle nostre spalle (non vorrei dire castronerie, ma credo fosse la struttura del Terminal “ISONZO 1”).
Nel frattempo vedo sopraggiungere un traghetto che inizia a manovrare per accostare alla banchina.
Nello stesso tempo, la porta scorrevole del capannone alle nostre spalle viene aperta da qualcuno “dell’organizzazione” e, sempre con un misto di urla, parolacce e termini incomprensibili in stretto dialetto veneto, veniamo “invitati” (si fa per dire: la parola giusta sarebbe “spinti”) ad entrare all’interno del capannone stesso, dopodiché la porta viene (almeno parzialmente) chiusa alle nostre spalle tra i pianti impauriti dei numerosi bambini presenti nel nostro gruppo, le urla isteriche di alcune signore evidentemente stanche di sopportare oltre quella situazione e le proteste veementi di alcuni (ehm… io fra questi…) che reputano vergognosa la gestione del tutto.
Da parte della prefata “organizzazione”, ovviamente… (il virgolettato stavolta è decisamente VOLUTO!!)


Ad un certo punto veniamo incomprensibilmente costretti ad entrare all'interno di un capannone sito alle nostre spalle: la stanchezza e la disperazione del momento sono evidentissime dalle espressioni dei crocieristi ritratti in questo fermo immagine; qualcuno, peraltro, riprende quanto sta accadendo con l'ausilio del cellulare (alla fine saranno in parecchi ad aver documentato in quel modo l'accaduto).
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Ultima modifica:
Venezia vi sarà sicuranente rimasta impressa! !! E dire che la festa del Redentore è veramente una grande festa !!!per tutti tranne che per i crocieristi in transito ...

angela
 
Caro vinniem,

se non avessi visto le foto di Venezia direi che eravate sulle rive dello Stige in attesa della barcarola e di un passaggio da Caronte...
Ma anche no!

Marco
 
Venezia vi sarà sicuranente rimasta impressa! !! E dire che la festa del Redentore è veramente una grande festa !!!per tutti tranne che per i crocieristi in transito ...

angela

Sì, in effetti non hai tutti i torti: è stata una tappa che non dimenticheremo facilmente! :)
E per fortuna che a Venezia eravamo già stati svariate volte io e mia moglie, per cui... come dire?... conoscevamo abbastanza bene lo splendore della città lagunare. E poco male per le nostre piccole disavventure di quel giorno: sappiamo di essere stati solo un tantino sfortunati stavolta, ecco.
Tuttavia, in quei momenti riflettevo su un concetto: calandomi nei panni del crocierista in visita per la primissima volta in assoluto a Venezia, che si ritrova invischiato in una casino del genere, che impressione ne avrei ricavato?? Sicuramente qualcosa del tipo "qui-non-ci-vengo-più-neanche-se-mi-pagate-a-peso-d'oro"!!! :) :) :)
E, a parte le battute scherzose, è proprio questo il vero peccato sotteso dietro all'accaduto, a mio modesto giudizio.
Perché, come dici sacrosantamente tu, la festa del Redentore deve essere effettivamente un avvenimento meraviglioso da vivere (io non posso giudicare, poiché non mi è mai capitato di viverla, onestamente)... ma, stante la disorganizzazione totale in cui ci siamo ritrovati coinvolti, va da sé che evitare il periodo a cavallo della terza settimana di luglio per visitare Venezia, è sicuramente un ottimo consiglio da dare ai crocieristi in transito.
 
ATTENZIONE: alcune delle foto inserite in questo post, sono ricavate da fermo immagine di videoclip girati con telecamera o telefonino, a testimonianza degli eventi narrati. La qualità è perciò giocoforza non eccelsa: mi scuso per questo.

Il caldo all’esterno è terribile, ma all’interno del capannone l’aria è addirittura soffocante e irrespirabile e, nonostante la feritoia di circa mezzo metro lasciata aperta, la sensazione di claustrofobia è davvero opprimente.


Un altro fermo immagine di una minima parte dei crocieristi della MAGNIFICA, rinchiusi all'interno del Terminal "Isonzo 1", in quel momento completamente deserto. I volti stanchi e delusi dicono tutto...
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Sicché, dopo qualche minuto, mi faccio aiutare da un altro paio di compagni di sventura ad aprire a viva forza le porte scorrevoli del capannone per fare entrare quantomeno un po’ di aria e luce: d’altra parte non si capisce per quale cavolo di motivo sia stato necessario chiuderci lì dentro.
Ma il motivo lo intuiamo benissimo non appena riusciamo a spalancare le porte del capannone medesimo. Notiamo infatti che il gruppone di crocieristi della MSC Musica sta venendo imbarcato sul traghetto che ha appena attraccato. Mentre, nel contempo, vedendoci uscire all’esterno del capannone, il solito tizio barbuto in jeans e maglietta della MSC, prende ad avvicinarsi verso di noi con fare minaccioso. Uno dei miei compagni di sventura, esce all'esterno e gli si rivolge con fare deciso, ma con educazione, dicendogli che “non è possibile essere trattati alla stregua di bestie da macello!! Abbiamo dei bambini piccoli con noi: un minimo di rispetto e di civilt…”.
Ma non ha neanche il tempo di finire la frase che il “barbudo” gli risponde riempiendolo di improperi e parolacce, mischiando italiano e stretto dialetto veneto. Tra tutto il resto, riesco a capire bene solo una frase, che il tizio rivolge al passeggero, sventolandogli minacciosamente la ricetrasmittente a un centimetro dal naso, e che riporto più o meno integralmente:
“..TIENI… CHIAMALI TU A QUESTI DELLA MSC SE PENSI DI ESSERE COSI’ BRAVO, TESTA DI CA**O!!! CHE IO E’ DA STAMATTINA CHE STO QUI A ROMPERMI I COG**IONI SOTTO IL SOLE PER VOI, E’ CHIARO??”.
E così via con altre poco simpatiche amenità sui generis.
Che vi risparmio...
A quel punto, intervengo anch’io nel dibattito, assieme ad altri passeggeri, sottolineando la presenza di bambini stanchi e spaventati, per cui chiedo all’energumeno quanto meno di risparmiare loro il linguaggio volgare e scurrile che sta utilizzando.
Il tizio praticamente mi/ci ignora e, dopo un’ultima occhiataccia feroce, gira i tacchi e se ne ritorna verso la banchina.

Dopo qualche minuto il traghetto, stracarico in ogni ordine di posti, riparte: in pratica, a quel punto, sul molo siamo rimasti solo noi della MAGNIFICA...

Passano altri 10 o 15 interminabili minuti e, alla fine, vediamo arrivare in lontananza un paio di bus, dai quali scende un altro tizio con una spilla MSC appuntata sul petto. Questi ci dice che, a causa della indisponibilità di altri traghetti, non saremo più riportati alla nave con un vaporetto (per il quale, lo ricordo en passant, avevamo pagato un biglietto a parte), bensì tramite autobus (“Tanto è un tragitto brevissimo di una decina di minuti circa...”,ci viene detto testualmente).
Ma anche se sappiamo benissimo che non è così e che il tratto da percorrere per raggiungere Marghera è comunque pari ad almeno una ventina di chilometri di distanza circa, non osiamo più neanche protestare per quest’altra ennesima intemperanza. Oramai la stanchezza e la esasperazione sono tali che, pur di ritornare a bordo prima possibile, saremmo disposti ad andarci anche in bicicletta, per cui non ci pare vero di poter salire a bordo del bus. Dove se non altro c’è l’aria condizionata a palla che porta un minimo di refrigerio e calma anche negli animi più esagitati.


Un'altra fase della "deportazione"... :) Notare l'addetto alla security sulla destra, che ha continuato a squadrarci per tutto il tempo con aria canzonatoria, senza fornirci né assistenza né informazioni di sorta, mantenendo la medesima posizione da "ducetto" ed una sigaretta perennemente penzoloni in bocca... alla faccia della professionalità!!
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Quando arriva il nostro turno di salire a bordo, all’interno del bus ci sono già seduti alcuni passeggeri.
Tra i quali un tizio di una certa età che parla con un fortissimo accento barese, il quale apparentemente si sta divertendo un mondo a fare battute feroci a raffica (peraltro di una stupidità imbarazzante ed inesprimibile) prendendo in giro tutti, ma proprio tutti quelli che gli passano davanti, vuoi per l’aspetto stravolto di alcuni, vuoi per il sudore copioso che cola dalle magliette di altri; vuoi per i capelli scompigliati di qualcuno, vuoi per le eccessive “cianfrusaglie” comprate da qualcun altro; vuoi per il trucco oramai sbavato di qualche signora, vuoi per il pianto disperato di qualche povero bimbo stanco di restarsene a sudare in un passeggino e così via discorrendo su questa linea...
Sinché il tizio ha la malaugurata idea di iniziare a prendere in giro anche me, per come porto il mio cappellino in quel momento (lo indosso con la visiera al contrario, girata sulla nuca, per far calzare meglio gli occhiali da sole, più che altro...).
“Aeh… Acciappartìne tu?! Guarda chist’ accome porta ‘u cappidde!” (o più o meno qualcosa del genere: mi scuso per l’eventuale inesattezza dei termini – n.d.r.).
Non ne posso più davvero ed ammetto che questo cretino di turno è la classica goccia che fa traboccare il vaso.
E perdo il controllo.
Mi giro di scatto e spostati gli occhiali da sole, lo fulmino letteralmente con un’occhiataccia:
“La smette da solo o la faccio smettere io?”.
“Ue’, ma ce è… sto solo scherzan...”.
“LE SEMBRA IL MODO E IL MOMENTO?”, gli grido in faccia ad alta voce. Poi aggiungo: “Ed in ogni caso, come si permette di prendersi tutta questa confidenza?? Lei non sta scherzando: sta prendendo in giro indistintamente gente che neanche conosce. Per di più con le scatole girate per il modo in cui si sta concludendo questa giornata... Eviti! Le conviene...”.
La signora seduta al suo fianco, presumo la moglie, imbarazzata richiama il marito all’ordine e si scusa con me con molta cortesia. Mentre il marito, di fronte alle legittime rimostranze della moglie, continua a borbottare a bassa voce “…ma che stavo facendo di male? Stavo solo scherzando… Madonna mia… non si può neanche scherzare qui…”.
Bàh… la gente è strana, non c’è che dire.
Sorvoliamo…


L'interno del bus pieno di crocieristi della MAGNIFICA in partenza verso Marghera: ho scattato la foto allo scopo di documentare l'accaduto in prospettiva futura...
DSCN6281_zpsvwstmhjm.jpg



Il bus finalmente parte, mentre nel frattempo vediamo sopraggiungere l’ennesimo traghetto di linea che inizia a scaricare in banchina altri passeggeri.
Mentre osservo la scena mi ritrovo a pensare fra me e me:
"Chissà se anche a costoro sarà destinato lo stesso trattamento assurdo che è stato riservato a noi fino a quel momento...??".
 
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...ma un filmatino da sottoporre al Sig.MSC?
Marco
 
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MSC Magnifica - 13-20-Luglio 2015 - Mediterraneo Orientale - Grecia-Turchia-Croazia

Allucinante... Io avessi fossi stato con la bimba piccola in una situazione del genere avrei chiamato i carabinieri
Sono curioso di sapere cosa vi hanno detto a bordo


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Allucinante... Io avessi fossi stato con la bimba piccola in una situazione del genere avrei chiamato i carabinieri
Sono curioso di sapere cosa vi hanno detto a bordo

Beh... diciamo che sono rimasti basiti almeno quanto noi.
D'altra parte, abbiamo poi appurato che il tizio che si era reso autore di cotante intemperanze non era un collaboratore di MSC.
E che neanche la disorganizzazione generale era imputabile alla compagnia medesima, bensì (almeno stando a quanto ci hanno raccontato) alla concomitanza della Festa del Redentore ed alla presenza contemporanea di un flusso inatteso sia di turisti che di crocieristi. Che pare abbia mandato in crisi il sistema.

Al che tuttavia mi è venuto un dubbio logico in mente: ma siamo stati particolarmente jellati noi... oppure sto casino si verifica tutti i santi anni, ogni metà luglio circa, in concomitanza di questa benedetta festività. ..??? :o
 
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Il torpedone esce dal Terminal Passeggeri di Venezia: di fronte a noi, incrociamo il binario sopraelevato del "People mover".
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Dopo essere uscito dal Terminal Passeggeri e dal “Tronchetto”, il torpedone si immette sul Ponte della Libertà e sul relativo Viale della Libertà percorrendolo tutto fino a raggiungere, dopo circa una mezz'oretta di viaggio, l’uscita “Venezia Porto Marghera”.


Il pullman percorre il ponte della Liberta, che "collega" idealmente Venezia con la terraferma...
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Qui, dopo aver superato una gigantesca muraglia di containers, il bus gira a destra e, al di là di essi, quasi improvvisamente, ci si para di fronte la MAGNIFICA in tutto il suo splendore.


La poppa della MAGNIFICA ci appare all'improvviso davanti, dopo aver girato un angolo.
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Confesso che ritrovarmi al cospetto della “nostra” nave, non mi era mai parso così bello.
Almeno fino a quel momento… :)


La MAGNIFICA vista da bordo del bus.
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Scendiamo dal bus e, dopo aver risalito la passerella ed esserci sottoposti agli oramai usuali controlli di sicurezza, finalmente entriamo all’interno della nave.
Oramai il ritardo accumulato è obiettivamente considerevole. Sono passate da un bel po’ le 17.30 del pomeriggio e siamo quasi imbarazzati al pensiero di poter essere gli ultimi ritardatari giunti a bordo della MAGNIFICA.
E invece, una gentile hostess ci dice che mancano ancora diverse centinaia di passeggeri all’appello!!
Bah... strano, ma vero.
Ma comunque... meglio cosi, dai.
Sarebbe stata una figuraccia barbina che ci siamo ben volentieri risparmiata. :)

Ci incamminiamo così verso il nostro percorso abituale per rientrare in cabina.
Ma... per la serie “ai confini della realtà”, durante il nostro tragitto io e mia moglie incrociamo casualmente il Comandante della nave, il suo vice e il Direttore di crociera (persone squisite davvero, ma che neanche a farlo apposta non avevamo MAI incrociato di persona fino a quel momento, eccezion fatta per la classica foto ricordo in compagnia del Comandante stesso durante la serata di gala). I tre sono intenti a sorseggiare tranquillamente un caffè pomeridiano al banco del "Purple Bar".
E sempre per quelle stranissime combinazioni della vita, il caso vuole che il Comandante nel vederci sudati e stravolti ci rivolge un sorriso, un saluto cortese ed una (un po’ infelice, in quel momento specifico!) frase di circostanza:
“E’ stata dura oggi a Venezia, eh…?”.
Colgo l’occasione al volo e, forse anche per sfogarmi un po', inizio a sciorinargli le nostre disavventure del giorno, mostrandogli anche le foto e i filmati di supporto che sono riuscito a girare.
In breve, attorno a noi si forma nel giro di qualche minuto un capannello di altri crocieristi che aggiungono ulteriori dettagli, rimostranze, foto e filmati ancora più espliciti dei miei, a documentazione di quanto accaduto. Specie relativamente al “barbudo” maleducato con indosso la maglietta della MSC che ci ha quasi aggrediti fisicamente solo qualche minuto prima.
Il Comandante, man mano che visiona il tutto e ascolta i nostri racconti irritati, sembra sinceramente cascare dalle nuvole e guardando alternativamente sia il suo secondo (che, a bocca aperta, allarga di continuo le braccia sconsolato) sia il Direttore di crociera (altrettanto stupito ed imbarazzato per quanto sta sentendo) ascolta tutti con infinita pazienza ed ammirevole disponibilità.


Il Comandante della MAGNIFICA osserva con estrema attenzione ed interesse i vari filmati e le foto mostrategli da alcuni crocieristi, a supporto della disavventura subita durante la giornata. Mi scuso per il ritocco molto dozzinale, ma anche a norma del regolamento del forum, ho pensato fosse il caso di rendere non riconoscibili sia il Comandante che alcune delle persone ritratte in foto.
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Poi, dopo aver visto e rivisto più volte, assieme ai suoi collaboratori, un ingrandimento delle foto del “barbudos” e dopo aver categoricamente escluso che il tizio fosse un membro dell’equipaggio (alla fine si scoprirà essere solo un anonimo operatore portuale - che resterà sconosciuto - con indosso una maglietta della MSC), il Comandante si scusa personalmente con la ventina di crocieristi che si sono nel frattempo radunati facendo capannello attorno a lui, consigliandoci tuttavia di denunciare eventualmente l’accaduto alla MSC al fine di fare luce sui fatti contestati, identificare il protagonista delle intemperanze per comminargli le giuste sanzioni disciplinari e, ove possibile, evitare il ripetersi di tali incresciose situazioni.

La sua grande professionalità, la squisita cortesia e l'impareggiabile disponibilità rappresentano davvero un eccellente “calmante” generale per tutti. Sicché, con una stretta di mano calorosa, saluta uno ad uno tutti i presenti, che rientrano un tantino più confortati nelle proprie cabine.
Io e mia moglie siamo invece gli ultimi a congedarci da lui e dai suoi due collaboratori e ci intratteniamo per alcuni minuti per una simpatica chiacchierata informale ed un caffè gentilmente offertoci e consumato al medesimo Purple Bar.
Poi, altrettanto cortesemente, il Comandante, il suo vice ed il Direttore di crociera non si sottraggono neanche alla nostra timida richiesta di poter scattare una foto ricordo assieme a loro.
“E’ un onore ed un piacere…”, è la loro risposta. :)
Inutile dire che questa foto finisce dritta dritta nel nostro album dei ricordi, come la più bella di tutta la crociera, pur nella sua semplicità. Perché l’onore di avere incontrato cotanti professionisti è e sarà soltanto nostro... e chissenefrega se poi alla fine c’è stata (e ci sarà ancora, come vedremo a seguire) qualche intemperanza organizzativa. Beninteso, purtuttavia non imputabile certo al Comandante ed ai suoi collaboratori, ma esclusivamente alla organizzazione generale!!!
 
Ultima modifica:
Ciao Vinniem!
Che altro aggiungere a quanto già ripetutamente scritto dagli altri? Oltre a una grande capacità narrativa, in questo tuo personalissimo diario c'è tanto spirito di osservazione (e spirito critico - che manca molto spesso nei racconti di viaggio, e ne ho letti centinaia).
Sappi solo che mi sono iscritta da pochi giorni perché a breve partirò per la prima crociera (6 agosto proprio su Magnifica), ma quando ho cominciato a leggere questo tuo scritto ho abbandonato le ricerche per le mie escursioni e lasciato perdere le domande che avevo... tutto per poter finire di leggere queste 30 pagine senza interruzione!
Complimenti e grazie per aver condiviso le vostre esperienze (nel bene e nel male)
 
Ciao Vinniem!
Che altro aggiungere a quanto già ripetutamente scritto dagli altri? Oltre a una grande capacità narrativa, in questo tuo personalissimo diario c'è tanto spirito di osservazione (e spirito critico - che manca molto spesso nei racconti di viaggio, e ne ho letti centinaia).
Sappi solo che mi sono iscritta da pochi giorni perché a breve partirò per la prima crociera (6 agosto proprio su Magnifica), ma quando ho cominciato a leggere questo tuo scritto ho abbandonato le ricerche per le mie escursioni e lasciato perdere le domande che avevo... tutto per poter finire di leggere queste 30 pagine senza interruzione!
Complimenti e grazie per aver condiviso le vostre esperienze (nel bene e nel male)

Ciao vale, ti ringrazio per il tuo cortesissimo commento.
Vedi, in effetti tu hai centrato perfettamente l'argomento: anch'io ho letto decine e decine di diari in precedenza. E, in linea di massima, erano quasi tutti delle narrazioni ultraveloci che descrivevano in maniera succinta e superficiale l'itinerario di massima percorso e le pochissime cose occorse nel corso della giornata (del tipo "siamo arrivati a... abbiamo pranzato alle... abbiamo visitato... fine della giornata"). Nella migliore delle ipotesi anche con una abbondanza di foto di contorno di una bellezza stupefacente, ma... quasi sempre fini a sé stesse. Perché quasi mai trovavo quello che cercavo. Vale a dire che qualcuno mi illustrasse nei dettagli la vita di un crocierista medio e quello che può capitare a chiunque di noi (peggio ancora, se alla sua primissima esperienza di navigazione in assoluto!!) nella vita di bordo e, perché no?, durante le escursioni a terra. E mi rendo conto che, non avendo molto tempo libero a disposizione, stante la vita caotica che meniamo al giorno d'oggi, è persino comprensibile che chi scrive il diario di una crociera, voglia portarlo a termine prima possibile. Anche per non restarne schiavo per troppo tempo.

Ti confesso che anche io, come te, ho lungamente cercato per mari (mo' ce vo'!! :) ) e per monti il diario di viaggio per così dire "definitivo", che mi spiegasse nel dettaglio le cose che volevo sapere e non mi costringesse a dover fare copia e incolla di una informazione presa di qua ed un'altra presa di là...
Ed è forse anche con questa ottica che ho iniziato questa piccola avventura (che oramai sta quasi per concludersi), cominciando a buttare giù questo lunghissimo diario, facendo sì che esso fosse il più analitico possibile, raccontando aneddoti e descrivendo nei dettagli le cose che ho visto esattamente per come le ho vissute. Senza né togliere né aggiungere assolutamente nulla. Ed anche tutte le foto che ho postato (una minima parte di quelle che ho scattato in totale) sono solo ed esclusivamente funzionali al racconto, quasi senza alcuna concessione al superfluo.
Ma per fare questo mi sono imposto una sola, unica, irrinunciabile regola: niente fretta.
Man mano che il poco tempo libero dal lavoro, dalla famiglia e dai miei hobbies me lo consentono/ivano ho cercato di trasformare in pensieri gli appunti buttati giù in fretta e furia durante la navigazione.

Purtroppo (o per fortuna, dipende dai punti di vista... ;) ), ne è venuto fuori un "mostro" di una lunghezza infinita. Che ha più il sapore di un libro che non di un diario.
Ma io sono fermamente convinto che sia meglio fare le cose per bene una volta sola. Costi quel che costi.
Anche perché, non credo ci sarà un'altra occasione per scrivere un diario consimile, per quanto mi riguarda.
Comunque non a questo livello narrativo di dettaglio.
Troppo impegnativo... ;)

Grazie ancora e... salutami la MAGNIFICA: ti invidio profondamente!!
 
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