Certo che ne ho chiaro il significato, perché la "clausola vessatoria" ha una precisa connotazione giuridica (ma non vorrei insistere mettendo in campo competenze professionali in una discussione tra amici). Non a caso mi limitavo a definirla "condizione" proprio per alleggerirne la portata e rendere comprensibile a tutti il concetto. E poi chi è quello stupido che conserva dei tagliandi pensando di poterli utilizzare per una eventuale crociera successiva? Sulle "condizioni di favore" beh... direi a loro favore, non hanno certo i prezzi di un comunissimo bar...
Invece la cosa che sfugge all'attenzione di molti è che una volta bastava consegnare il tagliando per ricevere una bottiglia d'acqua, mentre da circa due anni chiedono anche la tessera per scaricare il tagliando già pagato: niente da dire se ciò serve per ragioni contabili di carico e scarico delle giacenze, però chi mi vieta di regalare un tagliando a un altro passeggero? Invece non è più possibile, perché ogni tagliando rimane legato alla cruise-card anche se già pagato. In fondo è un modo furbo come un altro per indurre a spendere il più possibile. Lo stesso dicasi per le fatidiche "quote di servizio" del 15%: perché non ci dicono direttamente che il prodotto XY costa, ad esempio, 11,50 euro anziché 10,00? Sono indubbiamente le subdole "regole" del mercato che fanno apparire un prodotto meno costoso di quanto sarà realmente, un po' come le quote di servizio obbligatorie (49 euro per una settimana, 7 a notte) che potrebbero essere comprese nel costo della crociera (dato che sono "obbligatorie") ma vengono considerate a parte per far apparire più vantaggiosa la tariffa della crociera. A dire il vero una volta mi fu data una spiegazione che non fa una piega nella forma ma che mi sembra puerile nella sostanza; la risposta più o meno fu questa: "La quota di servizio è calcolata sul numero delle notti trascorse a bordo e perciò, nel caso che lei avesse necessità di sbarcare in anticipo, pagherebbe soltanto per le notti trascorse a bordo". La risposta mi lasciò di stucco ed evitai di replicare, ma pensai: chi avesse necessità di interrompere una crociera ne avrà certo un serio e urgente motivo, non va certo a pensare, in una situazione di necessità, al risparmio di 7 euro per ogni notte "risparmiata".
Scusate il discorso forse un po' articolato, ma era per chiarire che non sono in disaccordo (come poteva sembrare) con RosyGiò, ma ci starei un po' cauto prima di difendere gli interessi di chi ha come obiettivo principale il proprio profitto; in fondo il forum è uno strumento di dialogo e di difesa dei croceristi, non delle compagnie. O no? Cordiali saluti.