Atterrati!
L’aeroporto è piccolissimo, ci hanno detto che mediamente arrivano e partono di qui solo due voli al giorno. C’è un unico nastro per il ritiro delle valige e le nostre arrivano per ultime. Fuori dall’aeroporto ci sono gli autobus che ci porteranno a Warnemunde, nostro porto di imbarco. Warnemunde dista circa 45 minuti dall’aeroporto ed il viaggio si svolge in mezzo alle campagne tedesche dove raramente si vede qualche costruzione.
Ed ecco la nostra casa per i prossimi 21 giorni.
Le operazioni di imbarco sono state molto veloci e mi ha stupito il fatto che abbiano controllato solo il passaporto e la carta di imbarco ma non la dichiarazione relativa allo stato di salute. Le cruise card ci vengono consegnate prima di salire a bordo. Ancora un controllo di sicurezza e finalmente saliamo a bordo.
MSC Poesia è una nave piuttosto datata, se non sbaglio, la data di consegna è il 2003 ma si difende decisamente bene. Appena entrata sono rimasta positivamente sorpresa dalla sua eleganza sobria. Siamo accolti dal personale che ci comunica che le cabine sono pronte e che se lo desideriamo possiamo ancora pranzare al buffet.
Saliamo al ponte 9 dove, sul lato destro della nave (e scopriremo poi che questa scelta è stata azzeccata), si trova la nostra cabina.
Si tratta di un balcone premium spaziosa e dotata di numerosi cassetti e armadio ampio in cui trova posto tutto il necessario per una crociera di 21 giorni. Stavolta ho fatto bene i conti di ciò che serviva e non abbiamo avuto niente che non abbiamo usato o che ci è mancato.
La cabina era ubicata in posizione abbastanza centrale verso prua e il balcone era protetto dalla parte sporgente della sagoma della nave così che abbiamo potuto stare fuori senza essere troppo esposti all’aria.
Dopo aver posato i piccoli zaini che avevamo portato direttamente a bordo siamo andati al buffet che in questa nave si trova al ponte 13. (nota: in questo diario non troverete fotografie dei piatti e del buffet; chi ha già seguito i miei diari sa che non mi piace fotografare il cibo)
Il buffet è molto ben organizzato infatti non abbiamo mai fatto coda; si trovano due isole in cui al mattino si trova la frutta, gli yogurt, le marmellate e i cereali e, a pranzo e a cena, in una le insalate e nell’altra la frutta. Il resto del buffet si sviluppa su entrambi i lati della nave più o meno con le stesse offerte gastronomiche. Le differenze stanno nel settore dove si trova la pizza servita a fette, gratis, praticamente per tutto il giorno e nel fatto che negli orari di cambio tra colazione e pranzo, tra pranzo e merenda e tra merenda e cena si poteva trovare uno dei due lati chiuso per allestimento. Nella parte più a poppa a pranzo e a cena c’era l’angolo etnico dove ogni giorno vengono proposti piatti di diversi paesi.
Tutto il buffet si sviluppa, anche se i banchi sono in fila, a settori: in uno si trovano le paste fredde e calde, in un altro le carni, in un altro ancora i dolci e così via. In questo modo non si formano praticamente mai code.
Un po’ di affollamento si trovava al mattino nei settori dove erano le uova (fatte in almeno 5 modi diversi) e salumi e formaggi dovuto alle nazionalità maggiormente rappresentate; noi italiani che mangiamo croissant e cappuccino non abbiamo mai fatto code a colazione.
La varietà dell’offerta gastronomica al buffet mi è sembrata di buon livello anche se ne abbiamo usufruito solo a colazione e qualche altra volta di ritorno dalle escursioni.
I dolci al buffet erano piccole delizie; non siamo mai riusciti a rinunciare a prenderne almeno 2 o 3 e i risultati sul giro vita si vedono.
Una cosa che ho molto apprezzato è stato il servizio bar al tavolo, sempre presente al buffet. Quindi se non si volevano prendere le bevande ai distributori presenti in diverse aree del buffet si poteva chiedere ai camerieri quello che si voleva e nel giro di pochi minuti ci veniva portato.
Terminato il nostro pranzo siamo corsi in cabina perché stava iniziando l’esercitazione di emergenza fatta seguendo il video sulla televisione, a conferma dell’avvenuta visione abbiamo dovuto comunicare tramite telefono un codice e poi recarci al punto di riunione per la scansione della cruise card personale.
Siccome le valigie non erano ancora arrivate abbiamo fatto un giro per la nave che , come ho già detto, mi è piaciuta molto. Forse perchè non del tutto piena, si trovava sempre un posto per sedersi a bere qualcosa, a leggere un libro o ad ascoltare un po’ di musica.
Continua.....