Nell’ultima sala sono esposte, in un ambiente ad atmosfera controllata, 4 delle mummie che sono state ritrovate nel 1972. In totale, in due tombe, furono trovate 6 donne e due bambini morti per cause sconosciute attorno al 1475. Sono state trovate tutte vestite con abiti tradizionali e pelli di animali; sono state seppellite con accanto altri abiti come per assicurare un viaggio e una vita confortevole nell’aldilà. Appartenevano tutte alla stessa tribù, infatti avevano tutte gli stessi tatuaggi ad eccezione della donna più giovane che si pensa non fosse ancora sposata o non avesse ancora avuto figli. L’utilizzo dei tatuaggi nelle donne dai 20 anni in su era per testimoniare l’appartenenza ad un gruppo famigliare o uno stato sociale era molto diffusa ed è stata abbandonata con l’inizio dell’attività missionaria europea. Le mummie sono conservate in maniera straordinaria e soprattutto il neonato è praticamente intatto.
Usciamo all'esterno e attraversando la strada entriamo nel laboratorio del bottaio. Il laboratorio è nella sua sede originale ed è rimasto in funzione fino al 1940. Le botti qui venivano costruite o riparate. Venivano utilizzate per portare in Danimarca grasso di balena e fegato di merluzzo e per importare dalla Danimarca a Nuuk sale, zucchero, farina, burro, ecc.
Ritorniamo a bordo verso mezz’ora prima del tutti a bordo quando inizia a piovere con più intensità, un salto al buffet per rifocillarsi e poi in cabina per una bella doccia calda: ci vuole dopo tutta questa umidità.
Alle 16.00 la nave parte e subito dopo si sente l’annuncio del Comandante Sarcinella che avvisa della impossibilità di raggiungere Ilulissat: nella Disko Bay ci sono troppi iceberg e c’è il rischio che il ghiaccio si chiuda e intrappoli la nave. Sul canale a circuito chiuso della televisione dopo una mezz’ora compaiono le immagini dei satelliti che testimoniano la situazione dei ghiacci nella baia. Ci informa che, in contatto con la Compagnia, stanno cercando di modificare l’itinerario per offrire agli ospiti una valida alternativa.
Un po’ mi dispiace perché proprio 5 giorni prima ero riuscita a trovare posto per l’escursione nel fiordo Kangia tra gli iceberg ma la sicurezza viene prima di tutto. Non così la pensa un altro passeggero, italiano, che cerca di coinvolgere altri italiani in una sorta di class action per ottenere un rimborso del 50% del costo della crociera per modifica unilaterale del contratto! Veniamo poi a sapere che non è la prima volta che promuove azioni del genere anche con altre compagnie. A noi non ha chiesto nulla ma se lo avesse fatto non avremmo sicuramente aderito.
Passiamo a chiedere dove stiamo andando ma ci dicono che non possono ancora dircelo ma poco tempo dopo ci informano che stiamo andando a Nanortalik e che il giorno successivo allo scalo di Nanortalik ci sarà una nuova navigazione turistica: stavolta del Tasermiut Fjord.
Lasciamo Nuuk di nuovo avvolti nella nebbia ed iniziamo la navigazione verso sud
Il giorno di navigazione trascorre tranquillo e dall’ufficio escursioni arriva la comunicazione relativa al rimborso delle escursioni prenotate per Ilulissat e le proposte per Nanortalik: un tour a piedi e uno in barca, ma entrambi carissimi. Date le dimensioni del paese decidiamo che faremo una passeggiata in autonomia.
Continua....