La navigazione procede tranquilla su un mare che sembra olio per tutta la giornata e ci dedichiamo a varie attività di intrattenimento, come quasi ogni giorno facciamo anche un po’ di pilates per mettere a tacere la coscienza che con l’aumentare del giro vita inizia a farsi sentire. Inizia anche la sfida di Masterchef at Sea che seguiremo perché tra i partecipanti anche una iscritta a questo forum che abbiamo conosciuto. Abbiamo anche seguito la conferenza sulla Groenlandia purtroppo tenuta solo in Inglese e da una relatrice tedesca. Perciò è stato piuttosto difficile seguirla: il suo inglese era marcatamente “tedesco”.
Riportiamo, ancora e per l’ultima volta, indietro di un’ora l’orologio e durante la notte e la mattina seguente percorriamo le ultime delle 641 miglia che separano Reykjavik dall’ingresso del passaggio Prins Christian Sund e saremo in Groenlandia.
La Groenlandia è un’isola ed appartiene al regno di Danimarca, ha però un parlamento autonomo con sede nella capitale Nuuk composto da 31 rappresentanti eletti; I groenlandesi eleggono anche due loro rappresentanti nel parlamento danese. La lingua comunemente parlata è il groenlandese ma a scuola viene insegnato il danese e l’inglese.
Per gran parte coperta di ghiacci ha la più bassa densità di popolazione per km quadrato (0,03) ma quasi tutta concentrata nelle principali città. In tutto il paese ci sono solo 64 km di strade e la popolazione si sposta prevalentemente in barca e con piccoli aerei. Il nome deriva da un termine vichingo che significa “terra verde”; si racconta che il nome le sia stato dato da Erik il Rosso che qui si era rifugiato, con la famiglia e un gruppo di schiavi, dopo aver commesso un omicidio in Islanda attorno al 982 ma la presenza vichinga è stata accertata già nel secolo precedente. Nei 400 anni successivi ci fu un lungo periodo di innalzamento delle temperature, il così detto “periodo caldo medievale” che favorì la colonizzazione dall’Islanda. L’economia di quel periodo era basata sulla pesca, caccia e allevamento di ovini. Attorno al 1450 le temperature iniziarono nuovamente ad abbassarsi (il periodo è noto come “piccola glaciazione”), non c’era più la possibilità di allevare animali e poco per volta i suoi abitanti si spostarono nuovamente verso l’Islanda e arrivarono gli Inuit dall’Alaska, molto più abituati alle temperature glaciali e meno dipendenti dall’allevamento del bestiame. L’ultima testimonianza della presenza vichinga in Groenlandia risale al 1405 e riguarda una festa di matrimonio celebrata nella chiesa di Hvalsey.
La mattina della navigazione turistica del Prince Christian Sund ci prepariamo con calma, usciamo per la colazione al buffet e chiediamo al nostro cabinista, sempre molto gentile, se può rifare subito la cabina così che alle 11.00, orario previsto per l’ingresso nel passaggio, possiamo sistemarci in balcone e goderci lo spettacolo. (a proposito la cabina veniva regolarmente sistemata due volte al giorno).
Ci piazziamo in cabina provvisti di giacca e cappello, se ce ne fosse bisogno durante le numerose uscite in balcone per le fotografie o per ammirare la bellezza della natura in questo luogo. La cabina sul lato destro ci ha permesso di ammirare i ghiacciai, le cascate e anche il paesino di Aappilatoq stando comodamente seduti sul nostro balcone. All’ora di pranzo mio marito ha fatto una scappata al buffet a prendere due hot dog ed abbiamo continuato ad ammirare quanto avevamo intorno fino all’uscita dal canale avvenuta attorno alle 17.00.
Il canale separa la terraferma groenlandese dall’arcipelago delle isole di Cape Farvel ed è lungo circa 100 km. Ha preso il nome da quello che diventerà re Cristiano VIII di Danimarca ed è navigabile solo in estate.
In lontananza iniziamo a vedere le prime montagne innevate e i primi iceberg: non vi dico l’emozione che ho provato! Avevo già visto qualche piccolo iceberg nel lago Argentino quando in Patagonia siamo andati a vedere il Perito Moreno ma non così tanti e così grandi.
All’ingresso del canale le rocce che affiorano sono tutte arrotondate probabilmente per effetto dei ghiacciai che le hanno ricoperte nei passati millenni.
E poi inizia la vera navigazione del Prins Christian Sund e comincia lo spettacolo….