Re: Napoli
Infatti, il mio disappunto verso questa città nasce dall'incuria che ho notato ovunque...purtroppo l'ho visto con i miei occhi! Sulla ricchezza dei monumenti e della storia niente da dire, ma se il contorno è quello che ho visto...è un vero peccato :wink: :wink: Colgo l'occasione per proporvi questo articolo:
Da:
http://espresso.repubblica.it/dettaglio ... /1720209/6
Tre navi approdano allo scalo partenopeo: "Emerald Princess", "Msc Musica" e "Costa Fortuna"
Passeggeri prelevati dai bus per i tour in costiera. E c´è chi viene scippato: "Napoli è un incubo"
La grande fuga dei croceristi
Cristina Zagaria
"Poca sicurezza, traditi anche dai tassisti: meglio Pompei" Batte bandiera delle Bermuda la prima nave da crociera che attracca in mattinata al porto di Napoli. Sette piani. Vetrate a specchio. Undici ponti. La "Emerald Princess", un´ammiraglia delle vacanze: 3.347 passeggeri, 1.334 uomini e donne che lavorano a bordo. Oltre tremila turisti che, però, sfiorano solo la città. «Il comandante e tutto il personale di bordo ci hanno sconsigliato di girare soli per Napoli: è pericoloso per il traffico e per gli scippi. E comunque il tour operator a cui facciamo capo ci ha proposto escursioni organizzate, più sicure» dice Lesley Knigt, in viaggio da sola con la nipote di 15 anni, Lucinda, dal Galles, mentre salgono su un autobus diretto a Sorrento. Il ritornello è comune: «Operatori e guide sconsigliano giri fai da te in città». E allora i croceristi arrivano a Napoli e fuggono. Al porto è pronto un meccanismo perfettamente oliato, per portarli in tour lontani dalla città.
Alle 6.30, una dozzina di taxi, in fila indiana, attendono i turisti. La "Princess" attracca al molo Pisacane, tra le navi commerciali e i container, intorno alle sette. Nel parcheggio davanti l´approdo ci sono trenta autobus, parcheggiati a pettine, che aspettano il grande popolo delle crociere. Pullman gran turismo gialli, rossi, blu, bianchi, pronti per i tour verso Pompei, Ercolano, Sorrento. I croceristi in massa salgono sugli autobus gran turismo e vanno alla scoperta dei siti archeologici o dei profumi della costiera. «Vogliamo vedere le rovine, gli scavi» dice tutta fremente Audrey Palmer. È in viaggio con suo marito David e arriva da Exeter, nel sud dell´Inghilterra, con la "Princess" fanno il giro del Mediterraneo. E Napoli? «Oh no Napoli - interviene David - sulla nave ci hanno detto di stare attenti, di non girare mai da soli. Che c´è delinquenza, traffico, rumore. È una città che non ci interessa».
Ad avventurarsi da soli per la città sono in pochi e con grandi difficoltà. Sono le 12,15, quando, Madelaine Hill, cercando di proteggersi dal sole con un ombrellino bianco a pois neri, torna sulla "Princess". «È stato un incubo - dice arrabbiata - Arriviamo da Wellington, Nuova Zelanda. Con mio marito Mike abbiamo deciso di andare da soli in città. Non ci piacciono i tour di massa. Volevamo fare un po´ di shopping» e mostra una cartina con via Roma, via Duomo e corso Umberto segnate con un evidenziatore verde. «Abbiamo trovato solo venditori ambulanti, come a Firenze - continua - Ma a Firenze per strada vendono cose belle, qui no. Ci stavano tutti addosso. Ci hanno anche rubato il portafoglio. Non sappiamo neanche come o dove. Per fortuna ci avevano avvertito e non avevamo documenti. C´erano solo 20 euro. Però non è giusto. Abbiamo speso gli ultimi soldi, 40 euro, per andare e tornare dal centro con il taxi: una follia. Passeremo il resto della giornata sulla nave. È meglio».
Dopo la "Princess", arrivano anche la "Msc Musica" (2.550 passeggeri) e la "Costa Fortuna" (3.470 passeggeri). La "Costa" addirittura fa uno stop a Napoli di appena 5 ore (arriva alle 12 e parte alle 19). In molti scelgono il "Citysightseeing City". «Siamo arrivati con la "Msc Musica" alle 11 e ripartiamo alle 19,30 - dice Nick Randall, di Philadelphia - Abbiamo così poco tempo che il bus è l´unica possibilità per vedere un po´ la città e poi così non giriamo, meglio evitare». Sono pochissimi, insomma, i turisti che si avventurano tra i vicoli. Alle 15 in piazza Plebiscito arrivano i gruppi della "Costa". Sono tre, divisi per lingua (italiano, inglese spagnolo) e si radunano in tre angoli della piazza. Una spiegazione di 7 minuti e via. «È molto superficiale - si stringe nelle spalle Sergio Rossi, di Milano, sulla "Costa Fortuna" con la moglie - Ma sia sulla nave, che durante il tour non fanno che ripeterci di stare attenti, di non lasciare il gruppo, di non girare da soli, di tenere in tasca pochi soldi. C´è la fobia degli scippi e dicono che è molto facile essere investiti per strada. Alla fine perciò ci siamo accontentati di questo giro mordi e fuggi: superficiale forse, ma più sicuro». (14 agosto 2007)