Re: Napoli
Da La repubblica
Napoli: Pacchi, scippi e gite a rischio Ecco il calvario dei croceristi
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Un percorso disseminato di tagliole. L´avventura comincia dalla Stazione marittima, "riserva di caccia" dei tassisti, come ha denunciato su Repubblica il presidente dell´Autorità portuale, Luciano Dassatti. Le prede sono i viaggiatori in transito che sbarcano a migliaia ogni giorno dalle navi da crociera per una giornata in terra partenopea. Ieri è stato un martedì da oltre 7 mila presenze con le navi "Legend of the seas", "Voyager of the seas" della Royal Carribean, la "Costa marina" e la "Orient queen". Oggi attracca la "Norwegian Gem", domani "Grand celebration" e venerdì approda "Msc Sinfonia".
Dal porto fino al cuore della città, i croceristi s´arrischiano nelle strade di Napoli andando incontro a ogni tipo di insidia. Enzo Ottaviano della Msc crociere: «Su un totale di 2700 persone che sbarca, 4-500 persone evitano il tour organizzato. I problemi sono sempre gli stessi - spiega - in piazza Municipio c´è la banda del "pacco": sempre le stesse persone che truffano i turisti con il trucco del computer e il blackberry. Al rientro sulla nave si scopre che la confezione è piena di sale grosso o nella custodia del telefono trovano un ferrovecchio. Qualcuno denuncia, altri si vergognano e incassano il colpo senza parlare», commenta Ottaviano.
I più fuggono subito via. La Costa crociere, per esempio, noleggia un aliscafo e li spedisce a Capri. Tutte le compagnie offrono escursioni e tour organizzati per Pompei, Ercolano, il Vesuvio, Sorrento. In alternativa c´è il giro città, Napoli con pizza, Mergellina, Posillipo, via Petrarca. «Se Napoli potesse offrire di più, un lungomare attrezzato, strade sorvegliate da una polizia attenta, sarebbe favolosa», afferma Ottaviano.
Soltanto una minoranza sceglie la gita libera a Napoli. Piazza Plebiscito, via Toledo, via Chiaia, centro antico fino a piazza del Gesù: gli itinerari canonici. Spagnoli e italiani s´inoltrano per strade e viuzze, c´è chi punta su Napoli sotterranea, chi infila la Funicolare e raggiunge San Martino, e chi va in cerca di monumenti e chiese. Una comitiva di cinquanta e passa vacanzieri si affannava ieri davanti all´ingresso sbarrato del Museo nazionale, ignara del fatto che il martedì il museo è chiuso.
I turisti hanno cercato un varco nella galleria del metrò che collega la stazione all´Archeologico. «Non c´era nessuno a spiegargli che era il giorno di chiusura», dice Giovanni Masucci, di "Cambiaso e Risso", l´agenzia che segue la Costa al suo approdo a Napoli, mentre la Cima di piazza Garibaldi è quella che propone i pacchetti turistici a bordo della nave. «L´accoglienza a Napoli è un´utopia. Si vedono gruppi di turisti sperduti nel centro storico, fermi a guardare le vetrine dei negozi chiusi, magari vorrebbero fare acquisti».
Nino Aloschi, dell´agenzia che organizza le navi della Royal Carribean, denuncia un calo del 20 per cento nelle richieste di gite per tutta la giornata, magari a Capri, tutto compreso. «Più richiesta la mezza giornata e mete meno costose». Colpa della crisi? «E della sicurezza - spiega Aloschi - una vecchia storia. Non ci sono percorsi sicuri, ci li hanno sempre promesso e non abbiamo mai visto niente. Itinerari sicuri, controllati, non ne abbiamo, dalla nave raccomandano di non scendere con il Rolex al polso e di evitare collane d´oro».
(12 agosto 2009)