Re: Nessuna nuova nave NCL
Re: Nessuna nuova nave NCL
Nuovo articolo di Mer et Marine sulla questione.
http://www.meretmarine.com/article.cfm?id=108551
In quest'articolo si fa accenno alle voci di un possibile annullamento da parte di NCL anche della seconda F3, D33.
La causa reale di questa situazione sarebbe una profonda revisione del concetto stesso "freestyle" all'interno di NCL.
Anzi ci sarebbe una vera e propria rivoluzione nel management della società, si parla di "dimissioni" della responsabile delle relazioni pubbliche di questo progetto, di un numero imprecisato di persone addette alla parte alberghiera della nave e addirittura di Colin Veitch, attuale patron di NCL.
Le due navi vennero ordinate esattamente due anni fa, nell'ottobre del 2006, quando NCL era posseduta interamente da Star Cruises, che poi, nell'estate del 2007 cedette il 50% al fondo Apollo Management, che ha versato un miliardo di dollari per assumere il controllo della società.
Al suo arrivo, Apollo ha lanciato una vasta revisione contabile della società, una delle poche a perdere denaro nel corso degli ultimi anni. Diverse misure sono state prese, come la riduzione della flotta di NCL America, da tre a una nave. Questa estate è stata pure annunciata la riduzione di 200 posti di lavoro.
Poi il progetto F3 ha lasciato molto perplessi i dirigenti di Apollo, sia per la mancanza del teatro sia per i famigerati bagni divisi in tre delle cabine che hanno fatto molto scalpore in America.
Sotto l'impulso del nuovo azionariato l'armatore avrebbe richiesto una serie di modifiche quando la nave era già stata messa in costruzione (il taglio della prima lamiera è stato nell'ottobre del 2007). Di che natura? Di quali proporzioni? Mistero. Ma per effettuare tali modifiche il cantiere avrebbe chiesto una proroga finanziaria o una nuova data di consegna, che era già stata ritardata di pochi mesi.
A settembre, come si sa, c'è stata la rottura tra NCL ed il cantiere, per quanto riguarda la prima nave, ma le motivazione addotte, un eccessivo aumento dei costi dovuto alle modifiche richieste nonché dei misteriosi problemi tecnici, ad osservatori attenti non paiono così insormontabili da interrompere la costruzione della nave.
Anche la voce di una crisi del fondo Apollo legata alla crisi mondiale dei mercati azionari sembrerebbe non vera: il fondo Apollo avrebbe una liquidità di 10 miliardi di dollari e sarebbe intenzionato a prendere il controllo del intero pacchetto azionario di NCL, così come ha fatto per Oceania Cruise e Regent Seven Seas Cruise spendendo in due anni 3 miliardi di dollari.
Comunque, al di là di tutte queste voci per ora, la costruzione di una nave continua.
Per evitare di avere pezzi della nave inutilizzati, Aker Yard's desidera usare i blocchi già fatti di C33 per costruire la seconda nave, un'unità che dovrebbe incorporare le modifiche richieste dall'armatore. Sia NCL che il cantiere la scorsa settimana hanno affermato che le trattative proseguono e prosegue pure la causa legale.