Di solito mi sveglio sempre prestissimo da solo, però per sicurezza avevamo messo la sveglia alle 6.30 per goderci l'ingresso nel golfo di Smirne; invece abbiamo sbagliato ad impostare l'orario e ci siamo ridotti a fare una gran corsa per giungere in tempo al punto d'incontro per l'escursione.
Abbiamo deciso per l'escursione S.Giovanni e la casa di Maria.
La sorte ha voluto che ci siamo svegliati tardi e alla fine questo risveglio tardivo si è rivelato un fatto positivo.
Parte integrante di qualsiasi escursione è sicuramente la guida e noi siamo stati molto fortunati ad incontrare una guida che parlava bene la nostra lingua, estremamente gentile e soprattutto molto, molto preparata...e questo fa la differenza.
Il tragitto da Smirne ad Efeso è di circa un'ora.
Si percorre una bella autostrada e si raggiunge la zona archeologica ;chiaramente , pur passando di fronte ai resti di Efeso non ci fermiamo e proseguiamo per la Fortezza di Selcuk dove è situata la chiesa di San Giovanni.
La Basilica Bizantina fu costruita nel luogo dove si trovava la tomba di San Giovanni nel sesto secolo.
Il caldo si fa sentire ma è mitigato da una leggera brezza e questo ci consente di ascoltare più serenamente le accurate spiegazioni che la guida ci fornisce, spaziando dall'aspetto religioso a quello storico e architettonico.
La zona in cui ci troviamo è una zona sismica; un piccolo accorgimento costruttivo consentiva alle pareti di essere più elastiche e quindi di poter sostenere le scosse telluriche subendo danni minori; i muri erano realizzati utilizzando pietre e calcestruzzo interponendo delle parti realizzate in mattoni.
I mattoni sono più elastici della pietra e garantivano una maggior resistenza.
La Casa di Maria dista molto poco dalla fortezza di Selcuk.
Quello che resta della casa è parzialmente ricostruito con materiale proveniente da Efeso per cui la pianta della casa e la parte bassa della costruzione sono originali ma la parte superiore è ricostruita.
Il ritorno a Smirne è stato piuttosto veloce, purtroppo in questa crociera le soste sono veramente troppo brevi e nonostante le due ore di percorrenza tra andata e ritorno dai siti archeologici, il programma prevedeva la partenza della nave alle 14.30 e quindi il rientro a bordo per le 14.
Il bulbo di Favolosa
Alle 14 il caldo era piuttosto forte e i crocieristi rientrano a volte a gruppi consistenti, altre volte alla spicciolata
Si ha la sensazione che tutto si muova a rallentatore nel torrido pomeriggio turco.
Ad attenderli sotto bordo un'assolato banchetto con due inservienti pronti a fornire qualcosa di fresco da bere
Ma l'assolato banchetto è posizionato al centro dei due gangway per cui tutti imboccano il primo passaggio per trovare un po' di refrigierio in nave.
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Certo che i 26 bicchieri di aranciata ormai saranno bollenti.......
L'attesa .....
L'imbarco di NCL è meglio organizzato: gazebi, bibite...addirittura poltrone.
Si riparte per Istambul
Continua...