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Ponte sullo Stretto di Messina

In che senso?
Mi riferivo alla rete av che corre sulla vecchia infrastruttura. Da Brescia a Padova av corre sui binari esistenti. I lavori sono iniziati di recente con parecchi problemi per altro. Ad oggi i tempi di percorrenza sulla Verona Padova sono di qualche manciata di minuti inferiori al tempo impiegato dall'"antico" Intercity negli anni novanta. Nel contempo ci sono reti a binario unico decisamente arretrate come la Verona Rovigo annnoverata tra le peggiori di Italia ma con un bacino d'utenza che meriterebbe più attenzione. Ovviamente rispetto alla Sicilia il Venento è un altro pianeta, se non altro per la capillarità della rete, ma si discuteva di reti Av su vecchia infrastruttura e di linee non al passo con i tempi.
 
In ogni caso, ve lo immaginate vedere il ponte in navigazione?
Foto dal Costa Deliziosa, 16 aprile 2022 ore 23.00


Visualizza allegato 1863319
Ho avuto il piacere di vedere, ad ottobre dello scorso anno, il ponte sopra lo stretto dei Dardanelli...(in notturna ed illuminato)..e sarebbe bello poter avere qualcosa di simile anche in Italia... (Avevo inviato varie foto ma, causa la mia imbranitudine, non riesco più a postarlo o a dare indicazioni, tranne che era con Costa Diadema nell'ottobre 2022)🤷🤷
 
Ho avuto il piacere di vedere, ad ottobre dello scorso anno, il ponte sopra lo stretto dei Dardanelli...(in notturna ed illuminato)..e sarebbe bello poter avere qualcosa di simile anche in Italia... (Avevo inviato varie foto ma, causa la mia imbranitudine, non riesco più a postarlo o a dare indicazioni, tranne che era con Costa Diadema nell'ottobre 2022)🤷🤷
Quello di Messina sarebbe un km più lungo...
 
Ho avuto il piacere di vedere, ad ottobre dello scorso anno, il ponte sopra lo stretto dei Dardanelli...(in notturna ed illuminato)..e sarebbe bello poter avere qualcosa di simile anche in Italia... (Avevo inviato varie foto ma, causa la mia imbranitudine, non riesco più a postarlo o a dare indicazioni, tranne che era con Costa Diadema nell'ottobre 2022)🤷🤷
Per ora ha il record della campata più lunga...
 
Premesso che non essendo un tecnico, mi aggiungo volentieri a questa interessante discussione, chiedendo a chi può rispondere come mai in questi casi non si fa tesoro di esperienze di infrastrutture analoghe sparse per il mondo. Cioè, il Golden Gate l'hanno costruito una vita fa in tempi ridotti ed è diventato iconico, oltre che immagino funzionale. Ora magari non sarebbe applicabile allo stretto, ma tutte le esperienze di ingegneria recente non possono essere in qualche modo mutuate?
Si parlava del MOSE, ma anche lì si è visto che in nord Europa per simili esigenze si sono utilizzate infrastrutture più economiche, veloci da costruire e manutenere ed altamente efficaci.
Chiedo a voi.
 
Premesso che non essendo un tecnico, mi aggiungo volentieri a questa interessante discussione, chiedendo a chi può rispondere come mai in questi casi non si fa tesoro di esperienze di infrastrutture analoghe sparse per il mondo. Cioè, il Golden Gate l'hanno costruito una vita fa in tempi ridotti ed è diventato iconico, oltre che immagino funzionale. Ora magari non sarebbe applicabile allo stretto, ma tutte le esperienze di ingegneria recente non possono essere in qualche modo mutuate?
Si parlava del MOSE, ma anche lì si è visto che in nord Europa per simili esigenze si sono utilizzate infrastrutture più economiche, veloci da costruire e manutenere ed altamente efficaci.
Chiedo a voi.
Già à così in tecnica delle costruzioni, paragonabile alla storia della scienza. Sui ponti poi ci sono autentiche scuole che passano dallo studio delle tecnologie già implementate e definiscono gli schemi strtturali adattabili alle diverse situazioni. Va chiarito però che la tecnologia, così come il calcolo e la modellazione numerica delle strutture, sono in continua veloce evoluzione, così come le prestazioni dei materiali e le tecnologie costruttive, quindi un progetto di solo 50/60 oggi è superato. Per fare solo un esempio, i carichi da vento una volta venivano molto semplificati son sistemi di forze orizzontali equivalenti applicate al telaio, oggi sono frutto si analisi dinamiche al continuo e valutazioni di effetti in galleria del vento. Una volta i così detti effetti del secondo ordine (che hanno reso inagibili nella storia molte infrastrutture) o gli effetti della risonanza per le vibrazioni causata dal distacco dei vortici del vento sono materia di "esercizi per casa" dati agli studenti dei corsi universitaria di dinamica o teoria e progetto di ponti, una volta venivano affrontati in modo empirico e grossolano. Si cerchi in rete la storia interessante del tacoma Bridge costruito a fine anni '30 e crollato subito dopo, è interessantissma. All'epoca della costruzione fu tra i ponti strallati più lunghi del mondo e il caso fece scuola. Non parliamo poi della sismica perchè il tema per quanto interessante è complesso.Vi è poi tutto il tema delle manutenzioni e del monitoraggio dinamico delle strutture, sopratutto querlle vetuste. Negli stati Uniti i ponti vengono sostituiti con frequenza, qui in Italia sarebbe fantascienza. Rispetto all'esempio del Golden Gate, non è nemmeno paragonabile al progetto del ponte sullo Stretto. Al di là della tecnologia costruttiva, il GG ha pile in alveo e una luce inferiore di meno della metà del ponte sullo Stretto, senza contare considizoni alc ontorno, come il carico da vento e le peculiarità tettoniche del sito.
 
Il Mo.S.E. è nato con altri criteri, diversi da quelli delle realizzazioni in Nord Europa.
Ecco appunto, era questo il senso della mia domanda.
Quali sono stati i criteri prevalenti cha hanno fatto preferire tale scelta ad altre già efficacemente collaudate altrove?
 
Già à così in tecnica delle costruzioni, paragonabile alla storia della scienza. Sui ponti poi ci sono autentiche scuole che passano dallo studio delle tecnologie già implementate e definiscono gli schemi strtturali adattabili alle diverse situazioni. Va chiarito però che la tecnologia, così come il calcolo e la modellazione numerica delle strutture, sono in continua veloce evoluzione, così come le prestazioni dei materiali e le tecnologie costruttive, quindi un progetto di solo 50/60 oggi è superato. Per fare solo un esempio, i carichi da vento una volta venivano molto semplificati son sistemi di forze orizzontali equivalenti applicate al telaio, oggi sono frutto si analisi dinamiche al continuo e valutazioni di effetti in galleria del vento. Una volta i così detti effetti del secondo ordine (che hanno reso inagibili nella storia molte infrastrutture) o gli effetti della risonanza per le vibrazioni causata dal distacco dei vortici del vento sono materia di "esercizi per casa" dati agli studenti dei corsi universitaria di dinamica o teoria e progetto di ponti, una volta venivano affrontati in modo empirico e grossolano. Si cerchi in rete la storia interessante del tacoma Bridge costruito a fine anni '30 e crollato subito dopo, è interessantissma. All'epoca della costruzione fu tra i ponti strallati più lunghi del mondo e il caso fece scuola. Non parliamo poi della sismica perchè il tema per quanto interessante è complesso.Vi è poi tutto il tema delle manutenzioni e del monitoraggio dinamico delle strutture, sopratutto querlle vetuste. Negli stati Uniti i ponti vengono sostituiti con frequenza, qui in Italia sarebbe fantascienza. Rispetto all'esempio del Golden Gate, non è nemmeno paragonabile al progetto del ponte sullo Stretto. Al di là della tecnologia costruttiva, il GG ha pile in alveo e una luce inferiore di meno della metà del ponte sullo Stretto, senza contare considizoni alc ontorno, come il carico da vento e le peculiarità tettoniche del sito.
Ho visto che scendendo lungo lo stretto come posizione per il ponte le profondita’ diminuiscono molto fino ad avere 50/70 m., a differenza del luogo oggi deputato, dove le profondita’ sono intorno ai 200 m.
Quale sarebbe la massima profondita’ sfruttabile per posizionare uno o piu’ piloni e diminuire la luce della campata?
Poi pagheremo la consulenza tecnica!😂
 
Ultima modifica:
L'impatto ambientale. Non si doveva vedere ed infatti nessuno lo vede se non quando viene attivato: a riposo giace sul fondo della laguna.
 
L'impatto ambientale. Non si doveva vedere ed infatti nessuno lo vede se non quando viene attivato: a riposo giace sul fondo della laguna.
L'impatto visivo immagino volessi dire, da quello che scrivi.
L'impatto ambientale c'è e credo sia peggiore di molte altre scelte che sarebbero state più visibili.
 
Ho visto che scendendo lungo lo stretto come posizione per il ponte le profondita’ scendono molto fino ad avere 50/70 m., a differenza del luogo oggi deputato, dove le profondita’ sono intorno ai 200 m.
Quale sarebbe la massima profondita’ sfruttabile per posizionare uno o piu’ piloni e diminuire la luce della campata?
Poi pagheremo la consulenza tecnica!😂
E' una soluzione già valutata che prevede inserimento del ponte più a sud con la suddivisione in 3 campate. Oggi la tecnologia delle fondazioni in profondità, sviluppata sopratutto con l'evoluzione delle piattaforme petrolifere, consente di operare anche a quoteimportanti. C'è una interessantissima sezione sul tema al museo del petrolio di Stavanger in Norvegia, che abbiamo avuto il piacere di visitare durante la crociera ai fiordi. Occorre precisare, al di là dei costi di costruzione però che pile così strtturate avrebbero parecchie complessità dal punto di vista sismico, cui si sommano le pressioni delle correnti, il problema dello scalzo al piede proporzionale alla velocità della corrente e al tirante d'acqua, quindi difficile dare una risposta, posso dire che su ponti simili sono attorno ai -50/60 metri s.l.m.m.
 
E' una soluzione già valutata che prevede inserimento del ponte più a sud con la suddivisione in 3 campate. Oggi la tecnologia delle fondazioni in profondità, sviluppata sopratutto con l'evoluzione delle piattaforme petrolifere, consente di operare anche a quoteimportanti. C'è una interessantissima sezione sul tema al museo del petrolio di Stavanger in Norvegia, che abbiamo avuto il piacere di visitare durante la crociera ai fiordi. Occorre precisare, al di là dei costi di costruzione però che pile così strtturate avrebbero parecchie complessità dal punto di vista sismico, cui si sommano le pressioni delle correnti, il problema dello scalzo al piede proporzionale alla velocità della corrente e al tirante d'acqua, quindi difficile dare una risposta, posso dire che su ponti simili sono attorno ai -50/60 metri s.l.m.m.
Avevo visitato anch’io l’interessantissimo museo…io con gli occhi del quasi profano…tu con tutt’altra preparazione!
 
Avevo visitato anch’io l’interessantissimo museo…io con gli occhi del quasi profano…tu con tutt’altra preparazione!
Quel museo tratta talmente tante tematiche che in molti possono trovare il proprio interesse, compresi i bambini tra i dinosauri meccanizzati e la ricostruzione degli scivoli di evacuazione dalle piattaforme. Quasi quasi mi vien voglia di scrivere un post dedicato suo forum perché è incredibile! Ecco le fondazioni di una piattaforma del Mare del Nord, loro però non hanno terremoti! B682ABB3-A1D3-4B2D-951E-03416568D697.webp
 
Quello di Messina sarebbe un km più lungo...
Eh va beh! Non guardiamo per il sottile... Kilometro più o chilometro meno.... 😂😂😂🤣 l'importante è che se si riuscirà a farlo ci sia la possibilità di sottopassarlo con le nuove enormi ed altissime navi da crociera o cargo..oltre a non dimenticare di realizzare le varie infrastrutture necessarie e magari al minor costo possibile.. 🤭🤭👍
 
Ho trovato questi dati interessanti e il relativo video. Il Great Belt Bridge in Danimarca ha una altezza all'intradosso di 65 metri (franco navogabile). Ecco Allure of the Seas, altezza massima di 72 metri che passa agevolmente sotto al ponte. Valgono le considerazioni fatte nei post precedenti.



 
Ho trovato questi dati interessanti e il relativo video. Il Great Belt Bridge in Danimarca ha una altezza all'intradosso di 65 metri (franco navogabile). Ecco Allure of the Seas, altezza massima di 72 metri che passa agevolmente sotto al ponte. Valgono le considerazioni fatte nei post precedenti.

cut

Questa estate ci son passato 3 volte con la Voyager of the seas... altezza max 63 mt .. senza ciminiere retrattili pero'..... :)
..davvero impressionante, specialmente in notturna...


...è con estremo orgoglio che potremo indicare come NOSTRA copyright la nuova classe MESSINAMAX™!!!!

:love::love::love:
:ROFLMAO:
 
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