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Portacontainers contro ponte.

Se la pila avesse avuto qualche problema di scalzo al piede (per effetto delle correnti il problema più grosso delle pile in alveo è che si erode il ricoprimento in fondazione riducendo la capacità portante, questo fenomeno detrermina la rottura chiamata "scalzo al piede"), anchè un urto di entità inferiore ai valori di progetto potrebbe aver causato il collasso.
Per il resto ho letto sulla stampa inglese che hanno chiuso il traffico circa 90 secondi prima del crollo.
 
Ultima modifica:
Se la pila avesse avuto qualche problema di scalzo al piede (per effetto delle correnti il problema più grosso delle pile in alveo è che si erode il ricoprimento in fondazione riducendo la capacità portante, questo fenomeno detrermina la rottura chiamata "scalzo al piede"), anchè un urto di entità inferiore ai valori di progetto potrebbe aver causato il collasso.
Per il resto ho letto sulla stampa inglese che hanno chiuso il traffico circa 910 secondi prima del crollo.
Dalle immagini della webcam, che registra 12 ore continue, hanno chiuso quasi certamente 50/55 secondi prima dell’impatto ( puoi vedere la sequenza di foto che ho messo in un post precedente ).
 
Man mano emergono notizie: 910 secondi sono parecchi, più di un quarto d'ora, utili al fatto che nessuno transitasse sul ponte, a parte gli operai che vi stavano lavorando.

Le avvisaglie dell'avaria sono emerse ben prima, anche del quarto d'ora.
 
Dalle immagini della webcam, che registra 12 ore continue, hanno chiuso quasi certamente 50/55 secondi prima dell’impatto ( puoi vedere la sequenza di foto che ho messo in un post precedente ).
Non avevo fatto caso, in effetti considerando il ritardo dovuto alla percorrenza della campata i tempi tornano.
 
Man mano emergono notizie: 910 secondi sono parecchi, più di un quarto d'ora, utili al fatto che nessuno transitasse sul ponte, a parte gli operai che vi stavano lavorando.

Le avvisaglie dell'avaria sono emerse ben prima, anche del quarto d'ora.
90 secondi, mi è scappato un 1 di troppo.
 
In realtà da quel che leggo non c'è stata alcuna azione coordinata con le autorità portuali. La polizia si è accorta dell'urto imminente e ha autonomamente bloccato il traffico.
 
Man mano emergono notizie: 910 secondi sono parecchi, più di un quarto d'ora, utili al fatto che nessuno transitasse sul ponte, a parte gli operai che vi stavano lavorando.

Le avvisaglie dell'avaria sono emerse ben prima, anche del quarto d'ora.
Sono 90 secondi. La nave fino a 5 minuti prima non aveva problemi.
 
A volte i piloni dei ponti sono protetti nella loro prossimità da strutture fisse proprio per evitare che una nave in transito possa colpirli in caso di deviazione dalla rotta

NYT: dubbi sulla presenza di protezioni idonee al pilone​

Il crollo del Key Bridge di Baltimora deve suggerire un'analisi ingegneristica accurata sulla struttura del manufatto, perché secondo alcuni tecnici dietro il crollo innescato dall'impatto con una grande nave ci potrebbe essere l'assenza di una protezione al pilone (o molo), cioè il principale pilastro della struttura stessa. Lo scrive il New York Times. Il ponte è quasi totalmente crollato dopo che la portacontainer ha apparentemente impattato contro un elemento critico della struttura, cioè il pilone. Secondo quanto scrive il NYT, il crollo avrebbe potuto essere evitato se i piloni fossero stati dotati di dispositivi di blocco, denominati "fender". Questi dispositivi possono essere qualsiasi cosa: dalle semplici piramidi di rocce ammucchiate intorno ai piloni, ad anelli di cemento imbottiti con doghe di legno, progettati per proteggere i supporti del ponte dai danni causati dall'acqua o dalle collisioni.
 
Sono 90 secondi. La nave fino a 5 minuti prima non aveva problemi.
Sì saprà di più sulle circostanze quando si conosceranno i dati scaricati dal VDR.
Per ora si susseguono notizie contraddittorie dall'affondamento Sic!! della nave ad altri particolari contrastanti, assurdi, fake (pirateria informatica, pilota stanco e stressato, incidente in manovra già avvenuto, misteri sul Comandante ecc ecc).
 
Ultima modifica:
I forum di ingegneria concordano su problematica legata ad assenza di protezioni con molti esempi interessanti. Chiaramente si tratta di ipotesi. Curioso che sia accaduto un fatto analogo in China il 21 febbraio scorso, anche se con conseguenze inferiori per la diversa struttura del ponte che è rovinato solo parzialmente, ma di cui si è poco parlato.
 
Prime ripercussioni sul traffico crocieristico.




Carnival trasferisce il porto di Baltimora a Norfolk
26 marzo 2024

Carnival Cruise Line ha dichiarato oggi che, mentre continuano gli sforzi di salvataggio e bonifica nel porto di Baltimora in seguito al crollo del Key Bridge, trasferirà temporaneamente le operazioni di Baltimora di Carnival Legend a Norfolk, in Virginia.

Il ritorno della Carnival Legend è previsto per domenica 31 marzo dal suo viaggio in corso. Ora ritornerà a Norfolk domenica e agli ospiti verrà fornito un servizio di autobus gratuito per tornare a Baltimora. Il prossimo itinerario di sette giorni di Carnival Legend il 31 marzo opererà quindi da e ritornerà a Norfolk. Gli ospiti delle crociere attuali e future verranno informati di questo cambiamento.

"I nostri pensieri restano alle famiglie colpite e ai primi soccorritori a Baltimora", ha affermato Christine Duffy, presidente di Carnival Cruise Line. “Apprezziamo l’impegno assunto oggi dal presidente Biden di dedicare tutte le risorse disponibili per riaprire il porto di Baltimora al traffico marittimo il prima possibile. Una volta finalizzati questi piani, aggiorneremo i nostri futuri ospiti della crociera su quando torneremo a casa a Baltimora, ma nel frattempo apprezziamo la rapida risposta e il supporto da parte dei funzionari di Norfolk”.



Cruise Industry news. com
 
I forum di ingegneria concordano su problematica legata ad assenza di protezioni con molti esempi interessanti. Chiaramente si tratta di ipotesi. Curioso che sia accaduto un fatto analogo in China il 21 febbraio scorso, anche se con conseguenze inferiori per la diversa struttura del ponte che è rovinato solo parzialmente, ma di cui si è poco parlato.
È successo più volte anche negli Stati Uniti di navi che hanno colpito ponti facendoli crollare.
 
Non vorrei scrivere una stupidaggine, nel caso mi scuso, ma il black out del cargo di Baltimora può essere stato simile, come causa e effetti, a quello di Msc Opera nel canale della Giudecca, nel 2019?
 
l'intensa fumata nera che si vede nel video, parlo in ragione di 27 anni di esperienza con motori diesel di goni tipo e dimensione, mi fa pensare a due ipotesi :

1) violenta accelerazione del regime di rotazione dei motori
2) spegnimento con il/i motore/i ad alto o medio alto regime di rotazione e successivo tentativo di riavviamento. il diesel per sua stessa natura è difficile da ingolfare, ma quando succede tende ad emettere potenti fumate.

comunque devono essere stati minuti molto concitati a bordo, e non è da escludere che una o più persone prese dal panico abbiano fatto qualche sciocchezza tecnica i cui effetti si sono sommati al avaria già iniziata
 
Non vorrei scrivere una stupidaggine, nel caso mi scuso, ma il black out del cargo di Baltimora può essere stato simile, come causa e effetti, a quello di Msc Opera nel canale della Giudecca, nel 2019?
Anche se gli effetti praticamente sono gli stessi, ma con risultati diversi, per Opera non si era trattato di un black out, ma di un malfunzionamento del quadro elettrico che alimenta la timoneria dalla plancia e il controllo dei giri dell’elica. Malfunzionamento che era stato segnalato dagli appositi allarmi ancora quando la nave si trovava in mare aperto a circa due miglia dalla bocca del Lido. La speranza di poter arrivare fino in banchina eludendo gli allarmi, alla fine si era trasformata in tutt'altro, quando non si riuscì più ad intervenire sugli organi di comando.
L'alimentazione dei comandi non era fornita dalla rete elettrica principale, ma dal gruppo di continuità a batterie che alla fine si scaricarono bloccando i comandi. Negligenza, per cui alla fine dell'inchiesta fioccarono le condanne.
 
Baltimora e Genova sono gemellate da parecchi anni ed entrambe accomunate da due disastri navali, ponte e torre Piloti.
 
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