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Principio d'incendio Crown Princess

Certo Uno ed e' già stato chiarito. Intendevo dire che si può obiettare che una compagnia che ospita italiani imbarcati in porti italiani non ritenga di dare istruzioni in italiano. Che non sia tenuta a farlo non lo mettiamo in discussione.

Si ma magellano dipende da quanti ospiti ci sono anche, non si puo' pretendere di fare 50 annunci durante un drill con tutte le nazionalità.
E ripeto la domanda perche' in aereo non lo si pretende ma in nave si?...cosa cambia?
 
Io sono d'accordo, mi sono semplicemente calato nella sensazione di chi, in caso di emergenza, si ritrova a non comprendere niente di quello che si dice. So bene che e' inevitabile, sulle navi ci sono decine di nazionalità, non si riuscirebbe mai. Credo comunque che si diano comunicazioni scritte nella propria lingua un cabina.
 
Immaginate in caso di emergenza e non capire le istruzioni cosa succederebbe a bordo ??? E meglio non pensarci...!!!!!
 
Io sono d'accordo, mi sono semplicemente calato nella sensazione di chi, in caso di emergenza, si ritrova a non comprendere niente di quello che si dice. So bene che e' inevitabile, sulle navi ci sono decine di nazionalità, non si riuscirebbe mai. Credo comunque che si diano comunicazioni scritte nella propria lingua un cabina.

Io però non credo che la "colpa" sia da dare alle compagnie...loro dichiarano di essere navi straniere e scrivono chiaramente che la lingua a bordo è l'inglese.
Il problema, se vogliamo, è di quei passeggeri (sempre di più) che decidono di salire su queste navi avendo una conoscenza davvero minima della lingua se non, in qualche caso, senza saperne neanche una parola.
Per me sono incoscenti...in caso di emergenza, ma anche per cose banali, come pensano di farsi capire?
 
Ciao caro Iezzi Domenico e benvenuto fra noi.
Volevo farti una domanda, cosa ti ha portato a fare una crociera con la Princess ?
La nave ? L´Intinerario ? il prezzo ?, la data ?

Un saluto.
 
Caro May, ti rispondo con piacere, prima però, vorrei capire se un forum deve essere accettato per le obiettività espresse dai partecipanti, oppure se preconcettualmente si debba tenere la barra a dritta perchè non si può cantare fuori dal coro !
Io ho espresso un giudizio obiettivo su un'esperienza vissuta che potrebbe essere opinata da chi eventualmente l'avesse parimenti vissuta, definendo scandaloso un atteggiamento.
Nel mio intervento ho premesso che la nave è bella e di conseguanza ne ho sottolineato i pregi ma mi sembrava opportuno mettere in evidenza carenze che è giusto evidenziare in un forum, altrimenti di cosa vogliamo parlare, delle patatine fritte mangiate a bordo piscina ?
Poi la storia... "se non fosse accaduto nulla, le lamentele.....". Ma pensi veramente che se non fosse esistito Schettino staremmo ancora a parlare
della Concordia ?
Ho anche detto che purtroppo non esiste una normativa ma mi sembra che la qualità, in assoluto, venga espressa anche dal servizio e questo
servizio sulla Crown non c'è. Ed allora cosa debbo dire che sono contento ? Neanche per la MSC, per la Costa, per la Royal esiste l'obbligo ma di
fatto il servizio c'è ed allora perchè non bisogna esprimere un giudizio ?
Io voglio aiuto quando mi serve e voglio darne, per cui in un forum penso di avere il diritto di esprimere i miei pareri, al di la delle ironie e dei paragoni
inconsistenti di altri. Sottolineo, comunque, che sulla normativa della Crown si recita che la lingua ufficiale è l'inglese ma non viene specificato (sempre per il famoso servizio) che gli altri si devono "arrangiare".
Per ultimo, preciso che l'incendio è stato causato da un corto circuito, difatti suno stati cinque giorni a smantellare il soffitto del ponte per verificare
l'impianto.
Tornando a May: la nave è molto bella spaziosa, pulita e si mangia bene come in tutte le navi su cui ho viaggiato. Gli spazi sono sufficienti ad
accogliere le migliaia di persone a bordo. Devo dire che la manutenzione degli impianti idrici, comprese piscine, idromassaggi e doccie lascia
molto a desiderare (ci sono state piscine chiuse per "pitturare", alcuni giorni, idromassaggi malfunzionanti ed alcune docce che sparavano solo acqua
bollente. (quando torni, raccontami se hanno riparato quelle del Sanctuary -la bella piscina a prua.
Le soste sono comode ed il trasporto a terra è buono così come le accoglienze al ritorno. Gli spettacoli non sono esaltanti e pittoreschi come sulle
italiane, hanno il gusto americano, differente da quello latino, se ti piacciono buon per te. Gli americani guardano il grandissimo schermo sul ponte, tutte le sere a cinema, comodamente sdraiati sui lettini all'occorrenza ricoperti da involucri con cuscino e copertine per l'umidità (carino per chi sa l'inglese).
Per il resto finisci di scoprirla da solo e buona vacanza.
 
Ciao Iezzi Domenico Mimmo.

Se mi permetti credo che non si possa giudicare una nave e una compagnia di scandalosa perche la lingua ufficiale é l´Inglese.
Poi, é come tutto, siamo noi che ci dobbiamo informarci di un prodotto prima di utilizzarlo ed a noi la libera scelta. Almeno credo che cosí funziona.
Comunque un grazie del tuo intervento che é molto interessante, sarebbe ancora piú se mi rispondi quello che ti ho chiesto.
Obiettivitá non é una parola facile, credo che tutti siamo soggetivi e pochi sono obiettivi, perció il discorso si complica.
Io credo che l´importante sia nel nostro forum quando si arriva alla riflessione, tanti pensieri aiutano a vedere le cose in un´altra maniera.

Un saluto.
 
Ciao Iezzi Domenico Mimmo.

Se mi permetti credo che non si possa giudicare una nave e una compagnia di scandalosa perche la lingua ufficiale é l´Inglese.
Poi, é come tutto, siamo noi che ci dobbiamo informarci di un prodotto prima di utilizzarlo ed a noi la libera scelta. Almeno credo che cosí funziona.

Condivido.
L'informazione nella vita è tutto...io, ma non credo di essere l'unica al mondo, so benissimo che se vado a fare una crociera con una compagnia straniera non mi posso aspettare di trovare a bordo qualcuno che parli la mia lingua ne tanto meno un'accoglienza tarata sui miei gusti.
Se leggo "a bordo la lingua ufficiale è l'inglese" e basta e per di più lo leggo su un sito in inglese che non ha un omologo italiano il dubbio, per non dire la certezza, mi viene.
In qualunque contratto, in qualunque lingua del mondo sia scritto quello che non è specificato non è incluso.
L'Italiano, per di più, non è che sia poi una lingua così conosciuta e parlata oltre confine...ce ne sono almeno 3 o 4 che per diffusione geografica vengono prima della nostra.

Ripeto e ribadisco: se qualcuno sceglie liberamente una compagnia, non si può poi lamentare della stessa quando non trova quello che pensava di trovare ma che nessuno gli aveva promesso.

Qualcuno potrebbe obbiettare: ma imbarcano italiani!Vero, verissimo, certo...ma ci sono tanti italiani che le lingue straniere le conoscono...non è compito della compagnia verificare se chi prenota è in grado di cavarsela a bordo, è compito di chi prenota verificare se è in grado di arrangiarsi.
E ricordiamoci anche che, per mare o su terra, nel bene e nel male, noi siamo l'unico popolo che quando ha davanti uno straniero cerca in qualche modo di farsi capire...all'estero se ne fregano.
Mentone, pochi metri dal confine con l'Italia...parlano francese, sanno l'italiano ma fanno finta di non capirlo...ventimiglia...cartelli bilingue.
Pensiamoci...
 
Caro May, ti rispondo con piacere, prima però, vorrei capire se un forum deve essere accettato per le obiettività espresse dai partecipanti, oppure se preconcettualmente si debba tenere la barra a dritta perchè non si può cantare fuori dal coro !
Io ho espresso un giudizio obiettivo su un'esperienza vissuta che potrebbe essere opinata da chi eventualmente l'avesse parimenti vissuta, definendo scandaloso un atteggiamento.
Nel mio intervento ho premesso che la nave è bella e di conseguanza ne ho sottolineato i pregi ma mi sembrava opportuno mettere in evidenza carenze che è giusto evidenziare in un forum, altrimenti di cosa vogliamo parlare, delle patatine fritte mangiate a bordo piscina ?
Poi la storia... "se non fosse accaduto nulla, le lamentele.....". Ma pensi veramente che se non fosse esistito Schettino staremmo ancora a parlare
della Concordia ?
Ho anche detto che purtroppo non esiste una normativa ma mi sembra che la qualità, in assoluto, venga espressa anche dal servizio e questo
servizio sulla Crown non c'è. Ed allora cosa debbo dire che sono contento ? Neanche per la MSC, per la Costa, per la Royal esiste l'obbligo ma di
fatto il servizio c'è ed allora perchè non bisogna esprimere un giudizio ?
Io voglio aiuto quando mi serve e voglio darne, per cui in un forum penso di avere il diritto di esprimere i miei pareri, al di la delle ironie e dei paragoni
inconsistenti di altri. Sottolineo, comunque, che sulla normativa della Crown si recita che la lingua ufficiale è l'inglese ma non viene specificato (sempre per il famoso servizio) che gli altri si devono "arrangiare".
Per ultimo, preciso che l'incendio è stato causato da un corto circuito, difatti suno stati cinque giorni a smantellare il soffitto del ponte per verificare
l'impianto.
Tornando a May: la nave è molto bella spaziosa, pulita e si mangia bene come in tutte le navi su cui ho viaggiato. Gli spazi sono sufficienti ad
accogliere le migliaia di persone a bordo. Devo dire che la manutenzione degli impianti idrici, comprese piscine, idromassaggi e doccie lascia
molto a desiderare (ci sono state piscine chiuse per "pitturare", alcuni giorni, idromassaggi malfunzionanti ed alcune docce che sparavano solo acqua
bollente. (quando torni, raccontami se hanno riparato quelle del Sanctuary -la bella piscina a prua.
Le soste sono comode ed il trasporto a terra è buono così come le accoglienze al ritorno. Gli spettacoli non sono esaltanti e pittoreschi come sulle
italiane, hanno il gusto americano, differente da quello latino, se ti piacciono buon per te. Gli americani guardano il grandissimo schermo sul ponte, tutte le sere a cinema, comodamente sdraiati sui lettini all'occorrenza ricoperti da involucri con cuscino e copertine per l'umidità (carino per chi sa l'inglese).
Per il resto finisci di scoprirla da solo e buona vacanza.

Chiedo scusa, ma dire che non esiste una normativa o che se esiste non viene seguita, e che gli annunci devono essere fatti in tutte le lingue non e' un'opinione, e un'affermazione e sbagliata. E dire che una compagnia e' scandalosa per questo non e' una opinione, ma una affermazione, altrettanto sbagliata. In quanto se una compagnia agisce nel rispetto delle normative imposte non puo' essere definita scandalosa. Basta molto poco per capire che non e' possibile dare le istruzioni in tutte le lingue, e questo avviene anche negli aerei.
Opinione e' una cosa, affermazione e' un'altra
 
Ultima modifica:
Per Tano.
Ho scelto di andare con la Princess per vari motivi, motivi che corrispondono a criteri di cui ognuno di noi si avvale.
Il primo è stato quello di provare una nave nuova, una nuova compagnia, il secondo l'itinerario, il terzo la durata, il quarto il prezzo.......ecc.
Pur avendo preso cognizione del problema della lingua (preciso che non sono poi completamente a digiuno di inglese, purtroppo lo erano due dei miei compagni di viaggio), mi sono lasciato ingannare dal fatto che, avendo fatto una bellissima esperienza con la Royal l'anno precedente, le cui condizioni contrattuali erano le stesse (le hanno perfezionate quest'anno), pensavo che un minimo di comunicazione internazionale ci fosse. Purtroppo no e stato così.
Ma il problema non è quello della comunicazione in assoluto. Chi ha letto attentamente i miei interventi avrà notato che il giudizio
negativo ricade nella carenza della comunicazione relativa alla sicurezza. (non ho parlato dei comunicati scritti, dei menù dei programmi della TV, che in qualche modo cercavo di interpretare)
Quì stiamo facendo filosofia cari colleghi. Ma siete veramente convinti che un armatore non abbia la responsabilità della tutela dei
propri ospiti a vordo ? Ve la immaginate una tragedia in cui a giustificazione dei morti si dice: " bè ma quelli non sapevano l'inglese mica è colpa nostra se non hanno capito le istruzioni ?". Ve lo immaginate !
Vi prego, poi, di non tornare sull'esempio dell'aereo, non è la stessa cosa e noi che viaggiamo in nave dovremmo saperlo.
In aereo parli o non parli la lingua è intuitivo che ti devi mettere il paracadute e ti devi buttare, sulla nave sapete benissimo quali sono le regole di sicurezza: gli avvertimenti sonori, i salvagente, i percorsi, i luoghi di riunione, i ponti, l'imbarco sulle scialuppe....
insomma, è davvero la stessa cosa ?
Vorrei, invece, fare io una domanda: mi fate leggere dove è scritto che chi non parla inglese viaggia a proprio rischio e pericolo ?!

Ma dai, non facciamo i ragazzini, solo perchè noi ci sentiamo più...belli perchè parliamo la lingua.
Vorrei notificarvi, peraltro, che non solo gli italiani (che intanto erano 158, dico 158 -tutti incoscienti?-) ma i russi (molto incazzati) gli spagnoli alcuni cinesi i francesi..... Infondo per accontentarli tutti ed istruirli sulla sicurezza bastano altre quattro o cinque traduzioni. E la ragazza (l'unica italiana che si chiamava Anna) era la più arrabbiata di tutti per questa politica (ha finito il contratto ed è andata via).
Avrei ancora tante altre cose da dire ma penso di essere stato già abbastanza prolisso e ve ne chiedo scusa.
Sinceramente preferirei chiudere l'argomento, anche perchè la vedo dura una discussione all'italiana, dove si fa a gara a contraddirsi pur di non dar soddisfazione trovando giustificazioni per chiunque.
Viva l'italianità ma sopratutto viva il nostro modo di essere interpreti. Ci fa onore il rispetto che portiamo per gli altri e gli altri se ne avvalgono magli altri a noi ci vedono solo come " italiani " ,anche se conosciamo l'inglese, il francese, il tedesco.....
 
Caro Iezzi io noto che dal modo come ti espressi la viva l´Italianitá é tutta tua !!!!
Poi non dai via di scampo, o la pensiamo come te o neanche si parla.
Tu ci vieni a raccontare un fatto, benvenuto, ma permettici anche dare una nostra opinione.

Un saluto.
 
Condivido.
L'Italiano, per di più, non è che sia poi una lingua così conosciuta e parlata oltre confine...ce ne sono almeno 3 o 4 che per diffusione geografica vengono prima della nostra.

Sono molte di più di 3 o 4 !!

Secondo i dati del Linguasphere Observatory, Linguasphere Table of the World's Major Spoken Languages, sarebbe questa la classifica delle lingue più parlate al mondo:

1 cinese mandarino
2 inglese
3 hindi/urdu
4 spagnolo
5 russo
6 arabo
7 bengali
8 portoghese
9 indonesiano
10 giapponese
11 francese
12 tedesco
13 punjabi
14 wu
15 jawa
16 marathi
17 coreano
18 vietnamita
18 cantonese
20 italiano

I dati sono controversi: altre fonti mettono l’italiano alla diciannovesima posizione, ma comunque siamo là: l’italiano si parla solo in Italia, nel Canton Ticino e in due vallate dei Grigioni…..

Saluti
 
La penso esattamente come Tano e Rodolfo...con te probabilmente, o ti si da ragione, o non c'è dialogo...

comunque giusto una precisazione...

Vorrei, invece, fare io una domanda: mi fate leggere dove è scritto che chi non parla inglese viaggia a proprio rischio e pericolo ?!

Non c'è scritto da nessuna parte, sta a te mettere in moto il cervello e capirlo...è sottointeso, ripeto la regola (nella vita) è: quello che non c'è scritto non c'è. punto.
Se avessero scritto a catalogo "assistenza in Italiano" avresti tutte le ragioni per lamentarti, ma visto che non te l'hanno scritto, perdonami, non puoi protestare...hai scelto tu di salire su una nave in cui la lingua ufficiale è l'inglese...per quanto ne sapevano loro tu potevi essere anche madrelingua, non sta a loro preoccuparsi per te, sta a te preoccuparti (a te come ai russi, ai cinesi, agli spagnoli e ai francesi).

Se poi tanto ti preoccupi per la sicurezza, a parte il fatto che i segnali sonori sono internazionali, non viaggiare con compagnie che non ti garantiscono la tua lingua a bordo...
Personalmente non ho tutta questa confidenza con le lingue straniere e conoscendo i miei limiti certe compagnie neanche le considero, anche se magari le guardo e mi attirano.


Grazie Lulap!Direi che allora ci sono almeno 18 idiomi che hanno diritto di lamentarsi prima del nostro...;)
 
Per Tano.
Ho scelto di andare con la Princess per vari motivi, motivi che corrispondono a criteri di cui ognuno di noi si avvale.
Il primo è stato quello di provare una nave nuova, una nuova compagnia, il secondo l'itinerario, il terzo la durata, il quarto il prezzo.......ecc.
Pur avendo preso cognizione del problema della lingua (preciso che non sono poi completamente a digiuno di inglese, purtroppo lo erano due dei miei compagni di viaggio), mi sono lasciato ingannare dal fatto che, avendo fatto una bellissima esperienza con la Royal l'anno precedente, le cui condizioni contrattuali erano le stesse (le hanno perfezionate quest'anno), pensavo che un minimo di comunicazione internazionale ci fosse. Purtroppo no e stato così.
Ma il problema non è quello della comunicazione in assoluto. Chi ha letto attentamente i miei interventi avrà notato che il giudizio
negativo ricade nella carenza della comunicazione relativa alla sicurezza. (non ho parlato dei comunicati scritti, dei menù dei programmi della TV, che in qualche modo cercavo di interpretare)
Quì stiamo facendo filosofia cari colleghi. Ma siete veramente convinti che un armatore non abbia la responsabilità della tutela dei
propri ospiti a vordo ? Ve la immaginate una tragedia in cui a giustificazione dei morti si dice: " bè ma quelli non sapevano l'inglese mica è colpa nostra se non hanno capito le istruzioni ?". Ve lo immaginate !
Vi prego, poi, di non tornare sull'esempio dell'aereo, non è la stessa cosa e noi che viaggiamo in nave dovremmo saperlo.
In aereo parli o non parli la lingua è intuitivo che ti devi mettere il paracadute e ti devi buttare, sulla nave sapete benissimo quali sono le regole di sicurezza: gli avvertimenti sonori, i salvagente, i percorsi, i luoghi di riunione, i ponti, l'imbarco sulle scialuppe....
insomma, è davvero la stessa cosa ?
Vorrei, invece, fare io una domanda: mi fate leggere dove è scritto che chi non parla inglese viaggia a proprio rischio e pericolo ?!

Ma dai, non facciamo i ragazzini, solo perchè noi ci sentiamo più...belli perchè parliamo la lingua.
Vorrei notificarvi, peraltro, che non solo gli italiani (che intanto erano 158, dico 158 -tutti incoscienti?-) ma i russi (molto incazzati) gli spagnoli alcuni cinesi i francesi..... Infondo per accontentarli tutti ed istruirli sulla sicurezza bastano altre quattro o cinque traduzioni. E la ragazza (l'unica italiana che si chiamava Anna) era la più arrabbiata di tutti per questa politica (ha finito il contratto ed è andata via).
Avrei ancora tante altre cose da dire ma penso di essere stato già abbastanza prolisso e ve ne chiedo scusa.
Sinceramente preferirei chiudere l'argomento, anche perchè la vedo dura una discussione all'italiana, dove si fa a gara a contraddirsi pur di non dar soddisfazione trovando giustificazioni per chiunque.
Viva l'italianità ma sopratutto viva il nostro modo di essere interpreti. Ci fa onore il rispetto che portiamo per gli altri e gli altri se ne avvalgono magli altri a noi ci vedono solo come " italiani " ,anche se conosciamo l'inglese, il francese, il tedesco.....

Purtroppo caro amico mio, stai trasformando un iniziale messaggio assolutisco con affermazioni ermetiche in una discussione che potrebbe anche aver senso, ma ben distante dal messaggio di esordio.
Per quanto riguarda la gestione dell'emergenza di una nave e di un aereo ti posso dire che e' esattamente la stessa cosa, e se tu mi dici che in aereo l'unica gestione dell'emergenza e' saltare con il paracadute ci prendiamo in giro e con lo stesso tono ti rispondo che in nave l'unica gestione dell'emergenza e' saltare con il giubbetto di salvataggio.
Io viaggio in nave conosco la gestione dell'emergenza in nave e ti assicuro che l'esempio dell'aereo e' molto appropriato, e non così distante.
Poi apostrofare come ragazzini solo perche' sapere come funzionano le cose ed essere obiettivi comporta avere una idea diversa dalla tua......bhe forse il ragazzino non siamo noi ;-).
Per fortuna non parli Afrikaans.....
 
Ah, aggiungo: lingua ufficiale non vuol dire solo per le comunicazioni tra equipaggio - terra/porto, ma anche per le comunicazioni a bordo per i passeggeri.
Se poi la compagnia decide di comunicare ogni cosa in 89 lingue, beh, è solo un favore che fa ai proprio ospiti
visto le lamentele sulla lunghezza delle esercitazioni...non so quanto favore sia...hahah
 
Hai ragione ahahahah
Allora facciamo tutto in inglese così le esercitazioni durano di meno, poi però altri si lamenteranno per non aver capito nulla
e I veneti e i Napuletani, Zenesi e Palemmitani :-)?...avranno dirtto ad avere l'esercitazione in dialetto o no?
 
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