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Cos'è il progetto pinnacle??
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Rodolfo
Super Moderatore
Re: Progetto Pinnacle
Il progetto "pinnacle" risale ad alcuni anni or sono e prevedeva la costruzione di una meganave da circa 180.000 ton da parte di Carnival; costruzione che avrebbe dovuta essere affidata a Fincantieri su progetto dello stesso cantiere. La costruzione è stata più volte rinviata, rispolverata e rinviata: forse non se ne farà nulla per tanti motivi.
Il progetto "pinnacle" risale ad alcuni anni or sono e prevedeva la costruzione di una meganave da circa 180.000 ton da parte di Carnival; costruzione che avrebbe dovuta essere affidata a Fincantieri su progetto dello stesso cantiere. La costruzione è stata più volte rinviata, rispolverata e rinviata: forse non se ne farà nulla per tanti motivi.
Rodolfo
Super Moderatore
Re: Progetto Pinnacle
Il motivo esatto non lo so, altrimenti invece di essere seduto in poltrona a scrivere, sarei seduto nella stanza dei bottoni della Carnival. Però ho letto parecchie notizie in merito, anche su riviste specializzate.
Uno dei motivi che era stato avanzato, era, e lo sarebbe tuttora, la debolezza del dollaro rispetto all'Euro: non so quanto di vero ci sia, perchè di navi economicamente impegnative, anche se non come quella del progetto Pinnacle, a Fincantieri continuano a commissionarne.
In effetti ci potrebbe essere il problema del bacino: quello di Monfalcone deve essere circa 350 m per 56 e quindi non sarebbe in grado di accogliere una nave che, paragonandola a costruzioni similari, dovrebbe aggirarsi sui 350 m per forse più di 55 metri; ci sarebbe Palermo con un bacino di 370 m per 68, ma mancherebbe probabilmente la capacità costruttiva per una nave passeggeri: gran parte delle industrie fornitrici sono concentrate nel Nord Italia; le fabbriche degli arredi, sono concentrate soprattutto in Friuli.
Ma la motivazione più sorprendente, riportata nel numero di gennaio-febbraio di quest'anno di TTM, Tecnologie Trasporti Mare è quella che vado a riportare integralmente di seguito:
"Può essere interessante considerare, nel contesto delle economie di scala nel settore crocieristico, che parallelamente al Genesis Project di RCI, era stato presentato un similare "Pinnacle Project" da Carnival Cruise, però abbandonato dopo le analisi di rischio gestionale.
Indubbiamente, anche a puro livello operativo, alcune perplessità nascono spontanee: in caso di emergenza come gestire un incendio od evacuare 7.000 persone, o semplicemente effettuare un servizio di tender o di autobus per i "tours ashore" e, chissà come compensare prontamente lo sbandamento causato da 2-3000 persone che si affacciano su un lato della nave per assistere all'arrivo in un porto, ecc."
A ciascuno le proprie considerazioni, per un eventuale prosecuzione dell'argomento.
Rodolfo ha detto:
Il motivo esatto non lo so, altrimenti invece di essere seduto in poltrona a scrivere, sarei seduto nella stanza dei bottoni della Carnival. Però ho letto parecchie notizie in merito, anche su riviste specializzate.
Uno dei motivi che era stato avanzato, era, e lo sarebbe tuttora, la debolezza del dollaro rispetto all'Euro: non so quanto di vero ci sia, perchè di navi economicamente impegnative, anche se non come quella del progetto Pinnacle, a Fincantieri continuano a commissionarne.
In effetti ci potrebbe essere il problema del bacino: quello di Monfalcone deve essere circa 350 m per 56 e quindi non sarebbe in grado di accogliere una nave che, paragonandola a costruzioni similari, dovrebbe aggirarsi sui 350 m per forse più di 55 metri; ci sarebbe Palermo con un bacino di 370 m per 68, ma mancherebbe probabilmente la capacità costruttiva per una nave passeggeri: gran parte delle industrie fornitrici sono concentrate nel Nord Italia; le fabbriche degli arredi, sono concentrate soprattutto in Friuli.
Ma la motivazione più sorprendente, riportata nel numero di gennaio-febbraio di quest'anno di TTM, Tecnologie Trasporti Mare è quella che vado a riportare integralmente di seguito:
"Può essere interessante considerare, nel contesto delle economie di scala nel settore crocieristico, che parallelamente al Genesis Project di RCI, era stato presentato un similare "Pinnacle Project" da Carnival Cruise, però abbandonato dopo le analisi di rischio gestionale.
Indubbiamente, anche a puro livello operativo, alcune perplessità nascono spontanee: in caso di emergenza come gestire un incendio od evacuare 7.000 persone, o semplicemente effettuare un servizio di tender o di autobus per i "tours ashore" e, chissà come compensare prontamente lo sbandamento causato da 2-3000 persone che si affacciano su un lato della nave per assistere all'arrivo in un porto, ecc."
A ciascuno le proprie considerazioni, per un eventuale prosecuzione dell'argomento.
G
Guest
Guest
Re: Progetto Pinnacle
interressantissima sta cosa della simulazione. ma unochenavigaveramente non scrive nulla???
interressantissima sta cosa della simulazione. ma unochenavigaveramente non scrive nulla???
U
unochenavigaverament
Guest
Re: Progetto Pinnacle
Avevo fatto la simulazione su un programma di stabilita' di una nave superiore alle 100.000 tonnellate, e simulando di posizionare sul ponte piu' alto tutto di un lato il peso equivalente di 3.000 persone (peggior condizione ma impossibile a verificarsi dal vero)....2 gradi di sbandamento...niente capovolgimento.
Avevo fatto la simulazione su un programma di stabilita' di una nave superiore alle 100.000 tonnellate, e simulando di posizionare sul ponte piu' alto tutto di un lato il peso equivalente di 3.000 persone (peggior condizione ma impossibile a verificarsi dal vero)....2 gradi di sbandamento...niente capovolgimento.
I
Italian Cruiser
Guest
Re: Progetto Pinnacle
Al momento non si sa niente di preciso sul progetto Pinnacle.
lingoss ha detto:
Al momento non si sa niente di preciso sul progetto Pinnacle.
VaLyUS
Fondatore & Forum Master
Re: Progetto Pinnacle
Anche se gli itinerari sono studiati e ri-studiati per evitare i fallimenti, nel caso in cui un itinerario fallisca sei fregato con una nave di quelle! Il rischio è minore con una più piccola..
Ma questa è l'ipotesi più banale..
Certo, ma credo sia meglio produrne 2 più piccole.Rodolfo ha detto:
Anche se gli itinerari sono studiati e ri-studiati per evitare i fallimenti, nel caso in cui un itinerario fallisca sei fregato con una nave di quelle! Il rischio è minore con una più piccola..
Ma questa è l'ipotesi più banale..
Rodolfo
Super Moderatore
Re: Progetto Pinnacle
In parte è vero quel che dici, ma se fosse così non ci sarebbe la corsa al gigantismo. Cosa dovrebbe fare a questo punto RCL con classe Freedom e classe Genesis? Certo prima di immettere una nave del genere sul mercato, le idee devono essere molto ma molto ben chiare e i tempi maturi per farlo. Anche se fosse stato possibile mettere in esercizio quei tipi di navi a metà degli anni 90, commercialmente sarebbe stato assai rischioso; allora il mercato non aveva la ricettività dei nostri giorni. Del resto i costi di esercizio si riducono sul "grande" e di conseguenza i prezzi offerti al pubblico. Due navi da 90.000 ton non equivalgono in nessun caso in termini di costi, ad una nave da 180.000 ton. Né per i costi di costruzione, di allestimento, né per quelli gestionali. Pensa solo agli equipaggi, la ridondanza di figure professionali. E i costi di manutenzione: per esempio un drydock al posto di due; i consumi, non è che due da 90 consumino come una da 180, l'approvvigionamento e le scorte di tutti i materiali di rispetto e d'uso per due navi al posto di una. Con lo stesso concetto non si sarebbe dovuto costruire un Concordia o un Fantasia e al loro posto due Classica o due Opera. Anche in campo commerciale si riducono i costi unendosi e quindi indirizzandosi al grande. Una tema assai di moda ai nostri giorni; la fusione fra le banche. La prima risultante è un esubero di personale e di attività tecnologiche: per esempio, un solo centro elaborazione dati al posto di due. Per carità, non intendo dire che questa sia la strada giusta, ma in genere è quella attualmente percorribile dal mondo economico.
In parte è vero quel che dici, ma se fosse così non ci sarebbe la corsa al gigantismo. Cosa dovrebbe fare a questo punto RCL con classe Freedom e classe Genesis? Certo prima di immettere una nave del genere sul mercato, le idee devono essere molto ma molto ben chiare e i tempi maturi per farlo. Anche se fosse stato possibile mettere in esercizio quei tipi di navi a metà degli anni 90, commercialmente sarebbe stato assai rischioso; allora il mercato non aveva la ricettività dei nostri giorni. Del resto i costi di esercizio si riducono sul "grande" e di conseguenza i prezzi offerti al pubblico. Due navi da 90.000 ton non equivalgono in nessun caso in termini di costi, ad una nave da 180.000 ton. Né per i costi di costruzione, di allestimento, né per quelli gestionali. Pensa solo agli equipaggi, la ridondanza di figure professionali. E i costi di manutenzione: per esempio un drydock al posto di due; i consumi, non è che due da 90 consumino come una da 180, l'approvvigionamento e le scorte di tutti i materiali di rispetto e d'uso per due navi al posto di una. Con lo stesso concetto non si sarebbe dovuto costruire un Concordia o un Fantasia e al loro posto due Classica o due Opera. Anche in campo commerciale si riducono i costi unendosi e quindi indirizzandosi al grande. Una tema assai di moda ai nostri giorni; la fusione fra le banche. La prima risultante è un esubero di personale e di attività tecnologiche: per esempio, un solo centro elaborazione dati al posto di due. Per carità, non intendo dire che questa sia la strada giusta, ma in genere è quella attualmente percorribile dal mondo economico.
John_Paul_Jones
New member
Re: Progetto Pinnacle
già e quindi più possibilità di vendere a diversi mercati.VaLyUS ha detto:Come darti torto.
Diciamo che l'unico vantaggio bene o male è che con due navi piccole hai il doppio degli itinerari....
I
Italian Cruiser
Guest
Re: Progetto Pinnacle
Non è detto. Potrebbero sempre piazzarle sugli stessi itinerari, ad operare in tandem. Si tratta di una formula estremamente diffusa. :wink:
Le maggiori compagnie di navigazione continuano quasi tutte a far costruire navi "piccole". Solo che il termine "piccolo" nel trend attuale verso il gigantismo si è tradotto in unità panamax sulle 90.000 tonnellate, poco più o poco meno. Nel 1988 Sovereign of the Seas, con le sue 73.000 tonnellate, deteneva il record della nave da crociera più grande del mondo. Oggi come oggi viene considerata "piccola".
Se fate caso ad una cosa, a parte compagnie di nicchia come la defunta Renaissance Cruises, o compagnie di lusso come Silversea, Regent e Crystal, nessuna grande compagnia dal 2000 ad oggi, ed in taluni casi anche prima, ha più costruito navi sotto le 60.000 tonnellate di stazza lorda. E nella fascia 60.000-70.000 tonnellati, e poco più o poco meno, solo Holland America e NCL hanno fatto costruire navi di questa grandezza.
Tornando all'argomento di questa discussione, il progetto Pinnacle di Carnival, se mai dovesse vedere la luce, visto che è stato elaborato già da diversi anni, rischia di essere messo in ombra dalle navi di classe Genesis da 200.000 tonnellate di Royal Caribbean, la prima delle quale sarà varata alla fine del 2009.
In sostanza Carnival ha già perso la corsa al gigantismo con Royal Caribbean da anni, precisamente dal 1999, con il varo di Voyager of the Seas. Vero che QM2 della controllata Cunard, quindi gruppo Carnival, si sono ripresi per qualche anno il primato di nave più grande del mondo, ma si tratta di una nave molto particolare, unica nel suo genere, creata per un mercato di lusso. In sostanza a breve Carnival potrà disporre di navi che raggiungono le 130.000 tonnellate, e mi riferisco alla Carnival Dream ed alla sua gemelle, mentre la sua diretta concorrente, Royal Caribbean, è già arrivata a 160.000 e presto raggiungerà le 200.000.
In parole povere Carnival corre il rischio di passare per la compagnia con navi "tradizionali", legate ancora all'ennesima evoluzione di Carnival Destiny.
VaLyUS ha detto:Come darti torto.
Diciamo che l'unico vantaggio bene o male è che con due navi piccole hai il doppio degli itinerari....
Non è detto. Potrebbero sempre piazzarle sugli stessi itinerari, ad operare in tandem. Si tratta di una formula estremamente diffusa. :wink:
Le maggiori compagnie di navigazione continuano quasi tutte a far costruire navi "piccole". Solo che il termine "piccolo" nel trend attuale verso il gigantismo si è tradotto in unità panamax sulle 90.000 tonnellate, poco più o poco meno. Nel 1988 Sovereign of the Seas, con le sue 73.000 tonnellate, deteneva il record della nave da crociera più grande del mondo. Oggi come oggi viene considerata "piccola".
Se fate caso ad una cosa, a parte compagnie di nicchia come la defunta Renaissance Cruises, o compagnie di lusso come Silversea, Regent e Crystal, nessuna grande compagnia dal 2000 ad oggi, ed in taluni casi anche prima, ha più costruito navi sotto le 60.000 tonnellate di stazza lorda. E nella fascia 60.000-70.000 tonnellati, e poco più o poco meno, solo Holland America e NCL hanno fatto costruire navi di questa grandezza.
Tornando all'argomento di questa discussione, il progetto Pinnacle di Carnival, se mai dovesse vedere la luce, visto che è stato elaborato già da diversi anni, rischia di essere messo in ombra dalle navi di classe Genesis da 200.000 tonnellate di Royal Caribbean, la prima delle quale sarà varata alla fine del 2009.
In sostanza Carnival ha già perso la corsa al gigantismo con Royal Caribbean da anni, precisamente dal 1999, con il varo di Voyager of the Seas. Vero che QM2 della controllata Cunard, quindi gruppo Carnival, si sono ripresi per qualche anno il primato di nave più grande del mondo, ma si tratta di una nave molto particolare, unica nel suo genere, creata per un mercato di lusso. In sostanza a breve Carnival potrà disporre di navi che raggiungono le 130.000 tonnellate, e mi riferisco alla Carnival Dream ed alla sua gemelle, mentre la sua diretta concorrente, Royal Caribbean, è già arrivata a 160.000 e presto raggiungerà le 200.000.
In parole povere Carnival corre il rischio di passare per la compagnia con navi "tradizionali", legate ancora all'ennesima evoluzione di Carnival Destiny.
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Italian Cruiser
Guest
Re: Progetto Pinnacle
Il progetto Pinnacle ormai ha i suoi annetti, e come ho detto, se messo in pratica sarebbe eclissato dalle navi di classe Genesis di Royal Caribbean, già in costruzione. Se Carnival ha intenzione di continuare a competere contro Royal Caribbean, dovrà comunque elaborare qualche nuovo progetto, veramente innovativo. Già nel confronto tra Carnival Freedom e Freedom of the Seas la prima sembra una nave tradizionale ! :wink:
Il progetto Pinnacle ormai ha i suoi annetti, e come ho detto, se messo in pratica sarebbe eclissato dalle navi di classe Genesis di Royal Caribbean, già in costruzione. Se Carnival ha intenzione di continuare a competere contro Royal Caribbean, dovrà comunque elaborare qualche nuovo progetto, veramente innovativo. Già nel confronto tra Carnival Freedom e Freedom of the Seas la prima sembra una nave tradizionale ! :wink: