Quel ramo del lago....il fiordo di Lombardia.

[capricorno]

Ora , ripartendo da Como , vorrei farvi fare una piccola deviazione per una località molto suggestiva.
Percorrendo la strada panoramica verso Cernobbio e deviando verso le montagne della Valsolda. Una villa affacciata sulla sponda italiana del lago di Lugano....


Percorriamo dunque questa strada panoramica....

Improvvisamente la scena cambia, arriviamo ad un altro specchio d'acqua , più pacato.... più poetico...

Siamo a Oria, in Valsolda. Un piccolo...minuscolo paesino aggrappato alle sponde del lago.
Qui, si consumo' una tragedia che vide protagonista una bimba di nome Maria...

"....l' Ombretta sdegnosa del Missisipi'.."

Sì, avete certamente capito....


" Piccolo mondo antico "....siamo a Villa Fogazzaro.

Affacciata sulla sponda del lago di Lugano, Villa Fogazzaro ROI rappresenta quel luogo di pace e di ispirazione in cui Antonio Fogazzaro trascorse lunghi periodi della sua vita. Molte le suggestioni di questa dimora, gli ambienti rievocano ancora le descrizioni di " Piccolo mondo antico": è in queste stanze, tra le montagne della Valsolda che si muovono e vivono i personaggi del suo romanzo. Dalla terrazzo a, trasformata dal protagonista Franco Maironi , nella " poesia lirica della casa", al piccolo giardino affacciato sul lago, con l' olea fragans è ancora dalla stretta galleria, alla darsena dove si consumo' la tragica morte della piccola Maria...




Si raggiunge la casa attraverso un piccolo sentiero che regala suggestive visioni...

Il pergolato....dove Fogazzaro amava passeggiare e sostare in meditazione.

La piccola chiesa del paese....posta nel piazzale antistante la villa. In un primo momento ho pensato fosse privata, invece è della piccola comunità di Oria.

Continua....

 

[capricorno]

Casa letteraria ma anche dimora reale che rappresenta per Fogazzaro un rifugio quieto ed appartato, affacciato sulle acque del lago è immerso nel verde. Grazie alle competenti cure di Giuseppe ROI, ogni forma di ricordo dello scrittore Fogazzaro è stata custodita e valorizzata, dagli oggetti personali, al tavolo della terrazza presso il quale Antonio si fece fotografare col figlio Mariano, morto di tifo in giovane età.

Il terrazzino, tanto amato da Fogazzaro...

Il giardino sul retro della villa.

Da cui si gode questo splendido affaccio..

Nell' ottocento la villa era di proprietà dei Barrera, famiglia a cui apparteneva Teresa, madre di Fogazzaro. Lo scrittore vi si rifugiò in tenera età, nel 1859 accolto dallo zio materno, per allontanarsi dalla natia Vicenza a quel tempo oppressa dal dominio austriaco.
L' edificio fu realizzato su una preesistente costruzione, di cui presenta tuttora l' originario giardino. Nel 1960 il Marchese Giuseppe ROI, pronipote di Fogazzaro, ricevette in eredità la villa di Oria, divenendo l'unico custode delle memorie ivi conservate.

Il suo scrittoio....al figlio Mariano sono dedicate le strazianti parole incise dall' autore nel cassetto della scrivania dello studio : " Mariano, Mariano, Mariano mio! Fuori da ogni vanità, da ogni passione raccolgo il mio cuore in Dio e in te".....ma non solo questa. Più di una iscrizione nella casa, tra cui anche quella di carattere giocosi, lasciata sulla porta di camera da letto Fogazzaro, dallo scrittore Giacomo Zanella che, in veste di felice ospite della dimora, ne celebra la piacevolezza e l' accoglienza ricordando come....

" Tra tanto variare d' ombra e di luce..
che sui monti e sul lago il sol induce
una cosa non muta il lieto volto...
onde sempre qui vien l'ospite accolto."

Continua....

 

[agra]

Bellissima deviazione ... piccolo mondo antico ... un grande ricordo ...

Inviato dal mio GT-I9505 utilizzando Tapatalk

 

[Gabriele C.]

Ricordi liceali ancora vivi...
Feci una bella interrogazione d'italiano su "Piccolo mondo antico" e l'episodio di Ombretta...
Mi ricordo anche lo sceneggiato in televisione...

 

[capricorno]

Tutti quei luoghi parlano di lui,di Fogazzaro, l' illustre cittadino di questo piccolo mondo affacciato sul lago....


La via, a lui dedicata....

Corre parallela quasi a filo d'acqua...

Il piccolo borgo, rimasto quasi intatto sulle soglie del tempo..

La darsena, dove si consumo' la tragedia della piccola " Ombretta"....

Prima di lasciare questi luoghi, vorrei mostravi un filmato trovato in rete, dell'interno della villa, dove tutto è rimasto come allora.
L'ultimo proprietario ha lasciato espressamente scritto di voler che il visitare che entra in questa casa, abbia l'impressione che i padroni di casa siano usciti per una breve passeggiata....
Non ha l'aspetto di una casa abbandonata, ma di casa viva: la tavola apparecchiata per una grande festa, i fiori appena recisi freschi nei vasi, la luce accesa sullo scrittoio, il libro aperto nella biblioteca ...sino ai cappotti e cappello appesi sulla gruccia in anticamera, danno la parvenza cge ancora qualcuno abita qui!

Ora la dimora è del FAI, che ne cura tutti gli aspetti......

Per le magiche suggestioni che si vivono, vi consiglio caldamente di visitarla [emoji4]



Un' ultimo sguardo attorno a questo incanto...e poi, sulla via del ritorno verso Como.....

 

[gabriele e romina]

Ciao Oriana che splendida carrellata di foto! Il lago di Como è veramente un posto affascinante....ogni paesino sarebbe da visitare e lungo la strada che costeggia il.lago ci si dovrebbe fermare spessissimo a fare foto. ..almeno questa è stata la nostra impressione, visitandolo.
Sempre dettagliata e ricca di informazioni.
Grazie Oriana...saluti

 

[capricorno]

Ciao Oriana che splendida carrellata di foto! Il lago di Como è veramente un posto affascinante....ogni paesino sarebbe da visitare e lungo la strada che costeggia il.lago ci si dovrebbe fermare spessissimo a fare foto. ..almeno questa è stata la nostra impressione, visitandolo.
Sempre dettagliata e ricca di informazioni.
Grazie Oriana...saluti

Che piacere ritrovare degli amici !!
Così lo avete visitato? ....ma proprio tutto[emoji6] ?...son contenta vi sia piaciuto... è un piccolo fiordo [emoji6]

Ciao

Ps. La piccola si sarà fatta grande..[emoji4]

 

[Rodolfo]

I Borghi d'Italia sono un'infinita collana di perle preziose.

 

[capricorno]

Vorrei portarvi in un luogo da sogno, dove ovunque si posa lo sguardo è bellezza...

Il lago offre molte possibilità in tutte le stagioni dell' anno. Attraverso la navigazione lago, è possibile raggiungere diverse località, alcune note a tutti....altre un po' meno...

Da dove partiamo?.....da Como, salendo su uno dei tanti natanti che partono alla scoperta del lago......

Per dirigerci a Tremezzina, dove su di un promontorio che si protende nel lago, sorge un' elegante e romantica dimora immersa in un curatissimo giardino. Un promontorio da dove si godono incantati paesaggi sul Lario.....

- Villa del Balbianello _

Elegante e romantica dimora!...una villa delle meraviglie!
Voluta dal Cardinal Durini, la villa ha ospitato letterati e viaggiatori fino al suo ultimo proprietario, Guido Monzino, avventuroso esploratore di vette. La sua vita quotidiana e le fortunate gesta, emergono da cimeli di viaggio, arredi e preziose quanto curiose collezioni di oggetti d'arte, racchiusi all'interno di queste mura......

La villa si raggiunge via lago, dal porticciolo di Lenno; via terra, attraversando il suggestivo promontorio......andiamo dunque!!

Un suggestivo percorso, immerso nel verde e nella natura. Di facile accesso ci s' impiega 20 minuti per raggiungere il cancello.....e varcare la porta del sogno....

La costruzione della villa e della splendida loggia, risale alla fine del settecento, quando il Cardinal Durini acquistò la punta di Lavedo, una romantica penisola lacustre sul lago di Como, per edificarvi un'appartata dimora di villeggiatura e di svago letterario.
Il luogo aveva ospitato in precedenza un piccolo cenobio religioso francescano, del quale rimane a testimonianza solo la stretta facciata della chiesetta caratterizzata da due campanili.

Alla morte del Cardinale, avvenuta nel 1797, la villa appariva già costituita da due corpi quadrangolari comunicanti e da un loggiato che si poneva come ponte ideale fra la biblioteca ed il salotto adibito alla musica.

La Villa passò in eredità a Luigi Porro Lambertenghi, nipote del Durino, che trasformò la residenza da luogo di meditazione , in ritrovo per massoni. Il volontario esilio di Luigi in Belgio, suggerì la vendita della proprietà a Giuseppe Arconati Visconti, che insieme alla moglie Costanza, rese la Villa un prestigioso salotto estivo frequentato da Berchet, Giusti e Manzoni.


Una splendida visione, appena varchi l' ultimo tratto che la nasconde alla vista.....

Prima di scendere nel parco , alla nostra destra l' Orangerie.....che offre uno spazio molto suggestivo e riparato da dove ammirare il lago....

 

[capricorno]

Gianmartino Arconati Visconti, figlio di Giuseppe, arricchì il Balbianello del parapetto in pietra che delimitava la terrazza; ma il casato andava estinguendosi e la Villa venne abbandonata per 39 lunghi anni, prima che nel 1919, venisse acquistata dal generale americano Butler, a cui si devono importanti restauri. Restauri tesi a recuperare i preziosi arredi degli Arconati.

Alla morte del generale, gli eredi vendettero la Villa a Guido Monzino, noto imprenditore milanese, colto collezionista e viaggiatore....
La Villa venne nuovamente restaurata è trasformata in parte in museo privato ove Monzino, raccolse con perizia ed attenzione museografica, i ricordi di viaggio, le collezioni d' arte e i cimeli delle famose spedizioni da lui compiute, come la conquista del Polo Nord nel 1971 e dell' Everest nel 2973.


Qualche scatto della sezione museo, ricavata nel sottotetto della Loggia....

Le onoreficenze e la slitta e tutto l' equipaggiamento della spedizione al Polo Nord.

L' 11 ottobre 1988, alla morte di Monzino, per suo volere testamentario la Villa, gli arredi e lo splendido giardino del dosso di Lavedo vennero lasciati in eredità al FAI, con una dote che ne aiuta ancora oggi la manutenzione......


Ma ora , scendiamo dall' Orangerie alla scoperta del giardino....

Il lussureggiante giardino che incornicia la Villa, segue un ideale percorso ascensionale. Dai grandi platani potati a candelabro in alternanza a glicini ed edera rampicante, che accompagnano il visitatore appena attraccato all' imbarcadero. Sì sale arrivando all' ampia balconata delimitata da siepi di lauro e bosso , fino a giungere al sentiero che guidato dal prato inglese, conduce al loggiato all' aperto.....

Numerose statue perfezionano il quadro, che dovendo tener conto della natura scoscesa e rocciosa della penisola, appare un libero compromesso tra la rigida geometria del giardino all' italiana e la monumentalità del parco alla francese.

La Loggia, cuore del giardino, domina dall' apice del sentiero è garantisce un doppio panorama: da una parte la Tremezzina, centro di quel lago tanto amato e descritto da Stendhal, dall' altra il bacino, detto Durini o di Diana, che indirizza verso l' isola Comacina.

La loggia, è posta sul punto più alto del dosso di Lavedo e consente di ammirare da due lati le straordinarie vedute del lago.

 

[Miryam]

......aggiungo anch'io un piccolo particolare.....spero non me ne voglia Capricorno, se sono entrata in punta di piedi nel suo thread....

 

[capricorno]

Peccato ! Non vedo la fotoooo!

 

[Miryam]

Peccato ! Non vedo la fotoooo!

Io la vedo dal pc.

 

[capricorno]

La Loggia è caratterizzata da due ambienti chiusi posti simmetricamente alle estremità dell' edificio.
La Biblioteca e la Stanza della Musica, oggi detta Cartografo; sono custodite le carte geografiche con i percorsi tracciati dallo stesso Monzino, prima di intraprendere ogni sua spedizione. Curava ogni particolare e tracciava la rotta, sia per terra, che per mare....parecchie le carte nautiche.

Nella Biblioteca invece, sono custoditi oltre 4000 volumi prevalentemente di tema geografico e di viaggio, che Monzino collezionò in anni di scrupolose ricerche. Rappresenta oggi una delle più preziose e complete collezioni bibliografiche dedicate alle spedizioni alpinistiche e polari.

Nella stanza della Musica invece è conservata una raccolta di carte geografiche e mappe, sia antiche sia moderne, oltre una rara collezione di stampe antiche del lago di Como.


Eccole nella foto....

La vista è guidata, e viene effettuata ad intervalli di circa due ore, dalle brave volontarie del Fai.

Usciamo dalla loggia e attraversiamo il breve tratto di giardino , per entrare nella casa....dando uno sguardo al panorama innanzi a noi...

Entreremo dalla parte più alta, la Villa è sviluppata su più piani, quindi invece che salire... scenderemo..

Gli interni sono arredato con estrema armonia da mobilio inglese e francese del XVIII e XIX secolo. Preziosi arazzi, tappeti orientali e lampadari italiani.
In alcune stanze inoltre Monzino ha curato personalmente l' allestimento di vetrine, in cui sono custoditi antichi e rari reperti della civiltà africana, azteca, della cultura Teothuacan, oltre a idoli cicladici,figure Maya in terracotta e ceramiche cinesi di epoca Tang e Ming.

Entrando, subito a destra il suo studio...

Il caminetto.....e una bella credenza con sopra una veduta ad olio della villa, vista dal lago.

Dall'altro lato , la bella sala di ricevimento dove sono esposte le collezioni che vi dicevo...

La scala, in perfetto stile marinaro, eseguita tutta ad incastro senza un chiodo, porta nel sottotetto, dove è allestita la mostra dei cimeli e le attrezzature Delle spedizioni al Polo Nord ( che vi ho mostrato in anteprima).

 

[capricorno]

Proseguiamo la visita in un crescendo di emozioni...si entra nel cuore della dimora!

La camera da letto...

Le stanze degli ospiti...

Ambienti molto curati in cui si respira la vita, il tempo che scorre lento....in affaccio al lago e alla dolcezza del paesaggio...

 

[capricorno]

La Villa, vi ricordo è costruita su 4 piani. Noi siamo entrati dall' alto, scendendo dalla loggia, ma per gli ospiti che arrivavano dal lago, Monzino ha studiato un ingresso posto più in basso. Il vero ingresso della villa...si trova a lato della chiesetta...

L' ingresso.....

....e di seguito i vari salotti di ricevimento ospiti...

Si scende sempre più verso il lago...il prossimo ambiente è stato recuperato, scavando nella roccia. Si tratta del " fumoir"...il pavimento di questa sala venne abbassato di un metro, per poter accogliere la boiserie settecentesca proveniente da un castello francese.

Il particolare della finestra..da cui si denota il pavimento scavato e più basso....

Si prosegue entrando nel cuore della casa, dove tutto è restato secondo il volere del proprietario...

Le sue collezioni cinesi....

Si respira "l' aria di casa"....ci viene spiegato che il volere del padrone di casa è che tutto restasse immutato , dando l' dea di " vissuto".....la sala da pranzo, ad esempio, apparecchiata con la tovaglia bianca con ricamate le iniziali....

L' ambiente gode di un bell' affaccio sul lago....

Attiguo a questa sala, la piccola saletta dove Monzino, amava fare colazione al mattino. Piccola, dotata di un passavivande che la metteva in comunicazione con la cucina , posta al livello inferiore....una particolarità: è ricavata nell' ambiente della ex chiesetta, dove ha sede il meccanismo della cella campanaria....

Il passavivande e il meccanismo....

Si prosegue, tornando brevemente sui nostri passi ( è veramente un saliscendi di gradini e corridoi) perché manca di vedere il piccolo appartamento che Monzino, fece costruire per ricevere la madre. Solo due piccoli ambienti, ma molto belli e confortevoli con una bellissima vista sul lago e sulla piccola darsena sottostante...

 

[massimilianob]

complimenti, gran bel servizio, ci si potrebbe ricavare una bella monografia. prima o poi farò qualcosa del genere anche per il mio amato verbano, ma temo che non possa competere contro il lario dal punto di vista architettonico e delle ricchezza storica.

 

[capricorno]

complimenti, gran bel servizio, ci si potrebbe ricavare una bella monografia. prima o poi farò qualcosa del genere anche per il mio amato verbano, ma temo che non possa competere contro il lario dal punto di vista architettonico e delle ricchezza storica.

Grazie Massimiliano, anche il Verbano ha un suo perché... Ci sono angoli che meritano veramente, forza forza!! Aspettiamo il tuo contributo!!

 

[capricorno]

Con l' ultimo ambiente, termina la visita dell' intera villa....usciamo dalla chiesetta, che non è più tale ma trasformata in punto vendita di oggettistica e libri.

Il punto di arrivo è questa piccola piazzola a ridosso del lago....protetta dal sole dai grandi alberi....e con Delle panchine dove poter sostare...

Ma non finisce qui ...ancora c'è molto da vedere....infatti, proprio a lato della chiesetta, una scala a picco sul lago, porta ad una piccola darsena protetta....ne scendiamo alcuni scalini, poi una cancellata non permette di andare oltre....

La vista è bellissima....

Risalendo il pendio, ci rechiamo nella parte più alta da dove parte un sentiero abbastanza inerpicano, che porta sul lato opposto della penisola.
Infatti, cosa di cui ti rendi conto dopo, quando eravamo all' interno della villa, si vedeva uno spiazzo a verde, molto curato....ma non capivo come raggiungerlo...da dove si passasse.
In un primo tempo, pensavo da un locale della villa, ma non è così....

Questo spiazzo, lo si vede chiaramente dalle finestre in affaccio....

Ma da dove si passa?
Una foto rivelatrice mi fa scoprire il sentiero....

Lo percorriamo.....

Ci ritroviamo dall' altro lato, con una superba vista prospettica verso l' alto....

....un giardino molto appartato e curato...

Il punto focale...il grande albero potato ad ombrello, si precisa indicazione del proprietario....non porta via la visuale del lago, dai piani alti della villa e fornisce una buona protezione dal sole....

Guardate in questa foto, come l'abitazione si amalgama con il paesaggio e la natura che la circonda, diventando un tutt'uno ...

Prima di terminare, una piccola nota....

Questa è la Villa che ha incantato Hollywood!! È risaputo che il lago di Como abbia la capacità di ammaliare Hollywood, ed in particolare Villa Balbianello si è presa la scena in due produzioni multimilionario dell' industria dei sogni americana.

Le sue linee sobrie, semplici, con una terrazza a lago semplicemente unica è dominata dall' enorme leccio potato ad ombrello, così come la Loggia, dalla quale si gode una vista mozzafiato è un unicum!!


Il suo fascino non è sfuggito a George Lucas. Il padre di Star Wars ha infatti voluto ambientare qui, la residenza della senatrice Padme' Amidala sul ' pianeta dei laghi' Naboo, in " Episodio II - L' attacco dei cloni " uscito nel 2002.

Da questa Villa è passato anche James Bond, interpretato da Daniel Craig, nel suo " Casinò Royale".




Ancora qualche scatto per voi, prima di lasciare la Villa....

E altri scatti visti, dal lago....

...sul battello che ci porterà verso la prossima meta...

...a presto!

 

[Didi]

Quanto è bello il lago di Como! Peccato che le foto di inizio non si vedono più.
Tu le puoi recuperare ancora?

Il ramo di Como é il più ricco di ville ma per natura il ramo di Lecco con la Grigna che lo sovvrasta ha un fascino ancor più particolare.
ed anche il fondo lago con le sue alte montagne per molti mesi innevate é uno spettacolo.
Questo lago sconosciuto a molti italiani a mio parere merita una visita.
Brava Oriana che lo fai conoscere!