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Roma...il mio viaggio , nella Grande Bellezza.

:D :D :D :D :D (Certo Mimmo ...diciamo che " 'o scurdato..".....si dice così a Napoli. ) non basta mettere una "O"davanti per parlare Napoletano..... in questo caso......magg scurdat :D sei fantastica. scusa se ti porto ot......ai musei di Capodimonte sul finire del percorso culturale, dopo una bella "abbuffata"spesso c'è un pianista che intrattiene i visitatori con le note di Chopin e altri grandi...............
 
Fa piacere se ogni tanto qualcuno si affaccia a leggere qui :) ... ultimamente mi ritrovo a scrivere e parlare solo per me stessa o per altri al di fuori di questo forum, sembra un paradosso ma è vero ;)...ma va bene così.

Si affacciano e leggono... magari non intervengono, ma lo fanno e se guardi bene, questo 3D ha avuto 22657 visite... a volte anch'io mi limito a leggere e guardare le foto nei vari 3D ma ciò non significa che io non ritenga interessante quanto scritto... ;)

Gianni
 
:D :D :D :D :D......non basta mettere una "O"davanti per parlare Napoletano..... in questo caso......magg scurdat :D sei fantastica. scusa se ti porto ot......ai musei di Capodimonte sul finire del percorso culturale, dopo una bella "abbuffata"spesso c'è un pianista che intrattiene i visitatori con le note di Chopin e altri grandi...............
:D
Mimmo, la pronuncia nella mente , più o meno, l'avevo intuita ( a parte la o iniziale) il difficile è scriverlo!... grazie ;)
Deve essere interessante e mi piace il connubio musica ed arte, complimenti agli organizzatori!

Si affacciano e leggono... magari non intervengono, ma lo fanno e se guardi bene, questo 3D ha avuto 22657 visite... a volte anch'io mi limito a leggere e guardare le foto nei vari 3D ma ciò non significa che io non ritenga interessante quanto scritto... ;)

Gianni
Sicuramente è così Gianni, io non pretendo nulla sia chiaro, ma mi piace il dialogo e qui ed in altre parti è molto carente, tutto qui....
Ci sarebbe da farsi domande...il poco interesse ? .... probabilmente i tempi sono cambiati ed è più facile mettere un like, piuttosto che argomentare.

Ciao Mimmo, ciao Gianni e grazie.


Probabilmente lo finirò, spero a giorni.
 
Le luci di Roma....


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( immagini dal web.)







Buon Natale.
 
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Eravamo rimasti a Caravaggio....

Mentre Caravaggio sconcertava i suoi committenti con la realtà popolana dipinta nei suoi quadri, un altro artista li deliziava con le sue stupefacenti sculture: Gian Lorenzo Bernini.
Più di ogni altro artista, fu capace di catturare l'attimo, di congelare le emozioni nella pietra trasmettendo all'osservatore il senso di un'azione drammatica.

La sua estasi di Santa Teresa, nella chiesa di Santa Maria della Vittoria, è un'insieme di affascinante realismo ed è considerata uno dei massimi capolavori barocchi di tutta l'arte italiana.



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Altri esempi del genio dell'artista, in Galleria Borghese, dove nel Ratto di Proserpina si ammira come sappia rendere il freddo marmo, morbido come carne viva e nell'Apollo e Dafne è la sua abilità , nel rendere il momento preciso in cui le mani di Dafne, cominciano a tramutarsi in rami e foglie, per sfuggire ad Apollo che la insegue.

Sono opere di grande elevatura...vediamole insieme...


- L' estasi di Santa Teresa d' Avila -

Scolpita da Gian Lorenzo Bernini si trova in Santa Maria della Vittoria. Incastonata in un incrocio intasato dal traffico, una chiesa dall'aspetto modesto, vista dal di fuori, quasi poco attraente....



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.... è il suo interno che stupisce!


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Uno scrigno dorato che custodisce alle pareti entro nicchie, dei capolavori eccelsi. Abituati alla narrazione pittorica di tele ed affreschi, in questa chiesa dall'apparenza semplice, la narrazione avviene attraverso gruppi marmorei posti negli altari. Tra questi, l' Estasi di Santa Teresa, è un vero e proprio capolavoro. Collocata nella Cappella Cornaro, l'opera è stata creata rispettando le parole della Santa.


" Un giorno mi apparve un'angelo bello oltre ogni misura. Vidi nella sua mano una lunga lancia alla cui estremità, sembrava esserci una punta di fuoco. Questa parve colpirmi più volte nel cuore......

...nessuna gioia terrena può dare un simile appagamento. Quando l'angelo estrasse la sua lancia, rimasi con un grande amore per Dio."



Queste furono le parole che ispirarono l'artista che le tramutò plasmando il marmo, facendone un capolavoro.


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Il marmo si fa carne, le emozioni traspaiono illuminando dall'interno questa pietra rendendola viva più che mai.
Una delle sue più straordinarie creazioni artistiche, un monumento che ha una valenza scenografica ed illusionistica straordinaria.

Bernini rappresenta la Santa in atteggiamento di rapimento dei sensi. Sospende la figura su un masso a forma di nuvola , la cui base arretrata e più scura, risulta a prima vista invisibile così che il marmo della nuvola sembra davvero sospeso in aria.

Ma ciò che dà il miglior effetto scenografico è la luce.
Bernini dietro il gruppo scultoreo, crea una piccola nicchia, un'abside emiciclica che fuoriesce dal perimetro della chiesa. In questo modo riesce ad aprire una finestra, in sommità della piccola abside che rimane invisibile a chi osserva la cappella.
Da questa invisibile apertura entra un fascio di luce dall'alto che illumina il gruppo scultoreo.
Per accentuare il valore simbolico della luce, inserisce una serie di raggi dorati che esaltano la luce stessa che entra dalla finestra nascosta. L'effetto dovette essere straordinario, rispetto alla penombra della cappella, creando una sensazione di illusionismo scenografico assolutamente inedito.

Una cappella che è quasi un palcoscenico teatrale. E tale l'intenzione consapevole di Bernini che ai lati della cappella, inserisce due piccoli palchetti finti dove sono in affaccio, le figure dei committenti.
In pratica in questa straordinaria opera, tra le più barocche che si possano immaginare, Bernini riesce con un'invenzione che crea sicuramente meraviglia e stupore, a fondere scultura, luce, architettura e pittura all'unisono per creare un' immagine dalla forte spettacolarità.


Mi permetto di inserire un video tratto dalla rete.... In cui potrete ammirare da vicino l'opera.



Barocco : stile attuato in un periodo storico preciso, esso indica tutto ciò che è fuori misura, eccentrico, eccessivo, fantasioso, bizzarro, magniloquente ma che soprattutto tende a privilegiare l'aspetto esteriore rispetto ai contenuti interiori...in poche parole " stupire"!!

Credo che Bernini ci ha stupito parecchio, ma è anche riuscito a fare trasparire le emozioni, ed è per questo che è un grande personaggio, forse unico della sua epoca.
Bernini, specchio di quel periodo riflesso nella grande capacità artistica di questo uomo, che ha saputo tradurre in tutte le sue opere la sintesi dell'essenza pura del Barocco.
Stupire, sconvolgere lo spettatore portandolo dentro l'opera, in questo caso l'Estasi di Santa Teresa, che credo sia ( almeno lo è per me) l'espressione più pura del Barocco.

Due cenni sull'uomo....

Bernini figlio di uno scultore tardo manierista di nome Pietro, si dedicò precocemente alla scultura divenendo ben presto uno dei principali protagonisti della vita artistica romana. È a Roma infatti che si svolse tutta la sua vita artistica al servizio della Corte Papale. Lui l'artista che più contribuì a diffondere in ambiente romano, lo stile Barocco. Stile che divenne matrice di ogni trasformazione urbana della città eterna.

Le sue opere:

- Appena ventenne realizzò quattro importanti gruppi scultorei per il Cardinal Borghese : Enea e Anchise; il ratto di Proserpina; il David e Apollo e Dafne.


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Il David





- A soli 25 anni, venne chiamato da Urbano VIII, appena eletto papa, che gli commissionò il Baldacchino bronzeo per la Basilica di San Pietro; cominciando così la sua attività che si concluse con una delle sue opere più mirabili, il colonnato ellittico che definisce la piazza della Basilica.

Grande abilità tecnica, unita ad una fervida fantasia gli consentì di avere un'attività produttiva molto vasta in tutte le arti. Sempre e comunque alla ricerca dell'effetto scenografico. Autore di molti ritratti e numerosi monumenti funebri, i maggiori all'interno di San Pietro. Oltre alle statue presenti nelle chiese, sono anche numerose le sculture monumentali per gli spazi urbani, la fontana dei quattro fiumi a Piazza Navona, del Tritone a piazza Barberini...per citarne alcune.

In campo architettonico, oltre il colonnato, Palazzo Montecitorio, chiesa di Sant' Andrea al Quirinale....e molti altri. Bernini contribuì a definire la nuova sensibilità barocca in ambiente romano, dando un contributo alla nuova immagine di Roma, che dal virtuosismo barocco riceve l'aspetto che ancora oggi contraddistingue maggiormente il suo centro storico.

Ma sono le sculture a dare il meglio....


- Apollo e Dafne -



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È un'opera giovanile di Bernini, 40 anni dopo la sua esecuzione, lo stesso Bernini disse che non avrebbe potuto fare di meglio.
Il soggetto deriva dalle Metamorfosi di Ovidio. Apollo, grande arciere. Prende in giro Eros perché lo considera poco abile nell'uso di archi e frecce. Eros decide di vendicarsi, colpisce Apollo con una freccia d'oro che lo fa innamorare perdutamente della ninfa Dafne. Con una freccia di piombo colpisce Dafne e fa così in modo che lei lo rifiuti senza speranza. Apollo pazzo d' amore e di desiderio la insegue, ma lei sfugge implorando il padre, il fiume Peneo di sottrarla al suo abbraccio.
Peneo soddisfa il suo desiderio trasformandola in un albero di alloro nel momento esatto in cui sta per essere afferrata.


La scultura fotografa il momento della metamorfosi, il corpo di Dafne è già avvolto di corteccia, le mani, i capelli si riempiono di fronde, i piedi si immobilizzano nelle radici. Tutto il corpo ruota su se stesso, in bilico tra il movimento della fuga e l'irrigidimento che la sta trasformando in pianta. Il braccio proiettato in avanti, il volto terrorizzato e leggermente piegato all'indietro. Apollo l'insegue e con il braccio abbraccia il fianco che si ricopre di corteccia, la gamba sollevata in corsa ed il mantello agitato dal vento, suggeriscono concitazione e movimento.


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Alla base della statua la citazione di Ovidio.
Bernini lavora il marmo con tale virtuosismo da dare una sensazione di estrema leggerezza... è come un marmo che vola....


Un bellissimo video preso in rete, ancora una volta mi permetto di suggerirvi la visione.....



- Il ratto di Proserpina -



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Entrando nella sala ci si avvicina alla statua...( ricordo che si trova nella Galleria di villa Borghese)...con una certa riverenza. Posta al centro della sala colpisce la figura gigantesca e possente di Plutone, che sta compiendo un'azione moto precisa. Plutone re degli inferi, sta portando Proserpina come sposa all'inferno e lei , in poche parole, non ci vuole andare.... perché lei è la primavera è la rifioritura della terra.

La scena è selvaggia, violenta, lo si denota dai muscoli tirati e lei fa un gesto incredibile! Con la mano sul volto di Plutone lo respinge, dal canto suo, il volto contratto sotto la spinta della mano è di una assoluta verità, realtà...
Bernini anche qui ha reso perfettamente la scena, fotogramma di una rappresentazione teatrale.
Per la prima volta le statue hanno l'espressione e lei piange, le lacrime le rigano il viso, la bocca aperta in segno di terrore.

Se noi passiamo in rassegna tutta la scultura sia antica, sia quella di Michelangelo suo predecessore, cosa vediamo?.....che nessuna ha espressione, neppure in Michelangelo, nessuna delle sue sculture ce l'ha.

Qui la realtà passa attraverso i moti dell'anima dei sentimenti che cambiano... è il concetto di movimento...la pietra che si " fa carne" ...e qui lo vediamo molto bene....



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...nel particolare della mano di Plutone, i polpastrelli nella presa sulla coscia di Proserpina....affondano in una presa soffice, morbida di carne...e non di marmo. Lo vediamo nei muscoli contratti della schiena di Plutone....questa è un'opera da vedere a 360°, non a caso è stata posizionata sola al centro del salone. Girandosi attorno si scopriranno tanti piccoli, stupefacenti particolari che denotano la sensibilità artistica di questo scultore.





Spero che la lettura sia stata piacevole e di avervi fornito una lettura visiva di ciò che si può ammirare attraverso le bellezze di Villa Borghese, uno dei mille angoli di Roma.

Il prossimo itinerario sarà più leggero...sempre se vi farà piacere.:)
 
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Mmmh....prima di passare ad altro e visto che siamo a due passi da Santa Maria della Vittoria, vi porterei qui...

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Sapete dove siamo ??




...a presto...
 
Spero che la lettura sia stata piacevole e di avervi fornito una lettura visiva di ciò che si può ammirare attraverso le bellezze di Villa Borghese, uno dei mille angoli di Roma.../...

certo che è stato piacevole ed i 3 video con le immagini hanno reso la lettura più interessante... :D

Mmmh....prima di passare ad altro e visto che siamo a due passi da Santa Maria della Vittoria, vi porterei qui...

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Sapete dove siamo ??

Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri in piazza della Repubblica (ex piazza dell'Esedra) e a ridosso delle terme di Diocleziano... :rolleyes:

Gianni
 
Grazie.:)

Bravo Gianni!!
Si, siamo proprio alle terme in pieno centro di Roma e di fronte ad un altro esempio di riutilizzo degli spazi.

A presto con il post di questo luogo....
 
Di fronte a certi capolavori si resta senza fiato... il ratto di Proserpina è davvero stupefacente.
Attendo di leggerti ancora!
Bentrovata Elena, ciao!





Come dice bene Gianni, siamo in piazza della Repubblica, una grande e suggestiva piazza di Roma....


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...dove c'è un luogo molto particolare : le Terme di Diocleziano


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... almeno ciò che resta di quello che erano le grandi terme della Roma antica.


Vediamole attraverso una ricostruzione...








Belle vero??!!

Iniziate nel 298 dall'imperatore Massimiano , nominato Augustus dall'impero Romano d'Occidente da Diocleziano e aperte nel 306 dopo l'abdicazione di entrambi. Sorgono tra la Piazza della Repubblica, piazza del cinquecento, via Volturno e via XX Settembre, in una vastissima area in cui ancora oggi possiamo ammirare le mura e in cui sono conservati molti dei suoi resti.


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Fanno parte del circuito museale del Museo Nazionale Romano ( ne parlai all'inizio del thread). Le terme furono costruite per servire i quartieri della Roma antica : Viminale, Quirinale ed Esquilino. Per realizzarle fu smantellato un intero quartiere composto da insulae ed edifici privati, sconvolgendo la viabilità preesistente. Simili nella forma alle terme di Caracalla, che a sua volta si ispirarono alle Terme di Traiano, ma erano grandi il doppio.
Subirono il destino della grandissima parte dei monumenti romani, utilizzate per secoli come cava di materiali edili di grande pregio da riutilizzare per altre costruzioni.
Fatto assai noto e tipico in tutta Roma....si pensi allo spoglio del Colosseo...

Il riuso....avvenne nel 1560, quando il frigidarum fu trasformato in ciò che vediamo oggi.





Santa Maria degli Angeli e dei Martiri


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Questa mastodontica Basilica ingloba quelli che un tempo erano la vasta anticamera e il tepidarum delle Terme di Diocleziano, come s'intuisce dalle otto gigantesche colonne in granito egizio alte 14 metri. Fu progettata da Michelangelo nel 1563, ma tranne che per le grandi volte a crociera, non si vede quasi traccia del suo progetto, completamente rimaneggiato da Vanvitelli.


Qualche scatto di particolari che mi hanno colpito di più...

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Bellissima questa acquasantiera...pensate che è alta quasi come una persona...


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Il bel portale d' ingresso con l'Annunciazione.....molto, molto particolare...


È vastissima e ovunque riecheggiano amplificati i nostri passi... un'elemento interessante è la doppia meridiana tracciata sul pavimento del transetto che indica la posizione della stella polare, l'ora precisa in cui il sole è alto allo zenit. Il sole penetra da un foro sulla destra sopra l'entrata della navata di destra. Inaugurata da Clemente XI, venne utilizzata per regolare gli orologi della città.


Un video di questa bellissima Basilica, preso in rete.




Un saluto e a presto.
 
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Dei miei giorni trascorsi durante questi ultimi tre anni, in questa città, serbo molti ricordi...alcuni percorsi , sono stati fatti più volte, perché ci sono luoghi che ti prendono veramente il cuore. Il centro storico, seppur trafficato di turisti, ti regala sempre qualcosa di nuovo.
Se devo stilare un percorso...bhe...ce n'è più di uno che mi piace ripercorrere....


La zona del Pantheon....sul calar della sera...
Osservare il via vai delle carrozzelle...



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....e la magia della notte, quando finalmente il luogo riprende il suo giusto tono...


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.... l'ora del tramonto, regala la veste più bella a questa scalinata....

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....il lungo Tevere...da ovunque lo guardi è sempre bello...

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...il Circo Massimo, quando le ombre si allungano.....

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...e poi un luogo che cambia aspetto, dal giorno alla notte...


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Campo de' fiori!
Rumoroso colorato " il campo" è uno dei punti nevralgici della vita romana.
Di giorno mercato affollato di gente, di notte diventa un bar all'aperto.


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Per secoli campo de' fiori, è stato il luogo dove si svolgevano le esecuzioni pubbliche. Lo a vittima più famosa fu il monaco e filosofo Giordano Bruno, bruciato sul luogo, in un rogo, accusato di eresia e siamo nel lontano 1600. Il luogo dell'esecuzione è oggi segnato dalla sinistra statua incappucciata del monaco.

Fino al 400, qui c'erano campi di fiori ed orti, ecco il perché del suo nome. Oggi ospita tutte le mattine un animato mercato e di notte c'è un ambiente di festa molto gradevole, infatti sono numerose le terrazze dei bar che offrono aperitivi. In mezzo alla piazza sta' a guardare la statua, alquanto sinistra, di Giordano Bruno.

Si possono incontrare anche curiose iscrizioni fuori dei bar....


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A Campo de' fiori puoi perderti nelle stradine che attorniano la piazza e che mantengono ancora il nome degli artigiani che qui avevano le loro botteghe: via dei cappellari, via dei giubbonari , via dei baulai....e poi, ritornare sulla piazza per fare acquisti al mercato o vedere il via vai delle persone seduti comodamente in uno dei tanti ristorantini e bar che si affacciano sulla piazza.....











Continua.....
 
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Sembra di passeggiare accanto a te..... :D ti ho già detto grazie???
 
[emoji4]...allora Mimmo ...vogliamo proseguire con la nostra passeggiata? [emoji6]




" Quello scroscio d'acqua che ti sorprende all'improvviso mentre, pigiata tra le ali della folla, in un via vai incrociato ed incessante in un vicolo troppo stretto che fatica a contenerla tutta.....ha qualcosa di magico, quando finalmente l'ultimo barlume di casa, che si frappone alla vista, lascia intravvedere in uno slargo un bagliore....ed un suono roboante di cascata....che cascata non è...."


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....non ci sono parole per questa meraviglia!






Fontana di Trevi.

Immortalata da Marcello Mastroianni e Anita Ekberg nella "Dolce vita", la fontana di Trevi è un'esuberante opera rococò.
Il complesso scultoreo occupa quasi tutta la piazza...non è una fontana qualsiasi, ma un capolavoro scenografico capace di dare illusione....provate, provate a chiudere gli occhi e ad ascoltare il " rumore" dell'acqua...sentirete il refrigerio, la frescura che genera in questo spazio ristretto....



Una delle più celebri fontane del mondo, progettata da Nicola Salvi, che vinse un concorso indetto da Papa Clemente XIII ,è adagiata su un lato di Palazzo Poli.


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Iniziata nel 1732 e completata nel 1762 da Giuseppe Pannini, è in stile tardo barocco ed è stata costruita in travertino, marmo, intonaco, stucco e metalli. La storia della fontana è strettamente legata a quella del restauro dell'Acqua Virgo, ovvero dell'acquedotto dell'acqua Vergine che risale ai tempi dell'imperatore Augusto.

Infatti l'architetto Agrippa, suo genero, fece arrivare l'acqua corrente dal fiume Aniene fino a Campo Marzio per alimentare le terme, volute e completate dallo stesso Agrippa, cui si deve anche l'edificazione del Pantheon.
L'acquedotto era lungo più di 30 km, quasi tutti sotterranei. L'acquedotto dell'acqua Vergine rimase in uso per tutto il medioevo ed è il più antico acquedotto di Roma, ancora funzionante e l'unico che non ha mai smesso di funzionare e ancora fornisce acqua alla città, dall'epoca di Augusto.

Ma, a tal proposito...ma da dove arriva l'acqua?

Vi propongo un video da YouTube, molto interessante....








Facciamo un passo indietro....

Il punto terminale dell'Acqua Virgo nel Medioevo si trovava sul lato orientale del colle del Quirinale nei pressi di un trivio, " trevio " nella lingua dell'epoca. Al centro dell'incrocio venne edificata una fontana con tre bocche che riversavano l'acqua in tre distinte vasche affiancate. Poco tempo dopo, nel 1453, su incarico di Papa Niccolò V, Leon Battista Alberti sostituì le tre vasche con un bacino rettangolare appoggiandolo ad una parete e restaurando i tre mascheroni da dove usciva l'acqua.


Ma come si arriva alla fontana che oggi ci affascina così tanto?


Papà Urbano VIII ordinò all'architetto e sculture Gianlorenzo Bernini una trasformazione della piazza e della fontana, in modo da creare un nuovo nucleo scenografico nei pressi del palazzo famigliare : Palazzo Barberini , che era in fase di ultimazione.



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Bernini progettò una grande mostra d'acqua e prima ancora di ottenere l'autorizzazione, diede inizio ai lavori finanziati dai proventi di una tassa sul vino, imposta ai romani. La morte di Urbano VIII, comportò l'abbandono del progetto Berniniano.Al Bernini caduto in disgrazia per essere stato l'architetto della famiglia Barberini, gli venne dato solo il compito di prolungare l'acquedotto dell'Acqua Vergine sino in Piazza Navona....e sappiamo bene, cosa fece in quella piazza di che capolavoro ne fu capace!!

Trascorsero quasi 60 anni prima che Clemente XI, si ponesse il problema di trovare una soluzione a questa fontana incompiuta! Ma i progetti di Carlo Fontana e di altri architetti non ebbero miglior successo.
Le sorti della piazza e della fontana, vennero ripresi dal successore, Clemente XII,che bandì un concorso ed il bando venne vinto da Nicola Salvi. La costruzione ebbe così inizio e si protrasse con lunghissimi tempi di realizzazione e liti frequenti tra il Salvi ed il Marini, lo scultore incaricato dell'esecuzione della fontana.

La sera del 22 maggio 1762, dopo 30 anni di cantiere, l'opera fu finalmente restituita al pubblico in tutta la sua maestosità.

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Continua....
 
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Il tema dell'intera composizione è il mare. La scenografia è dominata da una scogliera rocciosa che occupa tutta la parte inferiore del palazzo, al cui centro troviamo la grande nicchia delimitata da colonne che fa risaltare le figure, come se fossero sotto un'arco di trionfo.
Qui si erge la grande statua di Oceano, di Pietro Bracci, dalle forme poderose e dallo sguardo fiero ed altezzoso.


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Il dio, ammantato da un drappo che lo avvolge appena è colto mentre incede su un cocchio a forma di conchiglia, trainato da due cavalli alati, soprannominati " cavallo agitato " e " cavallo placido " , in riferimento agli analoghi stati del mare, a volte calmo, a volte burrascoso.


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Ai lati della grande nicchia centrale troviamo altre due nicchie più piccole occupate dalle statue della serenità, a destra di Oceano, e dell'abbondanza a sinistra. Quest'ultima rappresentata mentre regge il simbolico corno, colmo di frutti e monete.
Sempre ai lati dell'arco principale sopra le due nicchie, sono collocati due pannelli a basso rilievo, raffiguranti Agrippa nell'atto di approvare la costruzione dell'acquedotto dell' Acqua Virgo e la vergine che mostra ai soldati, il luogo dove si trovano le sorgenti dell'acqua.
Le quattro grandi colonne corinzie sorreggono il prospetto superiore sul quale si trovano rispettivamente, in corrispondenza di ogni colonna, quattro statue allegoriche più piccole. Da sinistra, l'abbondanza della frutta, la fertilità dei campi, la ricchezza dell'autunno e l'amenità dei giardini..... chiaramente riferiti al potere dell'acqua, rigeneratrice e fonte di vita.
Nel mezzo sormontata dall'imponente stemma araldico di Papa Clemente XIII, sorretto da due rappresentazioni della fama, è posta la grande iscrizione commemorativa che il pontefice volle apporre un po' frettolosamente....

Magari attraverso questo video, riuscite a cogliere meglio i particolari dell'opera....






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Il restauro da poco compiuto l'ha restituita a nuovo splendore.....la sera e la notte le donano parecchio, molto suggestive le luci....


Il video della restituzione alla città dopo il restauro....



Gettare una moneta, come vuole la leggenda, ma si deve porre le spalle alla fontana , gettare la moneta e girarsi vederla prima che tocchi l'acqua...solo così il desiderio si trasformerà in realtà...

Un giorno tornerete a Roma....ci ho pensato più volte, ma anche se non l'ho gettata, più volte ci sono tornata!

Questo è uno dei miei luoghi del cuore e ritorno sempre e volentieri qui.
L'aspetto delle cose varia a secondo dei momenti, delle stagioni e del variare delle ore del giorno.....


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Sono sensazioni visive che creano meravigliose fantasie nella mente;
il variare della luce aumenta l'emozione che si fa vibrante, attraverso la sottile variazione della luce che crea i bagliori sull'acqua...


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La notte è forse l'ora in cui si percepisce tutta la forza di questa fontana, quando i " rumori" attorno calano di intensità e resta solo l'eco del suo scroscio...il buio la rende misteriosa, quasi silenziosa seppur nella roboante cascata dell'acqua.

Ma è forse quell'attimo prima del tramonto che le regala quella veste che tanto bene le sta'....



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Ma , sapete che nelle vicinanze c'è un mondo nascosto?



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No??.....eppure dovreste saperlo, non siamo in una città qualsiasi....e Roma ha mille volti...

Facciamo correre all'indietro l'orologio del tempo....


La città dell'acqua....un sito archeologico poco conosciuto rispetto ai grandi siti archeologici dell'antica Roma, anche poco pubblicizzato, se vogliamo dirla tutta, a pochi metri da fontana di Trevi.

In un vicoletto....vicino questa scritta...


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...sotto ad una modesta casa si trovano questi scavi molto particolari.



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Si tratta degli scavi di Vicus Caprarius ( un'antica strada romana) hanno portato alla luce le rovine di una Domus e di una cisterna dell'acqua di epoca adrianea che si collegava alla cisterna dell'Acqua Virgo.
Questo sito è situato a otto metri di profondità e a pochi passi dall' area concitata di Fontana di Trevi.

Tra l'altro al di sopra dello scavo sorge un palazzo!...prendetevi tempo anche per notare le strutture di sostegno al di sopra dello scavo stesso.

Le acque sorgive che un tempo alimentavano la cisterna, ora sgorgano dalla fontana rococò....e sul fondo dello scavo si nota l'innesto del condotto dell'acqua Virgo.


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In questa immagine si vede ancora l'acqua sul fondo..

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Il sito offre l'opportunità di osservare il susseguirsi cronologico dei livelli su cui è costruita Roma. Scesi pochi scalini vi troverete immersi in un mondo sconosciuto, magico, irreale.... è il passato che ritorna a parlarci di un mondo sconosciuto ma vivo ai nostri occhi ed è assolutamente fantastico!


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Il contesto stratigrafico ha evidenziato che la ricca Domus tardo antica, nell'edificio nord fu colpita alla metà del V secolo, da un devastante incendio; esso va ricondotto al saccheggio che Roma subì nell'anno 455 da parte dei Vandali.
In seguito ai gravi danni subiti, il pianterreno della residenza fu abbandonato e sigillato da una imponente colmata di terra alta circa quattro metri.
Tale colmata costituisce il contesto stratigrafico unitario di rinvenimento dei reperti marmorei, musivi e suppellettili esposte nel piccolo museo allestito in loco.


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Ingenti sono stati i ritrovamenti di monete, costituiti da 873 piccole monete in bronzo che appartengono ad emissioni degli imperatori da Costanzo a Valentiniano ( 293- 306; 425- 455 d.C.).


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Il tesoretto rinvenuto è certamente poca cosa quanto a potere d' acquisto, ed è stato rinvenuto in uno degli ambienti di servizio della ricca Domus. È ipotizzabile che il proprietario fosse un dipendente o un servo, comunque di limitate disponibilità economiche. Tale contesto dimostra il repentino abbandono della Domus e rappresenta la documentazione archeologica di un periodo storico segnato da ripetuti saccheggi ,specie ( dalle fonti storiche) di queste dimore signorili come questa posta lungo il Vicus Caprarius....



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Grazie Oriana per averci illustrato uno scavo archeologico che difficilmente avremmo conosciuto.
 
Oriana, non finisci mai dì stupirci:):):)

Grazie per condividere con noi queste antiche meraviglie

Grazie carissima, ma non sono io a stupire il merito è di questa città!!!

Quanto avrei voluto esserci ancora una volta in queste giornate di Pasqua, anche se il tempo metereologico non è dei migliori.... è comunque ricco di suggestioni, specialmente in una Roma semideserta nelle ore notturne......


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Bello vederla così!!!


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Luoghi caotici nella silenziosa solitudine della notte.....e lo scorrere lento del fiume



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Lo splendore di una scalinata una delle più belle di questa città....


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....abbracciata dal silenzio, dal profumo inebriante dei fiori che l'abbelliscono e dallo scrosciare silenzioso dell'acqua di una fontana ai suoi piedi....



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Questo è stupore e magia..
 
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