" Quando si considera un'esistenza come quella di Roma,
vecchia di oltre duemila anni e più,
e si pensa che è pur sempre lo stesso suolo,
lo stesso colle, sovente perfino le stesse mura,
e si scorgono nel popolo tracce dell'antico carattere,
ci si sente compenetrata dei grandi decreti del destino."
( Goethe )
Ci si sente proprio così, immersi in quest'aurea senza tempo, ancor più se si percorrono mete inusuali che ti portano...fuori dal tempo.
L' Appia Antica
È un museo a cielo aperto, con ville, teatri, basiliche, mausolei funerari di epoca romana. Non tutti restaurati e non tutti visitabili e non tutti scoperti. Si, perché questa zona, facente parte del Parco Archeologico dell'Appia Antica, ospita parecchie ville romane suburbane, che solo in piccola parte scoperte, le altre per lo più interrate sotto un substrato di vegetazione.
In questo spazio immenso corre la via consolare la " Regina Viarum ", la regina delle strade voluta da Appio Claudio nel 312 a.C. Una via che partiva da porta Capena, vicina al Circo Massimo e arrivava fino a Brindisi, aprendo così la via per il Mediterraneo attraverso il porto di Brindisi.
Fu un'opera ingegneristica di enorme impegno, progettata per consentire rapidi e comodi spostamenti. La lastricatura con basoli, fu realizzata tra il III e il II secolo a.C., utilizzando la colata lavica del vulcano laziale. La sede carrabile era larga circa 4 metri in modo da consentire il passaggio in contemporanea di due carri, da ambo i sensi di marcia. Ai lati erano i marciapiedi per il transito pedonale.
Ai suoi lati ci sono mausolei funebri, visibili ancora oggi, come quello di Cecilia Metella o Colombari, dove venivano custodite le ceneri dei defunti.
Lungo questa via si apre l'ingresso di una delle più belle ville romane dell'antichità ...
La Villa dei Quintili.
Era la più estesa Villa del suburbio romano, appartenuta ai fratelli Quintili, che erano dei consoli nel 151 d.C.
Questa la mappa della sola villa, che è già immensa così, ma non è tutta. Il sito è molto vasto ed oltre a questi edifici, vi sono diverse cisterne che consentivano di avere una buona riserva d' acqua.
La Villa disponeva di:
A - area di rappresentanza
B - area di residenza privata
Una parte dedicata alle terme, con una grande vasca.
D - frigidario
E - calidario
L - tepidario
Uno spazio adibito ai giochi F - circo ; un anfiteatro
T - giardini porticati.
È suggestivo vedere queste rovine poste sulla cima della collina in posizione dominante, sul verde e sul grande spazio della campagna romana che la circonda.
Sebbene siano solo ciò che resta, l'imponenza delle mura ci testimonia cosa doveva essere nel passato questo luogo...
...quindi, non ci resta che entrare e lasciare libero sfogo alla fantasia, ed immaginare così...di entrare e varcare la soglia di un luogo lussuoso, fatto di marmi e preziosi mosaici.....
....ascoltare il brusio sommesso delle persone, il rincorrersi gioioso e le grida dei bambini....
....salire le scale e passare nella penombra fatta di vapori caldi e sentire il beneficio dell'acqua che scroscia nella grande vasca...ed immergerci lasciando scorrere i pensieri...
... passeggiare all'ombra dei giardini e dei porticati esterni e raggiungere la grande piazza e l'anfiteatro....
Ci vuole un po' di immaginazione, questo è vero...ma basta guardare ciò che ci è pervenuto per capire cosa e come dovesse essere la vita qui....
Sono belli vero?
Questa è solo la minima parte di ciò che è possibile vedere sul luogo, altri importanti oggetti, sono conservati nei Musei capitolini e nei Musei Vaticani.
La Villa sorge , come vi dicevo, su un promontorio e la visita avviene dall'ingresso posto sull'Appia nuova. È da qui, che si ha la visione più scenografica di tutto l'insieme. Ma il vero ingresso della villa nell'antichità, avveniva dall'Appia Antica... all'altezza dei tumuli ( emozionante vederli) degli Orazi e Curiazi, ed avveniva anch'essa attraverso un ambiente altrettanto bello....
Il ninfeo...
Eccolo!
Immaginate anche qui....non era propriamente così, i mattoni che ora vedete erano rivestiti da preziose lastre di marmo...e le nicchie, ora vuote, ospitavano le statue dedicate alle divinità....
....il pavimento....
...rivestito da preziosi mosaici, ne resta qualche traccia....tutto era bellezza e pace qui...un mondo fatto anch'esso d' acqua e dallo zampillio delle fontane...
....immaginate....come doveva essere bello......vivere qui, in questa splendida campagna ed assistere alla magia dei tramonti romani......
....quando il cielo s'infiamma dei mille colori dell'oro....
Un patrimonio inestimabile si cela in questi parchi archeologici ed è forse ciò che di più bello sa regalare questa città....che pensavo di conoscere, ma che ancora una volta mi stupisce e me ne fa innamorare sempre di più....la Grande Bellezza, in questo caso celata, velata di mistero...
Tornerò di nuovo in questo luogo....e se vi trovaste a passate di qui , fermatevi ad ascoltare...il sussurro del tempo.