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Schiaffo a Stoccolma

CostaMagica

Super Moderatore
Non sarò un genitore, ma certo nel settore bimbi ho un'esperienza più che ventennale, per cui qualcosa potrò anche dire.. ;)

Credo che il dialogo sia l'arma giusta, ma ovviamente per 'dialogo' si intende qualcosa di diverso da quello che possiamo intraprendere tra di noi..

Il messaggio importante è che ci sono cose permesse e cose che non lo sono, ma non per un capriccio di papà/mamma o dello zio (eccomi, unico caso di zio educatore che conosco, ed educatore di una mandria di nipoti, mica solo di uno :( :( ) ma per dei motivi precisi..

Credo che il bambino debba sempre capire che dietro un 'No' c'è un perchè, e che spesso il genitore dice No anche se vorrebbe dire si..
Deve capire che il 'No' è un atto di affetto, fatto per lui esattamente come il 'Si' e che se ci sono delle regole, dietro ci sono anche dei motivi a suo vantaggio o a vantaggio di tutti..

Questo sistema viene in parte messo in crisi verso quell'età che descriveva LA76, i tre/quattro anni, quando il bambino prova in tutti i modi a 'sfidare' gli adulti: non lo fanno tutti i bimbi, ma molti ci provano eccome..

Di fronte a quella sfida spesso le famiglie si dividono, magari discutendo di fronte al bambino se dargli ragione o no, e quello, che è piccolo ma non fesso, se vede una fessura ci si infila dentro alla grande..

E da lì nascono i vizi, i milioni di urli, le pretese sempre più assurde, che spesso finiscono per perdurare anche in età non più consone..

Invece anche in quel momento il bambino dovrebbe trovare un muro, non ostile ma granitico, nei genitori, che gli dicono di no e gli spiegano il perchè è no..
SE lui insiste, come diciamo a Roma, tirandoteli dalle mani, non c'è alcun motivo per farseli uscire: basta negare il televisore, la Play Station o il cinema, cose che oltretutto durano nel tempo, e quindi sono per certi versi più 'pesanti' di uno schiaffotto che passa e se ne va..

Una cosa importante è legare il momento dell'errore e quello della ramanzina da parte dei genitori: se gli fai la ramanzina due ore dopo il fatto l'unica cosa che ottieni è confonderlo, e non va bene..

Se i miei due nipotini di cui parlo sempre sono malati di santità va detto che il secondo questo momento della 'sfida' l'ha vissuto pesantemente (il primo mi sa che è la reincarnazione di San Francesco.. :) ) ed i problemi ci sono stati eccome..

Tanto che all'uscita di questa fase, un po' prima di divenire santo anche lui, un paio di volte l'ho trovato tutto zitto in un angolino..

''Che fai Chicco?''

E lui scuro..

''Sono in punizione''

''E perchè?''

''Ho fatto un guaio, ho fatto.. .... ....''

''E va bene, ma ora parlo con mamma, vediamo se può bastare, magari hai capito di aver sbagliato..''

''No, mamma ha detto che ho capito, però non basta.. IN PUNIZIONE MI CI SONO MESSO DA SOLO!!!''

:) :) :)

E non si sganciava finchè non era convinto che aveva 'pagato' il giusto.. ;)

Un salutone!!
Manlio

Simpatico il nipotino ... il figlio che tutti i genitori vorrebbero avere :)
A leggerti sopra direi che la pensi come me (ed altri) dunque... la violenza non serve a nulla (se non ad alzare un pericoloso e conflittuale muro)....
 

Claudio63

Member
Vedi Gen, io ti parlo come un genitore e non come psicologo. Io ho tre figli, il primo ha 25 anni, il secondo 23 e il terzo 19, e quando erano piccoli non erano di certo dei santarellini, ma come dice quel vecchio detto "è carne che cresce". E' vero, quando facevano le marachelle qualche sculacciata se la meritavano,ma poi invece di capire lo sbaglio lo rifacevano di nuovo come per vendetta. Da allora sia io che mia moglie abbiamo evitato la sculacciata parlandogli come se stassimo a raccontare una favola, e così capivano lo sbaglio. Tutto questo per far capire che non sempre la sculacciata funziona. Se poi, come ho letto in questo form, il figlio di quell'assessore di Bari a momenti andava a finire sotto una macchina in transito allora è stato meglio che ha pianto il figlio invece che il padre. E' ovvio che poi ci sono bambini iperrativi e bambini non. Ti faccio notare che a causa della mia professione, tempo addietro ho visto alcuni bambini crescere con la violenza ed ora che sono adulti vivono con la violenza.
 

gen_stratocastex

New member
be io non ne ho di esperienza quindi vi leggo interessato,anche se ho pareri discordi, ma le vostre esperienze sono cmq importanti perchè leggo che alcuni la pensano come me, ma alla luce di anni di esperienza hanno visto gli effetti opposti causati da sistemi educativi differenti...
quindi grazie ragazzi
 

ilaria73

New member
Secondo me il discorso non avrà mai fine, anche io penso che violenza genera rabbia e non si arriva al niente, ma è anche vero che in momenti di esasperazione esce quella manata o sculacciata che anche io ho dato a dir la verità, pentendomi subito dopo. Per me in tutti i vostri discorsi ci sono delle cose giuste e sbagliate
Ma il punto è: è giusto cosi tanta severita nei confronti di uno straniero che non conosce la legge del paese in cui è ospite, per una cosa che lui riteneva corretta in quel momento?
 

gen_stratocastex

New member
Secondo me il discorso non avrà mai fine, anche io penso che violenza genera rabbia e non si arriva al niente, ma è anche vero che in momenti di esasperazione esce quella manata o sculacciata che anche io ho dato a dir la verità, pentendomi subito dopo. Per me in tutti i vostri discorsi ci sono delle cose giuste e sbagliate
Ma il punto è: è giusto cosi tanta severita nei confronti di uno straniero che non conosce la legge del paese in cui è ospite, per una cosa che lui riteneva corretta in quel momento?
se sono il paese europeo con il maggior numero di suicidi ci sarà un motivo...
 

alco56

Super Moderatore
Se anche non conosci una legge di un paese non hai il diritto di infrangerla e se infrangi una legge vieni arrestato.
C'erano delle persone che lo hanno denunciato per cui gli agenti non potevano fare diversamente.
Se poi per quel "reato" era necessario il carcere o si poteva denunciare a piede libero é discutibile, ma come è discutibile la facilità con cui criminali veri vengano rilasciati da noi.
 

Claudio63

Member
Uno schiaffetto o una manata per giusta causa non ha mai "ucciso nessuno" e in Italia al massimo si può diffidare il genitore ad evitare certi gesti, ma mai come in Svezia, per me è assurdo mettere al gabbio una persona, sicuro incensurata, solo per aver dato un ceffone, sicuramente per giusta causa, rischia la galera. Poi se i fatti sono diversi da quello che dicono i media è un altro discorso, come ad esempio l'oltraggio o resistenza a pubblico ufficiale (n.d.r.).
 

essepi2

Co-Fondatore
Staff Forum
Certo qualche dubbio sulla equità delle leggi norvegesi e sulla loro tutela dei minorenni a me viene. 20 anni di carcere al terrorista che ha ucciso oltre 100 ragazzi e 3gg. per uno schiaffo ad un bambino. Quanto ai ragazzini vengono tutelati dalla legge per un ceffone salvo poi potersi drogare liberamente in strada. Strano paese!!
 

BillyPilgrim

New member
e poi bisogna chiedersi se non abbiano dei preconcetti nei confronti degli Italiani ...... forse pensano che siamo tutti zozzoni e violenti ?
 

pmanlio

Active member
Simpatico il nipotino ... il figlio che tutti i genitori vorrebbero avere :)
A leggerti sopra direi che la pensi come me (ed altri) dunque... la violenza non serve a nulla (se non ad alzare un pericoloso e conflittuale muro)....

CostaMagica, quella era la fase di 'uscita', ma per raggiungerla ci è voluto un po'..

Ad oggi penso che sia lui che il fratello sono davvero i figli che ognuno vorrebbe.. ;)

Si la penso come te, ricordando ovviamente che un bambino è un bambino, e quindi l'approccio da adottare nelle spiegazioni deve essere correlato alla sua età..

Per quanto riguarda le 'spie' erano libiche, mentre per il fatto in sè, credo che nessuno di noi abbia qualcosa di diverso dalle dichiarazioni del padre, e non mi sembra un buon metro per giudicare le cose..

In Italia siamo troppo abituati a telegiornali e trasmissioni che prima decidono chi è colpevole poi raccontano i fatti, io vorrei sentire quei giudici poi se ne parla.. ;)

Un salutone!!
Manlio
 

ilaria73

New member
Per quanto riguarda le 'spie' erano libiche, mentre per il fatto in sè, credo che nessuno di noi abbia qualcosa di diverso dalle dichiarazioni del padre, e non mi sembra un buon metro per giudicare le cose..

In Italia siamo troppo abituati a telegiornali e trasmissioni che prima decidono chi è colpevole poi raccontano i fatti, io vorrei sentire quei giudici poi se ne parla.. ;)

Un salutone!!
Manlio
quoto al 100%
 

ilaria73

New member
E' arrivata la sentenza, il Sig. Colasante dovrà pagare 600,00 per maltrattemento lieve. Nell'udienza è uscito fuori che i tre libici avrebbero esagerato nella testimonianza, fatto riconosciuto pure dal Giudice. A quanto pare è accaduto tutto fuori, il ragazzo in strada è stato acchiappato al bavero della giacca dal padre, avendo i capelli lunghi, sono stati tirati pure quelli, alcuni nord africani che lavorano in svezia si sono avvicinati al gruppo degli italiani insultandoli, dichiarando che in Svezia quelle cose non si fanno. I poliziotti si sono poi presentati al ristorante arrestando il Colasanti sulle pesanti testimonianze dei tre.

Io credo che le autorità svedesi abbiano preso dall'inizio un abbaglio dando corda a questi tre, poi il caso mediatico è stato montato, lo scontro culturale è aumentato, e poi si sono un po sgonfiati con la sentenza del giudice che è passato dalla richiesta di condanna per gravi maltrattamenti al maltrattamento lieve, per non ammettere l'errore di valutazione.
 

gen_stratocastex

New member
ora mi auguro di tutto cuore che la famiglia citi per danni la svezia e chieda un lauto rimborso
pensate che il signore
-è stato arrestato DAVANTI al figlio
-è stato tenuto per 3 giorni in ISOLAMENTO
- i media svedesi hanno portato avanti una campagna contro il nostro sistema educativo giudicato al pari di BARBARIE
 

Claudio63

Member
ora mi auguro di tutto cuore che la famiglia citi per danni la svezia e chieda un lauto rimborso
pensate che il signore
-è stato arrestato DAVANTI al figlio
-è stato tenuto per 3 giorni in ISOLAMENTO
- i media svedesi hanno portato avanti una campagna contro il nostro sistema educativo giudicato al pari di BARBARIE

Aggiungo:
1) è stata compromessa la sua reputazione specialmente in ambito dell'amministrazione locale del suo paese;
2) è stato costretto a rinunciare la crociera;
3) annessi e connessi......Morale: fa bene a chiedere i danni ma a carico di quei libici.
 

ilaria73

New member
La cosa grave è appunto il grande disagio che avrà questo bambino, Se io da bambina avessi assistito ad una scena del genere con mio padre innanzitutto mi sentirei in colpa, poi penserei che forse avevano ragione i poliziotti e dopo ricadrei in uno stato di disagio verso la famiglia per poi risentirmi in colpa perchè mio padre è in carcere per colpa mia.
 

La76

New member
Per me lo scock per la scena dell'arresto a cui assistito il bambino mi sembra molto peggio del gesto che l'ha scatenato...di sicuro tutti i disagi, la confusione e la paura di questi giorni rimarrano in lui molto più a lungo dello strattone che gli ha dato SUO padre...
 
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