Perchè è lecito metterlo in dubbio? Sulla base di quale considerazione? E' "truccato" a prescindere? Al limite se ne discute.
A volte mi sembra che le conclusioni siano a senso unico; la Compagnia sbaglia tutto e basta.
Lo sai meglio di me che le statistiche e i sondaggi danno esiti a seconda di come si leggono e di come son rilevati.
Ecco, ti sei risposto da solo...
Non sono fra quelli convinti di saper dirigere Costa meglio di loro e non ho mai parlato di dati truccati (leggili bene i miei interventi!), ma quando leggo certe dichiarazioni e autoproclamazioni di tanto universale apprezzamento - mentre sappiamo bene quanti di noi non siano contenti affatto e quante critiche, lamentele, disillusioni vi siano state in questi anni -, il dubbio che strombazzino solo quello che gli conviene nasce spontaneo! DEVE nascere, se si è dotati di minimo discernimento.
In merito a quanto hai subito a bordo, non ho mai dubitato di quanto tu hai raccontato; del resto sappiamo che questi episodi sono all'ordine del giorno sulle navi e non solo. Diverse sono le modalità di intervento per prevenirli ed assistere chi li ha subiti; se poi ci son carenze, disinteresse, mancanza di provvedimenti da parte dei Responsabili, più che giusto segnalarlo e denunciarlo.
Mi rendo conto che talora le "mani possano essere legate" difronte a certe situazioni, ma quando ne va di mezzo l'incolumità, sia fisica che morale, di una persona, non esistono impedimenti di sorta.
Evidentemente su Costa esistono.
Io ne sono testimone diretta: negli ultimi anni sono stata più volte aggredita violentemente anche davanti al personale e ai security, ho denunciato e non sono stata tutelata. Anzi, l'impressione era di creare più fastidio che altro.
Limitarsi - e lo hanno fatto solo l'anno scorso, le altre volte neanche quello - a spostare l'aggredito in zona off-limits (dove peraltro non può vivere H24) è "recludere" la vittima anziché l'aggressore, che resta libero e anzi - confortato dall'impunità che gli viene dimostrata - spesso quei comportamenti reitera e peggiora. L'ho sperimentato di persona.
E perciò ogni volta ho ritenuto di riportare quanto accaduto anche in direzione, affinché venisse preso atto della necessità maggior sicurezza e ci venisse messa mano. Ma neanche questo è servito a nulla.
Lasciami però dire che se tu nonostante le ripetute violenze e molestie che hai subito e a cui hai assistito nell'indifferenza dell'equipaggio continui a navigare con loro, il messaggio che passa alla compagnia è che i loro clienti sono talmente affezionati che può succedere letteralmente di tutto senza il rischio di perderli e quindi i reclami li possono anche buttare nel cestino. (...)
Insomma anche io ho fatto crociere da solo e capisco benissimo il problema dei prezzi, ma di fronte al pericolo di reati contro la persona non c'è ragione che tenga.
con tutto il dovuto rispetto verso la persona che ha subito quanto sopra, pure io ho pensato la stessa cosa. reiterati episodi di violenza, di vario livello di gravità, in periodi differenti, da parte di persone diverse..... è inevitabile chiedersi il perchè una persona torni a mettersi a rischio in tale ambiente.
Perdonatemi ma non sono d'accordo con gli ultimi due interventi.
Non è che cambiando compagnia questi fatti incresciosi gravissimi non succedono, le cronache parlano e purtroppo questi fatti continuano a succedere un po' su tutte le compagnie crocieristiche.
Tutta la mia solidarietà a MCP, ed il fatto che continui a viaggiare con la compagnia che lei preferisce non mi sento di giudicarla, perché poi? Per quale motivo oggettivo. In quanto donna che viaggia sola deve avere la libertà di viaggiare con chi crede, (...)
Simili comportamenti debbono essere denunciati, sempre e comunque in ogni modo! La compagnia dal canto suo deve intervenire laddove mancasse una normativa attuativa, deve porre al più presto rimedio, affinché ci sia più sicurezza e che i colpevoli vengano fermati con ogni mezzo. Non si può tollerare che fatti così gravi succedano.
Forse perché è donna, Oriana è l'unica che ha capito e centrato il punto.
E' proprio perché vorrei conservare la possibilità di navigare con chi voglio che denuncio e informo la compagnia, e mi aspetterei sensibilità, attenzione, e soprattutto dimostrazioni e provvedimenti concreti. Lo scopo non è criticare, lamentarsi, farsi compatire o ricevere indennizzi, ma ottenere una maggior sicurezza a bordo di Costa! E che si rendano conto che i provvedimenti in materia non sono oltre procrastinabili.
A oggi risultato zero. Sono lieta di sentire che su altre compagnie la sicurezza personale dei passeggeri è considerata più seriamente; come ho già detto, su Costa una donna da sola rischia.
E questo è diretta conseguenza di quindici anni di assoluto lassismo, durante i quali su Costa i passeggeri hanno potuto commettere qualunque villania e prepotenza senza che la compagnia intervenisse in alcun modo: alla fine siamo arrivati alla violenza, era prevedibile e non hanno fatto nulla per prevenirlo. E' la compagnia che ha diseducato i suoi passeggeri, e che ora deve intervenire per rimediare i danni che essa stessa ha prodotto con la sua inerzia (la stessa che ahimè, ancora dimostra).
Avevi ricevuto risposta dalla compagnia? Potrebbero risalire alle persone grazie alle registrazioni, soprattutto nell'ultimo caso visto che e' piuttosto recente.
Poiché il mio interlocutore è direttamente la direzione, ricevo sempre risposta: ma mai sul punto specifico se non un generico "mi dispiace che abbia avuto problemi che hanno reso la Sua crociera non completamente soddisfacente", niente di più. Al report di quest'anno ancora non ho risposta (ma sono tempi normali).
Ma queste risposte, pur gentili e delle quali ringrazio chi mi onora della sua attenzione, dimostrano che non si è compreso il punto: non chiedo compassione, chiedo provvedimenti! E quelli non sono mai arrivati, nonostante siano anni che segnalo un pericolo crescente.
I due episodi di quest'anno non li avevo denunciati alla nave per le ragioni che ho spiegato, ma li avevo poi segnalati alla compagnia una volta tornata a casa. Non per ottenere punizioni a posteriori (ammesso che non fosse troppo tardi per le registrazioni), ma perché intervenissero a monte. Nel modificare le regole, dare maggiori poteri alla nave, e adottare la tolleranza zero anche solo coi maleducati, figuriamoci coi prepotenti e i violenti.
Il problema della sicurezza dei passeggeri a bordo dovrebbe essere una delle priorita' per la compagnia, per tutte le compagnie. Ritengo che il messaggio crociera=vacanza sicura contribuisca non poco la successo di questa tipologia di vacanza. Se dovesse venir meno questa equazione forse le cose cambierebbero: se qualcuno, attraverso media importanti, facesse passare il messaggio che a bordo di una nave non si e' al sicuro, non si e' protetti, si e' alla merce' di prepotenti e deliquenti, nascerebbero non pochi problemi per le compagnie.
Ne stiamo parlando anche qui, pubblicamente. Questo è il mio piccolo sassolino.
Grazie.
MCP