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Silver Dawn, la crociera luxury e il ...buon vino

  • Autore discussione Autore discussione prof
  • Data d'inizio Data d'inizio
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Finita l'emergenza della pandemia, oggi è possibile nuovamente visitare le cantine storiche di Vila Nova. Alcune mantengono la necessità di prenotare attraverso il loro sito in certi orari, altre hanno ripristinato la visita libera. Se siete a Oporto consigliamo di prendere un taxi che con pochi euro (i prezzi sono veramente bassi) vi porterà alla cantina prescelta dall'altra parte del fiume.
 
Cerco di citare alcune delle principali aziende storiche senza pretesa di essere esaustivo.
  1. Sandeman. Una delle più conosciute in assoluto e anche presente da tantissimi anni sul mercato in Italia: col suo simbolo (un uomo con mantello e sombrero) domina la collina sul Douro. Proprio per questo, è tra le più richieste e affollate e bisogna prenotare sul sito con molto anticipo. La guida è effettuata da un giovane addetto vestito proprio con il Don (il mantello indossato dagli studenti e altri in Portogallo).
  2. Ferreira. E' una delle pochissime in mani portoghesi tra tutte le cantine. Vanta di aver venduto una bottiglia del 1815 per 6 mila sterline.
  3. Burmester. Cantina molto bella e organizza anche visite guidate in italiano in orari specifici (cosa che non abbiamo trovato altrove, almeno per lo scorso mese di maggio).
  4. Calem. Molto carina ma più piccola, è venduta nel pacchetto ai turisti che fanno la crociera sul Douro. Occorre quindi evitare di entrare quando c'è il gruppone in arrivo.
  5. Graham. Cantina di grande qualità fondata nel 1890 da questa famiglia inglese. Altra etichetta molto conosciuta in Italia e quindi visita da prenotare per tempo.
  6. Ramos Pinto. Tra le più conosciute e tra i produttori principali. La visita alla cantina è abbinata a un interessante museo con oggetti d'epoca.
  7. Taylor's. Tra le più antiche in quanto fondata nel 1692, è una cantina di recente ristrutturata in modo da creare all'interno un percorso adatto per i visitatori con pannelli, video, una stanza dedicata alla produzione e alla storia di 300 anni di attività. E' fornitrice della Casa Reale inglese.
 
Vale la visita anche solo questo mastodontico tino con una capacità di circa 100.000 litri di porto: è il più grande di tutte le cantine di Vila Nova de Gaia.
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L'abbiamo scelta perché non è necessario fissare un appuntamento e quindi si è al riparo da ritardi. La visita libera prevede (particolarità che abbiamo trovato solo da Taylor's) un'audioguida in italiano molto accurata nella spiegazione e la degustazione finale di due Porto. Un bianco, il Chip Dry, inventato da loro nel 1934, ottimo come aperitivo e un Late Bottled Vintage, il loro cavallo di battaglia: un Porto invecchiato in tini per 4-6 anni. Ottimo e a prezzo accessibile rispetto al Vintage, di cui ci sono in esposizione bottiglie dal prezzo di svariate migliaia di euro. La visita finisce in un bel giardino con le rose dove oltre ai due Porto compresi nel biglietto si può ordinare anche ben altro.
 
Noi ci siamo consentiti diversi assaggi e voglio almeno citare un favoloso Tawny Golden Age 50 anni. Nelle altre foto il giardino e la sala interna di degustazione. I vini si possono accompagnare con degli stuzzichini, tra cui ottimi pasteis de nata, i tipici pasticcini portoghesi di pasta sfoglia e ripieno con crema a base di uova, panna e zucchero.
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Una comprensiva tassista ci riporta alla nave barcollanti senza neanche passare dallo shuttle...
Qualche altra foto20230506_130817.webp20230506_125452.webp20230506_130728.webp
 
Ma torniamo a parlare della nave e della crociera anche per dare tregua agli ...astemi.

In una recente intervista alla rivista on line Cruise Industry il Ceo di Silversea Barbara Muckermann ha definito l'evoluzione del concetto di crociera di lusso: "All'inizio, negli anni '90, esaminando gli standard degli hotel, si stabiliva quanti secondi dovevano trascorrere prima che il cameriere dovesse servire il caffè. Quello era il lusso: avere la stessa identica esperienza di servizio accurato in qualsiasi parte del mondo". Ma oggi i boomer hanno preso il posto della precedente generazione e costretto l'industria luxury a cambiare i suoi standard. "Vogliono provare il cibo, capire la cultura e immergersi davvero nella destinazione", ha detto ancora Muckermann, osservando che il lusso ora può significare "bere un rosé economico con la gente del posto in Portogallo".​
A supporto di questo concetto Silversea sta sviluppando la filosofia S.A.L.T.
La sigla sta per "Sea and Land Taste" e abbraccia tutta una serie di servizi innovativi a bordo e a terra che puntano a far vivere al 100% il meglio della destinazione. A terra sono state create escursioni supplementari che prevedono visite e degustazioni in cantine o aziende agricole di prim'ordine, pranzi in locali tipici e perfino ristoranti stellati, oltre alla possibilità, nelle date prescelte, per esempio di assistere al GP di F1 a Montecarlo o alla proiezione di film al Festival di Cannes.
A bordo delle ultime navi (oltre ad altre 7 proposte di ristorazione) c'è un ristorante S.A.L.T. che cambia menù ad ogni porto offrendo i piatti più famosi dello scalo dove la nave attracca: ciò è frutto di un accurato lavoro di ricerca di un team di esperti americani guidati da Adam Sachs (un guru della stampa enogastronomica). Le ricette raccolte sono quelle originali e la compagnia assicura agli chef di bordo gli approvvigionamenti degli ingredienti necessari. Se vi piacciono le zuppe di pesce, a Livorno si potrà quindi mangiare il cacciucco, nei porti francesi la bouillabaisse e così via, con gli abbinamenti ai vini del luogo. C'è anche un S.A.L.T Bar dove provare i liquori e cocktail caratteristici (un Rum Punch alle Barbados o un Pisco Sour a Lima, un Calvados in Normandia...) e un S.A.L.T. Lab dove i passeggeri possono cimentarsi direttamente a cucinare le pietanze, sull'onda del successo di programmi come Masterchef.​
 
Questo è il Salt Lab con la sua forma rotonda20230513_132634.webp

Un angolo del Salt restaurant: ambiente informale e accattivante, piccole piantine di erbe aromatiche su tutti i tavoli e alle pareti oggetti da varie parti del mondo come si potrebbero trovare a casa di amici che hanno tanto viaggiato.20230511_203915.webp

Ecco la bouillabaisse20230511_210549.webp
 
Il Menu del Salt prevede una parte fissa che racchiude vari piatti dei Paesi toccati dalla crociera (in questo caso Portogallo, Spagna, Francia). E una parte variabile legata al porto di attracco. Questo era il menu di Bordeaux con una serie di piatti francesi ben realizzati
 
Tra foie gras, escargot, canard, entrecote, e il gateau di Saint Emilion, dolce tipico del paesino al centro dell'omonima zona vinicola20230511_202422.webp

Questo invece il menù di Oporto con le ricette portoghesi: tre antipasti tipici, un piatto principale a scelta tra maiale, baccalà, agnello e due dolci. Come si vede, accanto al nome del piatto c'è anche una spiegazione per orientarsi meglio20230506_193022.webp

Del menù di Oporto questo è il piatto di baccalà, davvero gustoso20230506_203144.webp
 
L'idea alla base del Salt di curiosare nelle tradizioni culinarie estere e dei porti toccati sembra che stia avendo successo perché lo abbiamo sempre trovato con molti tavoli occupati, anche se il servizio era comunque accurato e celere
 
Oltre al Salt queste le proposte di ristorazione a bordo

Atlantide: è il classico ristorante elegante con menù di cucina internazionale, aperto a colazione, pranzo e cena. Di sera si trova sempre il caviale, l'aragosta e altre golosità. Non si deve prenotare.

Kaiseki: a pranzo è il ristorante per i patiti del sushi a bordo ed è incluso in tariffa. Mentre di sera il menù è completo di cucina giapponese raffinata, con l'aragosta e altre ricette orientali (a cena è a pagamento, 40 dollari a persona).

La Terrazza: a cena è il ristorante italiano di bordo, caratterizzato da un menù classico della nostra tradizione e con ingredienti di grande qualità (gratuito ma va prenotato). E' aperto anche a colazione e a pranzo come buffet.

Silver Note: sul modello dei jazz club di New York, propone a cena una cucina fusion veloce, accompagnata dalla musica in un’atmosfera intima e avvolgente. Prenotazione consigliata. Si può andare anche dopo cena per bere e ascoltare la musica dal vivo.

Pizzeria Spaccanapoli: situata all’esterno (ponte 11) con un’ampia offerta di pizze preparate al momento e davvero gustose. Aperta dalle 11 di mattina alle 11 di sera.

The Grill: per un pasto veloce a bordo piscina con una variegata selezione di antipasti, wrap, sandwiches, hamburger e insalate fino a tardo pomeriggio. Con servizio al tavolo.

Hot Rocks: è la versione serale di The Grill con un menù in stile steakhouse. Bistecche di alta qualità da cuocere in autonomia su una pietra ollare rovente comodamente seduti al tavolo (da prenotare). Se non vi piace la carne provate con i gamberoni...

Arts Cafè: è la location ideale per uno snack veloce, sia dolce che salato, a qualsiasi ora del giorno e della sera, avvolti dal colore e da una varietà di opere d’arte che lo arredano, il tutto ovviamente anche con terrazzo vista mare. Aperto dalle 6,30 di mattina alle 11 di sera.

La Dame: la proposta francese con un menù à la carte a pagamento per 60 dollari a persona (da prenotare). Sulla Dawn è stato trasferito al ponte 8 e ampliato. Elegantissimo, per una serata particolare, compleanni e anniversari a bordo, e per i patiti di foie gras, escargot e aragosta alla Thermidor.

Room Service – All Around Dining. Per il room service a richiesta il maggiordomo vi porterà in suite un pranzo o una cena completi, con il tovagliato e tutto quanto. Potete attingere praticamente ai menù dei vari ristoranti o da una ampia scelta di piatti e vini.
Uno degli aspetti che abbiamo trovato più curiosi sulle navi Silversea è infine l'All Around Dining: in qualunque punto vi trovate (h24), potete chiamare il maggiordomo e vi porterà tavolo, tovaglie, posate e il piatto preferito. Se vostra moglie ha una voglia improvvisa di caviale, potete averlo in pochi minuti anche a bordo piscina o mentre guardate la scia in un terrazzo di poppa. O nell’intimità della propria suite.
 
Se avete domande sulla ristorazione a bordo sono qua, intanto visto il titolo del diario, è il momento di parlare del ...buon bere sulla nave.
 
La lista dei vini inclusi nella tariffa comprende circa 70 etichette provenienti da 11 Paesi. Il cameriere passa al tavolo con la proposta - ogni giorno diversa - di un bianco e un rosso (scelti dai sommelier - sono cinque a bordo - in base al menù di giornata) ma si può chiedere altro. Noi abbiamo fatto volutamente un tour nelle produzioni dei Paesi più lontani dall'Italia tra rossi della California e bianchi del Sud Africa, con incursioni nello Chardonnay cileno (una sorpresa!) e altri vini ancora della Nuova Zelanda e dell'Australia. Tutte etichette di qualità che difficilmente si trovano nelle nostre enoteche. Alla Terrazza ovviamente troverete vini italiani, da un buon Chianti a un accattivante Vermentino sardo.
 
Se volete festeggiare un compleanno o un anniversario con una bottiglia speciale c'è poi la lista dei vini a pagamento dove si trovano autentiche chicche (per restare ai vini della zona di Bordeaux) come uno Chateaux Margaux del 2006 con un prezzo adeguato alla sua fama (720 dollari), uno Chateaux Latour del 2011 (770 dollari), uno Chateau Cheval Blanc di Saint Emilion del 2011 a 820 dollari20230513_125655.jpg20230513_125622.jpg
 
Nei tanti bar si possono gustare alcolici e superalcolici di ogni tipo. Una citazione a parte però la vogliamo fare per il Salt bar (al ponte 4 accanto al ristorante) dove troverete, oltre ai classici, la possibilità di provare i cocktail della zona del porto e il bartender vi spiegherà l'origine del nome o come è stato inventato, il titolo del film che lo ha ispirato.
L'unico inconveniente è che il bar non è molto grande quindi dovete essere un po' fortunati ad azzeccare l'orario giusto per l'aperitivo o il post dinner. L'arredamento è molto carino per le luci e la collezione di bottiglie artistiche di cristallo. Abbiamo visto che sulla prossima ammmiraglia, la Silver Nova, che sarà battezzata ad agosto, il Salt bar è molto più grande, segno che la proposta ha colto nel segno.
 
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