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Silver Dawn, la crociera luxury e il ...buon vino

  • Autore discussione Autore discussione prof
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Erede di una lunga tradizione di pescatori e commercianti, la città propone un nucleo storico di stradine affascinanti con una bella cattedrale (la Cidade Vella) e una parte ottocentesca con eleganti viali e negozi. Il nucleo di tutto che ha sempre dato ricchezza a Vigo è il suo porto, una delle insenature naturali migliori del mondo e tappa obbligata per i traffici Nord-Sud dell'Atlantico. Le sue qualità marittime, già note ai tempi dei romani, hanno dato origine agli attuali porti turistici, alla stazione marittima per i servizi transatlantici, come pure all'industria peschiera e conserviera. Tutto ciò ha contribuito allo sviluppo urbano di Vigo, in cui si trova incastonato quel che resta del borgo marinaro, con importanti costruzioni storiche e viali verdeggianti.

Cidade Vella, come detto, è il centro antico, si articola attorno al vecchio quartiere marinaro di O Berbés, vicino al porto (poche decine di metri dall'attracco delle navi). In questa zona, di interesse storico-turistico, si trovano i portici della piazza della Constitución (la piazza principale), stradine di pescatori e case blasonate. In questo reticolo di viuzze, dove le facciate di frequente sono adorne di verande, occorre menzionare la Concattedrale. Si tratta di una costruzione eretta sui ruderi di una chiesa gotica che fu incendiata dal pirata Drake.20230507_100525.webp20230507_100851.webp
 
La piazza della Constitución (cuore del centro storico), le stradine e i bassi fronte mare, un tempo magazzini dei pescatori e dei commercianticopia.webp20230507_111954.webp20230507_113640.webp
 
In questa zona è possibile visitare il Mercato do Pedra, un posto unico dove acquistare e gustare le ostriche galiziane in una serie di localini uno accanto all'altro.

La Vigo più moderna si snoda nei pressi della Porta del Sol. Lungo i grandi viali si trovano insigni ed eleganti edifici come il Centro Culturale García Barbón.

Tra giardini neoclassici ed alberi centenari, merita una visita il Museo Municipale espone un'interessante collezione costituita da epigrafi romane, sculture e una pinacoteca che raccoglie opere sia europee barocche, sia di autori moderni galiziani.

Per chi preferisce fare una gita, presso la stazione marittima si possono acquistare biglietti per andare a visitare i villaggi marinari di Cangas e Moaña, dall'altro lato della ría, come pure per recarsi in barca alle isole Cíes. Le Cíes appartengono al Parco Nazionale delle Isole Atlantiche, qui le scoscese scogliere e le dune sono dimora di migliaia di esemplari di uccelli migratori. Una puntata in taxi consente di ammirare le ville storiche in una località dei dintorni, Baiona.copia2.webp20230507_105531.webp20230507_102442.webp
 
Vigo è famosa per la sua cucina. Al ritorno dal "walking tour" è quasi ora di pranzo. Il Mercato do Pedra si è animato, i ristorantini stanno aprendo. La deliziosa gastronomia locale porta sulla tavola il merluzzo, il rombo e il branzino; mentre tra i molluschi non perdete ostriche, vongole, cozze. Il vitello con le patate galiziane, come pure i cachelos (sorta di zuppa di polpo con le patate) rientrano tra i piatti più succulenti.

E visto che è il diario del ...buon vino ecco il consiglio per Vigo: i vini dal vitigno Albariño con denominazione di origine (DO) Rías Baixas sono il migliore accompagnamento per queste ricette e per le ostriche che abbiamo provato con soddisfazione.

La degustazione gastronomica può concludersi con la torta di Santiago (dolce secco a base di mandorle) e una queimada, bevanda tradizionale galiziana a base di orujo (liquore all'uva), chicchi di caffè, zucchero e fette di limone o d'arancia. L'orujo viene messo in un pentolino e, in seguito, vengono aggiunti gli altri ingredienti. Il composto ottenuto viene quindi fatto bollire. Si credeva che chi beveva la queimada riuscisse a tenere lontano le streghe e i demoni. Sicuramente la bevanda tiene lontano i cattivi pensieri e si sprofonda in un bel sonno...20230507_115950.webp
 
È tempo di ripartire. La tappa di La Coruna è stata cancellata per uno sciopero dei portuali (le escursioni sono state recuperate facendole partire da Vigo). Parleremo quindi di Bilbao
 
Grazie a Cinzia e Oriana! Sì, per fortuna le due tappe di Vigo e La Coruna erano molto ravvicinate, quindi i disagi sono stati praticamente annullati. C'è stato in sostanza un giorno di navigazione in più, che su una nave del genere certo è graditissimo!
 
Fino agli anni Novanta Bilbao nei Paesi Baschi sembrava una città avviata al declino. Poi, sull'onda delle rivendicazioni autonomiste della zona, vennero decise una serie di iniziative per invertire il percorso e scacciare la crisi. Tra queste la più nota è la creazione del museo Guggenheim, inaugurato nel 1997, che ha dato fama mondiale alla città. Noi abbiamo già visitato il museo di New York e quello di Venezia, quindi non potevamo mancare l'occasione e ne è valsa la pena. Bilbao non è molto battuta dalle crociere mass market e anche qui sul forum non ci sono tante indicazioni, cercherò quindi di dare qualche dritta in più per chi dovesse capitarci.
 
Dal porto di Bilbao dovete mettere in conto circa 25 minuti di auto/taxi per raggiungere il Guggenheim: si trova sulla riva sinistra del fiume che attraversa la città (Rìo de Bilbao) e sbocca appunto nel porto. Noi abbiamo preso lo shuttle gratuito di Silversea che lascia a piazza Euskadi, punto di riferimento per i crocieristi (c'era in porto anche la Celebrity Silhouette con le sue navette e aveva il capolinea pure lì). Dalla piazza potete raggiungere in due minuti a piedi il museo o passeggiare nei viali eleganti della città nuova con i suoi negozi.
Se invece volete raggiungere il centro storico di Bilbao (che è davvero unico) dovete risalire il lungo fiume ed è un percorso gradevole di circa 20 minuti a piedi (o prendere un taxi). Imboccate poi il ponte de l'Arenal e siete all'ingresso del centro storico (che è sulla riva destra). Come riferimento vi trovate quasi di fronte la bellissima chiesa di San Nicola che è all'inizio dell'isola pedonale con le sue viuzze (potete chiedere al taxi di portarvi alla chiesa e da lì proseguire a piedi).
Se invece volete visitare il museo, conviene fare i tickets on line per evitare la coda alle biglietterie che nelle ore di punta è notevole. E' compresa nel prezzo l'audioguida disponibile pure in italiano. In realtà si tratta solo di un qr code piazzato in un angolo poco dopo l'ingresso che dovete inquadrare con lo smartphone. Cercate quindi di avere la batteria carica e i vostri auricolari per seguire le spiegazioni. C'è un deposito dove lasciare giacche, ombrelli, zaini e borse ingombranti. Ascensori interni disponibili per chi preferisce evitare le scale. Mettete nel conto almeno due/tre ore per la visita
 
Ed eccoci all'ingresso...Il museo fu progettato dal nordamericano Frank O. Gehry con una serie di soluzioni innovative. La sua architettura d'avanguardia è un magnifico palcoscenico per la presentazione di opere dell’arte moderna e contemporanea.20230509_103529.webp
 
Ma se avete tempo, prima o dopo la visita, dedicatevi anche all'esterno che ospita alcune opere d'arte significative. Vicino all'ingresso vi imbatterete in uno dei simboli del Guggenheim e di Bilbao, il cane Puppy di Jeff Koons realizzato nel 1992. Rappresenta un cucciolo canino (della razza West Highland White Terrier) ed è costituito da una struttura in acciaio inossidabile ricoperta di piante e fiori.
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Cercate poi di sfuggire al ragno gigante che fa da guardia....è la scultura Maman dell'artista Louise Bourgeois20230509_114647.webp
 
Anche se non amate l'arte contemporanea, il museo merita una visita per le innovazioni architettoniche e da fuori è un colpo d'occhio notevole per il materiale utilizzato per la copertura (in gran parte titanio, 33 mila lamine per circa 60 tonnellate). Il Guggenheim si estende su tre piani a partire da un grandissimo atrio di 650 metri quadri che è considerato il cuore dell'edificio perché da quì partono le 19 gallerie che formano il percorso espositivo, le quali sono collegate tramite passerelle curvilinee sospese in aria. Tra i vari piani ci si può spostare comodamente utilizzando i panoramici ascensori di vetro oppure le particolari scale a torre con la possibilità di sostare in alcuni punti ristoro interni per concedersi una pausa. Sono in tutto 24.000 metri quadri, 10.600 dei quali interamente utilizzati per l'esposizione.20230509_102823.webp
 
C'è una esposizione permanente e uno spazio per mostre temporanee. Nello scorso maggio abbiamo apprezzato la retrospettiva di Mirò, uno dei miei autori preferiti, che era in corso.
Delle opere permanenti metto solo qualche esempio: i Tulipani di Jeff Koons e una delle divagazioni di Andy Warhol sul volto di Marilyn
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Se la vostra nave fa una sosta lunga, oltre o in alternativa al museo fate una passeggiata nel centro storico. Quel giorno pioveva a dirotto e la fatica è stata notevole - dopo la visita al Guggenheim - ma siamo riusciti a fare un giro per le "Siete Calles", le antiche stradine e la Plaza Nueva che è il cuore della vecchia Bilbao.20230509_133908.webp
 
Una visita merita anche la Cattedrale di Santiago (siamo ovviamente su una delle vie dei pellegrini). L'attuale chiesa gotica è edificata su un antico eremo. L'interno della cattedrale presenta tre navate con volte a crociera. Sebbene in stile gotico, la facciata attuale, come pure la torre, furono costruite nel XIX secolo. Risultano di grande bellezza il coro e il chiostro, costruito quest'ultimo in gotico fiorito.
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C'è anche da citare il mercato coperto della Ribeira di Bilbao. Costruito nel 1929, con i suoi 10.000 metri quadrati di estensione è il più grande mercato coperto di tutta l’Europa.
Per gli appassionati di architettura contemporanea, oltre all'edificio del Guggenheim, c'è un itinerario a parte molto interessante che abbraccia una serie di opere create da vari "archi-star" nel momento della rinascita della città. Per citarne alcune: le stazioni della metro di Norman Foster, le torri di Isozaki e Pelli, il ponte Zubizuri di Calatrava e nuovi centri culturali come la Alhóndiga di Philippe Starck, costruita a partire da un antico magazzino di vini
 
A proposito di vini, grazie a BlueEyes che tra ...tanti astemi tiene alto il livello alcolico di questo diario! Se a Bilbao volete fare un assaggio, il vino tipico è il txakoli, un bianco particolare, delicato e leggermente spumoso. Tre le denominazioni d'origine esistenti: sono quelle di Álava, Getaria e Bizkaia. Nel centro storico trovate un'infinità di bar e localini per un bicchiere e uno spuntino a base di baccalà (perfetto con il txakoli. Hic!). Oppure c'è dell'ottimo prosciutto crudo di vari tipi (anche il jamon serrano se siete appassionati).20230509_133328.webp20230509_143847.webp
 
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