La folla che circonda questi luoghi è sempre enorme e occorre prepararsi a lunghe file e a un’atmosfera tutt’altro che favorevole al raccoglimento. Un luogo invece adatto alla preghiera è la recente cappella cattolica, dove ci fermiamo.
All’entrata troviamo ….lui.
Dopo un sobbalzo capiamo che è il figurante che dovrà interpretare Gesù nella ormai prossima Via Crucis (siamo alla Domenica delle Palme).
Va da sé che, oltre ai rappresentanti delle varie religioni, intorno a questi luoghi si accapigliano generazioni di archeologi. Tra cui molti che sostengono che i luoghi originari descritti dai Vangeli siano ben diversi dall’attuale disposizione.
Sia che entriate con scetticismo, sia che proviate una tensione mistica, il Santo Sepolcro non lascia comunque indifferenti. E’ accertato che Gesù sia una figura storica, citato da scrittori latini dell’epoca e conosciuto e rispettato come un grande profeta dall’Islam (insieme con la Madonna).
E gli Ebrei? Vorrei concludere stavolta non con serietà ma con una barzelletta che, in perfetto umorismo yiddish, ci ha raccontato un israeliano mentre eravamo a Gerusalemme.
Un sacerdote cattolico e un rabbino, molto amici, si ritrovano dopo anni. Si aggiornano sulle proprie vicende e il sacerdote informa il rabbino che un suo nipote è diventato a sua volta prete. E’ una persona molto preparata e il sacerdote auspica una brillante carriera per il giovane all’interno della Chiesa.
Il sacerdote: spero proprio che possa diventare vescovo…!
Il rabbino: ma io credo anche di più
Il sacerdote: certo, anche cardinale, perché no?
Il rabbino: di più, di più…
Il sacerdote: e vabbè, non posso escluderlo, potrebbe anche diventare Papa!
Il rabbino: di più, di più…
Il sacerdote: ma insomma, di più cosa?
Il rabbino: potrebbe anche diventare figlio di Dio…
Il sacerdote: ma che stai dicendo, impossibile!
Il rabbino: e perché? Uno dei nostri ragazzi, tanti anni fa, ce l’ha fatta…!