Re: Sole di mezzanotte - Costa Luminosa - Marilù
Amici, mi è venuta un’idea: partendo dal presupposto che può essere interessante vedere lo stesso viaggio descritto da due occhi diversi, vorrei confrontare il mio diario e quello di Marilù per discutere insieme a lei (se lo vuole) ogni aspetto di questa crociera.
Per non fare torto a nessuno opterei per discutere metà crociera qui, nel suo argomento, e l’altra metà nel mio argomento.
Cominciamo qui col discutere la giornata di martedì 16 giugno 2009, dedicata all’imbarco ad Amsterdam. Nel mio invece discuteremo quella di mercoledì 17 giugno 2009, dedicata alla navigazione.
Poi, se la cosa piacerà, continueremo nei cinque giorni successivi.
Marilù ha dato molto risalto ai problemi legati al volo aereo.
E qui parte la prima riflessione: una vacanza inizia ancor prima dell’inizio della vacanza vera e propria, quelli di Costa questa cosa dovrebbero mettersela bene in testa. A me è andata bene, ma l’inconveniente ci può stare per carità, Costa si giustifica dicendo “non è un problema Costa ma Alitalia”; ok, ma io i soldi li ho dati a Costa, Alitalia non sa nemmeno chi sono, è Costa che dovrebbe avere voce con Alitalia. E dovrebbe farlo mettendo in aeroporto personale Costa qualificato, con maggior piglio, anche decisionale, in grado di fare qualcosa di più che lo scaricabarile, e soprattutto in grado di far sentire comunque l’ospite rassicurato e coccolato, proprio come sarà sulla nave.
Perché se Costa vuole impegnarsi affinché la crociera offerta sia per l’ospite un sogno, posso benissimo capire che se l’ospite arriva in nave stanco e incavolato nero, soprattutto per il menefreghismo dimostrato dal personale Costa presente a terra, questo “sogno” diventa già “meno sogno”.
Come me, Marilù ha molto apprezzato questa “nuova” nave parlando di una nave “luminosa” nel vero senso della parola. E’ la stessa impressione che ho avuto anch’io: due campane, la stessa idea; probabilmente Costa ha fatto davvero centro!!!
A Marilù non piace la donna sdraiata di Botero, che invece io ho molto apprezzato.
Parlando di tonalità e di colori, è effettivamente qualcosa che stacca dall’ambiente in genere, essendo predominanti altri colori (la donna sdraiata è un colore molto scuro, quasi nero), ma proprio per questa sua particolarità, a mio avviso spicca, si distingue senza comunque appesantire troppo e non stona con l’ambiente.
Poi chiaramente, l’arte è arte, può piacere o non piacere, e non sempre si riesce ad accontentare tutti i gusti.
Sul ristornate Marilù fa un paragone con quello di Fortuna: in effetti, nella zona dove siamo noi, abbiamo la stessa disposizione dei tavoli, sedie e divani di quella di Fortuna
Come me Marilù ha apprezzato il mangiare. Non essendo nemmeno lei alla prima esperienza, l’idea mi pare voglia dare (che è anche la mia) è quella di una direzione di Costa al miglioramento della qualità nei piatti, che c’è stata. Le portate non sono numerose (guardate, m’è capitato sotto mano qualche menù di Mediterranea proprio di quei giorni ed effettivamente in quello c’è più varietà, cioè un numero maggiore di scelta fra le portate), ma cucinate veramente bene, proprio buone!
Infine Marilù parla di una stupenda meravigliosa vetrata panoramica al ristorante. Anche Fortuna e c.ce l’hanno, ma la loro è in diagonale. Ciò regala alla nave una forma effettivamente migliore vista da fuori (meno “scatola da scarpe”), ma vista da dentro è preferibile senz’altro una vetrata in verticale, dove non si crea, fra l’altro, quell’antipatico effetto di ambiente mansardato di fatto inutilizzabile.
Marilù, hai qualcosa da aggiungere a queste mie osservazioni???
Intanto vi rimando alla pagina dedicata al mio diario per parlare della giornata dopo.
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