• Benvenuto\a sul forum di Crocieristi.it, la più grande community italiana sulle crociere.

    Prendi confidenza con il forum leggendo le discussioni presenti, o ricerca l'argomento che più ti interessa attraverso l'apposito form. Per partecipare al forum è necessario registrarsi, ovviamente la registrazione è gratuita e non obbligatoria, non registrarti se per te non è davvero utile. Per eseguire eventuali cancellazioni il tempo previsto è di una settimana.

    Ricorda che il regolamento vieta l'uso di due o più nickname differenti relativi alla stessa persona. Se nel frattempo hai cambiato l'indirizzo e-mail di registrazione contattaci attraverso questo form e specifica il tuo problema assieme alla tua username, la tua vecchia e-mail ed il tuo nuovo indirizzo.

    Hai dimenticato la password? clicca qui

    Per qualsiasi problema TECNICO puoi contattare lo Staff attraverso questo form spiegando DETTAGLIATAMENTE il tuo problema
  • Questo sito raccoglie dati statistici anonimi sulla navigazione, mediante cookie installati da terze parti autorizzate, rispettando la privacy dei tuoi dati personali e secondo le norme previste dalla legge. Continuando a navigare su questo sito, cliccando sui link al suo interno o semplicemente scrollando la pagina verso il basso, accetti il servizio ed i cookie stessi.
  • Ospite, seguici anche sui social!
    Seguici su Facebook Seguici su Twitter Seguici su Instagram Seguici su YouTube

  • Ti andrebbe di condividere sui social, assieme a noi, le tue fotografie ed i tuoi video? Clicca qui!

  • Ciao Ospite e benvenuto su Crocieristi.it, siamo davvero felici di averti a bordo!

    ti invitiamo a leggere il regolamento per una migliore convivenza con gli altri utenti (clicca qui) mentre qui trovi qualche dritta sull'utilizzo del forum

    e poi... che ne dici di presentarti? Clicca qui per accedere alla sezione "il mio primo messaggio" e presentati!

Stabilità  delle navi da crociera

T

tano

Guest
Gigi guarda che sta affondando, sta imbarcando acqua il Napoleone Bonaparte.

Un saluto.
 

Lord Revan

Member
Non mi sono avveduto di questo interessantissomo thread, e forse ho anche usato malamente la funzione cerca...mi scuso profondamente per aver aperto un thread uguale...
comunque..

Mi interesserebbero le vostre opinioni circa la stabilità delle moderne navi da crociera se messe in relazione a quelle del passato.
Inoltre, un dubbio personalissimo, è vero che la stabilità è anche soggetta al rapporto tra lunghezza e larghezza della nave?mi spiego, a parità di artifizi usati (tipo le pinne sotto la chiglia)...una nave come la mariner...che è 311 mt lunga e 48 mt larga è più stabile di una, per esempio, msc divina...lunga 338 mt * 38 mt larga..?vi sarebbe anche l'altezza come parametro...giusto?
L'altezza della nave influisce molto sul baricentro..giacchè le navi da crociera moderne sono molto alte..ma in relazione a lunghezza e larghezzascafo...può esserci una specie di effetto distorsivo(piegamenti e oscillazioni tra una sezione e l'altra) tra una sezione e l'altra in caso di mare agitato?
Spero di non aver rivolto domande stupide...ed quantunque fosse così vi prego di perdonare la mia ignoranza.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Innanzitutto secondo me ti sbagli sulla larghezza della Mariner; la larghezza che deve essere considerata è quella alla linea di galleggiamento e non quella "fuori tutto". A me risulta di 38,60 metri alla L.W. e quella che dici tu, O.A. (anzi a me risulterebbe 49.10). Quindi a conti fatti le larghezze tra le navi da te citate sono le stesse.

E' evidente che la stabilità di una nave, è data da tutta una serie di compromessi tra la sua stabilità ed "abitabilità". La stabilità, non è solo la capacità di mantenere il proprio equilibrio in presenza di forze che tendono a modificarne tale stato, condizione pressoché irrealizzabile per qualsiasi nave, ma soprattutto quella di raddrizzarsi spontaneamente una volta che tali forze son venute a cessare.

Ora, una nave è tanto più stabile quanto più velocemente riprende la sua posizione di equilibrio, ma questo movimento contrasta con il benessere dei suoi occupanti, non solo, ma anche di attrezzature e carico trasportato, per la "violenza" delle oscillazioni; la nave in questo caso si definisce "dura". Per rendere più "piacevole" la permanenza a bordo, si tende a ridurre la "velocità" di tali movimenti, rendendoli più "lenti" e la nave diventa "cedevole". I tempi per riprendere la posizione di equilibrio iniziale al cessare della forza sbandante, sono più lenti di una nave "stabile" che li riprende velocemente, provocando, come detto disagi agli occupanti.

Tali caratteristiche sono in gran parte ottenute nella fase costruttiva della nave.

Le pinne stabilizzatrici non aumentano la stabilità della nave, ma contribuiscono, con il loro funzionamento "attivo" a ridurre i periodi oscillanti, a smorzarli, e quindi rendere il rollio meno ampio.

Un esempio abbastanza recente di una forza sbandante "violenta" lo abbiamo avuto con Fascinosa, non provocato da una forza esterna, vento, moto ondoso, ma alla forte accostata imposta con il timone alla nave.

L'importante è che il metacentro rimanga sempre positivo, al di sopra del centro di gravità, e la nave in base alla sua altezza riprenderà più o meno velocemente il suo assetto iniziale; se diventasse negativo la nave si capovolgerebbe.

Una nave è in equilibrio stabile se ha una altezza metacentrica positiva di qualsiasi altezza. E' in equilibrio indifferente quando il metacentro coincide col baricentro nave (altezza metacentrica zero); diventa instabile quando il metacentro scende al di sotto del baricentro.
 
T

tano

Guest
Sempre bello le spiegazioni di Rodolfo, se io potessi spiegarmi cosí....
Ma non sono capace, ma é un tema che mi apassiona.
Un quadro che ho dal mio archivio in cui si riesce a capire meglio certi termini utilizzati da Rodolfo.



Un saluto.
 

Lord Revan

Member
Innanzitutto secondo me ti sbagli sulla larghezza della Mariner; la larghezza che deve essere considerata è quella alla linea di galleggiamento e non quella "fuori tutto". A me risulta di 38,60 metri alla L.W. e quella che dici tu, O.A. (anzi a me risulterebbe 49.10). Quindi a conti fatti le larghezze tra le navi da te citate sono le stesse.

E' evidente che la stabilità di una nave, è data da tutta una serie di compromessi tra la sua stabilità ed "abitabilità". La stabilità, non è solo la capacità di mantenere il proprio equilibrio in presenza di forze che tendono a modificarne tale stato, condizione pressoché irrealizzabile per qualsiasi nave, ma soprattutto quella di raddrizzarsi spontaneamente una volta che tali forze son venute a cessare.

Ora, una nave è tanto più stabile quanto più velocemente riprende la sua posizione di equilibrio, ma questo movimento contrasta con il benessere dei suoi occupanti, non solo, ma anche di attrezzature e carico trasportato, per la "violenza" delle oscillazioni; la nave in questo caso si definisce "dura". Per rendere più "piacevole" la permanenza a bordo, si tende a ridurre la "velocità" di tali movimenti, rendendoli più "lenti" e la nave diventa "cedevole". I tempi per riprendere la posizione di equilibrio iniziale al cessare della forza sbandante, sono più lenti di una nave "stabile" che li riprende velocemente, provocando, come detto disagi agli occupanti.

Tali caratteristiche sono in gran parte ottenute nella fase costruttiva della nave.

Le pinne stabilizzatrici non aumentano la stabilità della nave, ma contribuiscono, con il loro funzionamento "attivo" a ridurre i periodi oscillanti, a smorzarli, e quindi rendere il rollio meno ampio.

Un esempio abbastanza recente di una forza sbandante "violenta" lo abbiamo avuto con Fascinosa, non provocato da una forza esterna, vento, moto ondoso, ma alla forte accostata imposta con il timone alla nave.

L'importante è che il metacentro rimanga sempre positivo, al di sopra del centro di gravità, e la nave in base alla sua altezza riprenderà più o meno velocemente il suo assetto iniziale; se diventasse negativo la nave si capovolgerebbe.

Una nave è in equilibrio stabile se ha una altezza metacentrica positiva di qualsiasi altezza. E' in equilibrio indifferente quando il metacentro coincide col baricentro nave (altezza metacentrica zero); diventa instabile quando il metacentro scende al di sotto del baricentro.
grazie della tua cortese spiegazione.
A questo punto rimane solo il dubbio sui pezzi "saldati" delle navi. Giacchè la nave è formata da un insieme di sezioni diverse...mi sono sempre chiesto se queste, in occasione di forze davvero imponenti, quali una mareggiata particolarmente violenta, possano iniziare a "contorcersi" tipo movimento sinuoso orizzontale. spero di essermi spiegato...
Sempre bello le spiegazioni di Rodolfo, se io potessi spiegarmi cosí....
Ma non sono capace, ma é un tema che mi apassiona.
Un quadro che ho dal mio archivio in cui si riesce a capire meglio certi termini utilizzati da Rodolfo.



Un saluto.
ottimo. Con la foto e i dati ho compreso ancor meglio il discorso...grazie
 

Rodolfo

Super Moderatore
Naturalmente la nave subisce delle flessioni durante la navigazione quando incontra mare mosso. La nave viene considerata nel suo insieme strutturale come un trave; infatti si usa dire il "complesso nave trave". Il trave sottoposto a dei carichi tende a flettere a seconda dove e come venga esercitato lo stesso.

Quando la parte inferiore del trave viene sollecitato a compressione, le fibre tendono ad accorciarsi, e la parte superiore viene sollecitata a trazione le fibre tendono ad allungarsi. Viceversa nel caso contrario. Così avviene per la nave in navigazione e dipende dalla sua lunghezza in rapporto al mare incontrato.

Per esempio, se la nave procede continuamente con prua e poppa su due creste d'onda, mentre la parte centrale nel cavo, la nave tenderà ad insellare, viceversa tenderà ad inarcare.

Queste situazioni son previste nel corso della costruzione e del tipo di nave, procedendo ad una struttura che permetta la resistenza del "trave" ad una sollecitazione alternata che risulta essere la più gravosa di tutte.
 

DevilCap56

Member
Naturalmente la nave subisce delle flessioni durante la navigazione quando incontra mare mosso. La nave viene considerata nel suo insieme strutturale come un trave; infatti si usa dire il "complesso nave trave". Il trave sottoposto a dei carichi tende a flettere a seconda dove e come venga esercitato lo stesso.

Quando la parte inferiore del trave viene sollecitato a compressione, le fibre tendono ad accorciarsi, e la parte superiore viene sollecitata a trazione le fibre tendono ad allungarsi. Viceversa nel caso contrario. Così avviene per la nave in navigazione e dipende dalla sua lunghezza in rapporto al mare incontrato.

Per esempio, se la nave procede continuamente con prua e poppa su due creste d'onda, mentre la parte centrale nel cavo, la nave tenderà ad insellare, viceversa tenderà ad inarcare.

Queste situazioni son previste nel corso della costruzione e del tipo di nave, procedendo ad una struttura che permetta la resistenza del "trave" ad una sollecitazione alternata che risulta essere la più gravosa di tutte.

Ed eccovi alcuni link se volete saperne ancora di piu' di quello che il buon Rodolfo ha spiegato in maniera ineccepibile............

Il primo e' in inglese...........
http://thenauticalsite.com/nauticalnotes/const/myconst-lesson02-stresses.htm

Quest'ultimo in italiano...
http://www.ingegnerianavale.net/Tem...obustezzaC_carichi/2ANrobustezzaC_carichi.htm

Buona lettura..............:D:D:D
 
Top