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Stop ai motori delle navi lasciati accesi nei porti

  • Autore discussione Autore discussione Aldo
  • Data d'inizio Data d'inizio
Si, è vero.. è interessante.
Tramite quest'articolo si misura l'ignoranza di un ministro.. interessante.
VERGOGNA!!!

che ridere...
 
Attenzione:le navi si attaccheranno alla rete elettrica commerciale.Spiegatemi dove stà la genialata...
Senza considerare ad esempio che i motori delle navi di oggi hanno un minor impatto rispetto a quelle di anni fà.E poi ad esempio a Savona, qualora vi siano 3 navi da 90.000 tn si dovrebbe fornire più corrente alle 3 navi che alla città intera.Senza contare ad esempio a Civitavecchia quando ci sono 6-8 navi...pazzi!
Ma ora aspettiamo negli dettagli la proposta del ministro...
 
NicolaFank ha detto:
Senza contare ad esempio a Civitavecchia quando ci sono 6-8 navi...pazzi!
Ma ora aspettiamo negli dettagli la proposta del ministro...
Be'...ma adesso vicinissimo a Civitavecchia hanno avuto l'innovativa iniziativa di ri-convertire la centrale a carbone...quindi ne avranno da vendere di elettricità :twisted:
 
Ho sempre avuto la sensazione che Scanio fosse un cretino, ora ne ho la certezza! Tra qualche anno gli imbarchi italiani avverranno......in Francia ed in Croazia.
Ciao
 
A me Pecoraro Scanio come ministro piace, anche se questa iniziativa è ridicola e non risolve minimamente il problema inquinamento. Quello che si poteva fare per combattere l'inquinamento marino molte navi da crociera l'hanno fatto, riducendo le emissioni e non scaricando più in acqua. Il vero problema è l'eccessiva motorizzazione nelle città, che si potrebbe risolvere chiudendo definitivamente intere zone e costringendo la gente a utilizzare i mezzi pubblici (dove funzionano). Ma forse questa iniziativa per il Ministero è troppo rischiosa...la "casta" degli armatori è certamente meno numerosa di quella degli automobilisti (che poi si traduce in voti...).
 
il_Generale_71 ha detto:
La proposta avrebbe un senso solo ed unicamente se l'energia elettrica utilizzata fosse generata da fonti "pulite".
Si ma con 3 navi in porto a Savona dove si vanno a prendere 100 MW (se non di più) dalle cosiddette fonti pulite?
 
Re: Stop ai motori delle navi lasciati accesi nei porti

Probabilmente, in Italia il Porto dove sono stati effettuati gli studi più avanzati per alimentare le navi da terra, è Civitavecchia. E' stato calcolato un impiego di circa 80 MW per risolvere il problema. Non viene specificato in ogni caso se si tratta delle sole navi passeggeri o anche di tutte le altre; Navi traghetto e mercantili in genere. Anche queste ultime inquinano, non certo come una meganave pax, ma la loro presenza nei porti è numericamente assai superiore, e non tutte sono di recente costruzione, anzi. Quindi per risolvere il problema ed estenderlo a tutti i porti italiani, ce ne vorrà di tempo e .... di qualche nuova centrale. Pensate in questi giorni di picco di consumi, come si potrebbe far fronte a questa ulteriore enorme richiesta di energia.
 
Re: Stop ai motori delle navi lasciati accesi nei porti

Senza scendere in discussioni politiche, che ognuno ha le sue legittime idee in proposito, posso dire che il ministro ha perso un'eccellente occasione per tacere. Se non si hanno specifiche competenze in materia meglio tenere la bocca chiusa. Di lui poi non apprezzo certe dichiarazioni improntate al catastrofismo ambientale, che creano solo inutili allarmi.

Questo stop ai motori delle navi da crociera accesi in porto costituisce una degna accoppiata con lo stop al transito delle navi da crociera lungo la Giudecca. Ma sul serio con queste uscite vogliamo far fallire i porti italiani a favore di Barcellona, del Pireo o di qualche new entry della Croazia ?
 
Re: Stop ai motori delle navi lasciati accesi nei porti

In Sardegna stanno provando a far fallire addirittura il diportismo quindi al peggio non c'è mai limite. Olivia
 
Re: Stop ai motori delle navi lasciati accesi nei porti

Italian Cruiser ha detto:
Senza scendere in discussioni politiche, che ognuno ha le sue legittime idee in proposito, posso dire che il ministro ha perso un'eccellente occasione per tacere. Se non si hanno specifiche competenze in materia meglio tenere la bocca chiusa. Di lui poi non apprezzo certe dichiarazioni improntate al catastrofismo ambientale, che creano solo inutili allarmi.
Questo stop ai motori delle navi da crociera accesi in porto costituisce una degna accoppiata con lo stop al transito delle navi da crociera lungo la Giudecca. Ma sul serio con queste uscite vogliamo far fallire i porti italiani a favore di Barcellona, del Pireo o di qualche new entry della Croazia ?
Ma guarda che prima o poi ci riusciranno, parlo del transito nel canale della Giudecca, o perlomeno lo faranno a senso unico. 15 giorni fa, il movimento contro le grandi navi in laguna, una trentina di persone, ha tappezzato la città di manifesti contro l'attracco della Brilliance of Seas sulla Riva dei Sette Martiri, per carità in pieno centro storico; ma si trattava di una sosta momentanea ed eccezionale. Ebbene ci sono riusciti; non so come, l'Autorità Portuale ha mosso un pò le pedine e le ha trovato un posto in Stazione Marittima. Raccolgono firme delle nonne, delle zie e di tutti i parenti per far crescere il numero dei dissidenti. Protestano contro l'uso indiscriminato dei radar, il che non è vero, dimenticando che ormai solo le gondole ne sono sprovviste (ancora per poco). Protestano contro lo scarico delle acque nere in laguna, e sappiamo tutti che non è vero, viene raccolta anche l'acqua piovana, e dimenticano la presenza media giornaliera di trentamila turisti che ci regalano uno o due ricordini a testa, e questi sì che finiscono in laguna, visto che la città è sprovvista di una rete fognaria. E dimenticano che a 4 chilometri dalla Marittima, abbiamo la più alta concentrazione di impianti industriali, che hanno una fuga di sostanze un giorno sì e uno no, comunque mai "dannose" per la popolazione secondo le autorità, e di una tangenziale che riversa il traffico di mezza Europa, con camion dell'Est che sembrano lvecchie locomotive dello scorso secolo. E si potrebbe continuare ancora volendo trascrivere delle proposte demenziali presentate da certi politici, atte ad allontanare le navi dalla città. Perchè non si tenta di trovare una soluzione ad ogni problema, ma di eliminarlo. Così Venezia non avrà più le navi, una goccia di inquinamento ambientale sarà stata eliminata, e la città diventerà come Gardaland; apertura 1° aprile chiusura 31 ottobre.
 
Re: Stop ai motori delle navi lasciati accesi nei porti

L'ottusità è spesso degli amministratori pubblici che danno retta ad una petizione di 1000 firme senza porsi due semplici domande:
1) - si tratta di una cosa giusta?
2) - cosa penseranno gli altri "n" cittadini che non hanno firmato?

Detto questo rientriamo in tema...
 
Re: Stop ai motori delle navi lasciati accesi nei porti

il_Generale_71 ha detto:
L'ottusità è spesso degli amministratori pubblici che danno retta ad una petizione di 1000 firme senza porsi due semplici domande:
1) - si tratta di una cosa giusta?
2) - cosa penseranno gli altri "n" cittadini che non hanno firmato?

Detto questo rientriamo in tema...
Quoto in pieno ! Quindo NO allo stop insensato dei motori delle navi da crociera in porto. PS ma il ministro ha mai sentito parlare della Green Star conferita dal Rina, e di altri attestati internazionali simili, o pensa che sia una semplice onorificenza decorativa ?
 
Re: Stop ai motori delle navi lasciati accesi nei porti

Comunque il capitano di Costa Serena ha spiegato che i motori non si possono lasciare spenti perchè alimentano tutte le altre funzioni della nave come l'erogazione di energia elettrica. Traducendo la proposta: navi al buio e inutilizzabili durante gli scali.
 
Re: Stop ai motori delle navi lasciati accesi nei porti

Ma è proprio questo il punto. Costa Serena ha una potenza installata di circa 65 MW e considerando che l'energia assorbita dai motori è di circa un 40/45 MW, e che in porto naturalmente sono fermi, servono altri 20/25 MW per alimentare tutte i servizi di bordo, che sarebbero, come proposto dal Ministro, quelli forniti dalla rete di terra. Teoricamente il problema sarebbe risolto, senza considerare che un paese avanzato come gli Stati Uniti, che ha allo studio il problema, considera che tale progetto potrà essere realizzato non prima di dieci anni. Figurarsi qui da noi, con la carenza di energia elettrica, di infrastrutture, di nuove centrali, di lentezze burocratiche e di opposizioni politiche con cui dobbiamo convivere .
 
Re: Stop ai motori delle navi lasciati accesi nei porti

27 agosto 2007

Il porto di Oakland prova un sistema mobile per fornire energia elettrica alle navi all'ormeggio

Necessario un investimento di oltre 90 milioni di dollari per estendere il sistema a tutto il comprensorio portuale

Nel porto di Oakland è stato utilizzato in via sperimentale lo “LNG mobile shoreside power”, un'apparecchiatura mobile per fornire energia elettrica delle navi all'ormeggio, che possono così evitare di ricorrere ai propri motori per alimentare i sistemi di bordo.
Per effettuare la sperimentazione della nuova tecnologia la Port Authority di Oakland ha stanziato 275mila dollari. Secondo le previsioni dell'ente saranno necessari oltre 90 milioni di dollari per estendere tale sistema a tutto il comprensorio portuale.
«Abbiamo fatto questo investimento - ha detto il direttore della Port of Oakland, Omar Benjamin - perchè siamo seriamente impegnati nella salvaguardia dell'ambiente. Questo progetto offre un sistema realizzabile per ridurre le emissioni dei motori diesel delle navi e ciò è molto importante per la salute della nostra comunità». (da Informare 28.08.07)
 
Re: Stop ai motori delle navi lasciati accesi nei porti

19-09-2007
SGRAVI FISCALI PER CHI SCEGLIE IL 'COLD IRONING'. LUBECCA SCALO-PILOTA
Stop ai motori in porto: Germania in prima fila
Nel gergo marittimo internazionale si chiama 'cold ironing', e nei terminal di tutto il mondo è ormai visto come uno dei metodi tecnicamente più 'intelligenti' e meno invasivi per limitare lo spreco di energie e, soprattutto, le emissioni di sostanze inquinanti nell'acqua e nell'atmosfera.

In parole povere i due termini inglesi non sono altro che un modo più rapido ed elegante per definire la tendenza a rifornire, una volta arrivati in porto, i generatori di corrente presenti sulle navi (tramite una serie di allacci) con gli impianti elettrici a terra. Fino ad oggi si è preferito creare corrente elettrica ricorrendo ai combustibili già presenti a bordo (tecnica che obbliga le navi a tenere i motori accesi anche in porto, con effetti devastanti per l'ambiente). Una scelta obbligata durante la navigazione, ma che è ormai stata bollata come antiecologica nel momento in cui le navi accostano nei terminal.

La promozione del 'cold ironing' è partita da due dei porti più inquinati degli Stati Uniti, Los Angeles e Long Beach, che hanno destinato 180 milioni di dollari all'utilizzo di questa tecnica energetica sui loro moli (i cui effetti dovrebbero essere la piena operatività del 'cold ironing' in 25 attracchi, 15 a Los Angeles e 10 a Long Beach).

Ora tocca all'Europa, più precisamente alla Germania, che ha già sottoposto all'Unione europea alcune proposte riguardo a sgravi fiscali per chi sceglie di alimentare le proprie navi tramite le strutture energetiche situate nei porti. I tedeschi hanno anche individuato in Lubecca il porto-pilota, con sperimentazioni già messe in calendario per gli ultimi mesi dell'anno. Se la Ue andrà incontro alle richieste provenienti da Berlino, la Germania allargherà ad altri scali l'iniziativa. In caso contrario si stanno già studiando alternative, anche perché in via preliminare (e non ufficiale) il commissario europeo per la Fiscalità e gli Affari doganali, l'ungherese Laszlo Kovacs, ha dichiarato che gli sgravi potranno essere attuati solo se i generatori a terra saranno alimentati tramite fonti di energia rinnovabili. (da l'Avvisatore Marittimo)

Roberto Scarcella

Una aggiunta all'articolo precedente, relativa allo sbandierato intervento del Ministro Pegoraro, sulla imminente soluzione dell'inquinamento causato dalle navi da crociera nei porti italiani:
....L’Italia, che aveva annunciato nel giugno scorso passi decisivi in direzione del “cold ironing”, ha invece frenato in estate, scottata da alcuni esperimenti dai risultati poco incoraggianti: in primis a Savona, che già sognava di fornire energia alle grandi navi da crociera di Costa, ma dopo le deludenti prove del suo nuovo generatore eolico ad asse verticale ha dovuto rivedere le proprie ambizioni al ribasso...... (da IL Secolo XIX).
 
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