Diver, condivido quello che hai scritto, solo che io, a differenza tua, dò la colpa anche e soprattutto all'avvocato, al giornalista ed anche al conduttore di turno (compreso l'autore).
Tutti emeriti personaggi iscritti ad album professionali con tanto di auto-regolamentazioni, organi disciplinari etc. etc.
Ed è bene che si facciano sentire soprattutto in questi frangenti, quando situazioni artefatte dovrebbero minare l'autorevolezza e l'integrità della categoria. O la categoria esiste solo per rivendicare diritti o per perseguire logiche corporative? se è così basta dirlo, mi metto l'animo in pace.
Sui telespettatori, di base condivido con te. Ma c'è anche da considerare che uno spazio di approfondimento all'interno di un programma d'intrattenimento porta inevitabilmente ad avere un pubblico con una "soglia di attenzione" molto bassa.
E questo ne inibisce la capacità critica. E ci si beve purtoppo di tutto.
Se io una sera ho voglia di vedermi Piero Angela, ho una predisposizione mentale tale da avere una soglia di attenzione elevata.E' il tipo di programma che lo richiede, e ne sono consapevole.
Se invece torno a casa stanco, ho il cervello a marmellata e ho solo voglia di relax e di svago, posso scegliere un programma più leggero che non mi impegni più di tanto e non ci sarebbe niente di male.
Quello che voglio dire è che in questi casi, avvocati, giornalisti, conduttori, sono parte estremamente attiva (e consapevole, ed è questa la cosa grave) del tutto, mentre il telespettatore è semplicemente un soggetto passivo ed inconsapevole (e, spesso, anche rimbecillito, condivido Diver).
Un saluto
concordo pienamente