Gabriele C.
Well-known member
Solitamente, nelle mie crociere, la parte culturale (o paesaggistica) è predominante nella scelta di cosa fare o vedere nei vari scali toccati.
Questa volta invece, anche nella scelta di questa crociera, con mia moglie abbiamo voluto preferire l'attività "balneare", e poichè il periodo è di inizio estate, le spiagge hanno fatto la parte del leone in quasi tutte le località previste nell'itinerario.
Eccoci allora in vista di Olbia, città sarda che, come è riportato sul diario di bordo di oggi, dista solo 300 km dalla penisola.
Alle 8 del mattino Costa Victoria si appresta ad attraccare alla banchina del porto "Isola Bianca", dopo averci fatto ammirare l'avvicinamento lungo un canale naturale, già superbamente descritto da Oriana. Il grande blocco di granito dell'isola Tavolara verso sud fa a nascondino tra colline, tratti di mare e piccole baie.
Come di consueto non sono molte le persone che a quest'ora del mattino si godono sui ponti esterni l'avvicinarsi della nave: peccato, perchè è sempre uno spettacolo, non solo naturalistico ma anche emozionante. La lentezza dell'approdo e l'attesa dello sbarco incrementano il desiderio di visitare i luoghi, magari già immaginati, studiati a casa prima di partire...
Il bus per la spiaggia "La Cinta" attende un pò alcuni ritardatari, poi si dirige verso sud alla volta di San Teodoro.
"Il profumo di mirto,
lo scoglio irto,
quel suolo duro
di un dialetto oscuro,
il mare chiaro
di un bello raro,
le coste assolate
dal vento frustate..."
Difficile trovare parole più appropriate di questi versi del nostro Fandelmare, per descrivere quello che vediamo intorno a noi...
La terra di Sardegna, a tratti brulla e a tratti verdeggiante, fa da contrasto alla visione dell'isola di Tavolara, che adesso si presenta severa e maestosa poco distante la costa. Uno spettacolo.
In una mezz'ora giungiamo alla spiaggia, e ci accomodiamo con i lettini sotto l'ombrellone. La sabbia è di colore chiaro, e il mare ne riflette le tinte, che cambiano con l'andirivieni delle piccole e tranquille onde.
Mi immergo subito, l'acqua e il panorama sono troppo invitanti per attendere...ma che bello qui, con il fondale bianco, le colline verdi a terra, e il blocco grigio di Tavolara che dà un pò di inquietudine ma allo stesso tempo sembra che protegga nel mio procedere nuotando un pò veloce per contrastare la temperatura dell'acqua, piuttosto frescolina...
Il relax al sole, la lunga passeggiata sulla spiaggia poco affollata (è giorno feriale, e la stagione non è ancora del tutto avviata), la chiacchierata con le amiche di Roma che con noi hanno condiviso l'escursione rendono questa mezza giornata davvero incantevole. Un secondo bagno, poi lo spuntino con il cestino fornito in nave, e l'ora del rientro si avvicina. Vedo mia moglie davvero contenta, lei ama il mare anche più di me, quindi la scelta di questa meta è senz'altro di esito positivo...
Il bus ci attende tra mezz'ora, non ancora sazio faccio un ultimo tuffo...Bagnerò il sedile del bus? Con questo mare di Sardegna, penso che sarò pienamente giustificato...!
Questa volta invece, anche nella scelta di questa crociera, con mia moglie abbiamo voluto preferire l'attività "balneare", e poichè il periodo è di inizio estate, le spiagge hanno fatto la parte del leone in quasi tutte le località previste nell'itinerario.
Eccoci allora in vista di Olbia, città sarda che, come è riportato sul diario di bordo di oggi, dista solo 300 km dalla penisola.
Alle 8 del mattino Costa Victoria si appresta ad attraccare alla banchina del porto "Isola Bianca", dopo averci fatto ammirare l'avvicinamento lungo un canale naturale, già superbamente descritto da Oriana. Il grande blocco di granito dell'isola Tavolara verso sud fa a nascondino tra colline, tratti di mare e piccole baie.
Come di consueto non sono molte le persone che a quest'ora del mattino si godono sui ponti esterni l'avvicinarsi della nave: peccato, perchè è sempre uno spettacolo, non solo naturalistico ma anche emozionante. La lentezza dell'approdo e l'attesa dello sbarco incrementano il desiderio di visitare i luoghi, magari già immaginati, studiati a casa prima di partire...
Il bus per la spiaggia "La Cinta" attende un pò alcuni ritardatari, poi si dirige verso sud alla volta di San Teodoro.
"Il profumo di mirto,
lo scoglio irto,
quel suolo duro
di un dialetto oscuro,
il mare chiaro
di un bello raro,
le coste assolate
dal vento frustate..."
Difficile trovare parole più appropriate di questi versi del nostro Fandelmare, per descrivere quello che vediamo intorno a noi...
La terra di Sardegna, a tratti brulla e a tratti verdeggiante, fa da contrasto alla visione dell'isola di Tavolara, che adesso si presenta severa e maestosa poco distante la costa. Uno spettacolo.
In una mezz'ora giungiamo alla spiaggia, e ci accomodiamo con i lettini sotto l'ombrellone. La sabbia è di colore chiaro, e il mare ne riflette le tinte, che cambiano con l'andirivieni delle piccole e tranquille onde.
Mi immergo subito, l'acqua e il panorama sono troppo invitanti per attendere...ma che bello qui, con il fondale bianco, le colline verdi a terra, e il blocco grigio di Tavolara che dà un pò di inquietudine ma allo stesso tempo sembra che protegga nel mio procedere nuotando un pò veloce per contrastare la temperatura dell'acqua, piuttosto frescolina...
Il relax al sole, la lunga passeggiata sulla spiaggia poco affollata (è giorno feriale, e la stagione non è ancora del tutto avviata), la chiacchierata con le amiche di Roma che con noi hanno condiviso l'escursione rendono questa mezza giornata davvero incantevole. Un secondo bagno, poi lo spuntino con il cestino fornito in nave, e l'ora del rientro si avvicina. Vedo mia moglie davvero contenta, lei ama il mare anche più di me, quindi la scelta di questa meta è senz'altro di esito positivo...
Il bus ci attende tra mezz'ora, non ancora sazio faccio un ultimo tuffo...Bagnerò il sedile del bus? Con questo mare di Sardegna, penso che sarò pienamente giustificato...!
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