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Una finestra sull'azzurro.... Liguria, negli occhi, nel cuore.

Eccomi di nuovo....
Durante il mese di gennaio, finite le feste e gli incontri con il parentado, abbiamo ricominciato con le gite domenicali nel circondario e oggi vi porto in un piccolo borgo nell'entroterra di Albenga: Castelvecchio di Rocca Barbena. Il paese è uno dei Borghi più Belli d'Italia e il suo nome deriva dalla rocca che lo sovrasta e dal Castello risalente al XI secolo. Fino alla fondazione del castello di Zuccarello è stato il principale punto di difesa sulla strada che congiungeva il ponente savonese con il Piemonte ed era un'importante passaggio di merci e pellegrini. Nel 1326 il feudo passò ai marchesi del Carretto e Castelvecchio rimase sede del marchesato fino al 1397 quando fu spostata a Zuccarello.

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Il borgo si sviluppa ai piedi del castello che attualmente non è visitabile.

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E' un dedalo di vicoli, stradine e scalette in un continuo sali-scendi, perciò se deciderete di visitarlo indossate scarpe comode!

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Affascinante è poco! Mi hai fatto un grande regalo. Adoro i borghi 😍 ma la mia lista è talmente lunga che è una gran gioia poterli vedere attraverso i tuoi scatti. Qualche altra nostra carissima amica, ne sarebbe stata entusiasta.
Grazie!
 
Nella parte bassa del paese si trova la Chiesa dell'Assunta risalente al tardo medioevo ma in gran parte ricostruita nel XVIII secolo.

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Se avete notato, in una fotografia della pagina precedente, si vede una strana protuberanza sulla facciata della casa e un'altra simile nella fotografia di un vicolo.......

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Provate ad indovinare cosa sono: non è difficile!

Se vi capita di passare in Liguria dalle parti di Albenga non perdetevi questo borgo meraviglioso.

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Villa Grock

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Questa bellissima dimora è la villa fatta costruire da Charles Adrien Wettach noto con il nome d'arte Grock. Fu il più grande clown del suo tempo. Nacque nel 1880 in un piccolo villaggio in Svizzera ai confini con la Francia in una modesta famiglia di operai: la mamma e il papà lavoravano in fabbriche che producevano orologi ma gestivano anche una piccola locanda dove il padre intratteneva gli ospiti suonando il piano e con numeri di giocoleria. All'età di 6 anni, accompagnato dalla sorella più grande, vide lo spettacolo di un circo e decise che quella sarebbe stata la sua vita. Iniziò appena più grande a svolgere diversi lavori in giro per l'Europa mentre imparava a suonare diversi strumenti musicali aggregandosi ad un gruppo di tzigani e ben presto iniziò la carriera di clown con l'intenzione di diventare il più bravo in assoluto.
Suonava 14 strumenti differenti, parlava correntemente 8 lingue ed era un costruttore-inventore: suo il brevetto del primo bloccasterzo.
Nel 1908 conobbe una ballerina e cantante Italiana che sposò 11 anni dopo e nel 1922, per concedersi una vacanza, con la moglie andò a trovare i suoceri che avevano una piccola casa in provincia di Imperia. Dopo quella vacanza si innamorò della riviera ligure, acquistò un terreno alle spalle di Oneglia e qui fece costruire la sua villa.
Villa Bianca, così si chiamava in origine, viene costruita nel 1927 e qui ritornava Grock dopo ogni tournee fino al 1959 quando morì.
Sua moglie rimase nella villa fino alla sua morte nel 1975 ma fu costretta a vendere parte del terreno a valle della villa. La figlia adottiva ereditò la casa e subito dopo iniziò a vendere all'asta gran parte delle cose appartenute al padre con cui aveva sempre avuto un pessimo rapporto; quindi vendette la casa ad una agenzia immobiliare piemontese che aveva il progetto di trasformarla in un condominio. Per fortuna fu dichiarata monumento d'interesse culturale e il progetto si bloccò. Rimase abbandonata per 20 anni e in questi anni è stata depredata di quanto era ancora rimasto all'interno: mobili, lampadari, suppellettili varie.
La villa è stata poi acquistata dalla Provincia di Imperia che ha iniziato il restauro ed ora è visitabile. Al suo interno è stato allestito il museo del circo con installazioni multimediali che divertono grandi e piccini.
Ma iniziamo ad esplorarla.....

Entrando nel parco si arriva su una grande terrazza circondata da una balaustra in pietra con colonnine che a me ricordano tanto un clown...

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Scendendo la scala ci ci trova davanti alla prima fontana: l'acqua e le fontane hanno un forte significato simbolico nella massoneria (Grock era un massone) e sono presenti in diversi punti del parco così come altri simboli massoni o astrologici.

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Questa piccola fontana riporta sui due lati le inscrizioni "per aspera" "ad astra" che era il motto di Grock e la storia della sua vita: partito dal niente ed arrivato ad essere il clown più grande al mondo.

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Ma appena girato lo sguardo ci si trova davanti la grande Peschiera vivacizzata da due fontane e al cui centro si trova un tempietto raggiungibile attraverso un piccolo ponte. Sembra che in questa grande vasca Grock nuotasse o ci andasse con una piccola barca.

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I lampioni attorno alla Peschiera hanno palline gialle e rosse, che ci hanno detto, alla sera, una volta accesi, si riflettono nell'acqua e sembrano muoversi come se fossero tanti giocolieri

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Attorno alla vasca si trova un ampio padiglione che attualmente non è visitabile poichè sono in corso operazione di restauro e un porticato dove venivano intrattenuti gli ospiti della villa con spettacoli organizzati e tenuti da Grock stesso.

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Salendo al livello superiore del parco si trova un'altra bellissima fontana chiamata "degli aranci"

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Guardandola, a me ha ricordato il berretto che Grock indossava in alcuni suoi spettacoli sormontato da una corona; ma probabilmente sono stata suggestionata dalla descrizione della personalità di Grock che doveva avere una considerazione di sè decisamente smisurata tanto che sulla sommità della torretta della casa fece riprodurre il suo volto.

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Ma saliamo verso la villa.
Troviamo una serie di caricature che riproducono i volti degli amici di Grock.

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A destra si può riconoscere Pablo Picasso che più volte fu ospite nella villa

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e qui, a sinistra, Stanlio e Ollio ma ho notato che sopra a tutti sta una testa più grande (Grock?...) che sembra dire " ma io sono sopra di voi"

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Prima della vendita dei terreni coltivati ad orto e frutteto, dove ora si vedono le case, la vista dalla casa arrivava fino al mare e doveva essere uno spettacolo!

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Appena si entra dall'ingresso ci si trova in un ampio salone dove ai due estremi una volta erano presenti altre due fontane. Ora è stato creato un piccolo angolo di vendita da una parte e un bar dall'altra. Non sono ancora funzionanti in attesa di affidamento della gestione del museo del circo.

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Di fronte all'ingresso si apre una stanza che in origine ospitava la sala da biliardo ed ora è dotata di uno schermo su cui corrono le immagini degli spettacoli di Grock.

Sempre al piano terra si trova un piccolo salottino sulle cui vetrate una volta erano rappresentati i segni zodiacali ma negli anni sono state trafugate e sostituite con anonimi vetri

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Così come era.....

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La villa ha più di 40 stanze distribuite su 3 piani ma se ne possono visitare solo alcune

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Questa era la stanza da letto di Grock dove sulla porta spicca questa sua caricatura

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I particolari della tappezzeria originale di un altro salottino

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La scala che conduce all'ultimo piano
 
Oggi vi porto in un piccolo borgo della provincia di Imperia: Castellaro. Il nome sembra derivare da un primo insediamento di epoca romana. Le prime notizie storiche relative a Castellaro risalgono al 1153 quando questo territorio apparteneva alla famiglia dei Clavesana ed è citato in un atto di cessione del borgo ad un altro ramo della famiglia, i Lengueglia. Nel 1288 il feudo fu ceduto alla Repubblica di Genova in cambio della investitura ufficiale dei Lengueglia come signori di Castellaro.
Nel 1472 di nuovo il feudo fu venduto ai Spinola facoltosa ed importante famiglia genovese che ne fu proprietaria fino alla caduta della Repubblica di Genova. Passò quindi prima sotto il dominio francese in epoca napoleonica e poi sotto il regno d'Italia.
Nel borgo molte case sono state ricostruite dopo i terremoti del 1831 e del 1887 che fecero anche alcune decine di morti.
Rimangono comunque alcuni elementi tipici dei borghi liguri come ad esempio i passaggi sotto volte che collegano le case.

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Nel borgo del vecchio castello rimangono solo una parte delle mura difensive, di una torre e le carceri.

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La parrocchia di San Pietro in Vincoli e l'oratorio di Nostra Signora dell'Assunta sono due edifici religiosi che svettano sopra il paese. Sono in stile barocco e sono circondate da una bella pavimentazione in ciottoli: tutto però avrebbe bisogno di qualche intervento di restauro. La chiesa e l'oratorio sono visitabili ma solo su prenotazione e solo di domenica.

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Ancora qualche immagine degli edifici che si incontrano nella piazza principale

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Continua.....
 
Graziosissimo questo borgo, attendo il seguito...e ti confesso che ancora non mi sono spinta fino ad Imperia ma, avrò modo di colmare queste lacune.
Grazie!
 
Graziosissimo questo borgo, attendo il seguito...e ti confesso che ancora non mi sono spinta fino ad Imperia ma, avrò modo di colmare queste lacune.
Grazie!
In provincia di Imperia ci sono decine di borghi bellissimi, tutti arroccati su per le colline. Sono molti di più di quelli in provincia di Savona.
 
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