CostaMagica
Super Moderatore
Re: Uomo in mare
Una patologia depressiva grave talvolta non consente di avere nemmeno un briciolo di volontà, figurarsi il poterla utilizzare da sola o in sinergia col supporto psicologico, psicanalitico o psichiatrico che sia per darsi una "mossa". Di certo avere la consapevolezza di un grave malessere in quanto tale è già un primo passo perchè si possa intraprendere la via del supporto medico.
La situazione spesso degenera quando non si ha neppure la consapevolezza della malattia sicchè il "malato" vede solo un profondo vuoto intorno.... è il cosiddetto "mal di vivere".
Altre volte invece, pur pienamente assistiti da professionisti, non si percepiscono risultati ... forse perchè è mancata proprio la prima fase: la piena consapevolezza del proprio stato patologico (questo è il caso che, più di frequente, si verifica fra i malati introdotti alla terapia psicologica da familiari e che diversamente non avrebbero manco pensato di avvicinarvisi).
Il concetto è: se so di essere malata provvedo a curarmi... se non lo so mi lascio andare verso un percorso, nel caso delle gravi depressioni, talvolta irreversibile.
Scusate se sono tornata sull'argomento perpetrando l'OT, ma non sono riuscita a frenarmi.
Piuttosto speriamo di avere presto notizie e magari smentite circa l'esito dell'accaduto.
In rete non ho trovato nulla...
Una patologia depressiva grave talvolta non consente di avere nemmeno un briciolo di volontà, figurarsi il poterla utilizzare da sola o in sinergia col supporto psicologico, psicanalitico o psichiatrico che sia per darsi una "mossa". Di certo avere la consapevolezza di un grave malessere in quanto tale è già un primo passo perchè si possa intraprendere la via del supporto medico.
La situazione spesso degenera quando non si ha neppure la consapevolezza della malattia sicchè il "malato" vede solo un profondo vuoto intorno.... è il cosiddetto "mal di vivere".
Altre volte invece, pur pienamente assistiti da professionisti, non si percepiscono risultati ... forse perchè è mancata proprio la prima fase: la piena consapevolezza del proprio stato patologico (questo è il caso che, più di frequente, si verifica fra i malati introdotti alla terapia psicologica da familiari e che diversamente non avrebbero manco pensato di avvicinarvisi).
Il concetto è: se so di essere malata provvedo a curarmi... se non lo so mi lascio andare verso un percorso, nel caso delle gravi depressioni, talvolta irreversibile.
Scusate se sono tornata sull'argomento perpetrando l'OT, ma non sono riuscita a frenarmi.
Piuttosto speriamo di avere presto notizie e magari smentite circa l'esito dell'accaduto.
In rete non ho trovato nulla...