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Venezia: nebbia. Porto chiuso

Ciao, son d'accordo con te sul fatto che gli scali da Venezia di Costa Luminosa a dicembre, come a gennaio con la partenza da per il giro del mondo, possano essere a rischio per via della nebbia. Una scelta della Compagnia che potrebbe anche non andar bene in funzione degli eventi meteo di quest'anno, che purtroppo, si presentano non favorevoli per via del fenomeno. La stagione invernale dello scorso anno in effetti ha riportato ripetutamente la nebbia sulla laguna, per via dell'anomalo posizionamento delle alte pressioni alle nostre latitudini, di contro non abbiamo mai avuto "acqua alta". Nel 2015 e anche per anni precedenti il fenomeno era praticamente scomparso, lasciando la sua presenza per pochi giorni e breve durata, in compenso, molte "acqua alta".

Non ho mai sentito, mia "lacuna", di navi passeggeri ospitate a Trieste in banchine diverse da quella abituale del molo Bersaglieri; anche sabato, sembra che Posiaa non sia potuta dirigere su Trieste, proprio perchè un lato del Molo occupato dalla Vespucci e l'altro da Luminosa.

Trieste non ha la capacità di sostituire Venezia, per ora, sia dal punto di vista logistico che da quello dell'afflusso dei passeggeri. Destinarla quale HomePort si è rivelato un buco in acqua, tant'è che l'iniziale overnight sulla città di Mediterranea è stato sostituito con Venezia, proprio per "riempir" la nave; Capodistria in questa guisa la terrei anco meno in considerazione.

Aggiungo e ripeto, che proprio per la situazione meteo invernale del Porto lagunare, le crociere son praticamente sospese, a parte qualche toccata di nave minore, per quattro mesi all'anno; quindi le precauzioni sono osservate dalle Compagnie.

Le lezioni poi per quante altre aree geografiche/località andrebbero applicate? In agosto, settembre ed ottobre le navi passeggeri dovrebbero sparire dalle acque caraibiche; più lezioni di così, che si ripetono praticamente tutti gli anni, disastri e distruzioni a parte, con innumerevoli cancellazioni di scali, variazioni di percorsi e grandi disagi per migliaia di crocieristi in una realtà ben più consistente di quella di Venezia. Poi la nebbia frequntissima di Galveston, l'insistente vento estivo che soffia su Mykonos con cancellazioni, difficoltà/impossibilità di scendere sui tender; tutte da cancellare/sostituire?

Certo tener alcune navi per fine novembre e dicembre in laguna, (gennaio, febbraio e marzo praticamente non ce ne sono) è un rischio. Ma per gli altri mesi il rischio non è così grande e quasi sempre si concretizza in ritardi nei movimenti, quando la nebbia, con il sorgere del sole, quasi sempre si dissolve. Quest'anno è stato un ottobre fuori "norma" come ripetono continuamente i media; poi quel che avverrà lo vedremo.
 
A Trieste (che è tutto tranne che friulana...) oltre che all'ormeggio 29 e 30 della stazione marittima di molo Bersaglieri, le navi da crociera hanno ormeggiato per casi di forza maggiore al molo VII sul lato che da verso i bacini Fincantieri, io stesso l'anno scorso ero a bordo di Mediterranea, in quella location non proprio agevole per i turisti...
 
Grazie Mate, non lo sapevo; comunque una soluzione di emergenza e non, sempre per ora, gestibile come soluzione normale. Nel caso, come viene risolto il problema dell'imbarco/sbarco dei passeggeri/bagagli per i controlli di sicurezza? Il molo è attrezzato per poterlo fare?

A Venezia nel caso della chiusura del Canale della Giudecca il giorno del Redentore, le navi ormeggiano a Marghera, ma i passeggeri transitano in ogni caso dal terminal della Marittima a Venezia e vengono trasportati via mare a/da bordo della loro nave: anche qui comunque una situazione che si complica in termini di tempo e di "disagi" nell'organizzazione.

A proposito Mate, la scorsa domenica ero a Trieste, ma, attualmente, trovare un parcheggio per la propria auto in prossimità del porto è una cosa fattibile, soprattutto per un passeggero che dovesse imbarcarsi per una crociera di una settimana?
 
Riporto dal sito di TTP, Trieste Terminal Passeggeri

https://www.triesteterminal.it/ormeggio-57/

La Stazione Marittima dell’Ormeggio 57, inaugurata nel 2010, è la base per il traffico ferry, RO/RO e passeggeri. Dispone di un ampio piazzale dove effettuare la sosta e di una nuovissima Stazione Marittima dotata di biglietteria, per l’accoglimento dei passeggeri in partenza.

L’ormeggio ha una lunghezza di 350 metri e un pescaggio di 40’ (12,19 m) e dispone inoltre di un’area scoperta di 22.000 mq.

Vicinissimo allo snodo della grande viabilità, il terminal è facilmente raggiungibile dall’autostrada.

ormeggio57_1.jpg



Non so come sia la vera situazione e se oltre che ai ferry sia adatto anche , almeno in casi di emergenza, anche per navi da crociera, per pescaggio e lunghezza parrebbe di si...

Per il prossimo futuro si legge che parlano ( poi si sa che dove più si parla meno si fa ) di un terminal crocieristico nel punto franco Nord, poco lontano da Trieste C.le , in una delle zone giuridicamente internazionali ed extradoganali in virtù dell'allegato VII al trattato di Parigi e quindi con i vantaggi che questo può avere dal punto di vista imposte e duty free per le crociere , e a breve sarà pronto il collegamento rapido via treno con l' aeroporto. Le mele sull'albero ci sono, ma bisogna coglierle. E non fare in 20 anni quello che altrove riescono a fare in uno
 
Riporto dal sito di TTP, Trieste Terminal Passeggeri

https://www.triesteterminal.it/ormeggio-57/

La Stazione Marittima dell’Ormeggio 57, inaugurata nel 2010, è la base per il traffico ferry, RO/RO e passeggeri. Dispone di un ampio piazzale dove effettuare la sosta e di una nuovissima Stazione Marittima dotata di biglietteria, per l’accoglimento dei passeggeri in partenza.

L’ormeggio ha una lunghezza di 350 metri e un pescaggio di 40’ (12,19 m) e dispone inoltre di un’area scoperta di 22.000 mq.

Vicinissimo allo snodo della grande viabilità, il terminal è facilmente raggiungibile dall’autostrada.

ormeggio57_1.jpg



Non so come sia la vera situazione e se oltre che ai ferry sia adatto anche , almeno in casi di emergenza, anche per navi da crociera, per pescaggio e lunghezza parrebbe di si...

Per il prossimo futuro si legge che parlano ( poi si sa che dove più si parla meno si fa ) di un terminal crocieristico nel punto franco Nord, poco lontano da Trieste C.le , in una delle zone giuridicamente internazionali ed extradoganali in virtù dell'allegato VII al trattato di Parigi e quindi con i vantaggi che questo può avere dal punto di vista imposte e duty free per le crociere , e a breve sarà pronto il collegamento rapido via treno con l' aeroporto. Le mele sull'albero ci sono, ma bisogna coglierle. E non fare in 20 anni quello che altrove riescono a fare in uno

Su questo mi trovi perfettamente d'accordo; si parla, si parla, si parla .......... ma poi rimane tutto come prima ed intanto si continua ad usare il Molo Bersaglieri che in caso di bora, la banchina a nord, è pericolosa in fase di attracco (motivo per cui più di una volta le navi han cancellato lo scalo e son rimaste a Venezia in overnigth.


Quella è proprio la stazioncina che utilizzava anche Mediterranea...

Che come mi dicevi al telefono per ora può servire solo in caso eccezionale, ma non certamente per destinarla ad Homeport.
 
Quella è proprio la stazioncina che utilizzava anche Mediterranea...

Stazione marittima posta quindi in luogo poco agevole per la visita del centro città, essendo nel porto Sud, ma che parebbe molto comoda per i bus da Venezia che vi potrebbero arrivare con comodità inimitabile altrove visto che il ramo finale dell'autostrada termina proprio lì.
sempre avendo abbastanza bus a disposizione

Su questo mi trovi perfettamente d'accordo; si parla, si parla, si parla .......... ma poi rimane tutto come prima ed intanto si continua ad usare il Molo Bersaglieri che in caso di bora, la banchina a nord, è pericolosa in fase di attracco (motivo per cui più di una volta le navi han cancellato lo scalo e son rimaste a Venezia in overnigth.




Che come mi dicevi al telefono per ora può servire solo in caso eccezionale, ma non certamente per destinarla ad Homeport.

Beh qui però non si parlava di un homeport ma della nebbia a Venezia, e dei susseguenti casi di emergenza in cui devono accogliere quelle navi altrove. Diverse voci comunque giudicano per una città portuale molto più redditizio e meno impattante il ritorno economico di un semplice scalo infrasettimanale di crocieristi ( dove i turisti non hanno altre preoccupazione che scendere in visita e spendere) che non l'home port, che interessa piuttosto le poche ditte che riforniscono le navi. in home porti i crocieristi sono impegnati con imbarco/sbarco, coincidenze di mezzi etc. e molti nemmeno visitano la città. in compenso si genera traffico e ingorghi. Forse a Trieste dovrebbero attivarsi per far scalare più navi piuttosto che rincorrere home port che devono restare secondo me nella splendida Venezia ( in bella stagione si intende).
 
Ultima modifica:
Vero Artethus, ma Venezia rimane il più gran HomePort del Mediterraneo, nonostante le limitazioni imposte, e i riflessi negativi sulla chiusura del Porto ricadono proprio sulle navi impegnate in questo tipo di traffico, le quali difficilmente possono sottrarsi allo scalo. La cosa risulta assai più semplice per un transito, sebbene una volta risaliti nell'Adriatico, questo si trasforma in un "imbuto" con limitate risorse di mete sostitutive.

Quando vendi una crociera, Venezia esercita sempre un fascino irresistibile, fascino che poche altre località adriatiche possono vantare. Tutti gli scali dell'Adriatico han sopportato e sopportano il calo dei movimenti, soprattutto in termine di numero pax., per le note vicende restrittive legate a quello veneziano.

Se si vuole creare una alternativa, bisogna che gli scali che avanzano delle aspirazioni crocieristiche si impegnino in tal senso, altrimenti cambierà poco o nulla. Il panorama direi al momento sia abbastanza deficitario, anzi ancora più fosco, visto che qualche porto della sponda orientale, Dubrovnik, Ragusa per Mate ;) ;), sta correndo ai ripari, volendo limitare sostanzialmente il numero dei turisti nella Città Vecchia, schedulando il numero giornaliero delle navi e della loro dimensione. Timide riscoperte di località per navi di piccole dimensioni, sono appena , appena percepibili. Anche quelle più battute come Bari possono correre dei "rischi" di accoglimento per le navi di maggior dimensioni in continua ed inesorabile crescita dimensionale.

Il Porto di Bari alla fine è un "catino", che limita la sua operatività con venti superiori ai 30 nodi, velocità facilmente raggiungibile e superabile, come proprio in questo momento.
 
Ero a Ragusa a inizio estate e dico la verità non vedevo l'ora di andar via, una bolgia dantesca in confronto sarebbe stata rilassante. Un aneddoto del tutto OT ma interessante è che la guida continuava a ripetere Dubròvnik con l'accento ben calcato sulla ò.
A un certo punto le ho chiesto " scusi ma la pronuncia corretta mi sembra sia Dùbrovnik con l'accento sulla prima ù....mai sentito qui in Croazia alla radio o per strada pronunciare con l'accento sulla sulla seconda sillaba... mi ha risposto che ho perfettamente ragione ma gli italiani sbagliano sempre e cambiano gli accenti, anche se li correggi dieci volte... per cui alla fine noi guide ci siamo arrese e ci siamo adeguate a pronunciare sbagliato se i turisti sono italiani..
In effetti l'italiano ha uno spiccato gusto per cambiare gli accenti, la Ràdenska diventa Radènska, al contrario Nova Gorìza diventa Nova Gòriza.... anche gli sloveni parlando con clienti italiani curiosamente adottano momentaneamente la pronuncia errata, probabilmente per non sembrare scortesi, ma così l'errore si perpetua.
 
Ultima modifica:
Confermo tutti gli accenti. L'accento nelle lingue slave tendenzialmente è sempre sulla prima vocale... siamo noi italiani ridicoli quando scimmiottiamo i toponimi neigli idiomi dei paesi attuali... quindi il mio consiglio è usare i toponimi italiani che esistono da secoli e facciamo figura migliore! Capodistria, Pola, Fiume, Zara, Sebenico, Traù, Spalato, Ragusa, Curozola, Cattaro, Perasto... spero di non aver dimenticato nessuno... cmq ormai siamo davvero OT, quindi ho paura che il Doge ci manganelli, però come discendente dei gonfalonieri di Perasto abbia un po' di pietà! :)
 
... spero di non aver dimenticato nessuno...

ma ben sai che I nomi italiani in Istria e Dalmazia sono migliaia ( ogni punta, baia, torrente, monte, isola e isolotto, villaggio o paese, persino ogni scoglio ha il suo nome italiano, la maggioranza endonimi ovvero usati dalle popolazioni romanze (latino > dalmatico > veneto > italiano) dei luoghi.
Ricordo ancora solo Ragusavecchia perchè Il bus dell'escursione ci ha portato pure lì. La guida dopo ad aver annunciato che eravamo finalmente arrivati a Cavtat ( pronuncia Zàutat) non ha però speso nemmeno mezza parola sui trascorsi storici del luogo dicendo solo ci troviamo al bus tra un'ora. Grave mancanza. Nessuno ha fatto domande ma immagino parecchi si saranno chiesti perchè la gita ci aveva portato in un paesino tutto sommato così piccolo e mediocre.
Tranne chi era con me, ai quali lo ho spiegato io che Cavtat deriva dal latino Civitas Vetera, ovvero la città vecchia, perchè in quello stesso luogo fino alle invasioni barbariche degli slavi c'era l'antica Epidauros ovvero la città greca e poi latina (Epidaurum) i cui abitanti nel VII secolo fuggirono per fondare in luogo più riparato Ragusa.... e difatti in italiano Cavtat si chiama Ragusavecchia .

Intanto anche oggi non c'è nebbia da nessuna parte e godiamoci queste belle e miti giornate di sole !!
 
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Non ho mai potuto sopportare i superstiziosi e quelli che credono che nominare un evento significhi vederlo concretizzare.

Bisognerebbe invece far tesoro di certe realtà. Ma tant'è, meglio fidarsi del "cornetto". ;) ;)
 
Spiegaglielo tu, se sei capace. ;) ;)

Tra l'altro, Cristina, ti ricordo che affibbiare ad una persona capacità di iettare, è reato secondo la Corte di Cassazione. ;) ;)
 
Io non ti ho dato dello iettatore, casomai del sadico! ;)
E cmq Pirandello (La patente) ci insegna che non tutto il male vien per nuocere...
Buon pomeriggio, mio meteorologo preferito!
MC
 
ma ben sai che I nomi italiani in Istria e Dalmazia sono migliaia ( ogni punta, baia, torrente, monte, isola e isolotto, villaggio o paese, persino ogni scoglio ha il suo nome italiano, la maggioranza endonimi ovvero usati dalle popolazioni romanze (latino > dalmatico > veneto > italiano) dei luoghi.
Ricordo ancora solo Ragusavecchia perchè Il bus dell'escursione ci ha portato pure lì. La guida dopo ad aver annunciato che eravamo finalmente arrivati a Cavtat ( pronuncia Zàutat) non ha però speso nemmeno mezza parola sui trascorsi storici del luogo dicendo solo ci troviamo al bus tra un'ora. Grave mancanza. Nessuno ha fatto domande ma immagino parecchi si saranno chiesti perchè la gita ci aveva portato in un paesino tutto sommato così piccolo e mediocre.
Tranne chi era con me, ai quali lo ho spiegato io che Cavtat deriva dal latino Civitas Vetera, ovvero la città vecchia, perchè in quello stesso luogo fino alle invasioni barbariche degli slavi c'era l'antica Epidauros ovvero la città greca e poi latina (Epidaurum) i cui abitanti nel VII secolo fuggirono per fondare in luogo più riparato Ragusa.... e difatti in italiano Cavtat si chiama Ragusavecchia .

Intanto anche oggi non c'è nebbia da nessuna parte e godiamoci queste belle e miti giornate di sole !!

Quoto, io quando sono andato a Ragusavecchia e in quel caso la guida ci ha detto tutto in un corretto italiano. Brava lei. Ovviamente ho citato solo i toponimi di scalo conosciuti da tutti... sennò non finivo più.
 
Io non ti ho dato dello iettatore, casomai del sadico! ;)
E cmq Pirandello (La patente) ci insegna che non tutto il male vien per nuocere...
Buon pomeriggio, mio meteorologo preferito!
MC

:) :) :) E il tuo meteorologo preferito non ha sbagliato; nebbia incombente (c.v.d.). Stavolta però non dovrebbe manifestarsi; sono previsti venti per le prossime ore. ;) ;)
 
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