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MSC Magnifica - Nord Europa, Svalbard e Capo Nord - 7-21 agosto 2022 by 512s - diario postumo "allargato"

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

512s

Active member
Giorno 9 - sabato 13 Agosto (integrazione ;))

E non è finita la giornata.. e non è fatta solo delfini insomma!

Intanto qualche immagine della variabilità climatica Norvegese in diversi orari della giornata:
IMG_20220813_124302.jpg
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Poi la sera siamo andati al ristorante Oriental Fusion. Avevamo comprato il pacchetto per una cena mesi prima dell'imarco.
Non è un "all you can eat", e la qualità del cibo è alta.

Unica nota è che i piatti del menu proposto sono sostituibili a piacere con altri, e una birra Asahi la paghi a parte (è fuori dal pacchetto bevande Easy)
Noi abbiamo lasciato il menu com'era, perché abbiamo capito solo dopo l'ordine che si poteva modificarlo.

Foto dei piatti:
IMG_20220813_204558.jpg
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Buono, ma, abituato all' "All you can eat", a mezzanotte sono andato al buffet al deck 13 a mangiarmi due fette di pizza:ROFLMAO:

Continua..
 

Gabriele C.

Well-known member
Gran bel diario, seguo interessato.

Complimenti per la "filosofia" con cui hai affrontato qualche imprevisto, così fa un vero viaggiatore!
Apprezzo la pazienza e l'assecondare di tua moglie a tutti i tuoi desiderata escursionistici, bravi entrambi ciascuno per le proprie esigenze: non è da tutte, permettete che lo dica...:rolleyes:;)!!!

Ti chiederei anche qualche nota sul trattamento a bordo: servizio, ristorante, animazione...
 

512s

Active member
Gran bel diario, seguo interessato.

Complimenti per la "filosofia" con cui hai affrontato qualche imprevisto, così fa un vero viaggiatore!
Apprezzo la pazienza e l'assecondare di tua moglie a tutti i tuoi desiderata escursionistici, bravi entrambi ciascuno per le proprie esigenze: non è da tutte, permettete che lo dica...:rolleyes:;)!!!

Ti chiederei anche qualche nota sul trattamento a bordo: servizio, ristorante, animazione...
Grazie,

la filosofia la impari con la pazienza. Siamo partiti col sogno di vedere terre che mai più rivedremo in vita (soprattutto Svalbard), e non sarebbe stato un guasto tecnico ad impedircelo!

Per i complimenti alla signora, glieli riporto e ti ringrazio. Considera che si è sorbita il museo dell'esplorazione polare sui dirigibili Norge ed Italia, il museo di aviazione di Bodo, e Legoland al ritorno in Germania. Il bimbo ingegnere dentro di me ha fatto filotto.
La crociera però l'ha scelta lei, e tutte le escursioni hanno avuto la sua approvazione prima di essere scelte. Indi per cui abbiamo pareggiato e siamo tornati a casa contenti di tutto.

Per il trattamento a bordo, pensavo di fare una pagella alla fine del diario, nelle conclusioni..
 

512s

Active member
Riprendiamo il diario.. dunque Svalbard!

Dopo essere corso dietro ai cetacei per due notti, riposo un po' di più e mi sveglio attorno alle 7.00.

Affianchiamo l'aeroporto di Longyearbyen..
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La prima impressione è di essere finito in un porto industriale abbastanza trasandato:(
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Poi troviamo le vestigia di una cultura mineraria attiva un tempo:
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Finalmente vediamo la città. o meglio dire il "paesone" degli orsi polari.
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Il tempo è abbastanza brutto. Freddo (5-6 gradi) e nuvole basse.. non trapela un raggio di sole!

Attracchiamo e scendiamo a fare una passeggiata. L'escursione a Camp Barentz è tipo alle 11.00 e c'è tempo.

Continua..
 

512s

Active member
Giorno 10 - domenica 14 Agosto (parte 2)

Al momento di sbarcare mi ricordo che, girando per Google maps a Longyearbyen qualche settimana prima, mi aveva incuriosito un "Museo delle Spedizioni al Polo Nord". Ciò che mi incuriosì maggiormente era la enorme quantità di documenti in Italiano esposti nel museo.

Passeggiata di 20 minuti per arrivarci dal porto (non esiste un terminal crociere per ovvi motivi) e ci troviamo davanti questo particolare edificio, che non fa nulla per nascondere la sua vocazione di museo polare.. Foto scemissima dal cartonato con l'orso bianco, e si va! DSC_8497.jpg+
Il prezzo del museo è decisamente basso (100 Corone a testa. Circa 10 Euro). All'ingresso armadietti per togliersi zaini e scarpe, e ciabatte, oppure copertine usa e getta per rivestire le suole.

All'interno è un ambiente moderno e di ispirazione aeronautica, quasi dieselpunk:
DSC_8561.jpg
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Il museo mostra materiale di tutti i tentativi di raggiungere il Polo Nord ai primi del '900, quindi con navi e dirigibili. In particolare ci si sofferma su alcune figure storiche e sui mezzi utilizzati
Quelli che spiccano di più sono Roald Amundsen e Umberto Nobile.
DSC_8542.jpg
La loro è stata una grandissima amicizia (con qualche grosso litigio) che ha influito infinitamente sull'esplorazione aerea e navale del Polo Nord.

Sintetizzo gli avvenimenti più importanti:
  • Nobile e Amundsen negli anni '20 raggiungono il Polo Nord sul dirigibile Norge, di costruzione Italiana. Non atterrano ma lanciano sul Polo Nord una serie di oggetti
    DSC_8593.jpg
  • Appena chiusa la spedizione, Italia e Norvegia litigano pesantemente per accaparrarsi i meriti della spedizione
  • Nobile allora decide di costruire un nuovo dirigibile (L'Italia) e ritentare l'impresa
  • Mentre sorvola i ghiacci nel 1928, L'Italia ha un incidente e precipita
    DSC_8615.jpg
  • I sopravvissuti, fra cui Nobile, restano in una tenda rossa (colorata per farla risaltare sui ghiacci) in attesa di soccorsi. Alcuni uomini provano la traversata a piedi.. di loro non si saprà più nulla.
  • Amundsen muore durante le ricerche in aereo della tenda rossa. Nonostante i litigi tentò di trovare Nobile fino alla fine. Per il popolo Norvegese fu un lutto di Stato.
    DSC_8732.jpg
  • Un aereo trova finalmente la tenda rossa. Viene mandato un idrovolante svedese che riporta indietro Nobile e ritorna a prendere gli altri.
    DSC_8719.jpg
  • Nel tentativo di atterrare, l'aereo si ribalta.
  • Tutti i superstiti, compreso il pilota, vengono salvati da una nave russa
    DSC_8673.jpg
  • Al ritorno in patria, Nobile cade in disgrazia per l'incidente, e per il fatto di essere stato salvato per primo, disonore per un capitano come lui.
Guest star della puntata, e mascotte ufficiale del viaggio, "Titina the polar terrier", che ha accompagnato Nobile sul Norge e sull'Italia, ed è tornata sana e salva con lui! :love:
DSC_8576.jpg

Una sezione poi è dedicata al film "La tenda rossa", con Sean Connery e Claudia Cardinale.

Visitato il museo in un'ora circa, ma sarebbe servito più tempo per leggere tutto con calma. L'escursione a Camp Barentz però incalza, e facciamo ritorno alla nave.

Continua..
 
Ultima modifica:

shupina

Member
Complimenti per il diario; ho fatto la crociera precedente alla vostra (Scozia ed Islanda) e questo itinerario mi interessa molto per l’estate prossima!
Buona continuazione,
Maria Vittoria
 

Lella1901

Well-known member
Giorno 10 - domenica 14 Agosto (parte 2)

Al momento di sbarcare mi ricordo che, girando per Google maps a Longyearbyen qualche settimana prima, mi aveva incuriosito un "Museo delle Spedizioni al Polo Nord". Ciò che mi incuriosì maggiormente era la enorme quantità di documenti in Italiano esposti nel museo.

Passeggiata di 20 minuti per arrivarci dal porto (non esiste un terminal crociere per ovvi motivi) e ci troviamo davanti questo particolare edificio, che non fa nulla per nascondere la sua vocazione di museo polare.. Foto scemissima dal cartonato con l'orso bianco, e si va! Visualizza allegato 1849079+
Il prezzo del museo è decisamente basso (100 Corone a testa. Circa 10 Euro). All'ingresso armadietti per togliersi zaini e scarpe, e ciabatte, oppure copertine usa e getta per rivestire le suole.

All'interno è un ambiente moderno e di ispirazione aeronautica, quasi dieselpunk:
Visualizza allegato 1849080
Visualizza allegato 1849089

Il museo mostra materiale di tutti i tentativi di raggiungere il Polo Nord ai primi del '900, quindi con navi e dirigibili. In particolare ci si sofferma su alcune figure storiche e sui mezzi utilizzati
Quelli che spiccano di più sono Roald Amundsen e Umberto Nobile.
Visualizza allegato 1849090
La loro è stata una grandissima amicizia (con qualche grosso litigio) che ha influito infinitamente sull'esplorazione aerea e navale del Polo Nord.

Sintetizzo gli avvenimenti più importanti:
  • Nobile e Amundsen negli anni '20 raggiungono il Polo Nord sul dirigibile Norge, di costruzione Italiana. Non atterrano ma lanciano sul Polo Nord una serie di oggetti
    Visualizza allegato 1849083
  • Appena chiusa la spedizione, Italia e Norvegia litigano pesantemente per accaparrarsi i meriti della spedizione
  • Nobile allora decide di costruire un nuovo dirigibile (L'Italia) e ritentare l'impresa
  • Mentre sorvola i ghiacci nel 1928, L'Italia ha un incidente e precipita
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  • I sopravvissuti, fra cui Nobile, restano in una tenda rossa (colorata per farla risaltare sui ghiacci) in attesa di soccorsi. Alcuni uomini provano la traversata a piedi.. di loro non si saprà più nulla.
  • Amundsen muore durante le ricerche in aereo della tenda rossa. Nonostante i litigi tentò di trovare Nobile fino alla fine. Per il popolo Norvegese fu un lutto di Stato.
    Visualizza allegato 1849088
  • Un aereo trova finalmente la tenda rossa. Viene mandato un idrovolante svedese che riporta indietro Nobile e ritorna a prendere gli altri.
    Visualizza allegato 1849087
  • Nel tentativo di atterrare, l'aereo si ribalta.
  • Tutti i superstiti, compreso il pilota, vengono salvati da una nave russa
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  • Al ritorno in patria, Nobile cade in disgrazia per l'incidente, e per il fatto di essere stato salvato per primo, disonore per un capitano come lui.
Guest star della puntata, e mascotte ufficiale del viaggio, "Titina the polar terrier", che ha accompagnato Nobile sul Norge e sull'Italia, ed è tornata sana e salva con lui! :love:
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Una sezione poi è dedicata al film "La tenda rossa", con Sean Connery e Claudia Cardinale.

Visitato il museo in un'ora circa, ma sarebbe servito più tempo per leggere tutto con calma. L'escursione a Camp Barentz però incalza, e facciamo ritorno alla nave.

Continua..
Imprimi di luglio mia sorella ha donato al museo (dopo accordi e scambio di mail) libri di nostro nonno sul polo nord, inutile dire che il dire del museo ne è stato entusiasta, presto saranno messi in mostra
 

512s

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Giorno 10 - domenica 14 Agosto (parte 3)

E si va a Camp Barentz!

Premessa: dal nome della struttura io a priori mi ero immaginato un capo di ricerca moderno, tipo CNR pieno di studenti e ricercatori, invece era una cosa molto diversa.. vi spiegherò dopo..

Ritrovo alle 11 circa al teatro. Sbarchiamo e attendiamo la corriera col nostro numero.

Temperatura 5 gradi con occasionali scrosci abbastanza violenti d'acqua. Abbigliamento invernale con berretto e giacca a vento della Decatlon..

Saliamo a bordo, e la guida, una ragazza messicana che parla italiano benissimo, ci dice subito che stiamo entrando nel regno degli orsi polari e che saremo scortati all'arrivo da una guardia armata.. benissimo!:ROFLMAO:

I paesaggi sono lunari, con la terra nera. La strada, fuori da Longyearbyen, è sterrata e piena di buche:
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Non c'è un albero, solo muschi e licheni a coprire il permafrost. I monti in fondo coperte da nuvole basse bianchissime. Tanti corsi d'acqua, come al solito:
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Per effetto del permafrost le abitazioni non hanno fondamenta, ma sono costruite su strutture rialzate. Per capirci mi sarei aspettato che Camp Barentz fosse una cosa del genere..
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..e invece è così: :unsure:
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Questo perché si tratta della ricostruzione fedele (esclusi pannelli fotovoltaici) di un capo di esplorazione storico, dedicato a Willem Barentz, che diede il nome all'omonimo mare, e esplorò Spitsbergen attorno al 1600.
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Per prima cosa siamo accolti dagli Husky. Sono uno spettacolo, ma vengono lasciati legati, probabilmente per prevenire problemi (anche legali) con turisti che non sanno relazionarsi coi cani in modo corretto.

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Sono bellissimi, amichevoli, e han voglia di giocare :love:
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5 minuti di coccole e mi avvicino a Sven, un ragazzo tedesco che conduce le slitte trainate dai cani in inverno. C'è anche una slitta, e ci spiega che le mute variano da 4-6 cani per usi non agonistici, fino a 10 per percorrere corse su grandi distanze. Per usi non agonistici in genere si percorrono fino a 10-20km, mentre in caso di corse di durata fino ad un'ottantina.
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Ringrazio Sven, perché inizia a diluviare, e ci invitano ad entrare di corsa in una capanna:
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Continua..
 

512s

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Giorno 10 - domenica 14 Agosto (parte 4)

Ci ripariamo alla spicciolata dalla pioggia e dentro troviamo un ambiente accogliente, con un fuoco acceso (il 14 di agosto ricordo :eek:):

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E' quasi mezzogiorno e ci viene offerto un rinfresco a base di frittelle all'uovo e una bevanda a scelta. Sapendo del problema ad avere un caffe decente dal Brennero in su, io declino e mi faccio servire una bevanda calda ai mirtilli locale, purtroppo analcolica :ROFLMAO:. Anche perché, ricordo, non fa caldo per niente fuori.. La vedete nella foto sopra nella bottiglia di plastica, e non era malvagia.

La moglie, che evidentemente vuole soffrire, decide per il caffe. :coffee: Col risultato di lamentarsi per la mezz'ora successiva di quanto fosse pessimo.. penso abbia detto "come acqua di scolatura dei piatti" !:ROFLMAO::ROFLMAO:

Andiamo avanti.. dopo il rinfresco, assistiamo ad una presentazione (PowerPoint) davvero esaustiva sull'orso polare. Andrà avanti in inglese una ventina di minuti, e illustrerà tutte le caratteristiche della specie, il piano di ripopolamento alle Svalbard, e come difendersi se se ne incontra uno. A tal proposito se si campeggia fuori dai centri abitati meglio portarsi i cani, che si accorgono di lui a distanza.. L'orso bianco è un perfetto predatore, anche perché non va mai in letargo. Ed essendo specie protetta, non è così semplice nemmeno abbatterne uno a colpi di fucile per autodifesa, perché giustamente poi va dimostrato davanti a un tribunale che non si è responsabili di avere infastidito l'orso per primi.. diciamo che a questo punto, è meglio vederli sul PowerPoint e non di persona..
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Usciamo dalla capanna ed entriamo in una seconda più piccola, dove non riusciamo a sederci tutti, per una spiegazione in inglese, con cartina geografica, di chi fosse Willem Barentz, e della sua importanza in queste terre.
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Non c'è fuoco acceso, ma il locale è climatizzato e riscaldato. A quanto pare nel 1600 Barentz e la sua ciurma passarono un inverno in una capanna simile a questa, costruita col legno della nave con cui naufragarono a Spitsbergen.
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Al termine mi perdo con la guida a discutere sulle dimensioni dell'open bar nella capanna, e se questo optional fosse effettivamente a disposizione di Barentz per passare quel famoso inverno sui ghiacci.. :ROFLMAO: Pare non lo avessero purtroppo!

Usciamo che è ora di andare.. fotografo un paio di tende che devono essere, presumo, camere da letto per i temerari che vogliano sfidare l'orso polare..
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Un ultimo saluto alla guardia che ci ha accompagnato durante l'escursione. E' una ragazza giovanissima, dal carattere dolcissimo, e carina. L'ultima persona che penseresti di incontrare armata di fucile in un posto del genere. Le scatto una foto, che per me è bellissima, dal pullman prima di partire. Resterà una delle foto più rappresentative di questo viaggio.
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In corriera viaggio di ritorno, di circa 15-20 minuti, fino a Longyearbyen. Attorno a Camp Barentz ci sono decine di allevamenti di Husky.. fanno un po' effetto campo di prigionia, ma mi auguro che i cani stiano tutti bene, considerando quanto li abbiamo trovati dolci ed amichevoli.
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Ancora una foto delle casette colorate che piacciono a me:
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E infine immortalo anche una delle piccole renne delle Svalbard. Piccola perché è una specie autoctona dell'isola, di dimensioni inferiori a quelle del continente.
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Rientriamo alla civiltà lambendo il quartiere "Hollywood" di Longyearbyen ..poi vi racconterò anche questa..:ROFLMAO:

Dall'esperienza più wild della crociera è tutto... a voi la linea nave!

Continua..
 

512s

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Giorno 10 - domenica 14 Agosto (parte 5)

Scesi dal pullman all'una passata, decidiamo di andare a mangiare al buffet in nave (deck 13).
Dopo circa un'ora, usciamo di nuovo a piedi. Abbiamo un bisogno disperato di comprare regali e regalini per parenti ed amici, visto che a Eidfjord non abbiamo trovato nulla, e a Tromsø il tempo è stato troppo poco..

Appena usciti dal porto, cartelli stradali strani ci ricordano che siamo ai limiti della civiltà:
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Foto del centro di Longyearbyen. Quelle casette nere con finizioni colorate sulla collina e, sono il quartiere chiamato ironicamente "Hollywood" dai residenti! :ROFLMAO::ROFLMAO:
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Un'immagine dal fiordo, pieno di navi per turisti:
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Sulla collina un edificio minerario insolito ci ricorda il passato dell'isola:
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Poco lontano, sulla stessa collina, c'è la chiesa:
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Una statua dedicata all'orso polare, davanti al negozio di un artista:
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E poco distante quello che viene indicato "Il distributore di benzina più a nord del mondo". I prezzi, in corone norvegesi, sono decisamente più bassi dei nostri (1KRO = 0,10€)
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E meno male per i residenti, perché d'inverno si spostano con questi gatti delle nevi (o in motoslitta):
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Entrando nel centro abitato vediamo la sede dell'università. Importantissimo centro per gli studi sui cambiamenti climatici:
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E' anche sede di un museo sulla fauna dell'artico, ma non abbiamo tempo purtroppo di visitarlo..:(
Casette colorate ci danno il benvenuto nel centro della città, più commerciale e curato di quanto mi sarei aspettato dalla periferia.
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Continua..
 

512s

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Giorno 10 - domenica 14 Agosto (parte 6)

Continua la passeggiata per Longyearbyen..
Siamo a caccia di negozi di souvenir, ma a tratti mando avanti la moglie per concertarmi sulle fotografie.

Le montagne sono ancora coperte di nuvole basse, ma a pomeriggio finalmente si diradano un po' e permettono di capire le loro forme:
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E lo spettacolo che si palesa è una serie di croste regolari, plasmate non si sa come da vento e ghiaccio in milioni di anni, che sembrano prodotte digitalmente col "clona" di Photoshop..
A volte la realtà supera l'immaginazione e ci si trova davanti a paesaggi surreali come questo:
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Colpito da un senso di meraviglia incredibile, la moglie più pragmatica e orientata agli acquisti mi distanza, e devo letteralmente correrle dietro lungo quella che pare la via dello shopping della città. E' uno stradello pedonale affiancato dalle casette colorate viste la mattina:
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Passiamo a fianco ad un centro commerciale con insegna "Coop" (a quanto pare c'è anche qui:LOL:), e risaliamo la via dello shopping fino alla statua del minatore:
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Pochi metri e in una piazzetta ci accoglie un verde plesiosauro ligneo, pronto a far giocare i bambini. Leggo solo ora da Google che in zona sono stati trovati molti fossili di questo dinosauro:
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E infatti a poca distanza c'è quello che mi pare di capire essere un cornuto asilo:
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Al termine dello stradello, che culmina sulla sommità di una collinetta, un vitreo monumento ci ricorda che è la "main street" del centro abitato, oltre che le caratteristiche salienti dell'arcipelago. La vista sul fiordo è da togliere il fiato:
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A quel punto mi giro verso l'entroterra e, sorpresa, le nuvole si sono diradate ancora di più e compare fra le montagne un poderoso ghiacciaio che non avevo notato! :love:
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Guardo meglio, e in realtà sono due! :love::love:
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Eccoli insieme! :love::love::love:
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In tutto, ciò la moglie ha fatto tutti gli acquisti necessari, e mi abbandona al mio destino artico, ritornando alla nave. Gambe in spalla, mi affretto a rientrare! 😒

Continua..
 

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Giorno 10 - domenica 14 Agosto (parte 7)

E' tardo pomeriggio. Il tempo solo ora sta migliorando, e stiamo rientrando alla nave. La moglie ha le gambe a pezzi, e devo chiudere in fretta la parentesi fotografica a terra.

Una bandiera norvegese fa capolino fra i monti: 🇳🇴
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Le nubi basse sulle montagne dell'entroterra spariscono del tutto, finalmente:
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Sull'altro lato, del fiordo, rimarranno imperterrite fino alla nostra partenza.. e pazienza! :confused:
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Ovunque, nelle acque del fiordo, oche facciabianca, specie protetta che passa l'estate qui:
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Un ultima occhiata ai ghiacciai prima che le montagne li coprano:
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Torniamo in zona porto e ricompaiono le funivie minerarie..
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..uno dei carrelli dei quali fa bella mostra per pubblicità davanti ad un'attività commerciale:
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Murales colorati rendono un po' più allegra la zona:
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Risaliamo sulla nave, dove la moglie si ritirerà a relax fino a cena, e io continuerò le foto dal balcone con il teleobiettivo da 400mm.

Continua..
 
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Giorno 10 - domenica 14 Agosto (parte 8)

Sono sul balcone e la nave si appresta a lasciare Spitsbergen, e ho circa un'ora prima di cena per fare foto alla qualunque..

Partiamo col le casette colorate e "Hollywood" visti dall'alto del deck 11:
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In fondo, il fiordo nasce da un largo fiume che in questo periodo dell'anno diventa una specie di palude, dove nidificano migliaia di uccelli marini:
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Sull'altro lato, il fiordo si apre verso il mare, e le nubi hanno fatto spazio ad altri ghiacciai immensi! :love: DSC_9092.jpg
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Navi solcano il fiordo, affrettandosi a rientrare coi turisti dell'ultimo minuto:
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Turisti che si fotografano sotto il cartello con l'orso polare, recante una scritta che, tradotta, dovrebbe equivalere ad un "a tuo rischio e pericolo!" In questo caso i turisti erano molto molto pittoreschi, e bizzarramente cappellomuniti!
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Contando che il teleobiettivo non è stabilizzato e non ha autofocus, catturo anche la foto perfetta di un gabbiano:
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La nave si muove, lasciamo Longyearbyen e usciamo dal fiordo, costeggiando l'aeroporto.
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Addio Spitsbergen! Chissà se mai riuscirò di nuovo a ritornare in questo luogo!
Ad una prima impressione pareva un porto commerciale trasandato, poi piano piano mi ha conquistato la sua connotazione di città ai confini del Mondo, dove nulla è scontato..
questa crociera sta diventando un viaggio dell'anima, anche dentro me! E sento che la mia anima pantofolaia ha allargato un po' i suoi confini! 💘

Vado a cena. Tornerò per ennesimo safari fotografico marino, a caccia di delfini!

Continua..
 

512s

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Giorno 10 - domenica 14 Agosto (parte 9)

Siamo dopo la mezzanotte, ma c'è luce come a metà pomeriggio. Sono sul ponte a poppa del deck 11, simbolicamente a pesca di cetacei e foto memorabili. La moglie dorme, e quindi posso fare quello che voglio..
Stiamo percorrendo Isfjorden, ma siamo ormai quasi in mare aperto, e torna il vento polare che agita il mare. Sono vestito come a gennaio, e avvistare balene non sarà facile!

Dopo una mezz'ora di niente, mi decido a fotografare un po' di paesaggi. Spitsbergen è delimitata da montagne che sembrano cloni di quelle viste nell'entroterra.. la geologia, questo mistero.. :unsure:
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Prego notare che questa era la luce alle ore 00:30 circa!
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Sull'altro lato del fiordo paesaggi polari, accompagnati da nuvole e ghiacciai:
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Di punto in bianco fotografo qualcosa, forse un'orca (o "killer whale", come sosterrà un ragazzo tedesco binocolomunito, con cui passerò parte della serata):
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Poi di nuovo il nulla. E ritorno ai paesaggi.
Questi ghiacciai erano circa a 20km, ma l'aria fredda e limpida li faceva sembrare vicinissimi:
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I paesaggi sono stupendi, ma prevale un po' di noia. La notte precedente era stata molto più vivace.. 😴
Esce a fumare una signora tedesca, che non spiccica una parola di inglese. Vuol sapere se ho fotografato qualcosa.. nasce una discussione misto lingue da cui imparo che in tedesco balena si dice "walfisch" 🇩🇪🐳

Sto per fare su le canne, quando tutto d'un tratto, alle 2:00 circa, vedo movimento in acqua, e faccio una delle foto della vacanza, o forse dovrei dire della vita! :love:🐬
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Un altro delfino salta fuori dall'acqua. Faccio un altro scatto quasi perfetto..
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Sono le 2:30, c'è un freddo cane ed un vento gelido, ma sono soddisfatto! ❤️ Direi che la lista delle immagini che avrei voluto portarmi a casa dal viaggio è, a questo punto, quasi completa! Sicuramente molto migliore delle mie più rosee aspettative!

Vado a letto, esausto ma felice!

Continua..
 
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