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MSC Armonia Mar Rosso 15-22 Dicembre 2012
- Autore discussione camperlaia
- Data d'inizio
- Stato
camperlaia
Member
Dalle 10,30 alle 15,30. Siamo partiti un po' in ritardo a causa del trasbordo con le scialuppe, di conseguenza il ritorno previsto prima delle 15 è slittato di mezzoretta. A quest'ora il grill è ancora aperto, con arancini, wurstel, medaglioni di carne, crocchette di patate, patate fritte ecc..., giusto per mettere qualcosa sotto i denti e uscire nuovamente per il resto della serata, previo accordo con lui.
pmanlio
Active member
Sarà che son coinvolto, conoscendo quei luoghi ed avendo un po di nostalgia, sarà che l'itinerario è splendido, sarà che il narratore è eccezionale ed il fotografo pure meglio..
Io mi associo ai commenti precedenti..
Flavio.. non è che fai un altro giro?
Anche a me questo diario sembra finito troppo presto, e mi lascia male, come un bel film senza pubblicità che devi interrompere al primo tempo..
Un salutone!!
Manlio
camperlaia
Member
Grazie a tutti quanti
ma che pazienza che avete, pensavo che non sarebbe interessato a nessuno!Qualcosa c'è ancora, manca il finale con i botti, ma datemi il tempo di organizzarmi. Ogni tanto devo pure lavorare!
T
tano
Guest
Ciao Camperlaia.
Nei tuoi momenti liberi, metti foto che tutte hanno un significato, e conoscendoti so che le hai fatte per un preciso motivo.
Poi se sono belle, é solo un piacere vederle e capirle.
Un saluto.
Nei tuoi momenti liberi, metti foto che tutte hanno un significato, e conoscendoti so che le hai fatte per un preciso motivo.
Poi se sono belle, é solo un piacere vederle e capirle.
Un saluto.
pmanlio
Active member
E già..
Io in questo momento sto creandomi il lavoro,ma dispongo di tempo.. spero in futuro di averne un po meno..
Un salutone!!
Manlio
camperlaia
Member
Dopo un breve relax sulla nave siamo di nuovo pronti per uscire proprio mentre il sole cala dietro le montagne.
Salutiamo la simpatica equipe dell’animazione che si sta preparando per la serata in costume
…e i camerieri in tricolore
Non vi è nulla di più rilassante che una bella passeggiata a piedi di circa due km per raggiungere il centro di Sharm che proprio in queste ore incomincia a vivere. Fino al tramonto infatti la cittadina rimane sonnacchiosa, complice il fatto che i frequentatori sono impegnati nelle attività balneari, e che di giorno le temperature raggiungono livelli elevati, anche se d’inverno quasi mai superano i 27-28 gradi. Ma la città vive principalmente di notte, quando esplode letteralmente di luci, colori, suoni e profumi.
Prima della guerra arabo-israeliana Sharm el Sheikh non esisteva neppure sulla carta geografica, tutto era un’arida distesa desertica. Ora se dovessi ritornare anche il prossimo anno sono certo che stenterei a riconoscerla. Lo sviluppo turistico di tutta l’area sembra inarrestabile, colate di cemento stanno coprendo l’intera costa a macchia d’olio; ci sono perfino i campi da golf dove fino a pochi anni or sono non cresceva un filo d’erba. L’impressione che ne ho avuto, augurandomi che sia solo il frutto della mia fantasia, è che il merito di tutto questo non siano i petrodollari che negli emirati arabi hanno mobilitato i migliori urbanisti, ingegneri e architetti del mondo per creare dal nulla o trasformare le città che conosciamo e che non finiscono di stupire; qui non c’è nulla di tutto questo, qui è diverso, di petrolio non ce n’è neppure una goccia e l’acqua dal cielo non scende manco con la danza della pioggia, eppure i nuovi quartieri nascono come funghi lungo la costa, e dove si è edificato non c’è più un centimetro di spiaggia libera, mentre la parte più interna rischia di diventare un’enorme discarica a cielo aperto. Sarà forse un caso che quasi tutto parla italiano o russo? Sarà così azzardato il sospetto che si sia esportata qui una delle piaghe che tanto affliggono il nostro paese, la speculazione edilizia e che ingenti capitali di dubbia provenienza abbiano preso stabilmente la via del Mar rosso?
Non spetta al povero crocierista di passaggio formulare sentenze, soprattutto considerando la grave situazione economica del paese, ma il dubbio che alla lunga il delicato equilibrio di tutto l’ecosistema ne abbia pesantemente a risentire rimane forte. Della serie finche il giocattolo funziona…
Arriviamo al centro di Sharm che già fervono tutte le attività commerciali, e oltre l’ingresso della cosiddetta città vecchia si apre un vero paradiso terrestre: i negozi straripano di merci di ogni tipo e l’invito ad entrare si fa sempre più pressante. Il turista rappresenta la linfa vitale e tutti si affannano a cibarsene.
I negozi di spezie emanano profumi inebrianti.
Peccato che le foto da qui in poi non siano di buona qualità. Ne chiedo venia.
Qualche narghilè
Qualche collanina
Stoffe multicolori
Pesce freschissimo
Ma il vero fulcro della vita notturna di Sharm è senza dubbio Il quartiere di Naama Bay.
Il bravo Battista ci mette a disposizione le sue auto per compiere la manciata di chilometri necessari a raggiungerla. A fine serata torneremo da lui.
A Naama bay si concentrano i negozi più alla moda, gli alberghi più lussuosi, i locali più rinomati tipo il mitico Hard Rock cafè
Ma che Egitto d’Egitto!!
Il lungo viale principale che termina in un grandioso centro commerciale a più livelli, è occupato da una fila ininterrotta di locali all’aperto dove consumare bevande e soprattutto fumare il narghilè stando seduti su bassi divani, mentre al centro gruppi di ballerini con la tunica si esibiscono in balli scatenati al ritmo di assordanti musiche arabe. Non mancano neppure roteanti dervisci dalle larghe gonne illuminate. Se l’intento è quello di stordire avventori e passanti, bisogna ammettere che funziona.
Usciti a fatica da quella specie di girone dantesco torniamo a Sharm e completiamo la serata in compagnia di Battista e dell’ennesimo thè alla menta.
E’ notte fonda quando rientriamo alla nostra nave. L’ultima serata di crociera si è conclusa nel migliore dei modi e sarà forse la stanchezza o il narghilè ma il nostro mondo fatto di schemi tutti uguali ci appare completamente capovolto. Perfino la luna, beffarda, ci mostra le sue corna all’insù.
Buonanotte
Salutiamo la simpatica equipe dell’animazione che si sta preparando per la serata in costume
…e i camerieri in tricolore
Non vi è nulla di più rilassante che una bella passeggiata a piedi di circa due km per raggiungere il centro di Sharm che proprio in queste ore incomincia a vivere. Fino al tramonto infatti la cittadina rimane sonnacchiosa, complice il fatto che i frequentatori sono impegnati nelle attività balneari, e che di giorno le temperature raggiungono livelli elevati, anche se d’inverno quasi mai superano i 27-28 gradi. Ma la città vive principalmente di notte, quando esplode letteralmente di luci, colori, suoni e profumi.
Prima della guerra arabo-israeliana Sharm el Sheikh non esisteva neppure sulla carta geografica, tutto era un’arida distesa desertica. Ora se dovessi ritornare anche il prossimo anno sono certo che stenterei a riconoscerla. Lo sviluppo turistico di tutta l’area sembra inarrestabile, colate di cemento stanno coprendo l’intera costa a macchia d’olio; ci sono perfino i campi da golf dove fino a pochi anni or sono non cresceva un filo d’erba. L’impressione che ne ho avuto, augurandomi che sia solo il frutto della mia fantasia, è che il merito di tutto questo non siano i petrodollari che negli emirati arabi hanno mobilitato i migliori urbanisti, ingegneri e architetti del mondo per creare dal nulla o trasformare le città che conosciamo e che non finiscono di stupire; qui non c’è nulla di tutto questo, qui è diverso, di petrolio non ce n’è neppure una goccia e l’acqua dal cielo non scende manco con la danza della pioggia, eppure i nuovi quartieri nascono come funghi lungo la costa, e dove si è edificato non c’è più un centimetro di spiaggia libera, mentre la parte più interna rischia di diventare un’enorme discarica a cielo aperto. Sarà forse un caso che quasi tutto parla italiano o russo? Sarà così azzardato il sospetto che si sia esportata qui una delle piaghe che tanto affliggono il nostro paese, la speculazione edilizia e che ingenti capitali di dubbia provenienza abbiano preso stabilmente la via del Mar rosso?
Non spetta al povero crocierista di passaggio formulare sentenze, soprattutto considerando la grave situazione economica del paese, ma il dubbio che alla lunga il delicato equilibrio di tutto l’ecosistema ne abbia pesantemente a risentire rimane forte. Della serie finche il giocattolo funziona…
Arriviamo al centro di Sharm che già fervono tutte le attività commerciali, e oltre l’ingresso della cosiddetta città vecchia si apre un vero paradiso terrestre: i negozi straripano di merci di ogni tipo e l’invito ad entrare si fa sempre più pressante. Il turista rappresenta la linfa vitale e tutti si affannano a cibarsene.
I negozi di spezie emanano profumi inebrianti.
Peccato che le foto da qui in poi non siano di buona qualità. Ne chiedo venia.
Qualche narghilè
Qualche collanina
Stoffe multicolori
Pesce freschissimo
Ma il vero fulcro della vita notturna di Sharm è senza dubbio Il quartiere di Naama Bay.
Il bravo Battista ci mette a disposizione le sue auto per compiere la manciata di chilometri necessari a raggiungerla. A fine serata torneremo da lui.
A Naama bay si concentrano i negozi più alla moda, gli alberghi più lussuosi, i locali più rinomati tipo il mitico Hard Rock cafè
Ma che Egitto d’Egitto!!
Il lungo viale principale che termina in un grandioso centro commerciale a più livelli, è occupato da una fila ininterrotta di locali all’aperto dove consumare bevande e soprattutto fumare il narghilè stando seduti su bassi divani, mentre al centro gruppi di ballerini con la tunica si esibiscono in balli scatenati al ritmo di assordanti musiche arabe. Non mancano neppure roteanti dervisci dalle larghe gonne illuminate. Se l’intento è quello di stordire avventori e passanti, bisogna ammettere che funziona.
Usciti a fatica da quella specie di girone dantesco torniamo a Sharm e completiamo la serata in compagnia di Battista e dell’ennesimo thè alla menta.
E’ notte fonda quando rientriamo alla nostra nave. L’ultima serata di crociera si è conclusa nel migliore dei modi e sarà forse la stanchezza o il narghilè ma il nostro mondo fatto di schemi tutti uguali ci appare completamente capovolto. Perfino la luna, beffarda, ci mostra le sue corna all’insù.
Buonanotte
Ultima modifica:
camperlaia
Member
[size=+2]22/12/2012 The day after the world’s end[/size]
Il giorno dei saluti
L’ultimo Daily ci concede di rimanere in cabina fino alle 10, ma i bagagli vanno lasciati fuori entro le 8.
Rimane tutta la mattinata per prepararsi alla partenza, salutare i compagni di viaggio, fare l’ultima passeggiata sui ponti, scattare le ultime foto:[smilie=fotografo_0:
Il ponte di comando con le immagini di Sant’Antonio e Padre Pio sulla vetrata
[IMG]http://i1280.photobucket.com/albums/a482/Flavio_Raule/P1130386_zps38315e02.jpg[/IMG]
Una serie di biciclette all’imbarco di FTI Berlin o AIDA Mar. Ma che ci faranno a Sharm con le biciclette?[smilie=bici_03[1].:
Le valigie sono allineate e i primi già cominciano a sloggiare
Là in fondo Sharm si prepara ad accogliere gli arrivi di Natale e Capodanno. Purtroppo è in arrivo una insolita ed eccezzionale ondata di maltempo http://www.meteoweb.eu/2013/01/la-n...a-lisoterma-di-0c-scivola-nel-deserto/176685/
Abbiamo anche la fortuna di gustare l’ultima specialità del pasta-corner: farfalle con piselli e ragù alla bolognese: mi sarei divorato anche il piatto.[smilie=mangiare_10:
[IMG]http://i1280.photobucket.com/albums/a482/Flavio_Raule/P1130390_zpsdf48adcb.jpg[/IMG]
Dal mare alla terra all’aria:
Lo stacco…e…
…e addio a Sharm el Sheikh [smilie=faraone[1].:
L’isola di Tiran
Il golfo di Aqaba a Dahab
Il Sinai
Cala il sipario su una crociera da….
…FINE DEL MONDO!
Ritorneremo, [size=+2]Inshallah![/size]
[smilie=grazie[1].g: Aspetto le vostre critiche e risponderò volentieri alle domande.[smilie=ciao_06[1].:
Flavio
Il giorno dei saluti
L’ultimo Daily ci concede di rimanere in cabina fino alle 10, ma i bagagli vanno lasciati fuori entro le 8.
Rimane tutta la mattinata per prepararsi alla partenza, salutare i compagni di viaggio, fare l’ultima passeggiata sui ponti, scattare le ultime foto:[smilie=fotografo_0:
Il ponte di comando con le immagini di Sant’Antonio e Padre Pio sulla vetrata
[IMG]http://i1280.photobucket.com/albums/a482/Flavio_Raule/P1130386_zps38315e02.jpg[/IMG]
Una serie di biciclette all’imbarco di FTI Berlin o AIDA Mar. Ma che ci faranno a Sharm con le biciclette?[smilie=bici_03[1].:
Le valigie sono allineate e i primi già cominciano a sloggiare
Là in fondo Sharm si prepara ad accogliere gli arrivi di Natale e Capodanno. Purtroppo è in arrivo una insolita ed eccezzionale ondata di maltempo http://www.meteoweb.eu/2013/01/la-n...a-lisoterma-di-0c-scivola-nel-deserto/176685/
Abbiamo anche la fortuna di gustare l’ultima specialità del pasta-corner: farfalle con piselli e ragù alla bolognese: mi sarei divorato anche il piatto.[smilie=mangiare_10:
[IMG]http://i1280.photobucket.com/albums/a482/Flavio_Raule/P1130390_zpsdf48adcb.jpg[/IMG]
Dal mare alla terra all’aria:
Lo stacco…e…
…e addio a Sharm el Sheikh [smilie=faraone[1].:
L’isola di Tiran
Il golfo di Aqaba a Dahab
Il Sinai
Cala il sipario su una crociera da….
…FINE DEL MONDO!
Ritorneremo, [size=+2]Inshallah![/size]
[smilie=grazie[1].g: Aspetto le vostre critiche e risponderò volentieri alle domande.[smilie=ciao_06[1].:
Flavio
CostaMagica
Super Moderatore
...e vuoi pure le critiche?
Diario splendido sino alle ultime battute!!! Grazie Flavio, per le emozioni ed i colori che ci hai regalato.
Diario splendido sino alle ultime battute!!! Grazie Flavio, per le emozioni ed i colori che ci hai regalato.
T
tano
Guest
Grande Flavio !!!!! 10 e lode.
Un salutone.
Un salutone.
guernica2008
Member
me ra vi glio so!!!! ciao e grazie
pmanlio
Active member
...e vuoi pure le critiche?
Effettivamente.. ci vorrebbe un coraggio..
Flavio, posso parlarti per quella che è la mia esperienza: sono stato a Sharm nel 2006 e ci sono poi tornato con la Marina nel 2011..
La maggior parte dei villaggi, delle costruzioni, delle realizzazioni, sono Italiane, e chi gestisce i villaggi vacanze è Italiano..
Nel 2006 un Egiziano che lavorava in un villaggio vacanze percepiva circa trenta Euro al mese, il governo dava una marea di facilitazioni a chi investiva nella zona, le costruzioni crescevano come funghi..
Il mare era controllato abbastanza bene dagli Egiziani, che ci tenevano al fatto che la barriera corallina non si rovinasse, anche se la presenza delle persone, a volte pure maleducate e piene di incuria, dei danni comunque li apportava.. ma la sorveglianza in qualche modo c'era, e ti facevano capire che l'ecosistema è delicato..
I villaggi sono pulitissimi, stupendi, cibo buono, igiene eccellente, mare trasparente, ed APPARENTEMENTE hai un grande trattamento dei rifiuti..
Riporto qui delle osservazioni che avevo fatto nel diario del Costa Marina, in forma parziale..
Intanto prima di immergerci nel deserto più profondo lasciamo Sharm: le prime cose che incontriamo sono le basi dell'esercito Egiziano..
Si tratta di strutture semplici, poco popolate ma distribuite dappertutto, con una capacità di intervento limitata in uomini e mezzi, ma molto veloce..
Sono ideali per controllare il territorio e contrastare atti terroristici, e sono capaci di concentrare molte persone in una zona specifica anche in caso di un attacco militare.
Intorno ad esse vedete le tracce di quello che dicevo, plastica e rifiuti mossi dal vento..
Come ho scritto i militari sembrano persone pacifiche, ma ligie al dovere..
Quei brutti riflessi che vediamo a destra di questa foto, nel terreno sotto la montagna:
sono altri rifiuti..
All'epoca ho mostrato solo quei rifiuti, ma tutto il deserto è un immenso immondezzaio.. una cosa tristissima..
Uscendo da questa tristezza, le foto fatte dall'aereo sono semplicemente meravigliose.. leggendo il diario ho rivissuto le sensazioni che ho provato sia nel soggiorno a Sharm che nel viaggio di Marina..
Al ritorno da Sharm, nel primo viaggio, ho rinunciato a fare foto o altro, mi sono immerso in quella visione e me la sono goduta..
Ora, con i tuoi scatti, hai rimediato alla mia 'mancanza' e mi hai ridato una bella esperienza..
Un salutone!!
Manlio
camperlaia
Member
Manlio, anch'io mi sono imposto di mostrare solo la faccia pulita della medaglia, consapevole che in fatto di tutela ambientale e sfruttamento delle risorse naturali noi italiani non abbiamo nessun diritto a scagliare la prima pietra, tuttavia l'esatta percezione di come si stia sviluppando il business turistico in questa parte del Sinai, si ha da subito percorrendo l'autostrada da e verso l'aeroporto. Da una parte immagini patinate da catalogo di agenzia di viaggi, dall'altra la desolazione di un deserto trasformato in pattumiera dove si aggirano decine di cani randagi in cerca di cibo.
Per questo motivo ritengo che il turismo da crociera abbia sotto certi aspetti molte più affinità con quello in camper di quanto non si possa immaginare: entrambi, una volta levata l'ancora o messo in moto non lasciano di sè altro che il ricordo.
Per questo motivo ritengo che il turismo da crociera abbia sotto certi aspetti molte più affinità con quello in camper di quanto non si possa immaginare: entrambi, una volta levata l'ancora o messo in moto non lasciano di sè altro che il ricordo.
Uno dei primi ricordi che ho dell'Egitto è di un'uomo sdraiato all'ombra di un'albero sulla sponda destra del Nilo ad il Cairo che lasciava pascolare due mosche sul suo viso. Il tutto senza muovere un solo muscolo del viso.
Questo è accaduto 48 anni fa.
Nell'85 vicino il tempio di Dendera (vicino Luxor sulla strada per Assyut) c'era un campo di rifiuti di tutti i generi, una vera discarica.
Stessa cosa nel 1988 e nessun cambiamento nel 1991 quando ho percorso tutto l'Egitto per tre settimane...mi pare due anni fa ho visto le discariche di Sharm. Lungo la strada che conduce all'aeroporto ci sono molti palazzi in costruzione...e molti di questi sono cristallizzati a due anni fa (vedi il Casinò).
Ma la stessa sporcizia l'ho vista anche negli Emirati e 32 anni fa a Jeddah.
I petroldollari non risolvono i problemi. Un'immagine patinata di lusso e divertimento non corrisponde alla realtà.
Purtroppo è anche un problema di educazione.
Cosa c'è di più importante nel deserto se non l'acqua?
In Oman c'era una splendida piantagione di Palme con al centro un bellissimo torrentello pieno di pescetti e...bottiglie di plastica, buste e cartacce.
Chiaramente ho scattato una foto che non facesse vedere lo scempio.
Eppure a pochi chilometri di distanza c'è uno dei palazzi più belli al mondo.
Quelle buste di plastica sono come le mosche di 48 anni fa al Cairo solo che le buste non sono biodegradabili.
Non è il caso di continuare perchè si rischia di rovinare lo splendido diario di Flavio.
C'è l'immondizia, non possiamo fare molto, godiamoci il possibile e non sporchiamo.
Questo è accaduto 48 anni fa.
Nell'85 vicino il tempio di Dendera (vicino Luxor sulla strada per Assyut) c'era un campo di rifiuti di tutti i generi, una vera discarica.
Stessa cosa nel 1988 e nessun cambiamento nel 1991 quando ho percorso tutto l'Egitto per tre settimane...mi pare due anni fa ho visto le discariche di Sharm. Lungo la strada che conduce all'aeroporto ci sono molti palazzi in costruzione...e molti di questi sono cristallizzati a due anni fa (vedi il Casinò).
Ma la stessa sporcizia l'ho vista anche negli Emirati e 32 anni fa a Jeddah.
I petroldollari non risolvono i problemi. Un'immagine patinata di lusso e divertimento non corrisponde alla realtà.
Purtroppo è anche un problema di educazione.
Cosa c'è di più importante nel deserto se non l'acqua?
In Oman c'era una splendida piantagione di Palme con al centro un bellissimo torrentello pieno di pescetti e...bottiglie di plastica, buste e cartacce.
Chiaramente ho scattato una foto che non facesse vedere lo scempio.
Eppure a pochi chilometri di distanza c'è uno dei palazzi più belli al mondo.
Quelle buste di plastica sono come le mosche di 48 anni fa al Cairo solo che le buste non sono biodegradabili.
Non è il caso di continuare perchè si rischia di rovinare lo splendido diario di Flavio.
C'è l'immondizia, non possiamo fare molto, godiamoci il possibile e non sporchiamo.
fandelmare
New member
Uno dei primi ricordi che ho dell'Egitto è di un'uomo sdraiato all'ombra di un'albero sulla sponda destra del Nilo ad il Cairo che lasciava pascolare due mosche sul suo viso. Il tutto senza muovere un solo muscolo del viso.
Questo è accaduto 48 anni fa.
Nell'85 vicino il tempio di Dendera (vicino Luxor sulla strada per Assyut) c'era un campo di rifiuti di tutti i generi, una vera discarica.
Stessa cosa nel 1988 e nessun cambiamento nel 1991 quando ho percorso tutto l'Egitto per tre settimane...mi pare due anni fa ho visto le discariche di Sharm. Lungo la strada che conduce all'aeroporto ci sono molti palazzi in costruzione...e molti di questi sono cristallizzati a due anni fa (vedi il Casinò).
Ma la stessa sporcizia l'ho vista anche negli Emirati e 32 anni fa a Jeddah.
I petroldollari non risolvono i problemi. Un'immagine patinata di lusso e divertimento non corrisponde alla realtà.
Purtroppo è anche un problema di educazione.
Cosa c'è di più importante nel deserto se non l'acqua?
In Oman c'era una splendida piantagione di Palme con al centro un bellissimo torrentello pieno di pescetti e...bottiglie di plastica, buste e cartacce.
Chiaramente ho scattato una foto che non facesse vedere lo scempio.
Eppure a pochi chilometri di distanza c'è uno dei palazzi più belli al mondo.
Quelle buste di plastica sono come le mosche di 48 anni fa al Cairo solo che le buste non sono biodegradabili.
Non è il caso di continuare perchè si rischia di rovinare lo splendido diario di Flavio.
C'è l'immondizia, non possiamo fare molto, godiamoci il possibile e non sporchiamo.
Confesso che per ora mi sono buttato con ingordigia solo sulle interessantissime foto senza leggere; quanto a leggere fa eccezione quest'ultimo commento di Leo che mi sono trovato sotto gli occhi proprio perché ultimo e devo dire che non posso che condividere le sue considerazioni. Grazie.
Ciao a tutti Fan
pmanlio
Active member
Flavio e Leo, avete aperto un tema difficile..
Personalmente, nel primo giro fatto a Sharm, non vidi nulla di simile, ma non andai al Monastero di Santa Catarina..
Pochi anni dopo, come dice Flavio, bastava uscire da Sharm, ed a pochi metri vedevi questa situazione..
Quello che mi ha fatto male è che nel primo viaggio non ci avevo pensato: mi ero illuso che i villaggi gestiti da Italiani rispettassero fino in fondo tutte le regole, anche quelle, magari non scritte in Egitto, ma accettate normalmente da noi, sull'impatto ambientale..
All'interno del villaggio questo sembrava, quasi una organizzazione da nave da crociera, ed invece due metri fuori e tutto veniva buttato via..
Ecco, a colpirmi non è stato solo il fatto in sè, ma anche la mia credulità.. e questo mi ha fatto anche più male..
Come dice Leo, queste considerazioni a fine diario non sono il massimo, ma credo sia giusto farle.. per 'rompere' il clima mi permetto di inserire una mia foto..
Il prossimo giro potremmo farlo su quella barchetta, così ci si immerge nell'isola di Tiran..
Un salutone!!
Manlio
Personalmente, nel primo giro fatto a Sharm, non vidi nulla di simile, ma non andai al Monastero di Santa Catarina..
Pochi anni dopo, come dice Flavio, bastava uscire da Sharm, ed a pochi metri vedevi questa situazione..
Quello che mi ha fatto male è che nel primo viaggio non ci avevo pensato: mi ero illuso che i villaggi gestiti da Italiani rispettassero fino in fondo tutte le regole, anche quelle, magari non scritte in Egitto, ma accettate normalmente da noi, sull'impatto ambientale..
All'interno del villaggio questo sembrava, quasi una organizzazione da nave da crociera, ed invece due metri fuori e tutto veniva buttato via..
Ecco, a colpirmi non è stato solo il fatto in sè, ma anche la mia credulità.. e questo mi ha fatto anche più male..
Come dice Leo, queste considerazioni a fine diario non sono il massimo, ma credo sia giusto farle.. per 'rompere' il clima mi permetto di inserire una mia foto..
Il prossimo giro potremmo farlo su quella barchetta, così ci si immerge nell'isola di Tiran..
Un salutone!!
Manlio
- Stato
