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Costa Classica - Tra il cuore e le isole blu

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

Mate

Active member
Bene, visto che siete finalmente arrivati dopo mesi e mesi nella mia terra, tralasciando Ragusa di Dalmazia, vi lascio un piccolo pensiero tra storia e musica...

Dal 1382 al 1918 la città di Trieste fu austriaca, perciò tra i triestini vi erano molti sudditi fedeli alla casa d'Asburgo. Quindi oltre alla componente irredententista filo-italiana e a quella filo-slava, c'era la componente cosmopolita e cosiddetta "austriacante" e non erano pochi! Però la storia ricorda solo i vincitori e quindi di questi triestini (anche di lingua italiana) si è persa traccia. La lingua ufficiale di Trieste durante la dominazione austriaca era l'italiano e tutto veniva fatto in quella lingua... esisteva anche la versione dell'inno imperiale con parole italiane. Vi è un'unica registrazione originale dell'epoca giunta fino a noi del cosiddetto "Inno Popolare", registrata nella Cattedrale di San Giusto nel 1912. Ve la posto qui di seguito per farvi per un attimo immergere in quella città che oggi non esiste più dove per tanti la fedeltà a Francesco Giuseppe era uno dei fondamenti della società:

http://www.youtube.com/watch?v=FiXaLvQuo6A

Poi nel resto dell'Italia si era diffusa, durante il corso della Prima Guerra Mondiale, una canzone che inneggiava alla redenzione di Trieste; si chiamava "La campana di San Giusto". Era stata scritta a Torino nel 1915, quindi di triestino aveva ben poco, ma simboleggiava il modo in cui veniva vista Trieste nello stivale. Questa canzone poi sarà soprattutto l'inno della seconda redenzione del 1954 (allora si sentita da tutti i triestini davvero). Eccola qua nell'interpretazione del grande Luciano Pavarotti:

http://www.youtube.com/watch?v=MmPGTB7igLs

Concludo il mio breve excursus con quello che è considerato il vero inno della triestinità, la canzone popolare più famosa cantata nel dialetto triestino: si chiama "La mula de Parenzo" (in italiano "La ragazza di Parenzo"). Oggi Parenzo si trova in Croazia, ma questa bella cittadina istriana è sempre stata legata a Trieste e fino agli anni Trenta era collegata alla città di San Giusto dalla famosa "Parenzana", una linea ferroviaria a scartamento ridotto. Ed ecco qui questa canzone:

http://www.youtube.com/watch?v=MOWFC-tL9Ss

Spero che abbiate trovato interessante questo mio piccolo intervento :)
 

fandelmare

New member
Mate, nel tuo "piccolo intervento" c'è però un bel po' di storia. Grazie.
Manlio, quanto a foto, non vi sarete certo fermati solo ad una Trieste vista dal mare.
Tornando ad una certa storia: Nilla Pizzi negli anni 50 cantava di... vola colomba bianca, vola e... campane di San Giusto però lo faceva raccomandandosi a San Remo il quale, intanto, almeno per qualche sera davanti alla TV faceva l'unità d'Italia.; davvero un arduo compito con Torino che sapeva un po' di Francia, Trieste che sapeva un po' d'Austria, Napoli che sapeva di Spagna e intanto quegli italiani pur sapendo bene chi erano si portavano dentro e si portano ancora anche un po' di quel che erano stati.
A proposito di canzoni, un tempo, il Piave mormorò ora invece... sono gli italiani a mormorare.
P.s.
Crociera lenta? I giorni belli come i bei sogni si vorrebbe non finissero mai.
Ciao a tutti.
Fan
 

Mate

Active member
Visto che l'hai citata, postiamo anche il testo della "Leggenda del Piave", canzone di quegli anni tumultuosi dove si parla anche di Trieste (alla fine):

La Leggenda del Piave
di E.A. Mario

Il Piave mormorava,
calmo e placido, al passaggio
dei primi fanti, il ventiquattro maggio;
l'esercito marciava
per raggiunger la frontiera
per far contro il nemico una barriera...

Muti passaron quella notte i fanti:
tacere bisognava, e andare avanti!

S'udiva intanto dalle amate sponde,
sommesso e lieve il tripudiar dell'onde.
Era un presagio dolce e lusinghiero,
il Piave mormorò:
«Non passa lo straniero!»

Ma in una notte trista
si parlò di un fosco evento,
e il Piave udiva l'ira e lo sgomento...
Ahi, quanta gente ha vista
venir giù, lasciare il tetto,
poi che il nemico irruppe a Caporetto!

Profughi ovunque! Dai lontani monti
Venivan a gremir tutti i suoi ponti!

S'udiva allor, dalle violate sponde,
sommesso e triste il mormorio de l'onde:
come un singhiozzo, in quell'autunno nero,
il Piave mormorò:
«Ritorna lo straniero!»

E ritornò il nemico;
per l'orgoglio e per la fame
volea sfogare tutte le sue brame...
Vedeva il piano aprico,
di lassù: voleva ancora
sfamarsi e tripudiare come allora...

«No!», disse il Piave. «No!», dissero i fanti,
«Mai più il nemico faccia un passo avanti!»

Si vide il Piave rigonfiar le sponde,
e come i fanti combatteron l'onde...
Rosso di sangue del nemico altero,
il Piave comandò:
«Indietro va', straniero!»

Indietreggiò il nemico
fino a Trieste, fino a Trento...
E la vittoria sciolse le ali al vento!
Fu sacro il patto antico:
tra le schiere, furon visti
Risorgere Oberdan, Sauro, Battisti...

Infranse, alfin, l'italico valore
le forche e l'armi dell'Impiccatore!

Sicure l'Alpi... Libere le sponde...
E tacque il Piave: si placaron l'onde...
Sul patrio suolo, vinti i torvi Imperi,
la Pace non trovò
né oppressi, né stranieri!

http://www.youtube.com/watch?v=fhCQxa85PMI
 

pmanlio

Active member
Uè.. ed appena manco io vi mettete a fare discorsi seri e vera cultura???

:) :) :) :) :)

Intanto ringrazio Mate e Sergio.. (anzi, andate avanti così.. mi piace assai.. )

..poi mi faccio risentire.. ;)

Un salutone!!
Manlio

ps: Gabriele e Romina, avete ragione, la sorpresa finale del libro di Anania/Mate non può essere che la nave affonda.. è inaffondabile..

Chissà cosa sarà???

:) :) :)
 
F

Felix73

Guest
Grazie per gli interessanti approfondimenti Mate.
"La leggenda del Piave"....è quasi passato un secolo dalla sua composizione...e credo che fu anche inno nazionale per un breve periodo durante la seconda guerra mondiale...
Un secolo non è poi tanto tempo...in realtà..questo secolo, vale come un'intera era...
 
S

sciguetto

Guest
Bene, visto che siete finalmente arrivati dopo mesi e mesi nella mia terra, tralasciando Ragusa di Dalmazia, vi lascio un piccolo pensiero tra storia e musica...

Dal 1382 al 1918 la città di Trieste fu austriaca, perciò tra i triestini vi erano molti sudditi fedeli alla casa d'Asburgo. Quindi oltre alla componente irredententista filo-italiana e a quella filo-slava, c'era la componente cosmopolita e cosiddetta "austriacante" e non erano pochi! Però la storia ricorda solo i vincitori e quindi di questi triestini (anche di lingua italiana) si è persa traccia. La lingua ufficiale di Trieste durante la dominazione austriaca era l'italiano e tutto veniva fatto in quella lingua... esisteva anche la versione dell'inno imperiale con parole italiane. Vi è un'unica registrazione originale dell'epoca giunta fino a noi del cosiddetto "Inno Popolare", registrata nella Cattedrale di San Giusto nel 1912. Ve la posto qui di seguito per farvi per un attimo immergere in quella città che oggi non esiste più dove per tanti la fedeltà a Francesco Giuseppe era uno dei fondamenti della società:

http://www.youtube.com/watch?v=FiXaLvQuo6A

Poi nel resto dell'Italia si era diffusa, durante il corso della Prima Guerra Mondiale, una canzone che inneggiava alla redenzione di Trieste; si chiamava "La campana di San Giusto". Era stata scritta a Torino nel 1915, quindi di triestino aveva ben poco, ma simboleggiava il modo in cui veniva vista Trieste nello stivale. Questa canzone poi sarà soprattutto l'inno della seconda redenzione del 1954 (allora si sentita da tutti i triestini davvero). Eccola qua nell'interpretazione del grande Luciano Pavarotti:

http://www.youtube.com/watch?v=MmPGTB7igLs

Concludo il mio breve excursus con quello che è considerato il vero inno della triestinità, la canzone popolare più famosa cantata nel dialetto triestino: si chiama "La mula de Parenzo" (in italiano "La ragazza di Parenzo"). Oggi Parenzo si trova in Croazia, ma questa bella cittadina istriana è sempre stata legata a Trieste e fino agli anni Trenta era collegata alla città di San Giusto dalla famosa "Parenzana", una linea ferroviaria a scartamento ridotto. Ed ecco qui questa canzone:

http://www.youtube.com/watch?v=MOWFC-tL9Ss

Spero che abbiate trovato interessante questo mio piccolo intervento :)



Visto che l'hai citata, postiamo anche il testo della "Leggenda del Piave", canzone di quegli anni tumultuosi dove si parla anche di Trieste (alla fine):

La Leggenda del Piave
di E.A. Mario

Il Piave mormorava,
calmo e placido, al passaggio
dei primi fanti, il ventiquattro maggio;
l'esercito marciava
per raggiunger la frontiera
per far contro il nemico una barriera...

Muti passaron quella notte i fanti:
tacere bisognava, e andare avanti!

S'udiva intanto dalle amate sponde,
sommesso e lieve il tripudiar dell'onde.
Era un presagio dolce e lusinghiero,
il Piave mormorò:
«Non passa lo straniero!»

Ma in una notte trista
si parlò di un fosco evento,
e il Piave udiva l'ira e lo sgomento...
Ahi, quanta gente ha vista
venir giù, lasciare il tetto,
poi che il nemico irruppe a Caporetto!

Profughi ovunque! Dai lontani monti
Venivan a gremir tutti i suoi ponti!

S'udiva allor, dalle violate sponde,
sommesso e triste il mormorio de l'onde:
come un singhiozzo, in quell'autunno nero,
il Piave mormorò:
«Ritorna lo straniero!»

E ritornò il nemico;
per l'orgoglio e per la fame
volea sfogare tutte le sue brame...
Vedeva il piano aprico,
di lassù: voleva ancora
sfamarsi e tripudiare come allora...

«No!», disse il Piave. «No!», dissero i fanti,
«Mai più il nemico faccia un passo avanti!»

Si vide il Piave rigonfiar le sponde,
e come i fanti combatteron l'onde...
Rosso di sangue del nemico altero,
il Piave comandò:
«Indietro va', straniero!»

Indietreggiò il nemico
fino a Trieste, fino a Trento...
E la vittoria sciolse le ali al vento!
Fu sacro il patto antico:
tra le schiere, furon visti
Risorgere Oberdan, Sauro, Battisti...

Infranse, alfin, l'italico valore
le forche e l'armi dell'Impiccatore!

Sicure l'Alpi... Libere le sponde...
E tacque il Piave: si placaron l'onde...
Sul patrio suolo, vinti i torvi Imperi,
la Pace non trovò
né oppressi, né stranieri!

http://www.youtube.com/watch?v=fhCQxa85PMI


Molto interessante, vedro' di approfondire, grazie.

Mi viene una riflessione un po' triste se penso che in settanta anni si passa, musicalmente, dalla Paranzana alla "la paranza"......... :rolleyes:

Scherzi a parte, da ragazzo ho vissuto a Como e malgrado la distanza non solo geografica ricordo per quanto tempo e con quale partecipazione si parlava di Trieste. Ero un ragazzino, ma era un argomento molto presente.



Grazie per gli interessanti approfondimenti Mate.
"La leggenda del Piave"....è quasi passato un secolo dalla sua composizione...e credo che fu anche inno nazionale per un breve periodo durante la seconda guerra mondiale...
Un secolo non è poi tanto tempo...in realtà..questo secolo, vale come un'intera era...


Sai che mi capita, ogni tanto, di fermarmi a pensare a quanti eventi, grandi o piccoli, ho vissuto nei miei 62 anni e quasi quasi mi sembra impossibile che cosi' tanto sia successo in cosi' poco tempo; e quanto cose non si e' subito fatto caso a quanto potevano portare.
 
F

Felix73

Guest
Vero Bruno.
E' stato il secolo di due guerre Mondiali, dell'era Atomica, dell'era del Petrolio, degli stermini di massa, della globalizzazione e dell'Hi Tech, delle grandi crisi finanziarie (dal 29 in poi), dell'11 Settembre...e tanto altro...
E' stato anche il secolo delle grandi conquiste sociali, e del più profondo cambiamento mai realizzato... che ha impattato nella vita di tutti noi...
 

Mate

Active member
Grazie per gli interessanti approfondimenti Mate.
"La leggenda del Piave"....è quasi passato un secolo dalla sua composizione...e credo che fu anche inno nazionale per un breve periodo durante la seconda guerra mondiale...
Un secolo non è poi tanto tempo...in realtà..questo secolo, vale come un'intera era...

Si confermo che è stato il nostro inno nazionale dal 1943, quando sostituità la modesta "Marcia Reale", al 1946 quando fu sostituito dal "Canto degli Italiani" di Goffredo Mameli e Michele Novaro.
 

gabriele e romina

Well-known member
Grazie Mate, da profondo conoscitore della storia quale sei, il tuo intervento può solo che impreziosire il nostro bagaglio culturale.

La classica non è una nave lenta...per essere una nave a remi:D:D:D

Daje Manljo...che dopo Laura posta la fotooooo.

Saluti

PS sulla classico stiamo solo scherzando...sappiamo che è un pedalò travestito....ahahahah
 

Mate

Active member
Veramente uno scandalo... questo diario finirà nella prossima era geologica quando ormai Classica si chiamerà NeoClassica!
 

La76

New member
La classica non è una nave lenta...per essere una nave a remi:D:D:D
...
PS sulla classico stiamo solo scherzando...sappiamo che è un pedalò travestito....ahahahah

...la Classica quando è stata varata era grandissima...è che con gli anni si è ristretta!
Non è ancora un pedalò, lo sarà a fine carriera :p

Perchè? Pensi che al tuo rientro sia finito? [smilie=pc_13[1].gi: :D


Ora mi uccidono [smilie=mitra[1].gi:

Guarda...ripartiamo in crociera, casualmente di nuovo insieme, per quella di gruppo il 12 maggio...in attesa dobbiamo pur far passare il tempo, no?

[smilie=risata_09[1:
 

pmanlio

Active member
Manlio, che scandalo, partiremo senza riuscire a leggere la fine del tuo diario!!!!!!!

dai... FORSE stasera si va avanti..

Mi scuso per il ritardo.. ;)

Agli altri rispondo dopo.. salvo complimentarmi con Mate, che mi è piaciuto assai, e 'dimenticare' Dubrovnik/Ragusa.. ;)

Appena torno a Trieste si fa la vera pace..

[smilie=festa_02[1]:

:) :) :)

Un salutone!!
Manlio
 
F

Felix73

Guest
Mi ricordo...che quando è cominciato questo diaro...ero appena alto così...;)

Scherzi a parte...il fatto che sia così "spalmato nel tempo"....a me non dispiace...è come un telefilm a puntate..in cui aspetti la successiva...ma nel frattempo, ti tiene comunque compagnia...
A me piace.

Ciao
 

YODA

Member
Mi ricordo...che quando è cominciato questo diaro...ero appena alto così...;)

Scherzi a parte...il fatto che sia così "spalmato nel tempo"....a me non dispiace...è come un telefilm a puntate..in cui aspetti la successiva...ma nel frattempo, ti tiene comunque compagnia...
A me piace.

Ciao

Devo dire che anche a me piace il diario a puntate, anche se è contrario alla nuova netiquette.
 

pmanlio

Active member
Nell'attesa, per farmi perdonare, vi posto tre ritratti.. ;)

Ritratto ''andante..''

8452833559_75079e4322_c.jpg


"Ma.. davvero da domani si torna a casa?"

8452835363_c12e87334e_b.jpg


(lo ripeto.. non è ancora tempo di malinconie.. ma Daniele non lo sapeva!! :) :) :) )

Dolcezza..

8452833811_3fa51067e8_b.jpg


Un salutone!!
Manlio
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
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