In linea di massima vero, ma io stavo parlando di questo episodio. L'assurdità della manovra, la sua spregiudicatezza, lascia pochissimo margine di correzione e poche vie di uscita al più piccolo errore.
E ritorniamo alla "battuta" iniziale; il "passa sotto, passa sotto", l'eventuale autorizzazione al famigerato, improprio "inchino", non significa "transitare" con la nave per la Piazza principale del Paese.
L'uscita da Marsiglia non la metterei sullo stesso piano del Giglio; lì fu una manovra, magari impegnativa, ma condotta in acque conosciute, con la presenza del pilota, con quella attiva o passiva del rimorchio, con la partenza autorizzata dalle Autorità portuali, come avviene molto spesso nei porti di tutto il mondo (per me oggi Favolosa è entrata al limite delle condizioni meteo previste dalle ordinanze della D.M. che fissa il limite della operatività portuale e della esposizione al vento della nave a 56 kmh; gli strumenti della Torre CNR indicavano, pur in mare aperto, velocità a raffica superiori) e come talora, purtroppo, accade, può andar male, come la stessa Concordia "ricorda" a Palermo. Al Giglio nulla di tutto ciò, ma solo, come hai detto tu, negligenza, superficialità e aggiungo io pressapochismo, incoscenza e probabile esaltazione del proprio ego.