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13/01/2012 -Naufragio Costa Concordia all'Isola del Giglio

Stato
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mauri55

New member
Effettivamente concordo...... ma penso anche che quando si porti a eseguire una manovra dove volutamente si riducono i margini di sicurezza non sia piu' l'erorre la causa unica dell'inicidente, ma un concorso tra errore e dolo.

Sì, concordo, infatti Schettino sembra che abbia rischiato anche l'accusa di omicidio volontario anzichè colposo, ma poi evidentemente il procuratore, in attesa della scatola nera, non ha calcato la mano.
 

maumarti

Member
Effettivamente concordo...... ma penso anche che quando si porti a eseguire una manovra dove volutamente si riducono i margini di sicurezza non sia piu' l'erorre la causa unica dell'inicidente, ma un concorso tra errore e dolo.

Unoche, ritengo che in questo caso si tratti di colpa grave. Dolo no, perchè l'intenzionalità di distruggere la nave o di uccidere dei passeggeri la escluderei.
La colpa sì, perchè per imprudenza, negligenza ed imperizia si è portato in una zona pericolosa.
Grave, perchè ci si è portato volutamente, e tale comportamento ha messo a repentaglio l'economia di un'azienda e, più ancora, l'integrità fisica di 4000 persone
 

aspirante mozzo

New member
Un errore e' un errore..... a prescindere dal fatto che sia involontario o doloso..... ed e' un errore solo quando viene scoperto :)
Probabilmente mi sbagliero', ma non riesco a vedere nulla di diverso quando penso ad un errore..... sara' un mio limite ?
 

maumarti

Member
Ma scusa Maumarti, ci saranno le relazioni del Professionista Psichiatrico, il benestare delle Direzioni Marittime, le dettagliate valutazioni dei Comandanti, tutto l'insieme di Corsi frequentati in Organizzazioni specializzate al proposito, e son molti, che altro dovrebbe valutare la Compagnia se tutto ciò ha seguito un preciso iter dal quale il futuro Comandante è risultato idoneo al Comando? Non capisco.

No-no, non metto in dubbio l'esistenza di procedure per accreditare l'idoneità di un comandante. L'ipotesi (ma direi sia di "fanta-giurisprudenza"...) è che dopo aver dimostrato l'incapacità di intendere e di volere nelle azioni del comandante, la difesa possa puntare a dimostrare una qualche forma di negligenza nello svolgimento delle procedure di cui sopra.
Ripeto, per quanto i processi prendono a volte delle strade inimmaginabili, questa credo sia "fanta-giurisprudenza"
 

Rodolfo

Super Moderatore
L'errore talvolta deriva da errate valutazioni, talvolta da imperizia, talvolta dal superare il sottile confine che separa quella che viene definita un'ottima manovra da una manovra imprudente (uscita da Marsiglia con vento forte ?) e quindi poi dopo se va male la possiamo catalogare come bravata... Comunque se Schettino è veramente passato a 0.18 dal Giglio senza neanche guardare la carta nautica solo perchè Palombo gli aveva detto "passa sotto, passa sotto, c'è acqua" quella manovra è stata condotta con una negligenza e superficialità difficilmente riscontrabile in un comandante di nave ... o era già esaurito da un lungo imbarco ?

In linea di massima vero, ma io stavo parlando di questo episodio. L'assurdità della manovra, la sua spregiudicatezza, lascia pochissimo margine di correzione e poche vie di uscita al più piccolo errore.

E ritorniamo alla "battuta" iniziale; il "passa sotto, passa sotto", l'eventuale autorizzazione al famigerato, improprio "inchino", non significa "transitare" con la nave per la Piazza principale del Paese.

L'uscita da Marsiglia non la metterei sullo stesso piano del Giglio; lì fu una manovra, magari impegnativa, ma condotta in acque conosciute, con la presenza del pilota, con quella attiva o passiva del rimorchio, con la partenza autorizzata dalle Autorità portuali, come avviene molto spesso nei porti di tutto il mondo (per me oggi Favolosa è entrata al limite delle condizioni meteo previste dalle ordinanze della D.M. che fissa il limite della operatività portuale e della esposizione al vento della nave a 56 kmh; gli strumenti della Torre CNR indicavano, pur in mare aperto, velocità a raffica superiori) e come talora, purtroppo, accade, può andar male, come la stessa Concordia "ricorda" a Palermo. Al Giglio nulla di tutto ciò, ma solo, come hai detto tu, negligenza, superficialità e aggiungo io pressapochismo, incoscenza e probabile esaltazione del proprio ego.
 
Ultima modifica:

maumarti

Member
Un errore e' un errore..... a prescindere dal fatto che sia involontario o doloso..... ed e' un errore solo quando viene scoperto :)
Probabilmente mi sbagliero', ma non riesco a vedere nulla di diverso quando penso ad un errore..... sara' un mio limite ?

Sono d'accordo con te che si tratti di un errore; proprio per quello che ho sostenuto prima, dubito che volesse realmente distruggere la nave, quindi in una qualche misura, rimane solo il fatto che abbia sbagliato qualcosa.
Ma questo non è che rende il fatto meno grave, anzi: non ci si porta - peraltro senza alcuna ragione precisa - in prossimità di una zona notoriamente pericolosa con un'imbarcazione di quelle proporzioni; altrimenti, appunto in caso di errore, si rischia di uccidere della gente.
 

Rodolfo

Super Moderatore
No-no, non metto in dubbio l'esistenza di procedure per accreditare l'idoneità di un comandante. L'ipotesi (ma direi sia di "fanta-giurisprudenza"...) è che dopo aver dimostrato l'incapacità di intendere e di volere nelle azioni del comandante, la difesa possa puntare a dimostrare una qualche forma di negligenza nello svolgimento delle procedure di cui sopra.
Ripeto, per quanto i processi prendono a volte delle strade inimmaginabili, questa credo sia "fanta-giurisprudenza"

Ah sì, di questo non mi meraviglerei; potrebbero sì essere messe in discussioni valutazioni di esperti, iter procedurali, metodi di accertamento delle professionalità.
 

vittogc

New member
In linea di massima vero, ma io stavo parlando di questo episodio. L'assurdità della manovra, la sua spregiudicatezza, lascia pochissimo margine di correzione e poche vie di uscita al più piccolo errore.

E ritorniamo alla "battuta" iniziale; il "passa sotto, passa sotto", l'eventuale autorizzazione al famigerato, improprio "inchino", non significa "transitare" con la nave per la Piazza principale del Paese.

L'uscita da Marsiglia non la metterei sullo stesso piano del Giglio; lì fu una manovra, magari impegnativa, ma condotta in acque conosciute, con la presenza del pilota, con quella attiva o passiva del rimorchio, con la partenza autorizzata dalle Autorità portuali, come avviene molto spesso nei porti di tutto il mondo (per me oggi Favolosa è entrata al limite delle condizioni meteo previste dalle ordinanze della D.M. che fissa il limite della operatività portuale e della esposizione al vento della nave a 56 kmh; gli strumenti della Torre CNR indicavano, pur in mare aperto, velocità a raffica superiori) e come talora, purtroppo, accade, può andar male, come la stessa Concordia "ricorda" a Palermo. Al Giglio nulla di tutto ciò, ma solo, come hai detto tu, negligenza, superficialità e aggiungo io pressapochismo, incoscenza e probabile esaltazione del proprio ego.


Ti quoto al 100%
 

maumarti

Member
Infatti, escludendo il pre-disastro come lo chiami tu, una bravata ingiustificabile sotto qualsiasi punto di vista, è del dopo che non saprei dare una spiegazione; crollo psicologico, la primissima ipotesi che ho avanzato a suo tempo, blocco delle capacità cognitive per un qualche meccanismo mentale che non conosco, un sistema di "difesa" inconsapevole nel non voler riconoscere il disastro provocato, o peggio consapevole e disinteressato su quel che gli stava succedendo attorno, che però tenderei ad escludere, o che altro? Si saprà mai?

Mah, su questo non capisco; a me sembra chiaro: a prescindere dalla bravura e preparazione del soggetto, in questo caso volendo analizzare il suo comportamento, non si possono scindere il "pre-disastro" con il "post-disastro"; la cosa che ha sicuramente capito senza equivoci, è di essere stato LUI (SENZA CHE CI FOSSERO CIRCOSTANZE CRITICHE) a causare il disastro. Una qualche forma di confusione, totale, parziale, momentanea, quello che si vuole, è a parer mio fisiologica. Continuo a sostenere che se lo squarcio nello scafo fosse stato provocato, chessò, da un siluro di una nave militare, anziché dalla sua voglia di appagare le sue manie di protagonismo, probabilmente le sue reazioni sarebbero state diverse, e migliori. In entrambi i casi si tratta di situazioni di emergenza, ma nel secondo caso non c'è responsabilità del comandante perchè non è stato lui a provocare l'emergenza stessa.
Come già precisato in altre occasioni, questo non alleggerisce certo la sua responsabilità, anzi, caso mai la rende più pesante
 

Rodolfo

Super Moderatore
Forse scrivendo è più difficile intendersi, ma è quello che penso anche io e sono anche d'accordo che se fosse stata una causa indipendente dal suo comportamento la reazione sarebbe stata "normale". Infatti, tra le ipotesi, ho detto "un sistema di "difesa" inconsapevole nel non voler riconoscere il disastro provocato"
 

La76

New member
In linea di massima vero, ma io stavo parlando di questo episodio. L'assurdità della manovra, la sua spregiudicatezza, lascia pochissimo margine di correzione e poche vie di uscita al più piccolo errore.

E ritorniamo alla "battuta" iniziale; il "passa sotto, passa sotto", l'eventuale autorizzazione al famigerato, improprio "inchino", non significa "transitare" con la nave per la Piazza principale del Paese.

L'uscita da Marsiglia non la metterei sullo stesso piano del Giglio; lì fu una manovra, magari impegnativa, ma condotta in acque conosciute, con la presenza del pilota, con quella attiva o passiva del rimorchio, con la partenza autorizzata dalle Autorità portuali, come avviene molto spesso nei porti di tutto il mondo (per me oggi Favolosa è entrata al limite delle condizioni meteo previste dalle ordinanze della D.M. che fissa il limite della operatività portuale e della esposizione al vento della nave a 56 kmh; gli strumenti della Torre CNR indicavano, pur in mare aperto, velocità a raffica superiori) e come talora, purtroppo, accade, può andar male, come la stessa Concordia "ricorda" a Palermo. Al Giglio nulla di tutto ciò, ma solo, come hai detto tu, negligenza, superficialità e aggiungo io pressapochismo, incoscenza e probabile esaltazione del proprio ego.

Rodolfo, la tua analisi la trovo 'perfetta'...e l'unica spiegazione al gesto che anche io ho trovato in questi mesi e quella che ti ho sottolineato.
Per me, dopo il 'botto' c'è stata una caduta mentale (ma NON tale da giustificare una capacità di intendere e volere, sia chiaro) come ha ben spiegato Aspirante Mozzo esistono persone che davanti ad un problema 'crollano' anche se fino a quel momento si erano sempre comportati al meglio...ma non si erano mai trovati davanti a situazioni di emergenza.
Quante persone ci sono a questo mondo che finchè tutto và bene si comportano magnificamente?
Il problema è che nelle situazioni di emergenza viene fuori se hai 'carattere' (diciamo così :p) o no...quando tutto è facile sono buoni tutti...
 

diver67

Active member
probabile esaltazione del proprio ego.

E secondo me, l'accaduto, parlo del dopo "botto" nasce proprio dalla consapevolezza di aver perso l'invincibilità, di aver sbagliato come può fare qualsiasi mortale. Se non sbaglio tra le sue parole, si è sentito dire, che la sua paura era perdere il posto,il comando, ma non ha parlato del pericolo di portare a fondo la nave con tutte le conseguenze. Il suo ego è anzi era più importante. E poi dare la colpa a qualcuno che ti dice passa che c'è acqua, è fanciullesco, scaricare la colpa per rimanere in piedi, ma naturalmente non ha funzionato.
 
U

unochenavigaverament

Guest
Unoche, ritengo che in questo caso si tratti di colpa grave. Dolo no, perchè l'intenzionalità di distruggere la nave o di uccidere dei passeggeri la escluderei.
La colpa sì, perchè per imprudenza, negligenza ed imperizia si è portato in una zona pericolosa.
Grave, perchè ci si è portato volutamente, e tale comportamento ha messo a repentaglio l'economia di un'azienda e, più ancora, l'integrità fisica di 4000 persone

La voluta riduzione dei margini di sicurezza comporta a una voluta esposizione al rischio.....dolo secondo me. Se io gioco alla roulette russa e poi parte il colpo...non e' un incidente
 
T

tano

Guest
Ho letto da parte di tutti un interessante analisi che non so che dire, perche in linea di massima vi quoto a tutti.
Avete fatto secondo me due pagine in questi ultimi giorni di intercambio di opinioni che invito a tutti a leggere.

Un saluto.

Stasera c´é Matrix a canale 5, non ve lo perdete, se non ho capito male, credo che vanno persone importanti di Costa.
 
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