Non riesco a seguire tutti i post che ho perso, ma intanto rispondo a questi:
Hai perfettamente ragione, ,mi spiego meglio , oggi chi si diploma perito elettrotecnico,non fa la materia "Impianti" e disegno tecnico ( fanno solo autocad) metti un neodiplomato davanti ad uno schema di logica elettromeccanica di potenza e ......ho detto tutto, ripeto diciamo la stessa cosa da due platee diverse. Ciao
Lo dici a me.. non stupiamoci se un Perito, o peggio un Laureato non hanno le conoscenze per fare le cose, e non prendiamocela con la persona.. non è certo colpa sua ma di chi ha voluto screditare in dieci/quindici anni il valore della conoscenza..
E mi sembra che tutti siano d'accordo..
avrei una domanda tecnica:
come è possibile che in una nave, tipo la concordia, si possono allagare tutti i compartimenti in questa maniera e in piu in questa velocita.
non dovrebbero essere le porte stagne a impedire questo?
Non credo siano tutti allagati: la nave è divisa in cinque compartimenti, e se non sbaglio affonda con tre di essi compromessi..
La nave è lunga circa 300 metri e lo squarcio è di circa 70, se andiamo a vedere purtroppo può aver compromesso, anche se per pochi metri, tre dei compartimenti..
Non credo (ma questo non lo so) che le porte stagne siano normalmente aperte, e quindi non credo che l'acqua sia entrata nello scafo per questo motivo, ma solo perchè tre compartimenti erano allagati..
Oltretutto l'affondamento finale è stato dovuto anche a ciò che l'altra fiancata ha dovuto subire nel momento in cui si è incagliata tra gli scogli: quel lato non lo vediamo dalle immagini..
Tra l'altro ho avuto la fortuna di vedere il sinottico e gli schemi di una nave gemella della Concordia da un PC che ne supervisiona lo stato, e si vede benissimo come la nave sia divisa in cinque zone stagne e quali allarmi siano a disposizione di chi le sorveglia..
Per quanto concerne Palombo, che tra un po' sembra un mostro, ecco come descrive quel passaggio:
"...La mini-crociera, dopo lo scalo a Malta, prevedeva una sosta a Napoli, per proseguire poi direttamente per Genova. Pensai che verso le 22.30 (!!!! - ndr) avrei potuto fare un passaggio ravvicinato all'isola del Giglio e salutare con la sirena mia sorella Giuseppina, sepolta nel piccolo cimitero. Lasciata a poche miglia sulla sinistra l'isola di Giannutri, puntai direttamente sugli scogli chiamati "le scole" RALLENTANDO GRADUALMENTE LA VELOCITA'. Informammo i nostri parenti ed amici del passaggio. Era una bella serata di luna piena e si vedeva tutto chiarissimo. Al traverso degli scogli delle "scole" salutai...con tre lunghi fischi di sirena....Subito dopo spuntò a circa 300 metri il caratteristico porto del Giglio.
Gli amici e i parenti erano tutti sul molo e segnalavano con lampi di luce la loro presenza.
Illuminai tutta la nave, RALLENTAI ULTERIORMENTE, e fischiai a lungo con la sirena....Fu una bella emozione."
Da "La mia vita da uomo di mare" (M.T. Palombo) - pag. 208.
(Ringrazio Gabriele C. che lo ha copiato per noi)
Il passaggio in sè non è una azione da pirati: da pirati è ciò che ha fatto Schettino passando a 16 nodi, ma non la cosa in sè ed è una vergogna che si insista su questo punto per motivi totalmente gratuiti..
Ultima nota, le lance che non funzionano, francamente non ci credo neanche se lo vedo.. detto, come si dice da noi, Papale Papale..
Un saluto
Manlio