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A spasso su Victoria..

Ma tu guarda!....da dove salta fuori questo td...;)

Manlio, questa è una bellissima sorpresa, bella bella!!
È emozionante rivedere la ' mia' prima nave e ' passeggiare ' attraverso i tuoi scatti....ricordo perfettamente le passeggiate a 360° , era un piacere immenso , poca gente perché tutti impegnati nei saloni, invece noi lì....ad osservare il mare. Lo potevi osservare da ogni angolatura, ti faceva sempre compagnia...;)

Caro Manlio, come non gioire con te di questo bel ritorno... sarà bello rivederla e riviverla.

Ciao...e mi perdonerai se ho detto ' mia' ...:D
 
Che bello il tuo romanticismo per questa nave :D

Che ci vuoi fare, il cuore è il cuore.. ;)

Comunque ciò che mi vedeva perplessa su questa nave erano gli ambienti, infatti guardando le tue bellissime foto ho fatto caso alla poca luminosità, soprattutto della hall, che tu hai poi più avanti sottolineato fossero le foto ad essere scure e non gli ambienti stessi.... quindi 1 a 0 per te :)

Maryb, facendo presente che l'illuminazione della nave è cambiata completamente (l'ha cambiata un mio amico peraltro, secondo me con una luce troppo fredda in alcuni punti, affascinante in altri) e che la Hall ed altri ambienti sono stati 'rinfrescati' nei colori rendondoli più luminosi (forse un pochino più pacchiani però), nel caso della 'vecchia' Vic l'effetto era strano..
In tutti gli imbarchi, al primissimo impatto, trovavi la nave troppo scura, specie nella Hall e nei corridoi cabine, poi la nave partiva e.. si accendeva!
Oggettivamente i colori dei corridoi cabine erano davvero troppo scuri (ora dovrebbero essere stati cambiati) mentre la Hall riprendeva a splendere in tranquillità.. l'unica zona forse poco illuminata era il bellissimo Bar Capriccio..
La 'Cinesizzazione' è stata un vero affronto per il Capriccio, il povero Tadini si sarà rivoltato nella tomba, ma in compenso ha risolto il 'problema' (leggi scelta voluta) dell'illuminazione..
Oggi non so che nave ci consegneranno i due Dry Dock previsti, ma credo sarà più luminosa di come la conoscevo.. ho paura però meno ricercata in alcuni dettagli ed arredamenti.. (rimetteranno i lampadari di Murano? Ad es.).


Ciao...e mi perdonerai se ho detto ' mia' ...:D

Oriana, non sono geloso.. Vic è di tutti!! :) :) :)

Un salutone!
Manlio
 
Cari amanti di Victoria... mi piacerebbe sapere che differenza si potrebbe incontrare tra i due ristoranti. Dovrei (nessuna urgenza visto la partenza di giugno 2018) scegliere in quale prenotare. Solitamente noi prediligiamo un tavolo solo x noi, non dovendo così attendere gli altri ospiti, durante il primo turno...
Voi avete consigli?
Grazie mille
Mary
 
...La 'Cinesizzazione' è stata un vero affronto per il Capriccio, il povero Tadini si sarà rivoltato nella tomba, ma in compenso ha risolto il 'problema' (leggi scelta voluta) dell'illuminazione...
Quindi nel Bar Capriccio non ci sono più i mosaici??? So che lì sono stati aggiunti alcuni tavoli del casinò, ma non pensavo che avessero tolto i mosaici...
Restano comunque quelli del bar Orpheus, al ponte sottostante, giusto?
 
Cari amanti di Victoria... mi piacerebbe sapere che differenza si potrebbe incontrare tra i due ristoranti. Dovrei (nessuna urgenza visto la partenza di giugno 2018) scegliere in quale prenotare. Solitamente noi prediligiamo un tavolo solo x noi, non dovendo così attendere gli altri ospiti, durante il primo turno...
Voi avete consigli?
Grazie mille
Mary

Forse sul Sinfonia riesci a trovare dei posti per due con affaccio sulla scia di poppa, ma dovrei controllare, non so poi se abbiano cambiato la disposizione dei tavoli (ma non penso).
Sul Fantasia trovavi più spesso gli ufficiali nelle cene di gala.

Comunque non sono molto diversi, l'accesso al ristorante centrale (Fantasia) è migliore.

Quindi nel Bar Capriccio non ci sono più i mosaici??? So che lì sono stati aggiunti alcuni tavoli del casinò, ma non pensavo che avessero tolto i mosaici...

Non sia mai!!
Ma al momento (spero non tra dieci giorni) Tadini è illuminato da una lampada Cinese stile Ikea e circondato da una brutta copia di arredamento rosso Cinese.

NON DUBITO, visto che hanno conservato tutto, che noi non vedremo mai tale scempio!!

Un saluto.
Manlio
 
Io spero davvero di provarla in futuro questa Victoria!
A giudicare dalle foto mi sembra un altro mondo di nave dopo , ad esempio la Diadema, che non ho gradito molto.
Abbiamo, l'estate scorsa, navigato su NeoRiviera e ci siamo resi conto che le piccoline hanno delle qualità che ci soddisfano....anche se le cabine effettivamente sono un po più piccole.
A giudicare dalle foto, già la hall centrale e le zone relax con tutti quei finestroni sul mare sono di mio gusto, darei solo una "potatura" a quelle canne piazzate proprio davanti alle vetrate di fianco al desk.
Anche il buffet, che offre la possibilità di gustare il pasto all'esterno, è molto apprezzabile.
E' inutile, ho l'impressione ( correggetemi se sbaglio) che le navi più vecchiotte e piccine, siano state progettate per il vero piacere dei passeggeri e non per il solo e unico dio... "il profitto"
 
E' inutile, ho l'impressione ( correggetemi se sbaglio) che le navi più vecchiotte e piccine, siano state progettate per il vero piacere dei passeggeri e non per il solo e unico dio... "il profitto"

Quando sono nate queste navi, di cui Vic è già l'ultima rappresentante, il costo del viaggio era molto più alto, ma il servizio e la qualità complessiva dello stare a bordo erano sicuramente superiori.

Il mio primo viaggio fu proprio su Victoria, se faccio un paragone con oggi vedo proprio due mondi diversi, e già allora (2004) era tutto un fiorire di lamentele sul fatto che le cose erano cambiate.. ancora non capisco di cosa parlassero, mangiavamo aragoste e pasta con i Tartufi, non potevamo andare da nessuna parte senza che un cameriere non ci offrisse qualcosa per impreziosire l'attimo, le attenzioni erano costanti e presenti su ogni minima cosa..

Ovviamente queste cose avevano un prezzo, oggi puoi salire ad un prezzo minore, ma le navi sono pensate in modo diverso, per accogliere più persone, con tutti i limiti che ne conseguono.

Un salutone!
Manlio
 
Quando sono nate queste navi, di cui Vic è già l'ultima rappresentante, il costo del viaggio era molto più alto, ma il servizio e la qualità complessiva dello stare a bordo erano sicuramente superiori.

Il mio primo viaggio fu proprio su Victoria, se faccio un paragone con oggi vedo proprio due mondi diversi, e già allora (2004) era tutto un fiorire di lamentele sul fatto che le cose erano cambiate.. ancora non capisco di cosa parlassero, mangiavamo aragoste e pasta con i Tartufi, non potevamo andare da nessuna parte senza che un cameriere non ci offrisse qualcosa per impreziosire l'attimo, le attenzioni erano costanti e presenti su ogni minima cosa..

Ovviamente queste cose avevano un prezzo, oggi puoi salire ad un prezzo minore, ma le navi sono pensate in modo diverso, per accogliere più persone, con tutti i limiti che ne conseguono.

Un salutone!
Manlio

Ecco...una via di mezzo fra il prima esagerato, e il dopo risicato ....non è possibile senza dover cambiare compagnia? ;)
Comunque sia, se mi ricapiterà l'occasione di salire su una vecchietta Costa, per me sarà nuovamente un piacere!
 
Riapro il tread per presentare alcuni 'reperti' di valore.. :)

Il sacro testo di Fiora Palazzini Steinbach

"Costa Victoria: una nave, una città"

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che rappresenta un bellissimo approfondimento sulla concezione e la costruzione di una nave, dall'idea ai suoi primi viaggi, dalle scelte tecniche a quelle artistiche.

Oggi il libro mi sembra introvabile, ma è merita e molto, quello in foto non è la mia copia, ma vi posto alcune immagini del mio.

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Si riferiscono al passaggio dal cantiere di costruzione a quello dove hanno eseguito l'allestimento.. deve essere stato suggestivo vedere lo scafo passare davanti alla campagna in quel modo.

Il libro del Comandante Mario Terenzio Palombo, ''La mia vita da uomo di mare''

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Descrive la sua vita sul mare, che si 'incrocia' con quella di Costa Crociere nel momento in cui la compagnia era impegnata nella costruzione delle tre sorelle Classica, Romantica e Victoria, Palombo ne segue la costruzione, ne è il primo comandante, le porta nei viaggi inaugurali.
Un ampio spazio è dato alla Victoria, con il racconto delle prime prove in mare (nei fiordi, in mezzo alla nebbia, che poi si dirada mostrandoli nella loro bellezza), del varo e di molte crociere.

Si scopre che la nave è ha vissuto momenti di vera gioia, ma anche tragedie, che ci sono stati tanti episodi degni di essere conosciuti.

Come ultimo 'reperto' vi mostro la targa del viaggio inaugurale, che mi è stata donata da un nostro vecchio utente (Maumor)

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Un salutone!
Manlio
 
Sono veramente suggestive quelle foto, molto particolare anche la storia legata a quel comandante.
Addirittura: ne segue la costruzione.... Mi chiedo quanto di tutto ciò avvenga oggi...se la figura del comandante è particolarmente legata alla sua nave...

Grazie Manlio!
 
Certo che sì Oriana. I Comandanti, e non solo i Comandanti, ma anche un certo numero di altri Ufficiali/dipendenti, seguono in cantiere la costruzione di una nave fin dalle fase iniziali
 
Grazie Manlio, foto molto belle sembrano di 100 anni fa.

Il libro è del 97, le foto forse sono in pellicola, e la stampa, di alto livello, è nello stile di allora, non so se sia stato un effetto voluto o era la normalità della combinazione stampa/pellicola, certo che sono belle ed evocative..

Sono veramente suggestive quelle foto, molto particolare anche la storia legata a quel comandante.
Addirittura: ne segue la costruzione.... Mi chiedo quanto di tutto ciò avvenga oggi...se la figura del comandante è particolarmente legata alla sua nave...

Palombo ha seguito la costruzione di diverse navi della flotta, tra cui la Fortuna.. quando una nave viene pensata dall'armatore si apre un dialogo costante ed ininterrotto tra tutti i gruppi di lavoro che ci girano intorno e tutti i futuri operatori della nave, e quindi, a seconda del momento ad un certo punto arriva anche un comandante di fiducia della compagnia.

Attualmente un mio amico sta collaborando con Fincantieri nella definizione delle caratteristiche della parte elettrica di Costa Venezia, fece altrettanto con la Fortuna.

Se fai parte di quel gruppo vuol dire che la compagnia ha davvero fiducia in te..

Il libro di Palombo, Victoria a parte, è davvero uno spaccato di vita, ve lo consiglio vivamente.

Vado anche fuori tema e consiglio anche un altro libro, di un uomo che fa parte della storia di Costa, ma ha lasciato poco prima della 'rivoluzione' creata dalle tre navi che ho nominato: Piero Buatier de Mongeot

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L'ultimo dei transatlantici storie di navi e di marinai

di Buatier de Mongeot Piero

Prima ancora di essere un libro sulle navi è uno spaccato della sua storia, che si intreccia alla storia d'Italia tra la guerra e gli anni ottanta, ed è un testo davvero trascinante.

Un saluto!
Manlio
 
Riapro il tread per presentare alcuni 'reperti' di valore.. :)

Il sacro testo di Fiora Palazzini Steinbach

"Costa Victoria: una nave, una città"

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che rappresenta un bellissimo approfondimento sulla concezione e la costruzione di una nave, dall'idea ai suoi primi viaggi, dalle scelte tecniche a quelle artistiche.

Oggi il libro mi sembra introvabile, ma è merita e molto, quello in foto non è la mia copia, ma vi posto alcune immagini del mio.

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Si riferiscono al passaggio dal cantiere di costruzione a quello dove hanno eseguito l'allestimento.. deve essere stato suggestivo vedere lo scafo passare davanti alla campagna in quel modo.

Il libro del Comandante Mario Terenzio Palombo, ''La mia vita da uomo di mare''

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Descrive la sua vita sul mare, che si 'incrocia' con quella di Costa Crociere nel momento in cui la compagnia era impegnata nella costruzione delle tre sorelle Classica, Romantica e Victoria, Palombo ne segue la costruzione, ne è il primo comandante, le porta nei viaggi inaugurali.
Un ampio spazio è dato alla Victoria, con il racconto delle prime prove in mare (nei fiordi, in mezzo alla nebbia, che poi si dirada mostrandoli nella loro bellezza), del varo e di molte crociere.

Si scopre che la nave è ha vissuto momenti di vera gioia, ma anche tragedie, che ci sono stati tanti episodi degni di essere conosciuti.

Come ultimo 'reperto' vi mostro la targa del viaggio inaugurale, che mi è stata donata da un nostro vecchio utente (Maumor)

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Un salutone!
Manlio

Certo che sì Oriana. I Comandanti, e non solo i Comandanti, ma anche un certo numero di altri Ufficiali/dipendenti, seguono in cantiere la costruzione di una nave fin dalle fase iniziali

Il libro è del 97, le foto forse sono in pellicola, e la stampa, di alto livello, è nello stile di allora, non so se sia stato un effetto voluto o era la normalità della combinazione stampa/pellicola, certo che sono belle ed evocative..



Palombo ha seguito la costruzione di diverse navi della flotta, tra cui la Fortuna.. quando una nave viene pensata dall'armatore si apre un dialogo costante ed ininterrotto tra tutti i gruppi di lavoro che ci girano intorno e tutti i futuri operatori della nave, e quindi, a seconda del momento ad un certo punto arriva anche un comandante di fiducia della compagnia.

Attualmente un mio amico sta collaborando con Fincantieri nella definizione delle caratteristiche della parte elettrica di Costa Venezia, fece altrettanto con la Fortuna.

Se fai parte di quel gruppo vuol dire che la compagnia ha davvero fiducia in te..

Il libro di Palombo, Victoria a parte, è davvero uno spaccato di vita, ve lo consiglio vivamente.

Vado anche fuori tema e consiglio anche un altro libro, di un uomo che fa parte della storia di Costa, ma ha lasciato poco prima della 'rivoluzione' creata dalle tre navi che ho nominato: Piero Buatier de Mongeot

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L'ultimo dei transatlantici storie di navi e di marinai

di Buatier de Mongeot Piero

Prima ancora di essere un libro sulle navi è uno spaccato della sua storia, che si intreccia alla storia d'Italia tra la guerra e gli anni ottanta, ed è un testo davvero trascinante.

Un saluto!
Manlio

Tutte queste informazioni sono molto interessanti.
Anch'io, come Oriana, non pensavo che un comandante seguisse la costruzione della nave. Grande onore e grande responsabilità.
 
Certo che sì Oriana. I Comandanti, e non solo i Comandanti, ma anche un certo numero di altri Ufficiali/dipendenti, seguono in cantiere la costruzione di una nave fin dalle fase iniziali



Non lo sapevo che il comandante avesse questo ruolo... è molto bello!

Palombo ha seguito la costruzione di diverse navi della flotta, tra cui la Fortuna.. quando una nave viene pensata dall'armatore si apre un dialogo costante ed ininterrotto tra tutti i gruppi di lavoro che ci girano intorno e tutti i futuri operatori della nave, e quindi, a seconda del momento ad un certo punto arriva anche un comandante di fiducia della compagnia.

Attualmente un mio amico sta collaborando con Fincantieri nella definizione delle caratteristiche della parte elettrica di Costa Venezia, fece altrettanto con la Fortuna.

Se fai parte di quel gruppo vuol dire che la compagnia ha davvero fiducia in te..

Il libro di Palombo, Victoria a parte, è davvero uno spaccato di vita, ve lo consiglio vivamente.

Vado anche fuori tema e consiglio anche un altro libro, di un uomo che fa parte della storia di Costa, ma ha lasciato poco prima della 'rivoluzione' creata dalle tre navi che ho nominato: Piero Buatier de Mongeot

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L'ultimo dei transatlantici storie di navi e di marinai

di Buatier de Mongeot Piero

Prima ancora di essere un libro sulle navi è uno spaccato della sua storia, che si intreccia alla storia d'Italia tra la guerra e gli anni ottanta, ed è un testo davvero trascinante.

Un saluto!
Manlio

È sicuramente un'attestato di stima profonda essere partecipi della costruzione di una nave, fin dal suo principio.
Non sapevo di questa tavola rotonda tra i vari tecnici preposti al progetto, ma è una cosa molto bella...
Si crea una sinergia, attraverso le persone e la nave che sta per nascere, sicuramente chissà quanti miglioramenti ai progetti, dati soprattutto dall'esperienza diretta dei comandanti in mare...ma anche dalla professionalità di tutti i tecnici preposti.

Grazie per il suggerimento di questi testi, Manlio.
 
Il mio primo viaggio fu proprio su Victoria, se faccio un paragone con oggi vedo proprio due mondi diversi, e già allora (2004) era tutto un fiorire di lamentele sul fatto che le cose erano cambiate.. ancora non capisco di cosa parlassero, mangiavamo aragoste e pasta con i Tartufi, non potevamo andare da nessuna parte senza che un cameriere non ci offrisse qualcosa per impreziosire l'attimo, le attenzioni erano costanti e presenti su ogni minima cosa..

Ovviamente queste cose avevano un prezzo, oggi puoi salire ad un prezzo minore, ma le navi sono pensate in modo diverso, per accogliere più persone, con tutti i limiti che ne conseguono.

Anch'io ho iniziato con Vic nel 2004 e le tue parole rispecchiano alla perfezione il mio pensiero!

Riguardo il libro Costa Victoria ora mi metterò alla pazza ricerca per trovarlo! Non sapevo della sua esistenza!!
 
Riguardo il libro Costa Victoria ora mi metterò alla pazza ricerca per trovarlo! Non sapevo della sua esistenza!!

Posso fartelo VEDERE senza problemi, tanto a Civitavecchia ci capito..
Diciamo VEDERE, ed anche TOCCARE, poi ovviamente è sacro ed incedibile, però su Internet una copia ad un prezzo ragionevole andava in giro

Un salutone!
Manlio
 
Ti ringrazio tantissimo, sei molto gentile! Ma come capirai non mi accontento di vederlo ma devo averlo, quindi mi metterò subito alla ricerca, anzi se magari puoi dirmi dove l'avevi visto (ebay?) mi potrebbe aiutare. Ciao!
 
Io non ero riuscito a trovare nulla! Solo su Amazon era menzionato ma non era disponibile. Grazie della dritta ho già mandato una richiesta mi hanno risposto che entro 3 giorni mi contattano! Grazie ancora e ciao!
 
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