9 Gennaio - venerdì - Kalamata
Quando una cosa la si desidera...
ardentemente...
prima o poi, se crediamo in noi...
si avvera.
Esistono delle forze sconosciute che
attraggono i nostri sogni...
con i fili sottili del desiderio.
( R.Battaglia )
E' ancora presto, ma dall'oblò è uno spettacolo!
Il sole non si vede ancora, ma si preannuncia...i monti scuri in controluce....si stagliano contro un cielo da prima rossastro, poi
man mano che la luce irrompe, diventa sempre più delicato...assumendo una tonalità rosacea, sempre più chiara....sino a quando
la luce annulla tutto il fascino....di quell'attimo!
Quando ancora la notte...ed i sogni, non se ne vogliono...andare.
E la nave quasi non si sente...scorre leggera sull'acqua...
La mattinata si preannuncia con un cielo sereno, leggermente opalino all'orizzonte.
Siamo avanti un'ora rispetto all'Italia, e stiamo entrando nel golfo di Messiniakos all'interno del quale si trova il porto di Kalamata.
Arrivo previsto ore 9.00.
Kalamata è una piccola cittadina greca, conosciuta più per il nome, legato alle famose olive greche.
Uno scalo nuovo, crocieristicamente parlando...ma cosa cela questo scalo ?
Un tesoro !!!
Sono elettrizzata al pensiero che andrò a visitare un sito archeologico che già mi fa sognare, solo guardandolo sui libri...ma tra
poco sarò lì, la storia si materializzerà davanti a me, non starò sognando...il sogno sarà reale !
Il nostro bus ( ricordo che ho acquistato l'escursione Costa), ci attende puntuale, conosciamo la nostra guida, Elena, che sarà
un'ottima guida e i nostri compagni di viaggio, che ritroveremo il giorno seguente, in un'altra escursione.
Una coppia di Perugia e una di Livorno ( che saluto...so che mi leggete !), è stata una bella esperienza viaggiare con voi!
Il sito dista 40 minuti circa dal porto, con sorpresa ( graditissima) ci saremo solo noi, circa 45 persone...splendido il sito è
tutto nostro!
Messene antica, si trova in un paesaggio incredibilmente bello, coperto d'ulivi e circondato da montagne.
Questa terra fu occupata dagli Spartani per molti secoli, fino a quando il generale tebano Epaminonda, la liberò e costruì una
nuova città capitale nel 369 a C., ornandola di templi, uno stadio impressionante e statue e opere d'arte di inestimabile bellezza,
racchiudendola...come in uno scrigno, dentro a possenti mura.
Resa famosa e poi dimenticata, sino al momento in cui degli archeologi la scoprono e la riportano alla luce.
La città anticamente, si ergeva in una posizione equidistante tra il mare, il fiume Neda e la catena montuosa del Taigeto.
Durante il periodo della dominazione romana, la città ebbe una certa prosperità.
Oggi rimangono dell' antica Messene, i resti del teatro ( costruito in età ellenistica), lo stadio, il tempio dedicato ad Artemide e
le mura fortificate, quest'ultime ottimo esempio di edilizia militare greca.
Sono caratterizzate oltre che da un considerevole spessore, dalla presenza di numerose torri d'avvistamento e da quattro porte di
accesso alla città.
La più monumentale è la
Porta D'Arcadia
Probabilmente Messene è uno dei siti archeologici meno conosciuti, meno visitati e più sottovalutati da tutti.
La Porta d'Arcadia, si trova sulla strada che porta da Archea Messini a Melgalà.
Appena svoltata una curva, ti trovi difronte questi massi, impressionanti...ciclopici!
La porta fa parte del muro di fortificazione lungo 9,5 km.
E' bello vedere questi resti archeologici fondersi, ancora oggi come lo era stato all'inizio della loro creazione, con il paesaggio
circostante.....e pensare, che come li vedo io oggi,li vedevano fin nell'antichità...è affascinante!!!
Non sono più " sassi", ma pietre " vive" che mi parlano...di un mondo lontano, di una civiltà perduta...ma vivo per secoli ed ora
è qui dinnanzi a me!
Confesso che è un brivido...per me, camminare, vedere, toccare...si! non posso fare a meno di toccare questi massi, dove neppure
un foglio sottile di carta, passa attraverso le fughe di queste pietre....guardare i piccoli solchi, che interrompono la superficie liscia
della pietra, piccoli solchi regolari, ritmici, fatti per abbellire....alleggerire la materia, fatti...da uno scalpellino, maestro nel suo lavoro.
Planimetria del sito di Messene.
Il moderno villaggio di Mavromati segna il centro del sito archeologico ed è ancora oggi rifornito di acqua, tramite l'antica
fontana " Klepsydra" ( che vedete nella foto sopra), fonte sacra, che ancora sgorga e che poi ritroveremo, incanalata, sgorgare
anche nel sito.
Il luogo è semplicemente stupendo !!! ...e ci accoglie in tutta la sua sacralità, non un rumore se non il sibilo del vento e il rumore
scrosciante dell,acqua ( della fonte) che non vedi ma la senti e all'improvviso sbuca da sottoterra, per poi reincanalarsi...non si sa
per dove.
Non mi aspettavo un simile " tesoro", la guida stessa, ci conferma che è poco conosciuto, questo sito, e che solo con le navi da
crociera è possibile in breve tempo raggiungerlo, data la sua posizione incastonato tra monti, in una valle non facilmente raggiungibile
via terra.
Sorprendente la magnificenza di questa città, unico il paesaggio, gli ulivi disseminati nel territorio, ti danno un'autentica pace, della mente
e del corpo.
Immagino il fervore delle persone nell' Agorà o nel Gimnasium...sacrale, come il sito di Olimpia, ma questo ancor più grande e ben conservato.
Il teatro.
Il paesaggio in avvicinamento al sito.
( continua...)