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Alaska, un sogno che diventa realtà - Silver Muse 08-22 Agosto 2024

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Inside Passage 16 Agosto

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La seconda giornata attraverso l'Inside Passage, per tornare in Alaska, trascorre sotto un cielo grigio con qualche "sbuffo" di balena.

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Da segnalare per questa giornata solo il Pub lunch buffet organizzato al ristorante Indochine, eccezionalmente aperto a pranzo

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Ketchikan 17 Agosto

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Ed eccoci arrivati alla capitale del salmone...come indica il cartello che ci appare davanti al nostro balcone!
La città, che conta circa 8000 abitanti, di prima mattina è ancora deserta, oggi siamo la prima nave ad arrivare; seguiranno Silver Nova, Disney Wonder e Norvegian Jewel, attraccata però lontano, nel proprio terminal privato

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L'appuntamento per la nostra escursione è al molo alle ore 10.50, abbiamo quindi il tempo di addentrarci per il paese.

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Prima tappa la famosa Creek Street, una passerella storica appollaiata su palafitte lungo le rive del Ketchikan Creek a Ketchikan, in Alaska. Un ex quartiere a luci rosse. A metà degli anni venti c'erano oltre 20 bordelli su Creek Street! Durante il proibizionismo, Creek Street era anche il posto dove andare a bere qualcosa, perché i contrabbandieri facevano entrare di nascosto il whisky canadese per rifornire le case di prostituzione e i saloon.
Oggi è una piacevole passeggiata, mentre si fa un salto nel passato. Certamente un plus poterla fare a quest'ora, prima che le grandi navi e le loro migliaia di passeggeri arrivino in paese.

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Proseguiamo poi in un percorso consigliato da una cartina reperita in internet.

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Ci dirigiamo poi al salmon river, dove ammiriamo la tenacia dei salmoni per risalire la corrente nell'ultimo tratto del loro lungo viaggio.
Dopo qualche minuto, in cui incantanti stiamo osservando questi salmoni che tentano il salto, non ci riescono , vengono ributtati dalla corrente ancora più indietro di dov'erano poco prima ed ostinatamente insistono senza mollare guardo mio marito e gli dico...tu con la poca pazienza che ti ritrovi dopo due salti te ne saresti tornato innervosito nell'oceano non prima di aver lanciato qualche bruttura!

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Ecco l'escursione di oggi

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Oggi, quindi, rispunta fuori il nostro animo romagnolo anche nella lontana Alaska e ce ne andiamo a fare un girò in pedalo'!
Un autista ci porta a Ward Cove e qui incontriamo la guida che ci fa indossare un giubbotto salvagente e ci spiega come manovrare il seacycle.
Cominciamo benissimo con mio marito che non riesce a staccare il pedalò dal pontile...ma poi ci prendiamo la mano e partiamo tutti insieme verso l'estuario del fiume Ward Creek ed appena arrivati succede l'inimmaginabile...alcune testoline iniziano a sbucare dall'acqua, le contiamo e sono ben 12 graziosissime foche che iniziano a girarci intorno incuriosite.

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La guida è entusiasta, perchè ci spiega che le foche sono animali che non girano abitualmente in gruppi e, comunque ,al massimo in 4/5; non le era mai capitato di vederne 12 insieme.
Resteremo la maggior parte del tempo previsto per la nostra escursione nell'estuario...con noi che guardavamo loro e loro che guardavano noi.

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Ci dirigiamo poi in mare aperto e notiamo che nel frattempo è attraccata vicino al pontile di partenza la Norvegian Jewel, perchè quello dove siamo noi è proprio il loro "terminal"; ci dirigiamo verso la costa per fermarci ad ammirare qualche medusa e qualche stella marina e poi è ora di parcheggiare i nostri seacycle.
Probabilmente nel programma originale dell'escursione era previsto che dovessimo pedalare molto di più di quanto abbiamo fatto...ma la guida, per un paio di volte, ci ha chiesto se volevamo uscire dall'estuario o rimanere ancora un po' lì...e nessuno di noi voleva andare via!
Che dire se non... per l'ennesima volta... che l'esperienza è valsa il viaggio!!
 
Icy strait point 18 Agosto

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Icy strait point non è una città, ma nemmeno un paesino, è un piccolo agglomerato composto da un museo, negozi e ristoranti di proprietà ed in gestione ai nativi dell'Alaska ed i relativi profitti sostengono la comunità di Hoonah, il più grande villagio Tlingit dell'Alaska, situato a 5 km di distanza.

Nei 10 giorni ormai già trascorsi di crociera, abbiamo visto un sacco di fauna locale, ma, sicuramente, chi si è tenuto sinora lontano o nascosto da noi sono le balene, benchè in Alaska sia davvero tantissime e spesso vengano avvistate anche vicino alla nave o, addirittura, durante una passeggiata lungomare. Ma, ci siamo detti, poco importa, ad Icy strait point abbiamo prenotato l'escursione di whale whatching, perchè, come dichiarato nella descrizione, proprio qui c'è la popolazione più numerosa di balene...

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Scendiamo al molo, con circa 40 minuti di anticipo, perchè ho già in mente che il mio posto nell'imbarcazione sarà necessariamente fuori.
Quando arriva la barca avvisto 6 bellissimi posti a sedere fuori al secondo piano, quindi, già so che due di essi saranno i nostri, visto che siamo i primi della fila.

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Qualche americano proverà a superarci (come abbiamo notato con Domenico e Maria,va sfatato il mito che solo gli italiani sono dei "supera fila" di professione...pure gli americani non scherzano e quando glielo fai notare se ne escono sempre con un "Oh sorry" di chi fa finta di non averti visto!). Entriamo sulla barca ci dirigiamo al piano superiore, ma la porta per uscire è chiusa! Scopriremo, infatti, che verrà aperta solo dopo il briefing di sicurezza. Ci posizionamo, quindi, nei posti accanto alla porta e solo questo farà sì che non verremo travolti e superati da decine di persone, quando un membro dell'equipaggio verrà poi ad aprire le porte.
Ci sediamo, quindi, tutti contenti, nei posti desiderati, ideali per affrontare i quasi quaranta minuti di navigazione a velocità sostenuta necessari per arrivare alla prima zona scelta dall'equipaggio.
La fotografia che segue dà perfettamente l'idea di quello che succederà nel corso di tutta l'escursione.
E' una foto che ci ha scattato, a nostra insaputa, un olandese, con il quale abbiamo condiviso diverse escursioni e nei giorni precedenti ci siamo scambiati i migliori scatti della fauna vista.

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Mio marito, accanto a me, è immobile con il telefono in posizione, nell'attesa vana che la balena, appena intravista, esca di nuovo ed io sono pronta a dargli delle indicazioni...che poi non gli darò!
Incontreremo, infatti, le balene più timide dell'Alaska!!
Ogni volta che l'equipaggio ci segnalava la presenza di una balena, tutti facevamo in tempo ad intravederne una parte, dopo di che, la balena si immergeva e non usciva più....se non quando, ormai a centinaia di metri di distanza di noi, la si intravedeva uscire fuori in maniera decisamente più generosa!

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Non abbiamo capito se l'imbarcazione troppo grande le spaventasse o quale fosse il motivo, fatto sta che è andata così...
Diciamo che se ci serviva una scusa per tornare un giorno in Alaska ora l'abbiamo trovata...tornare per prenotare tutti i whale whatching presenti nel pacchetto escursioni!!
 
Sea otters e sea lions sono stati decisamente più simpatici, anche se li abbiamo visti ad una discreta distanza dall'imbarcazione e quindi solo chi aveva una macchina fotografica con uno zoom potente è riuscito a fare delle foto decenti; alcuni passeggeri pubblicavano, infatti,su Facebook o su Instagram, il resoconto delle loro giornate e abbiamo potuto vedere i loro scatti.
Questo è il poco che abbiamo ripreso noi

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Al nostro rientro abbiamo percorso il sentiero che parte proprio accanto al molo (Natural Loop Trail), dove abbiamo, per la prima volta, utilizzato i campanelli anti orso.
Essendo senza guida e in totale assenza di altre persone intorno a noi, in una zona in cui era segnalata bear activity, abbiamo preferito non rischiare.
La prima regola in questi casi è sempre quella di essere un camminatore rumoroso, perchè è più utile far sapere all'orso che sei nel sentiero, piuttosto che mettere in pratica le altre regole spesso ribadite dalle nostre guide su cosa fare nel caso di un incontro ravvicinato.

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Poi ci dirigiamo ad Hoonah, utilizzando la ciclopedonale lungomare di 1.5 miglia.

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La giornata è adesso, veramente, calda, progressivamente alleggeriamo il nostro abbigliamento, ad un certo punto vediamo un cartello (in pieno sole) che indica 88 gradi fahrenheit..cellulare alla mano facciamo una veloce conversione e scopriamo che sono 31 gradi celsius e capiamo perchè abbiamo caldo!
Rientriamo ad Icy Strait Point, poco prima delle 17.00, con l'intenzione di acquistare qualche souvenir nell'enorme negozio super rifornito di prodotti locali presente nella stessa struttura del museo, ma scopriamo che l'intera struttura ha già praticamente chiuso sin dalle 16.30, benchè il "tutti a bordo" sia fissato per le 18.30.
Ci dovremo, quindi, accontentare di fare qualche acquisto nella ridotta selezione di souvenir presente al visitor center, fortunatamente ancora aperto
 
Skagway 19 Agosto

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Arriviamo a Skagway, oggi è una piccola cittadina con meno di 1000 abitanti, ma ha un glorioso e mitico passato di villaggio nato x la corsa all'oro.

La fondazione del gruppo urbano risale, infatti, al 1897 proprio l'anno in cui è partita la corsa all'oro, più di 40.000 cercatori d'oro, diretti nello Yukon passarono per questa cittadina che è stata conservata negli anni com’era durante la corsa all’oro; lungo Broadway Avenue, più di 20 edifici storici sono stati preservati dal Klondike Gold Rush National Historical Park.

Tutto qui parla delle avventure e disavventure dei cercatori diretti nel Klondike, all'interno dello Yukon e da qui parte anche la White Pass and Yukon Route Railroad, iniziata nel 1898 e terminata nel 1900, che avrebbe reso più semplice per i cercatori raggiungere la loro meta

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