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Alaskan Explorer HAL Oosterdam

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Che meraviglia questo diario, arriva proprio a puntino :) io partirò il 10 agosto proprio da Seattle con la Amsterdam per l'itinerario di 14 giorni.
Mi pare di capire che ti sei trovato bene, per le escursioni ti sei organizzato da solo o hai fatto quelle organizzate dalla HAL ? C'è qualcuno che parla italiano ? Sai il mio inglese è piuttosto BASIC ma tengo talmente tanto a questo itinerario che ho deciso di buttarmi comunque ;)

Ciao Dani, le escursioni le ho organizzate in parte da solo e in parte con la HAL. Avrai sicuramente avuto modo di vedere che i prezzi sono molto alti soprattutto per quelle piu' interessanti ma ti posso garantire che per le mie tre tappe: Juneau, Sitka e Ketchikan c'erano numerose altre agenzie che offrivano lo stesso servizio a costi piu' bassi. Per esempio a Juneau. senza passare dalla nave, c'e' un servizio navetta che porta al ghiacciaio Mendenhall per otto dollari a tratta e inoltre ci sono svariati banchetti che offrono voli con i floatplane, whale watching, dog sledding, insomma tutto. Poi delle escursioni in particolare parlero' piu' avanti ma ti anticipo che con HAL non sei seguito come con Costa: scendi e vieni prelevato dall'agenzia di terra.

Io non ho trovato italiani a bordo, forse c'erano ma non ne ho visti, le comunicazioni delle nave sono solo in inglese e l'Explorer, il giornalino delle attivita', anch'esso e' solo in inglese. Ho notato che il target di clientela e' principalmente americano ma devo anche dire che il personale e' molto paziente da questo punto di vista.
 
LA NAVE

LE AREE COMUNI

Anche nelle aree comuni e' possibile trovare l'eleganza che c'e' nel resto della nave. Soprattutto nei ristoranti e soprattutto nel ristorante Pinnacle Grill anche se devo dire che da questo punto di vista ho preferito il tovagliato dei ristoranti Club Costa.

Una cosa che cozza fortemente col resto della nave, ma proprio tanto, sono i corridoi delle cabine e le cabine stesse. A mio parere sono anonimi, quasi da traghetto, e anche le moquette e i tendaggi non hanno la raffinatezza che si trova nel resto della nave. Sinceramente non capisco questo divario nell'architettura e purtroppo questo elemento abbassa di molto il valore generale della Oosterdam.

L'anima...

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L'ascensore panoramico da fuori e da dentro la nave

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Il teatro per le lezioni di cucina

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Il loft, club per teenager

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Il logo del Club Hal per bambini

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La SPA

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Il teatro Vista Lounge

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Il cinema

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La piscina centrale

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Bar

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Ristorante VISTA

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Ristorante Pinnacle Grill

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HALL

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Corridoi Cabine

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Aletta sinistra con il nostro ufficiale di manovra...

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grazie per la risposta. Io non sapendo come fosse la situazione sul posto per l'organizzazione delle escursioni alcune le ho prenotate con hal, anche se saranno in inglese e non capirò tutto pazienza, tanto lo spettacolo li lo darà la natura :)
 
Grazie odisseo per questo bel diario difficile da trovare da intinerario, solo Lingoss, e che bella nave !!!!
Come piace a me, elegante e semplice.
Personalmente l´Atrio centrale con i ponti razzionali in altezza stile transatlantici Italiani anni ´50/60 non mi dispiace per niente, é uno stile.
La nave stupenda tutta, é vero i corridori stonano.

Un saluto.
 
IL PIATTO FORTE

IL CIBO

Vorrei ora descrivere come ho vissuto l'esperienza culinaria su HAL. Come dicevo all'inizio, da italiano, sono rammaricato nel dire dire che il livello di HAL sia molto superiore al pur elevato livello Costa. Questo nonostante la cucina sia improntata verso un target americano che ha gusti e abitudini molto diverse dalle nostre.

Anzitutto una cosa che ho apprezzato moltissimo e' stato il buffet servito per le prime 48 ore dall'imbarco. Nessuno degli ospiti poteva toccare direttamente il cibo o le bevande esposte e per ogni stand c'era un cameriere. Questo per isolare eventuali persone con virus intestinali latenti o non dichiarati al momento dell'imbarco. L'unico fastidio, se cosi si puo' chiamare, e' che la cosa crea un po' di fila, ma per il resto auspico che iniziative del genere siano prese da tutte le compagnie.

Per il resto il cibo su HAL ha una raffinatezza impressionante, a partire dalla presentazione dei piatti, alla quale io tengo molto, che fa sembrare impossibile che la cosa sia fatta da uomini e non da macchine per almeno 1500 ospiti al giorno.

COLAZIONE:

La colazione e' quella che mi ha impressionato di piu'. Io ho mangiato sempre al ristorante Lido (buffet) quindi non so che tipo di servizio sia stato dato negli altri ristoranti ma al buffet la qualita' e la quantita' delle pietanze erano eccelenti. Ci sono due linee solo per le omlette, quindi non uno stand mobile ma dei veri e propri banconi serviti da due cuochi alla volta.

Due linee per la colazione calda: bacon, uova, salsicce, pancake (le frittelle americane), french toast e quant'altro

Una linea per i lieviti (briosche e simili) dove si trovava anche la frutta fresca e altro cibo salato fresco (salmone ecc)

Una linea per i waffle simili alle pizzelle abruzzesi ma piu' alte e piu' soffici che venivano fatte al momento e guarnite con frutta o creme

Una linea per le uova alla benedict

E infine due linee per i succhi. Attenzione, non i soliti succhi di arancia che escono dalla spina, ma veri succhi di qualita' e di ogni tipologia: arancia, pomodoro, succhi vitaminici, pompelmo, limonate, buste di latte semplice o al cioccolato per i bambini e ovviamente caffe' all'americana e the.

PRANZO

Per il pranzo piu' o meno esisteva lo stesso discorso: vi era piu' di una linea per accontentare tutti i palati.

Messicano e Hamburger o Hot Dog con patatine in piscina; italiano (per palati americani a dire il vero) che offriva quasi per tutto il giorno pizza (all'americana) e pasta che aveva vari formati con vari condimenti: alfredo, ragu o verdure.

C'era poi l'angolo dei panini (due angoli in realta'), ma non di quelli scarni e vuoti. Qualcosa di simile al Subway ma con infinite e freschissime tipologie di pane e ripieno. Il semplice pane bianco, l'integrale, la focaccia, la tortilla e molti altri venivano poi riempiti con salmone, salumi, formaggi e verdure di ogni tipo. Siccome il tutto era fatto al momento purtroppo questo era l'angolo dove si trovava piu' fila all'ora di pranzo.

La zona delle pietanze calde aveva sempre una scelta vastissima per accontentare ogni palato, dal vegano al carnivoro piu' agguerrito per passare al pesce e finire ai dolci ogni giorno diversi e, molto stranamente, mai burrosi come solitamente sono i dolci americani.

Per i bambini, o per chi vuol far credere di non esserlo piu', c'e' poi la zona gelati dove vengono confezionati veri e propri coni o coppette con del gelato buonissimo che sembrava venisse dall'Italia.

Ovviamente per tutto il periodo del pranzo vi era la possibilita' di avere verdure fresche, frutta e altri alimenti freddi. Ad esempio le zone delle omelette per il pranzo venivano utilizzate per la preparazione di insalate.

Infine vi era il banco asiatico dove veniva preparato del sushi e altri alimenti caldi come noodles e zuppe orientali.

LA CENA

La cena su HAL puo' essere gustata o al ristorante servito o al buffet e le pietanze sono le stesse per entrambi. Ovviamente chi non ha voglia di sistemarsi, molti nella mia crociera, puo' andare al buffet senza per questo rinunciare alle specialita' offerte nei ponti inferiori.

Il sistema dell'open seating del ristorante Vista da un lato toglie dall'obbligo di rispettare gli orari ma dall'altro spersonalizza la crociera. Cambiare ogni sera cameriere e compagni di tavolo riduce al minimo la possibilita' di socializzare e questo lo vedrei come un punto negativo. Il punto positivo e' che ogni volta si ha una panoramica diversa: una volta completamente a poppa, poi a sinistra poi a destra e in una crociera come il passaggio interno in Alaska dove tra l'altro il sole tramonta alle dieci di sera, la cosa non puo' che essere interessante.

Come si sa la cena all'americana prevede: antipasto, portata principale, e dolce, quindi niente pasta, anche se a volte viene utilizzata come contorno alle pietanze. Questo rende il servizio estremamente veloce e piacevole. Inoltre su HAL il caffe' finale, all'americana o espresso, e' compreso.
L'acqua viene versata immediatamente appena ci si siede, ma se si desiderasse bere del vino o dell'acqua frizzante basta ordinarla senza il bisogno di mostrare la carta della nave. Il cameriere sa gia' qual e' la vostra cabina e vi troverete l'addebito sul conto finale.

IL BUFFET SERALE

Intorno alle 1100 di sera veniva proposto una sorta di buffet, una vera e propria cena a dire il vero, che ogni giorno aveva un tipo di cucina diverso: olandese, germanico, italiano o asiatico. Generalmente anche in questa occasione i dolci rispettavano l'andamento del menu e mai, dico mai, ho trovato lo stesso tipo di dolce per due giorni consecutivi.

PINNACLE GRILL

Il corrispettivo dei ristoranti Club si chiama Pinnacle Grill che una sera per ogni crociera diventa Le Cirque (famoso ristorante newyorkese fondato da un italiano che ha dato la licenza ad HAL di istituire questo tipo di serata).

Io ho voluto provare e non sono uscito affatto pentito. Le pietanze sono state qualitativamente eccelse: salmone, caviale VERO, aragosta, filetto tutto perfetto e tutto cucinato alla perfezione, una vera goduria per il palato che alla fine e' andato a gustare souffle di cioccolato e creme brule prima della piccola pasticceria e del caffe'.

Per questo ristorante l'unica nota negativa e' stata il tovagliato a mio parere di molto inferiore rispetto a Costa e anche gli stessi piatti non avevano l'eleganze dei nostri Club, ma per il resto al Le Cirque il cibo e' davvero estasiante.

BEVANDE

Ovviamente per tutto il giorno e' possibile bere acqua naturale, the freddo o caldo, limonata o altri tipi di succhi e caffe'. Ma se si vuol bere qualcosa di diverso, ma a pagamento, basta chiedere a qualunque cameriere del bar.

Il servizio in cabina e' gratuito sia per la colazione che per tutto il resto del giorno, anche se io ho approfittato di questo servizio soltanto una volta.

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Piccola cosa divertente: la ricetta della creme brule' e' stampata sul fondo del piattino dove viene servita per obbligarti a mangiarla tutta prima di riuscire a leggerla
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Ultima modifica:
I menù che hai presentato ricalcano alla perfezione quanto ho avuto occasione di provare su Noordam. A differenza tua io per la sera ho apprezzato molto il "my time dining" e la possibilità di cenare in qualunque momento, in qualunque tavolo cambiando ogni sera compagni e servizio. Così ho conosciuto molta più gente e se una sera mi è capitata la compagnia "pesante", ho affrontato la cosa con leggerezza sapendo che il giorno dopo non sarei più stato con loro.. ;) Io non ho avuto occasione di provare il pinnacle/le Cirque, però ho avuto la fortuna di conoscere a bordo il proprietario Sirio Maccioni e la moglie, che erano in crociera per presentare il nuovo menù della stagione,e ci hanno deliziato al culinary arts center con dei piatti dimostrativi.
Assolutamente in accordo con te su qualità, bontà e varietà dei prodotti serviti. A me volendo essere pignoli è mancata solo un pò la "spettacolarità" del cibo.. Ricordo ancora alla mia prima crocieria con Royal nel 2001, quando la sera venivano in tavola con il "menù dimostrativo", portando in visione i piatti per farci vedere se erano come ce li immaginavamo.. E la bellezza delle serate di gala, che su Holland invece sono molto sobrie.. Ora sono ansioso di provare P&O per vedere a che livello siamo..
 
-Le serate di gala hanno ricoperto le sedie con le coperture d' alta classe bianche (stropicciate?)?
-Sei stato invitato al brunche del Capitano, come crocierista "cugino" Costa (o meglio hai richiesto, prima della partenza, l' iscrizione al Mariner Society come socio Costa Club?)
-Come su Noordam, il Culinary Center era il luogo più affollato della nave?
 
Mamma mia, che bella nave! Impressionante la varietà di cibo, quanti tipi di "eggs Benedict" erano proposte!!! Stupendo, non vedo l'ora di continuare a leggere questo diario!
 
...che dire...un sogno...grazie per averlo voluto condividere con noi...aspetto il resoconto degli scali per continuare a sognare...
 
-Le serate di gala hanno ricoperto le sedie con le coperture d' alta classe bianche (stropicciate?)?
-Sei stato invitato al brunche del Capitano, come crocierista "cugino" Costa (o meglio hai richiesto, prima della partenza, l' iscrizione al Mariner Society come socio Costa Club?)
-Come su Noordam, il Culinary Center era il luogo più affollato della nave?

Ciao Cokj, confermo che nelle serate di gala le sedie venivano coperte con delle fodere bianche e un po' stropicciate. Come dice Snowman, a livello scenografico, le ho viste un po' sotto tono rispetto a Costa.

Non ho ricevuto alcun invito da parte del capitano ma e' anche vero che non ho indicato a nessuno di essere un cliente Costa.

Il posto piu' affollato era il teatro e a seguire il Culinary Center. Per lo spettacolo di cabaret non c'era posto neanche in piedi e mi sono seduto sulle scalinate come si faceva all'universita' quando c'erano le lezioni importanti...
 
L'ITINERARIO

24 giugno Puget Sound
25 giugno Tracy Arm

Navigare e viaggiare in Alaska riporta l'uomo a vedere cio' che poteva essere il mondo se gli errori del progresso non avessero distrutto quello che prima si poteva godere in tutto il globo. Non riesco a fare un paragone ma essere dentro il Tracy Arm mi ha fatto sentire un po' come un invasore di quella natura cosi' pura, selvaggia e incontaminata.
Gli aspetti geologici quasi primordiali e le apparizioni faunistiche arrivavano contemporaneamente al suono dei flutti del mare sullo scafo della Oosterdam che piu' si addentrava e piu' rallentava la sua corsa quasi per una forma di rispetto verso la maestosita' della natura che qui, indubbiamente, ha avuto la meglio sulla scelleratezza umana.
Il grido di una bald eagle sembrava quasi avvertirci che oltre non si potesse andare e infatti, poco dopo, il comandante, chiedendo il massimo sforzo ai suoi truster, ha deciso di girare la Oosterdam e tornare a navigare verso acque piu' sicure. Il ghiaccio era troppo duro e pericoloso ma ci ha permesso comunque di ammirare la meraviglia della sua madre: una montagna di acqua secolare allo stato solido che emanava suoni e riflessi blu. Potente e immobile ma ugualmente temibile e inviolabile.

Puget Sound
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Tracy Arm

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ANCORA ALASKA

26 giugno in navigazione

27 giugno JUNEAU

Anche qui la natura e' prepotente, le condizioni meteo hanno fatto cancellare tutti i voli con i floatplane e l'Alaska ci obbliga a guardarla solo da terra. I numerosi shuttle che portano al ghiacciaio Mendenhall creano un piccolo via vai di veicoli al terminal ma la cosa e' ben organizzata e in poco piu' di 30 minuti raggiungiamo il ghiacciaio. Fa parte del National Park System ed e' quindi obbligatorio il pagamento di una piccola somma per poter percorrere il sentiero fino a sotto la parete.
A proposito di parchi statunitensi mi sento di consigliare il pass annuale qualora qualcuno decidesse di fare un giro dedicato ad essi. Costa 80 dollari ma dura un anno e da' accesso a tutti i parchi, anche i piu' cari come il Grand Canyon o Yellowstone, ma questa e' un'altra faccenda.

Al visitor center di Mendenhall ci sono tutte le indicazioni utili per capire la storia e la geologia del territorio, cosa per noi gia' ampliamente approfondita con la guida Hawaiana della nave il gigante Kainoa.
Tra le altre cose c'e' un blocco di ghiaccio secolare che e' possibile toccare con mano e ci sono anche dei cannocchiali per ammirare il panorama da una vetrata.

Andare al mattino e' risultata la cosa migliore, mentre noi andavamo via infatti ci venivano incontro frotte di turisti che di li a poco avrebbero cambiato il volume del silenzio di quel posto meraviglioso. Una volta al terminal capiamo il perche', tre navi piu' una in rada stanno risvegliando il piccolo paese di Juneau, capitale dell'Alaska, ma talmente piccolo che la rush hour (ora di punta) e' stata cambiata in rush 20 minutes (venti minuti di punta)...

Torniamo alla nave per il pranzo e poi usciamo di nuovo per le balene. Personalmente non credevo che una cosa del genere fosse possibile e fino all'ultimo ho sospettato che si trattasse di sola pubblicita', ma quando le agenzie scrivono che la visione dei cetacei e' assicurata e sono pronte a rimborsare il biglietto pagato allora ci si puo' anche ricredere.
Raggiunto il punto con un catamarano abbiamo iniziato a vedere balene ovunque, non so quanto fosse grande il branco ma lo spettacolo che si e' presentato ha lasciato ammutoliti, silenzio che e' poi esploso in meraviglia e grida quando una di esse saltando fuori dall'acqua ha mostrato tutta la sua bellezza. Erano moltissimi i natanti attorno al nostro, che era il piu' grande, ma ho sinceramente invidiato un piccolo gommone che ha avuto la fortuna di vedere una coda a pochissimi metri dalla sua posizione.
La guida del catamarano anch'essa veniva dalle Hawaii e la spiegazione e' stata che le Hampback whale che d'estate sono in Alaska, sono le stesse che d'inverno cercano cibo nell'arcipelago del pacifico. Anche la conformazione geologica e' simile ed ecco perche' il gigante Kainoa, che a me ricordava tremendamente Israel Kamakawiwoʻole, dalle Hawaii ci parlava dell'Alaska sulla Oosterdam.

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La gestione selle escursioni e' diversa rispetto a Costa. Non c'e' nessun rappresentante di HAL che segue i gruppi. Appena si scende il personale delle agenzie mostra un cartello con la denominazione delle escursioni e poi da' indicazioni sul da farsi. Ugualmente funzionale ma un po' strano da capire per chi e' abituato alle coccole di Costa.
Va anche detto che la professionalita' e l'educazione del banco escursioni HAL mi ha impressionato quando il giorno successivo a Sitka, a causa di una sveglia non sentita, avevamo perso l'appuntamento per l'escursione. La ragazza, molto serenamente, rispondendo a me che avevo ancora gli occhi chiusi e l'affanno per la corsa diretta letto - atrio, mi ha tranquillizzato dicendomi di essere ancora in tempo confermandomi altresi che avrei potuto essere inserito nel tour successivo senza alcun problema... pensavo di star ancora sognando quando ho ricevuto tanta gentilezza.

Ad ogni modo, come ho gia detto, a terra, per chi non vuole appoggiarsi alle compagnie, ci sono numerosissime agenzie che fanno le stesse cose a prezzi inferiori. A Juneau, come spero si veda dalla foto che allego, ci sono addirittura dei baracchini e la scelta sulle attivita' da fare e' davvero tanta.

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In Alaska a gine giugno il sole tramonta alle 10, vi e' quindi tempo dopo la visita di Juneau di cenare e rilassarsi nella SPA panoramica mentre si passa davanti all'ultimo ghiacciaio visibile dalla nave.

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