capricorno
Super Moderatore
Ed ecco la vera facciata della villa, quella in affaccio sul Brenta.
Se dopo tanti secoli di specchiarsi nelle acque del Brenta, restiamo stupiti nel vedere un antico porticato sulla facciata di una casa, possiamo ben comprendere lo stupore che doveva destare in chi passava con i battelli di qua. L'ansa larga del fiume costringe a rallentare la barca, per poterne seguire il corso, su quest'area Palladio da buon osservatore decide di edificare la facciata più prestigiosa di questa villa. Chi giungeva da Venezia si trovava così a dover passare per forza in quel punto e secondo quanto riferito dagli storici, erano in parecchi a stupirsi...e la fama ed il prestigio dei proprietari di casa s' accresceva. Ma le sfide per l'architetto erano molte. Infatti trovò un terreno non propriamente adatto per costruirci sopra. Tutta la zona a quel tempo era paludosa, malcontenuta....spesso in quel punto il fiume straripava , gli argini non contenevano le acque. Da qui deriva il nome, o meglio, il soprannome dato alla casa " Malcontenta", che significa malcontenuta in relazione a quanto detto sopra.
Parliamo ora delle sue caratteristiche salienti e del suo stile, unico. Palladio rielabora l'antico fasto dei templi esistenti nell'antichità. Linee essenziali, fluide e rigorosamente simmetriche. Ma Palladio proprio per evitare di evocare le virtù dell'antica Roma, non utilizza marmi ma bensì l'arenaria, materiale povero di cui sono forgiati i capitelli e le basi delle sue colonne, rigorosamente doriche ma che non presentano scanalature, sono lisce. La restante parte dell'edificio è costruita in laterizio,colonne , frontoni, timpano. Voleva così portare l'attenzione semplicemente sulla purezza delle linee compositive e non sui materiali. Io credo che il suo intento sia riuscito alla perfezione poichè dettò uno stile che ancora sopravvive nel mondo...basti pensare ad esempio nelle Americhe, quante costruzioni con il medesimo stile.
Una delle connotazioni più belle è l'accosto dei colori, il color terracotta e il biancore dell'intonaco marmoreo che contribuisce ad un interessante contrasto. Per un'architettura così rigorosa ma anche semplice nelle sue forme, è essenziale la simmetria. E Palladio ne fa la sua arma vincente. Non solo in questa villa ma anche in altre costruzioni la ricerca della simmetria è quasi maniacale.
Al grande porticato si accede con due elegantissime scalinate poste lungo i lati. Ora le vediamo così ma sicuramente in passato avevano una balaustra ai lati...l'ho notato salendo dove sono chiaramente visibili le impronte lasciate ai lati degli scalini ed anche a delle rimanenze di colonne parzialmente incastonate nella muratura.
Un basamento di quell'altezza non lo troveremo mai più in nessuna altra opera palladiana, ma qui si è reso necessario per isolare, preservare in qualche modo la parte alta della casa poichè spesso il torrente in quel punto esondava. Una caratteristica di questo basamento oltre all'aspetto cromatico che ben si addiceva è di dare più slancio ed importanta alle fattezze superiori.
Il piano terra di questa casa, quindi ciò che vi era contenuto all'interno del basamento, comprendeva locali adibiti a cucine, dispense, tinelli in pratica era il luogo dove si svolgevano le incombenze domestiche e possiamo solo immaginare il gran via vai di persone che passavano da lì. tutto ciò completamente separato dal resto della casa, defilato in tal senso per non disturbare i nobili che alloggiavano al piano superiore. Il primo piano della villa e di tutte le dimore è chiamato " piano nobile" poichè destinato ai signori dove soggiornavano e ricevevano visite. Gli ambienti qui presenti sono chiaramente di rappresentanza con sale più ampie e salottini più intimi.
Ma è ora di salire quelle scale e godere degli splendidi ambienti.....
Particolare..
Ciò che si vede in affaccio dall'alto del portico d'ingresso...una porzione di prato e il fiume che scorre poco più avanti.
continua....