Salve a tutti, sono uno dei compagni di viaggio di Mimmo in questa avventura. Abbiamo deciso di scrivere questo diario a 4 mani e speriamo di poter aggiungere la valida collaborazione di AmanteCrociere, anche lei a bordo, che ha avuto la possibilità di scattare delle foto del ponte comando.
Prima di cominciare però, vorrei ringraziare di cuore tutto il personale imbarcato sulla Costa Voyager, compreso il Comando, stanno facendo un lavoro eccezionale, oltre le normali aspettative. Con il loro enorme impegno hanno fatto balzare il voto per questa nave da -50 a +70. E' vero, ci vuole ancora molto sforzo per raggiungere gli standar per cui Costa ha conquistato molti crocieristi, ma sono certa che sono sulla buona strada.
Ragazzi, sono tutti capaci a raggiungere Milano da Roma in 3 ore con una Ferrari, il vero miracolo lo fa chi ci impiega il doppio ma con una vecchia Fiat 500.
Lunedì 21 novembre 2011.
Secondo giorno della crociera denominata simpaticamente dai passeggeri “CROCIATA IN TERRA SANTA”.
Porto di Civitavecchia, imbarco passeggeri dalle ore 13,00.
Io e mio figlio Nicolò di 12 anni arriviamo al porto alle ore 12,00, dopo una piccola sosta dal tabaccaio, per acquistare la marca da bollo di euro 40,29 da apporre sul passaporto, onde evitare eventuali multe all’aeroporto di Fiumicino.
Prendiamo il pullman posto all’entrata del porto che ci accompagna sotto la nave e lì una hostess Costa ci assegna il n. 1.
In modo ordinato e visto l’esiguo numero di passeggeri (100 circa) alle 13.10 siamo all’interno della nostra cabina 4119, dopo aver fatto la solita foto accanto al timone.
E’ interna al ponte 4, centro nave, sufficientemente spaziosa per due, sobria nell’arredamento e nei colori, l’armadio abbastanza capiente, il bagno pulito e la doccia più che sufficiente per non dover sbattere mentre ci si insapona.
Più tardi, parlando con gli altri passeggeri scoprirò di essere stata molto fortunata, di fronte al Customer Office la fila è chilometrica e non tenderà a diminuire se vari giorni dopo. Lamentano guasti di ogni tipo, chi la mancanza di pulizia, chi rumori continui, chi troppo freddo ed altri troppo caldo e chi più ne ha più ne metta.
Io non ho nessuno di questi problemi, nella mia cabina funziona tutto e la pulizia è ottima oltre ad aver trovato il materasso, le lenzuola, i cuscini e il piumino tutti nuovi, l’aria condizionata funziona perfettamente anche se una cosa non mi ha fatto molto piacere, la bocchetta posizionata sopra il letto matrimoniale spara proprio sui cuscini ed avere il vento tra i capelli mentre dormi non è proprio il massimo. Ho ovviato utilizzando un foglio di carta e lo scotch (lo porto sempre). Ho coperto la bocchetta e il problema è sparito.
Dopo aver mangiato qualcosa al buffet (unico ambiente di tutta la nave a me poco gradito, sembra di essere in una mensa aziendale, manca assolutamente la varietà e spesso i contenitori rimangono a lungo vuoti nello scaldavivande) visitiamo la nave in lungo e in largo e cerchiamo sempre punti di riferimento confronto all’ubicazione della nostra cabina.
L’impressione di tutti i passeggeri e di disorganizzazione, il personale vaga spaesato fra un ambiente e l’altro senza riuscire a soddisfare le esigenze dei clienti. Una signora ci ha raccontato di aver dovuto consolare la sua cabinista che piangeva e che voleva assolutamente scendere. Il pomeriggio del 20 novembre, quando la Voyager era ancora a Savona, il personale era disperato e il Comando ha dovuto faticare non poco per evitare un ammutinamento generale.
Le valigie sono arrivate in camera intorno alle 18,00 ma noi abbiamo utilizzato l’attesa per iniziare la conoscenza con gli altri passeggeri e con il fantastico personale di bordo.
Corre l’obbligo di inserire un inciso in merito alle valigie: è la terza volta che me la ritrovo rotta, nelle mie ultime tre crociere. Comunque non è mai un grosso danno visto che per viaggiare acquisto quelle economiche e quindi alla fine non vale nemmeno la pena di chiederne il rimborso.
Alle 17,00 ci siamo recati nella Discoteca Anemos Sky Bar ponte 7 Helios dove abbiamo seguito le dovute indicazioni in caso di emergenza, consegnando anche la tesserina rossa, e contemporaneamente la direttrice di crociera Fran Lòpez ci ha ragguagliato sulle possibili escursioni previste dalla Costa nella tratta fino ad Ashdod mentre la tratta che va da Port Said a Sharm el Sheik sarà illustrata il 22 novembre alle ore 10,00 presso il Teatro Alexander The Great, ponte 6 Apollon.
Dopo aver chiesto il cambio del turno di cena (il primo è per noi troppo presto) e ottenuto senza alcun problema, alle 19,30 siamo andati a teatro e abbiamo assistito allo spettacolo “Con te partirò” con il soprano Sara Pretegiani. Personalmente non amo molto questo tipo di musica ma devo ammettere che lei è veramente brava ed è stato molto piacevole ascoltarla. Ha eseguito Adagio divinamente.
La cena fissata per le 20,30 è slittata alle 21,00. Purtroppo una delle note stonate in tutta la crociera è stata la lunga durata delle cene, con termine mai prima delle 23,00. Le vivande arrivavano quasi sempre fredde, la pasta scotta e il gelato squagliato. Molte persone si sono lamentate di questo ma credo che il problema dipendesse esclusivamente dalla cucina ed è forse per questo motivo che durante la cena del 21 e il pranzo al ristorante del 22 l’acqua e il vino è stato gentilmente offerto dalla Costa Crociere. Scopriremo invece che dipendeva dalla mancanza di linea per poter scaricare gli ordini effettuati on line, ed infatti dalla seconda sera cominceranno a chiedere la carta Costa per poter addebitare la consumazione.
A te la parola Mimmo.
P.S.: come scopro il meccanismo per inserire le foto ne vedrete delle belle.