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Caro Foschi, il marchio non si tocca !!!!

  • Autore discussione Autore discussione tano
  • Data d'inizio Data d'inizio
Le pennine senza criterio è bene che comincino a pensare prima di scrivere.
Anche perchè se dovesse verificarsi il patatrac... a mio avviso ci sarebbe un effetto boomerang contro i mass media devastante per gli stessi.
Con il comparto croceristico danneggiato, l'indotto dimezzato... gente senza lavoro in questo periodo di crisi... come ne uscirebbero i sensazionalisti dello schermo e della carta di già da molti additati come affossatori?

Temo che, purtroppo, farebbero altre decine di trasmissioni, con loro stessi a presentarsi nel ruolo di chi a malincuore difende i propri concittadini.

Me li vedo: certo, i nostri servizi (non loro, neh) hanno arrecato danni, ma i telespettatori hanno diritto ad una tv che rivela le nefandezze e getta luce negli angoli bui...

Sono sempre più deluso...
 
Molti italiani hanno parenti, stretti o lontani, che di riffa o di raffa vivono grazie al mercato crocieristico.
Quando dovessero provare sulla loro pelle gli effetti (disoccupazione) di questo miserabile tam tam... vedrai come cambieranno.
Credo che pochi si siano fatti due conti per benino...
 
Io sinceramente trovo l'articolo del Secolo XIX non corretto.
Spiego, dal mio punto di vista, il perchè:

"L’appuntamento è ancora a Miami e forse quel giorno si discuterà di marchio Costa, come rilanciarlo? E se fosse meglio alienarlo?"

Si parla solo del Marchio, non dell'azienda. Se vuoi rilanciare il marchio, vuol dire che questo ha perso valore commerciale, ma se questo ha perso valore commerciale, come pretendi di alienarlo? A chi? Gratis? E chi si prenderebbe un Marchio compromesso? E che domani potrebbe tornare a farti concorrenza? Al limite, il trade off sarebbe tra il rilancio e la dismissione del Marchio stesso, non di certo tra il rilancio e l'alienazione.

"Sarebbe un disastro. Un’eventuale Carnival Italia non batterebbe più bandiera tricolore, con ricadute pesantissime sugli organici e sugli stipendi. E le conseguenze fiscali e d’immagine per il sistema Paese, e in primis la Liguria?"

Totalmente inesatto. Ripeto che si sta parlando del Marchio. Se dismetti il Marchio Costa, e lo sostituisci con Carnival Italia, ciò non comporterebbe lo spostamento della sede amministrativa e legale, e non comporterebbe nessun cambiamento del regime fiscale, che sarebbe comunque quello Italiano (l'affermazione sugli stipendi poi è una ulteriore ed evidente forzatura).
Tutto ciò accadrebbe se e solo se Costa venisse chiusa come azienda, come legal entity, non se cambiasse di marchio.

"Spiega un anonimo operatore d’oltreoceano che Carnival ha perduto il 18 per cento in Borsa, dopo il disastro Concordia, e molto rischia di perdere nei prossimi giorni. Ieri i segnali erano tutti negativi."

Un anonimo operatore oltreoceano che ci spiega l'andamento del titolo? Ridicolo.
Ciao, sono Felix, e vi dico che ora, in questo momento, le azioni CCL sulla borsa di NY valgono 30.01 dollari e sono in crescita dello 0.17%.
Fonte? Qualsiasi sito finanziario in internet (ssshhh...ma non ditelo a nessuno...tantomeno a quelli del Secolo...)
Chiedo agli amministratori di poter cambiare il mio nick, da Felix ad "Anonimo operatore oltreoceano". Grazie.
Sul 18%: vero, il titolo ha perso questo valore. Ma la chiave di lettura è incompleta. Il giorno dopo la tregedia della Concordia, la quotazione in borsa è calata del 24%. Aver perso il 18% ad oggi vuol dire aver recuperato un 6% rispetto al post Concordia. Il "trend" nella lettura dei dati è tutto.
La rappresentazione di questo articolo è strumentale, visibilmente strumentale.

"«Se perdo il lavoro so dove trovarvi», ha scritto un esagitato, come se al timone della Concordia o nella sala macchine dell’Allegra ci fossero gli inviati dei media. "

A parte che nella sala macchine dell'Allegra c'era l'equipaggio che ha spento l'incendio (bravi), qui da un lato il giornale si preoccupa (falsamente) delle ripercussioni economiche sul territorio, ma dall'altro attacca chi li attacca. Cari giornalisti del Secolo, se questo è un articolo di livello, allora io sono un "anonimo operatore oltreoceano". Magari qualcuno fa bene a prendersela con voi se scrivete stà roba...no?

"Tant’è. Silente Pier Luigi Foschi (nella foto) , silente il direttore generale Gianni Onorato e silente Ferrarini, silenziati tutti i dipendenti con precise disposizioni aziendali e affidato all’ufficio stampa il compito di depistare i giornalisti, restano poche informazioni certe. La più importante: l’Allegra è una nave molto anziana, la più vecchia dell’intera flotta Costa. Rientrando dai mari del sud sarebbe stata destinata al Nord Europa e poi, probabilmente, dirottata in un cantiere di demolizione. La manutenzione dell’impianto elettrico e della sala macchine è stata all’altezza oppure no? I vertici della compagnia oppongono alla domanda il solito, ostinato silenzio. E le voci corrono."

Su queste affermazioni, strumentali, siete più competenti voi, per cui, immagino che, ovviamente da tempo, eravate già informati che l'Allegra era destinata alla demolizione.
Giusto? :D

"Se le vacanze per mare sono uno dei pochi settori in espansione, e un marchio rischia di rovinare tutto, si sacrifica il marchio. Elementare: i vertici della compagnia potranno consolarsi con stipendi e liquidazioni milionarie, stock option e brillanti operazioni di borsa, ma migliaia di persone rischiano di perdere il posto di lavoro.

A questo punto è importante sapere se si è trattato solo di sfortuna."

Degna chiusura dell'articolo con considerazioni di un'evidente e demagogica banalità.

Forse che il Secolo XIX, essendo IL quotidiano di Genova, ha preso un pò male la chiusura alla stampa di Costa e vuole essere un "portavoce" privilegiato della Compagnia? E' forse un messaggio a Foschi?
Sinceramente non lo so, e poi io sono solo un semplice "anonimo operatore d’oltreoceano", di certe cose non ne capisco.

Un saluto
 
Ultima modifica:
Scusate, avrei bisogno di una rassicurazione...
Sono appena tornato dalla crociera Caraibi, esperienza fantastica a tal punto che per le vacanze estive sto organizzando una crociera mediterraneo (isole del divertimento) con partenza subito dopo ferragosto.
Ho contattato agenzie per un preventivo visto che siamo 20-30 persone (forse anche di più).
Voglio ASSOLUTAMENTE dare fiducia a Costa Crociere anche perché io mi sono trovato benissimo e non bevo le scemate che i finti giornalisti continuano a propinare.
Quel che vorrei chiedervi, alla luce di quanto successo secondo voi non dovrebbero esserci ripercussioni per la compagnia a breve (o medio) termine?
Insomma, dite che posso continuare a portare avanti preventivi-prenotazioni senza correre il rischio di non andare in crociera ad agosto? O peggio ancora, di non andare in crociera e non rivedere i soldi versati... giustamente gli amici di viaggio mi ucciderebbero... questo mi preoccupa!
Grazie
 
Io sono assolutamente fiduciosa nei confronti di Costa tanto è vero che nel mio piccolo, ho già prenotato per la prossima estate 3 crociere
 
Felix, grazie delle interessanti precisazioni...;)

Forse che il Secolo XIX, essendo IL quotidiano di Genova, ha preso un pò male la chiusura alla stampa di Costa e vuole essere un "portavoce" privilegiato della Compagnia?

Il Secolo XIX è uno dei peg...[smilie=non_parlo[1: ed essendo di Genova se gli altri giornali prima di pubblicare qualcosa dovrebbero pensarci 2 volte, loro almeno 4...e invece...:(
 
Sinceramente non lo so, e poi io sono solo un semplice "anonimo operatore d’oltreoceano", di certe cose non ne capisco.

Che ne vuoi capire tu? Vuoi metterti davvero con un ''semplice operatore anonimo di oltreoceano''? :(

C'è sempre una fonte anonima, ma ben informata, che dice cose su cose..

Una cosa di quelle che hai detto è molto significativa, più di tutta l'analisi (splendida) che hai fatto dell'articolo.. ed è l'utilizzo dei numeri..

I partiti politici e gli organi di stampa che ad essi si riferiscono hanno degli appositi studi che si occupano del modo di 'addomesticare' i numeri, magari citando cifre vere, ma messe in modo adatto ad uno scopo prefisso..

Così un numero che percentualmente può essere bassissimo (ad es un aumento di produzione dello 0.01 % ) può divenire altissimo se parlo di valore assoluto (milioni di Euro) e così via.. a volte la cosa viene fatta anche in modo molto complesso..

Se poi la cosa non funziona allora si danno proprio numeri falsi (tanto chi verifica?) e vai tranquillo..

Per fortuna c'è ancora chi sa ragionare come Felix, e da alle cose una visione diversa..

Un saluto
Manlio
 
Io sinceramente trovo l'articolo del Secolo XIX non corretto.
Spiego, dal mio punto di vista, il perchè:

"L’appuntamento è ancora a Miami e forse quel giorno si discuterà di marchio Costa, come rilanciarlo? E se fosse meglio alienarlo?"

Si parla solo del Marchio, non dell'azienda. Se vuoi rilanciare il marchio, vuol dire che questo ha perso valore commerciale, ma se questo ha perso valore commerciale, come pretendi di alienarlo? A chi? Gratis? E chi si prenderebbe un Marchio compromesso? E che domani potrebbe tornare a farti concorrenza? Al limite, il trade off sarebbe tra il rilancio e la dismissione del Marchio stesso, non di certo tra il rilancio e l'alienazione.

"Sarebbe un disastro. Un’eventuale Carnival Italia non batterebbe più bandiera tricolore, con ricadute pesantissime sugli organici e sugli stipendi. E le conseguenze fiscali e d’immagine per il sistema Paese, e in primis la Liguria?"

Totalmente inesatto. Ripeto che si sta parlando del Marchio. Se dismetti il Marchio Costa, e lo sostituisci con Carnival Italia, ciò non comporterebbe lo spostamento della sede amministrativa e legale, e non comporterebbe nessun cambiamento del regime fiscale, che sarebbe comunque quello Italiano (l'affermazione sugli stipendi poi è una ulteriore ed evidente forzatura).
Tutto ciò accadrebbe se e solo se Costa venisse chiusa come azienda, come legal entity, non se cambiasse di marchio.

"Spiega un anonimo operatore d’oltreoceano che Carnival ha perduto il 18 per cento in Borsa, dopo il disastro Concordia, e molto rischia di perdere nei prossimi giorni. Ieri i segnali erano tutti negativi."

Un anonimo operatore oltreoceano che ci spiega l'andamento del titolo? Ridicolo.
Ciao, sono Felix, e vi dico che ora, in questo momento, le azioni CCL sulla borsa di NY valgono 30.01 dollari e sono in crescita dello 0.17%.
Fonte? Qualsiasi sito finanziario in internet (ssshhh...ma non ditelo a nessuno...tantomeno a quelli del Secolo...)
Chiedo agli amministratori di poter cambiare il mio nick, da Felix ad "Anonimo operatore oltreoceano". Grazie.
Sul 18%: vero, il titolo ha perso questo valore. Ma la chiave di lettura è incompleta. Il giorno dopo la tregedia della Concordia, la quotazione in borsa è calata del 24%. Aver perso il 18% ad oggi vuol dire aver recuperato un 6% rispetto al post Concordia. Il "trend" nella lettura dei dati è tutto.
La rappresentazione di questo articolo è strumentale, visibilmente strumentale.

"«Se perdo il lavoro so dove trovarvi», ha scritto un esagitato, come se al timone della Concordia o nella sala macchine dell’Allegra ci fossero gli inviati dei media. "

A parte che nella sala macchine dell'Allegra c'era l'equipaggio che ha spento l'incendio (bravi), qui da un lato il giornale si preoccupa (falsamente) delle ripercussioni economiche sul territorio, ma dall'altro attacca chi li attacca. Cari giornalisti del Secolo, se questo è un articolo di livello, allora io sono un "anonimo operatore oltreoceano". Magari qualcuno fa bene a prendersela con voi se scrivete stà roba...no?

"Tant’è. Silente Pier Luigi Foschi (nella foto) , silente il direttore generale Gianni Onorato e silente Ferrarini, silenziati tutti i dipendenti con precise disposizioni aziendali e affidato all’ufficio stampa il compito di depistare i giornalisti, restano poche informazioni certe. La più importante: l’Allegra è una nave molto anziana, la più vecchia dell’intera flotta Costa. Rientrando dai mari del sud sarebbe stata destinata al Nord Europa e poi, probabilmente, dirottata in un cantiere di demolizione. La manutenzione dell’impianto elettrico e della sala macchine è stata all’altezza oppure no? I vertici della compagnia oppongono alla domanda il solito, ostinato silenzio. E le voci corrono."

Su queste affermazioni, strumentali, siete più competenti voi, per cui, immagino che, ovviamente da tempo, eravate già informati che l'Allegra era destinata alla demolizione.
Giusto? :D

"Se le vacanze per mare sono uno dei pochi settori in espansione, e un marchio rischia di rovinare tutto, si sacrifica il marchio. Elementare: i vertici della compagnia potranno consolarsi con stipendi e liquidazioni milionarie, stock option e brillanti operazioni di borsa, ma migliaia di persone rischiano di perdere il posto di lavoro.

A questo punto è importante sapere se si è trattato solo di sfortuna."

Degna chiusura dell'articolo con considerazioni di un'evidente e demagogica banalità.

Forse che il Secolo XIX, essendo IL quotidiano di Genova, ha preso un pò male la chiusura alla stampa di Costa e vuole essere un "portavoce" privilegiato della Compagnia? E' forse un messaggio a Foschi?
Sinceramente non lo so, e poi io sono solo un semplice "anonimo operatore d’oltreoceano", di certe cose non ne capisco.

Un saluto

Post da standig ovation!
 
Felix, alienare non è che lo abbiano usato come cancellare, non come cedere? Certe considerazioni parlavano proprio della "cancellazione" del marchio; ho consultato anche il dizionario e alienare significa anche togliere, far perdere, anche se, uno che legge, io compreso, intenderei cedere, nel termine più usato.

Son tutte domande che mi pongo; ma il cambio bandiera comporterebbe dei diversi trattamenti fiscali per l'Italia? E anche il personale di bordo, probabilmente subirebbe un diverso trattamento fiscale.

Per quanto riguarda il deprezzamento del titolo, è ben vero che un dato non deve essere letto fine a sè stesso, ma collocato ed interpretato in un quadro complessivo e se i dati son corretti il deprezzamento è "rientrato" di un 6%.

Ciao.
 
Il cambio di bandiera in soldoni si tradurrebbe in NIENTE tasse all'Italia. Ovvero diminuzione del gettito fiscale.
Adesso domando, nessuno può quantificare a grandi linee quanto paga di tasse la Costa allo Stato Italiano ed alla Liguria?
Sono curiosa.
 
Scusate, avrei bisogno di una rassicurazione...
Sono appena tornato dalla crociera Caraibi, esperienza fantastica a tal punto che per le vacanze estive sto organizzando una crociera mediterraneo (isole del divertimento) con partenza subito dopo ferragosto.
Ho contattato agenzie per un preventivo visto che siamo 20-30 persone (forse anche di più).
Voglio ASSOLUTAMENTE dare fiducia a Costa Crociere anche perché io mi sono trovato benissimo e non bevo le scemate che i finti giornalisti continuano a propinare.
Quel che vorrei chiedervi, alla luce di quanto successo secondo voi non dovrebbero esserci ripercussioni per la compagnia a breve (o medio) termine?
Insomma, dite che posso continuare a portare avanti preventivi-prenotazioni senza correre il rischio di non andare in crociera ad agosto? O peggio ancora, di non andare in crociera e non rivedere i soldi versati... giustamente gli amici di viaggio mi ucciderebbero... questo mi preoccupa!
Grazie

Difficile rispondere. Io vedo queste possibilità:

- il momento negativo diminuisce, viene affrontato dalla Carnival, che fa mille dichiarazioni di intenti per calmare le acque e non tocca Costa: non cambia nulla
- il momento negativo continua e Carnival decide di eliminare il marchio Costa: cambierebbe poco in quanto andremmo per mare con navi cui mancherebbe "solo" la C sui fumaioli (chiedo venia se non si chiamano così)
- il momento negativo peggiora, le assicurazioni si spaventano e tirano i remi in barca; Carnival per non saltar per aria fa fallire le società Costa: crociere annullate, biglietti rimborsati in parte.

Dato che non sono molto addentro a queste cose, andando a logica credo che a oggi l'unica soluzione sia la prima. Sinceramente, a meno di altri incidenti gravi, non vedo quale interesse possa avere la Carnival a privarsi del marchio.

Per quanto riguarda me personalmente, posso dirti che il nostro capogruppo ha prenotato posti su tre crociere, quest'anno e non ha fatto alcun accenno a cambiamenti di programma..
 
Il cambio di bandiera in soldoni si tradurrebbe in NIENTE tasse all'Italia. Ovvero diminuzione del gettito fiscale.
Adesso domando, nessuno può quantificare a grandi linee quanto paga di tasse la Costa allo Stato Italiano ed alla Liguria?
Sono curiosa.

Senza dimenticare che, se i salari americani sono inferiori a quelli italiani, il personale avrebbe una bella riduzione, con conseguenze sull'indotto italiano.
 
Sciguetto, questi (gli italici anchorman) non hanno minimamente idea dei guai che stanno creando... ma non a Costa, al Paese.
Anche perchè, è vero che i passeggeri stanno vivendo una situazione di estremo disagio, ma l'incendio è stato spento, è stato isolato non ha invaso altri comparti. Quindi i sistemi antincendio e gli interventi hanno funzionato eccome.
 
Ultima modifica:
Bisogna aspettare, bisogna maledettamente aspettare.
Mi sa che si continua a parlare troppo e senza una base sicura.
Certamente qualcosa di vero c´é, peró siamo ancora sotto l´effetto dei giornalisti, cioé quell´articolo no dice niente di nuovo, tutte ipotesi che almeno io giá le ho pensate.
Sarebbe meglio meno interventi della stampa.
Credo anche per vedere meglio in azienda il mercato devono aspettare il lancio del nuovo catalogo 2013.

Un saluto.
 
Scusate, avrei bisogno di una rassicurazione...
Sono appena tornato dalla crociera Caraibi, esperienza fantastica a tal punto che per le vacanze estive sto organizzando una crociera mediterraneo (isole del divertimento) con partenza subito dopo ferragosto.
Ho contattato agenzie per un preventivo visto che siamo 20-30 persone (forse anche di più).
Voglio ASSOLUTAMENTE dare fiducia a Costa Crociere anche perché io mi sono trovato benissimo e non bevo le scemate che i finti giornalisti continuano a propinare.
Quel che vorrei chiedervi, alla luce di quanto successo secondo voi non dovrebbero esserci ripercussioni per la compagnia a breve (o medio) termine?
Insomma, dite che posso continuare a portare avanti preventivi-prenotazioni senza correre il rischio di non andare in crociera ad agosto? O peggio ancora, di non andare in crociera e non rivedere i soldi versati... giustamente gli amici di viaggio mi ucciderebbero... questo mi preoccupa!
Grazie

Ciao Khriss stai facendo una prattica con la compagnia piú grande al mondo, finaziariamente solidissima come nessuna, perció io non vedo il rischio.
Il peggio che ti puó capitare sará trovarti la stessa nave con lo stesso equipaggio con differente nome, con differente colori sulla cimeniera, differente bandiera, con l´invito di voler fare la crociera o la restituzione dei soldi o cambio intinerario.

Un saluto.
 
Bisogna aspettare, bisogna maledettamente aspettare.
Mi sa che si continua a parlare troppo e senza una base sicura.
Certamente qualcosa di vero c´é, peró siamo ancora sotto l´effetto dei giornalisti, cioé quell´articolo no dice niente di nuovo, tutte ipotesi che almeno io giá le ho pensate.
Sarebbe meglio meno interventi della stampa.
Credo anche per vedere meglio in azienda il mercato devono aspettare il lancio del nuovo catalogo 2013.

Un saluto.

Certo che se il catalogo 2013 non dovesse uscire entro marzo... io un pò pessimista che con il 2012 si tira giù il sipario su Costa, come è ora, lo diventerei...

Non c'è molto tempo, entro un mese DEVONO decidere...
 
Ciao Khriss stai facendo una prattica con la compagnia piú grande al mondo, finaziariamente solidissima come nessuna, perció io non vedo il rischio.
Il peggio che ti puó capitare sará trovarti la stessa nave con lo stesso equipaggio con differente nome, con differente colori sulla cimeniera, differente bandiera, con l´invito di voler fare la crociera o la restituzione dei soldi o cambio intinerario.

Un saluto.

Eh...... hai detto niente!!! :) )
 
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