Io sinceramente trovo l'articolo del Secolo XIX non corretto.
Spiego, dal mio punto di vista, il perchè:
"L’appuntamento è ancora a Miami e forse quel giorno si discuterà di marchio Costa, come rilanciarlo? E se fosse meglio alienarlo?"
Si parla solo del Marchio, non dell'azienda. Se vuoi rilanciare il marchio, vuol dire che questo ha perso valore commerciale, ma se questo ha perso valore commerciale, come pretendi di alienarlo? A chi? Gratis? E chi si prenderebbe un Marchio compromesso? E che domani potrebbe tornare a farti concorrenza? Al limite, il trade off sarebbe tra il rilancio e la dismissione del Marchio stesso, non di certo tra il rilancio e l'alienazione.
"Sarebbe un disastro. Un’eventuale Carnival Italia non batterebbe più bandiera tricolore, con ricadute pesantissime sugli organici e sugli stipendi. E le conseguenze fiscali e d’immagine per il sistema Paese, e in primis la Liguria?"
Totalmente inesatto. Ripeto che si sta parlando del Marchio. Se dismetti il Marchio Costa, e lo sostituisci con Carnival Italia, ciò non comporterebbe lo spostamento della sede amministrativa e legale, e non comporterebbe nessun cambiamento del regime fiscale, che sarebbe comunque quello Italiano (l'affermazione sugli stipendi poi è una ulteriore ed evidente forzatura).
Tutto ciò accadrebbe se e solo se Costa venisse chiusa come azienda, come legal entity, non se cambiasse di marchio.
"Spiega un anonimo operatore d’oltreoceano che Carnival ha perduto il 18 per cento in Borsa, dopo il disastro Concordia, e molto rischia di perdere nei prossimi giorni. Ieri i segnali erano tutti negativi."
Un anonimo operatore oltreoceano che ci spiega l'andamento del titolo? Ridicolo.
Ciao, sono Felix, e vi dico che ora, in questo momento, le azioni CCL sulla borsa di NY valgono 30.01 dollari e sono in crescita dello 0.17%.
Fonte? Qualsiasi sito finanziario in internet (ssshhh...ma non ditelo a nessuno...tantomeno a quelli del Secolo...)
Chiedo agli amministratori di poter cambiare il mio nick, da Felix ad "Anonimo operatore oltreoceano". Grazie.
Sul 18%: vero, il titolo ha perso questo valore. Ma la chiave di lettura è incompleta. Il giorno dopo la tregedia della Concordia, la quotazione in borsa è calata del 24%. Aver perso il 18% ad oggi vuol dire aver recuperato un 6% rispetto al post Concordia. Il "trend" nella lettura dei dati è tutto.
La rappresentazione di questo articolo è strumentale, visibilmente strumentale.
"«Se perdo il lavoro so dove trovarvi», ha scritto un esagitato, come se al timone della Concordia o nella sala macchine dell’Allegra ci fossero gli inviati dei media. "
A parte che nella sala macchine dell'Allegra c'era l'equipaggio che ha spento l'incendio (bravi), qui da un lato il giornale si preoccupa (falsamente) delle ripercussioni economiche sul territorio, ma dall'altro attacca chi li attacca. Cari giornalisti del Secolo, se questo è un articolo di livello, allora io sono un "anonimo operatore oltreoceano". Magari qualcuno fa bene a prendersela con voi se scrivete stà roba...no?
"Tant’è. Silente Pier Luigi Foschi (nella foto) , silente il direttore generale Gianni Onorato e silente Ferrarini, silenziati tutti i dipendenti con precise disposizioni aziendali e affidato all’ufficio stampa il compito di depistare i giornalisti, restano poche informazioni certe. La più importante: l’Allegra è una nave molto anziana, la più vecchia dell’intera flotta Costa. Rientrando dai mari del sud sarebbe stata destinata al Nord Europa e poi, probabilmente, dirottata in un cantiere di demolizione. La manutenzione dell’impianto elettrico e della sala macchine è stata all’altezza oppure no? I vertici della compagnia oppongono alla domanda il solito, ostinato silenzio. E le voci corrono."
Su queste affermazioni, strumentali, siete più competenti voi, per cui, immagino che, ovviamente da tempo, eravate già informati che l'Allegra era destinata alla demolizione.
Giusto?
"Se le vacanze per mare sono uno dei pochi settori in espansione, e un marchio rischia di rovinare tutto, si sacrifica il marchio. Elementare: i vertici della compagnia potranno consolarsi con stipendi e liquidazioni milionarie, stock option e brillanti operazioni di borsa, ma migliaia di persone rischiano di perdere il posto di lavoro.
A questo punto è importante sapere se si è trattato solo di sfortuna."
Degna chiusura dell'articolo con considerazioni di un'evidente e demagogica banalità.
Forse che il Secolo XIX, essendo IL quotidiano di Genova, ha preso un pò male la chiusura alla stampa di Costa e vuole essere un "portavoce" privilegiato della Compagnia? E' forse un messaggio a Foschi?
Sinceramente non lo so, e poi io sono solo un semplice "anonimo operatore d’oltreoceano", di certe cose non ne capisco.
Un saluto