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Castelli e piccoli borghi, il fascino dell'Italia nascosta.

Dalla stanza si accede ad un grande loggiato realizzato alla fine del XVII secolo da cui si gode uno splendido panorama sulla valle sottostante. Anche questo loggiato un tempo era affrescato, ne restano alcune tracce sulle pareti che ritraggono paesaggi.


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In questa immagine si notano le tracce di affresco ormai perduto dell'esterno del porticato.


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Il borgo visto da quassù...


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Vedo con piacere dalle tue immagini che hai potuto uscire anche sull'altro loggiato a differenza nostra che lo abbiamo solo visto da lontano.
 
Si lasciò tutto alle spalle, Bianca Pellegrini e risalì la collina di Torrechiara per vivere la sua storia d'amore sotto il cielo stellato della Camera d' Oro. Vestita di panni preziosi sotto il ruvido mantello da pellegrina, conquistò con il suo incedere leggero le terre e il cuore di Pier Maria Rossi. Ed è ancora lì che si materializza ai nostri occhi ritratta nella stanza nuziale. Torrechiara incarna nell'immaginario l'idea stessa del castello nel suo più ampio termine: turrito e cinto da da forti mura, posto su un alto cocuzzolo, scenario di una vicenda da fiaba. Il nome del luogo non ci deve trarre in inganno, non deriva da torre ma bensì da torchio. Il giusto toponimo è Torchiara, citato così in documenti storici dal 1028. Siamo nel cuore della zona di produzione del Malvasia e Sauvignon, anticamente famoso questo luogo per la pigiatura dell'uva ma ancora più in là nel tempo i torchi venivano usati per la spremitura delle olive, di cui i fondi medievali documentano una cospicua produzione locale.
Il castello sorge sulle rovine di un precedente fabbricato e sia il castello che il borgo antico , disposto a fuso, si elevano rispetto al fondo valle di circa 80 metri. Conteso con il territorio stesso da più famiglie nel corso dei secoli fu per merito dell'ultimo proprietario, Pier Maria Rossi che ritiratosi nelle terre natie ne consolidò la struttura amministrativa del feudo fortificandolo anche tramite la costruzione di altri castelli a presidio delle principali vie di comunicazione.

Sorse " Altera e felice", così recita un'iscrizione ancora visibile nella Camera d'Oro, iscrizione che il Rossi dettò al lapicida affinchè venga incisa a futura memoria....cercatela sulle pareti della Camera....
Pier Maria Rossi seppe fondere con rara armonia i caratteri funzionali della fortezza con l'eleganza e la ricchezza di una residenza nobiliare. Sembra da alcuni documenti che i bastioni, le cortine murarie rivelino relazioni proporzionali in rapporto alle consonanze musicali ispirate alla geometria pitagorico-platonica che ispirò l'arte del Rinascimento. Resta per altro intatta la struttura originaria che gravita attorno al quadrilatero cortile porticato, cinto da tre cerchia di mura merlate e da camminamenti di ronda e quattro torri angolari poste a strapiombo con apparati di difesa , feritoie da cui poter difendersi senza essere visibili all'esterno. Una complessa ma singolare per la sua bellezza nascosta tra le sue mura, macchina di difesa. La potremmo definire " la Fortezza dal cuore affrescato" ed è così! Pier Maria Rossi volle perpetuare nell'edificio la celebrazione della propria signoria attraverso la magnificenza delle sue sale sapientemente affrescate che ancora oggi ci lasciano del tutto stupiti. Fu solo dopo il 1570 che vennero fatti sostanziali cambiamenti che hanno permesso di modificare da impianto medievale difensivo trasformando il castello in residenza rinascimentale. Vennero abbassate le mura difensive, allargate porte e finestre e gli spalti vennero trasformati in frutteti e giardini pensili. L'ultimo proprietario il Demanio statale che lo acquisì nel 1912, dopo che vennero dispersi depredati, gli arredi interni.
L'itinerario di visita del piano nobile prosegue oltre che alla Camera d'Oro , attraverso le splendide sale dell'Aurora, del Meriggio, del Vespro dedicate a momenti iconici del giorno, sale in cui oltre ai colori avvolgenti delle pareti si riflettono paesaggi in cui vengono impressi castelli, rocche, manieri, ruderi antichi a testimonianza forse di ciò che era presente sul territorio....una visione estatica che ti porta in un mondo a metà tra la fantasia e la realtà che non può che lasciare in chi lo ammira un'estasi senza fine.......

Qualche immagine......



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Concludo questa parte relativa a Torrechiara con gli scorci dai camminamenti di ronda, quelli aperti e visitabili nella mia visita al castello...ma prima si esce sul loggiato interno del cortile

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...si scende...


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...si attraversa la corte e si risale per raggiungere un'altra torre , quella che ci permetterà di vivere il castello nelle sue parti difensive...

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Ogni castello che si rispetti ha una leggenda, anche questo ne ha una....

Si dice che... durante le notti di luna piena, si aggirino due strane presenze nel castello di Torrechiara. La prima è quella del fantasma di Pier Maria Rossi che nel buio percorre la strada che conduce verso il maniero, alla ricerca della sua amata.
Si racconta che reciti il motto " nunc et semper" inciso anche nella loro alcova: la Camera d'oro.

Talvolta all'interno del castello, compare anche il fantasma della bella Bianca Pellegrini. Un amore impossibile il loro, ma eterno.

Finisce qui il racconto di Torrechiara...ma non il mio giro per castelli...

Un particolare ringraziamento a Roberto che con le sue immagini ha arricchito il racconto.

Vi lascio con una ' visione ' di Torrechiara.





 
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Il viaggio non è solo la meta ma è un insieme di esperienze che coinvolgono profondamente tutti i sensi. Viaggiare è assaporare lentamente , oserei dire senza fretta poiché è il mondo che si svela e ci viene incontro , ad ogni curva ad ogni salita che ci porterà non alla prossima meta ma al prossimo incontro con realtà diverse da quelle in cui siamo immersi tutti i giorni. È forse questo il fascino del viaggio che comincia molto prima di quello fisico, nella mente che cerca di immaginarlo e di costruirlo ma la realtà a volte stravolge completamente le aspettative...in meglio questa volta.

Torrechiara è stata una sorpresa perché per quanto io possa essermi documentata la realtà è diversa da ciò che pensavo....

La via che percorriamo è costellata da piccoli borghi che si svelano innanzi a noi, nomi conosciuti perché studiati su mappe virtuali. Una via volutamente scelta che ci permette di passare attraverso la campagna in un contesto rurale industrializzato che ci porta ben presto ad un altro luogo interessante: Sala Baganza. Cosa c'è di interessante? La Rocca Sanvitale , antica residenza di caccia dei nobili, fatta costruire da Stefano Sanvitale, trasformata ed abbellita nel corso dei secoli con impianti decorativi d'eccellenza. Venne confiscata dai Farnese, che confiscarono , con essa, tutti i beni della famiglia Sanvitale. Se vi capita fermatevi anche solo per ammirare lo splendido giardino Farnesiano, oggi aperto come giardino comunale al pubblico.

Ma non è qui che oggi vi voglio portare. Proseguendo in direzione Salsomaggiore terme, da lì ci dobbiamo passare, è possibile fare una piccola deviazione per immergersi nell'oasi boschiva che racchiude nascondendolo alla vista, il Castello di Felino...ma attenzione, la visita va prenotata. Ma non è ancora qui che ci fermiamo... questo solo per sottolinearvi quanto c'è di bello a pochi passi l'uno dall'altro in questi territori.

Salsomaggiore terme è poco distante e di tempo ne abbiamo poiché saremo attesi non prima delle 16.00 al check-in...ma non vi dico dove...;)



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Le antiche Terme Berzieri.....

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... continua...
 
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Oltre alle bellezze che ci mostrerai, Felino mi fa pensare al buon prosciutto crudo...!😋
Non sbagli, questi luoghi sono pieni di eccellenze italiane. :)
Torrechiara si trova nel comune di Langhirano, patria del prosciutto e qui è d'obbligo fermarsi a pranzo, come abbiamo fatto noi , per degustare i prodotti tipici della zona e la pizza fritta, vera ghiottoneria da abbinare ai salumi e al prosciutto.
 
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Il viaggio non è solo la meta ma è un insieme di esperienze che coinvolgono profondamente tutti i sensi. Viaggiare è assaporare lentamente , oserei dire senza fretta poiché è il mondo che si svela e ci viene incontro , ad ogni curva ad ogni salita che ci porterà non alla prossima meta ma al prossimo incontro con realtà diverse da quelle in cui siamo immersi tutti i giorni. È forse questo il fascino del viaggio che comincia molto prima di quello fisico, nella mente che cerca di immaginarlo e di costruirlo ma la realtà a volte stravolge completamente le aspettative...in meglio questa volta.

Torrechiara è stata una sorpresa perché per quanto io possa essermi documentata la realtà è diversa da ciò che pensavo....

La via che percorriamo è costellata da piccoli borghi che si svelano innanzi a noi, nomi conosciuti perché studiati su mappe virtuali. Una via volutamente scelta che ci permette di passare attraverso la campagna in un contesto rurale industrializzato che ci porta ben presto ad un altro luogo interessante: Sala Baganza. Cosa c'è di interessante? La Rocca Sanvitale , antica residenza di caccia dei nobili, fatta costruire da Stefano Sanvitale, trasformata ed abbellita nel corso dei secoli con impianti decorativi d'eccellenza. Venne confiscata dai Farnese, che confiscarono , con essa, tutti i beni della famiglia Sanvitale. Se vi capita fermatevi anche solo per ammirare lo splendido giardino Farnesiano, oggi aperto come giardino comunale al pubblico.

Ma non è qui che oggi vi voglio portare. Proseguendo in direzione Salsomaggiore terme, da lì ci dobbiamo passare, è possibile fare una piccola deviazione per immergersi nell'oasi boschiva che racchiude nascondendolo alla vista, il Castello di Felino...ma attenzione, la visita va prenotata. Ma non è ancora qui che ci fermiamo... questo solo per sottolinearvi quanto c'è di bello a pochi passi l'uno dall'altro in questi territori.

Salsomaggiore terme è poco distante e di tempo ne abbiamo poiché saremo attesi non prima delle 16.00 al check-in...ma non vi dico dove...;)



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Le antiche Terme Berzieri.....

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... continua...
Mi quoto....riprendendo esattamente da qui.

Salsomaggiore e le sue Terme, sono nate dall'intuizione di un giovane medico e ancor oggi simbolo di salute, è uno dei più importanti centri termali italiani. La sua fortuna è data dalla sua particolare posizione geografica e la caratteristica delle sue acque salsobromoiodiche note per i benefici e annoverate come le più ricche di sali minerali esistenti in natura.

La città " Salso Maiore" , deve il suo nome proprio alle acque particolarmente salate utilizzate fin dall'antichità. La storia del suo impianto termale unisce arte, cultura ed economia del territorio affondando le sue radici nella prima metà dell'800. Ma che conobbe il suo pieno splendore a partire dal 1923, nel bel mezzo della Belle Èpoque.
Conosciuta come il " borgo del sale" si trasformò in una cittadina apprezzata in tutta Europa per la straordinaria intuizione di un medico emiliano Lorenzo Berzieri che ebbe l'intuito sul potenziale effetto curativo di queste acque. A lui si deve il primo esperimento che coinvolse una piccola paziente affetta da una malattia infiammatoria del piede, guarita in seguito alle cure effettuate con le acque locali.

Le Terme Berzieri, a lui dedicate, è il monumentale impianto che ha cambiato il volto di Salsomaggiore con notevole conseguenze dal punto di vista economico.

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Il trionfo del Liberty, lo possiamo definire così, è lo stile che caratterizza l'intero palazzo; il Liberty che proprio in quegli anni si stava diffondendo in tutta Europa. Ancora oggi possiamo ammirare le movimentate, sinuose decorazioni con i motivi floreali e vegetali che ne caratterizzano lo stile, abbinati a maioliche, mosaici e figure zoomorfe dal gusto tipicamente orientale.

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Ancora oggi Palazzo Berzieri ospita lo stabilimento termale con annessi istituti di ricerca e officina farmaceutica e cosmetica.

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Nel nostro girovagare abbiamo potuto ammirare la parte antica che gravita attorno alla zona, molto decorosa con negozi dal sapore antico , una desolante malinconica assenza di italiani tra i gruppi di turisti incontrati lungo i viali...per un attimo mi sono sentita trasportata in altri luoghi per via della lingua. Inglesi, americani e tedeschi riconosciuti tutti , oltre che per l'idioma, per l'abbigliamento estivo con rigoroso cappellino in paglia...sinonimo di " vacanze italiane". Desolante la non presenza di noi italiani che forse ancora non ben consci delle bellezze gratuite che abbiamo.

Non molto distante sarà la prossima nostra meta. Lasciamo Salsomaggiore in un pomeriggio caldo rispetto al periodo( fine marzo) dopo aver assaporato un buonissimo gelato nella gelateria storica della città.

Siamo in direzione: Tabiano terme.
Un bellissimo paesaggio si apre davanti a noi lasciate le ultime case di Salsomaggiore. Immense vallate e prati verdeggianti su dolci colline un paradiso per gli occhi e per l'animo. Un susseguirsi di tornanti, si sale e poi si scende per poi risalire ancora seguendo le indicazioni del nostro navigatore...fino a vederlo in lontananza...il Castello che si erge maestoso e fiero a dominare l'intero panorama.

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Ed è qui che siamo attesi , per la precisione al Relais de Charme Tabiano Castello.


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Realizzato con un sapiente lavoro di recupero conservativo e ristrutturazione dell'antico borgo che sorge alle pendici del castello, trasformandolo in un Relais de Charme immerso totalmente nella natura tra il verde e la la calma naturale che immerge questi luoghi. Preservando il fascino che ne caratterizza l'autenticità delle dimore medievali con grande attenzione al rispetto della storia e ai legami del suo territorio. Le strutture esterne sono rimaste intatte, dopo l'opera di ristrutturazione, presentando lo stile feudale. Le stanze dei contadini e degli artigiani che vivevano nel borgo sono state trasformazione in camere e appartamenti completi di tutto ciò che le possono rendere confortevoli, senza grandi stravolgimenti e ben aderenti alla loro realtà storica.

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Dislocate in più strutture sono circondate completamente dal verde offrendo la possibilità di fruire di due piscine termale all'aperto ( nel periodo estivo ) e di un centro benessere ricavato in una grotta naturale con annessa vasca termale.
Sempre nell'antico borgo il Ristorante è stato ricavato dall'antico Caseificio appartenenti all'ultimo proprietario del castello.

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Offre una tipica cucina locale e non, con prodotti a km0 sia per colazioni che pranzi e cene , in un bellissimo contesto panoramico sul terrazzo affacciato sul bel panorama che nelle sale che conservano il loro sapore antico, una volta nel caseificio si produceva il Parmigiano Reggiano....


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Il contesto costruttivo si muove attraverso cortili che uniscono le varie strutture del borgo, impreziositi dalla presenza di fiori, rose, limoni, melograni e all'onnipresente olivo oltre a alberi da frutto che arricchiscono l'area adibita a orti e frutteti.


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che bella recensione Oriana! mia sorella vive a salsomaggiore, che è il paese di origine di mia mamma, lo hai descritto benissimo, ompresa la tristezza per la assoluta mancanza di turisti italiani. anni fa era una stazione termale molto rinomata e io me la ricordo piena di gente, tantissimi bar con la musica, gente seduta nei aprchi, sulle panchine, negozi bellissimi pieni di gente. ci sono anche dei dintorni bellissimi, oltre a quelli che hai citato tu, il castello di Vigoleno per esempio, il torrente Stirone dove d'estate si va a prendere il sole, con un parco naturale adatto a gite scolastiche.... e il gelato... ci sono alemno tre gelaterie che meritano di essre visitate...
 
che bella recensione Oriana! mia sorella vive a salsomaggiore, che è il paese di origine di mia mamma, lo hai descritto benissimo, ompresa la tristezza per la assoluta mancanza di turisti italiani. anni fa era una stazione termale molto rinomata e io me la ricordo piena di gente, tantissimi bar con la musica, gente seduta nei aprchi, sulle panchine, negozi bellissimi pieni di gente. ci sono anche dei dintorni bellissimi, oltre a quelli che hai citato tu, il castello di Vigoleno per esempio, il torrente Stirone dove d'estate si va a prendere il sole, con un parco naturale adatto a gite scolastiche.... e il gelato... ci sono alemno tre gelaterie che meritano di essre visitate...
Grazie!
È stata solo una brevissima visita , tra l'altro avrei voluto visitare l'interno delle antiche terme ma era chiuso, anzi transennato come se stessero facendo dei lavori. Penso che ci ritornerò in un altro periodo, sperando di trovarle aperte.
Si, mi è spiaciuto molto vedere la cittadina " spenta' , con poca gente, alberghi chiusi tranne qualche piccola eccezione.

Adoro i castelli e Vigoleno lo abbiamo visitato proprio in questo periodo, poi ne parlerò, ma nella zona ce ne sono molti, in parte li ho visti , altri sono in programma.
Sentiti libera di aggiungere notizie se ti va, i miei 3d sono sempre aperti a tutti coloro che vogliono partecipare.
 
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Grazie!
È stata solo una brevissima visita , tra l'altro avrei voluto visitare l'interno delle antiche terme ma era chiuso, anzi transennato come se stessero facendo dei lavori. Penso che ci ritornerò in un altro periodo, sperando di trovarle aperte.
Si, mi è spiaciuto molto vedere la cittadina " spenta' , con poca gente, alberghi chiusi tranne qualche piccola eccezione.

Adoro i castelli e Vigoleno lo abbiamo visitato proprio in questo periodo, poi ne parlerò, ma nella zona ce ne sono molti, in parte li ho visti , altri sono in programma.
Sentiti libera di aggiungere notizie se ti va, i miei 3d sono sempre aperti a tutti coloro che vogliono partecipare.
le terme purtroppo sono state vendute, ma le ha acquistate la cassa depositi e Prestiti, speriamo che provvedano velocemente al rilancio che si meritano. tu fai dei resoconti bellissimi, con delle belle foto, io a pubblicare le foto non sono capace, però il forum è molto piacevole in ogni sezione, oltre a essere utilissimo, e quindi dovremmo cercare tutti di dare un contributo. grazie!
 
Oriana mi hai riportata indietro nel tempo a quando bambina accompagnavo mia mamma a Salsomaggiore dove soleva recarsi tutti gli anni. Una splendida cittadina, elegante e piena di negozi ben forniti di capi sfiziosi ed originali.
Spero che la desolazione che descrivi sia dovuta al periodo perché se ben ricordo le terme e gli alberghi venivano aperti ad aprile e chiusi ad ottobre.
Era tantissima la gente che vi si recava ogni anno, si facevano bagni e fanghi, ed inalazioni per naso e gola utilizzando spesso per queste l'acqua della vicina Tabiano.
Salsomaggiore poi era particolarmente famosa per le sue acque perché pare facessero prodigi per l'infertilità. Era assodato che molte nascite avvenissero dopo le acque di Salsomaggiore, anche se in molti attribuivano agli eventi qualche cambio di persona.....
Come tutti i luoghi termali era allegra, gioiosa, e fonte di divertimento.
In casa mia venivano utilizzate molto le terme. Salsomaggiore, Abano e Chianciano. Io ho sempre attribuito il loro giovamento che era effettivo al relax che si poteva godere durante la cura.
 
le terme purtroppo sono state vendute, ma le ha acquistate la cassa depositi e Prestiti, speriamo che provvedano velocemente al rilancio che si meritano. tu fai dei resoconti bellissimi, con delle belle foto, io a pubblicare le foto non sono capace, però il forum è molto piacevole in ogni sezione, oltre a essere utilissimo, e quindi dovremmo cercare tutti di dare un contributo. grazie!
Questo non lo sapevo...ecco il perché della chiusura...

Per le foto non è difficile basta cliccare sull'icona del paesaggio che vedi sul tuo pannello di risposta ai messaggi, si apre una finestra che ti porta direttamente nella tua galleria fotografica, scegli la foto e voilà si copia direttamente dal cellulare al forum.

Oriana mi hai riportata indietro nel tempo a quando bambina accompagnavo mia mamma a Salsomaggiore dove soleva recarsi tutti gli anni. Una splendida cittadina, elegante e piena di negozi ben forniti di capi sfiziosi ed originali.
Spero che la desolazione che descrivi sia dovuta al periodo perché se ben ricordo le terme e gli alberghi venivano aperti ad aprile e chiusi ad ottobre.
Era tantissima la gente che vi si recava ogni anno, si facevano bagni e fanghi, ed inalazioni per naso e gola utilizzando spesso per queste l'acqua della vicina Tabiano.
Salsomaggiore poi era particolarmente famosa per le sue acque perché pare facessero prodigi per l'infertilità. Era assodato che molte nascite avvenissero dopo le acque di Salsomaggiore, anche se in molti attribuivano agli eventi qualche cambio di persona.....
Come tutti i luoghi termali era allegra, gioiosa, e fonte di divertimento.
In casa mia venivano utilizzate molto le terme. Salsomaggiore, Abano e Chianciano. Io ho sempre attribuito il loro giovamento che era effettivo al relax che si poteva godere durante la cura.
Bellissimi ricordi Anna, ne sono felice di averteli rammentati...
 
Uno spettacolo per gli occhi e lo spirito in quest'oasi di naturale bellezza. La sorpresa immensa è stata la possibilità del pernottamento nelle Suite della Torre di guardia del Castello. Un bellissimo contesto medievale sia nella disposizione che nel contesto arredativo dell'ambiente , la facciata in pietra ritrovata in alcune pareti interne, i pavimenti e le travi in legno sono stati recuperati per creare un'atmosfera accogliente, ma anche nell'atmosfera vissuta specie all'alba osservando dalla finestra il sorgere del sole sulle colline appena nascoste dalle nebbiolina mattutina. Il diradarsi della stessa offre la spazialità della vista su tutta l'immensa vallata sottostante: Sensazione unica...da vera castellana proiettata in un nano secondo in un contesto senza spazio temporale...bellissima esperienza!

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Le ultime immagini ai piedi della Rocca e Torrione di guardia...e in seguito vi parlerò del Castello posto molto più in alto, la sua storia tutta particolare....


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Il Castello di Tabiano.


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La sua lunga storia risale a più di 1000 anni fa e come altri castelli della zona fu costruito dai Marchesi Pallavicino per controllare la via Emilia, la via Francigena e il preziosissimo sale di Salsomaggiore. Nei suoi primi quattro secoli di vita la storia del castello ricalca le vicende dell'Alto e Basso Medioevo, con le guerre tra Guelfi e Ghibellini, fra imperatore e papato con assedi, distruzioni e conquiste. Dopo secoli di contese, il castello vive un periodo di semi abbandono per poi risorgere a nuova vita sul finire del XIX secolo, grazie a Giacomo e Rosa Corazza, che ne fanno la loro residenza. Una bellissima storia comincia così con Giacomo e Rosa e che si prolunga fino ai giorni nostri....raccontata dal giovane discendente che ci ha accolto nella sua dimora e che ci guiderà in un bel percorso alla scoperta del castello, ma soprattutto raccontandoci le storie della sua famiglia....seguiamolo per primo attraverso l' esterno del castello, vera roccaforte da cui si domina l'intera vallata e da cui si ha la visione su tutte le altre Rocche / castelli costruiti attorno. Il CastelloTabiano è posto sul punto più alto rispetto a tutti gli altri, ed è curioso sentire i racconti di come comunicavano tra loro in un tempo dove non esisteva nulla per comunicare.....

Qualche scatto...dal cortile interno e dalle mura esterne

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Il Castello è un' abitazione privata visitabile solo se si è accompagnati da una guida e il percorso dura circa 45 minuti e attraversa i luoghi più affascinanti del maniero. Le antiche cantine a volta,i meravigliosi saloni decorati con stucchi e affreschi, lo scalone d'onore e le terrazze panoramiche....da cui si gode il panorama....


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Continua...
 
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