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Castelli e piccoli borghi, il fascino dell'Italia nascosta.

Grazie e meno male, in quanto è un peccato avere simili risorse ed utilizzarle solo per poche occasioni.

Mi spiace che è già finito...ma altre notizie sul borgo ...;)
Ho tagliato molto perché altrimenti avrei dovuto aprire un diario a parte :)
Diciamo che c'è quanto basta per accendere la curiosità... :)

Anch'io non conoscevo Bevagna fino ad un paio di anni fa, eppure è una manifestazione molto popolare che accoglie ogni anno migliaia di visitatori.

Pensa che io ho incontrato lì anche un collega di Roma... :)


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La curiosità l'hai sicuramente accesa, soprattutto in chi ama questi luoghi un po' fuori dal tempo in cui poter ritrovare anche i sapori oltre che i colori di ciò che si è sentito raccontare...dai nonni ad esempio, che hanno in parte vissuto alcune ristrettezze legate alla non facile vita nei tempi passati dove si doveva far tesoro di tutto.
Non è certo questo l'esempio di Bevagna, ma in un certo senso i cibi poveri che rispecchiano la loro vita contadina, non sono dissimili certo a quelli della vita contadina di un borgo in altri luoghi lontani da lì.
 
Una considerazione guardando i luoghi: Bevagna è vicina a Todi, Spoleto e a Foligno solo per citarne alcuni, sarebbe da considerare un tour , un po' più ampio che comprenda tutte queste zone.

Ma è anche vicina a Norcia, che purtroppo ha subito il terremoto, di certo vale comunque vedere anche questo luogo e la sua piana fiorita. Proprio in questi giorni spopolano sul web le mille immagini, paradisiache di questi luoghi.

Spero di riuscire prima o poi a essere laggiù e considerata la distanza da dove vivo, deve essere un viaggio il più completo possibile.

Grazie per aver contribuito ad arricchire di un nuovo gioiello questo spazio, che io considero: spazio dei sogni.

:)
 
Una considerazione guardando i luoghi: Bevagna è vicina a Todi, Spoleto e a Foligno solo per citarne alcuni, sarebbe da considerare un tour , un po' più ampio che comprenda tutte queste zone.
:)

Todi e Spoleto sono due gioiellini. Foligno per quella che è la mia esperienza somiglia più ad una normale città, ma guadagna enorme attrattiva in occasione della giostra della Quintana, che dovrebbe aver luogo nei mesi di giugno e settembre.
 
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Certo che, cercare di mettere assieme tutte queste manifestazioni, diventa un' impresa :confused: . Più o meno da ciò che ci hai riportato sono per lo più previste in giugno e settembre, occorre una buona organizzazione per inserirne, tra le tante, almeno le più significative, anche se per questi ultimi tempi credo che vengano azzerate per ovvi motivi.

Sono città e borghi che comunque hanno parecchio da offrire, dal lato artistico tantissimo! Non si finisce più di vedere. Qui hanno lavorato i migliori artisti italiani e le chiese, le pievi ed i conventi ne sono degna testimonianza. A Foligno la celebre Madonna di Foligno, dipinta da Raffaello ( ora ai Musei Vaticani), un tempo però era lì nella sede giusta in cui è nata...il luogo in cui il pittore l'ha pensata... e già di per sè ( almeno per me) è stupendo poter " vivere " il luogo che ha ispirato un simile capolavoro.

Il paesaggio di questi luoghi è molto spesso impresso nelle tele e negli affreschi, segno che la bellezza ha influenzato non poco questi artisti che hanno trovato in esso la giusta ispirazione.
Sono luoghi di pace, di spiritualità...la vicina Assisi un luogo anch'esso splendido; chissà poi a voler cercare, quanti altri piccoli tesori si trovano e l'esempio ce lo hai dato con Bevagna di cui non sapevo l'esistenza.
Sono mete che hanno bisogno di respiro per essere visitate, con la calma che si addice a questi luoghi e sono certa che sapranno regalare oltre alle bellezze, quella pace interiore che è l'essenza del viaggio e diventa la carica giusta per riprendere con maggior vigore la quotidianità.

Questo sarà un anno strano per tutti in cui forse è un bene per molti fattori guardarsi attorno, per scoprire ciò che abbiamo da sempre avuto ma che forse è sfuggito ai nostri occhi.
 
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Non pensavo di tornare a scrivere così presto in questo td...;)

Ci allontaniamo dalla verde e bellissima Umbria per la lontana, sempre verde Lombardia.

A presto se lo vorrete!
 
*********


- Tra i borghi più belli, romantici e suggestivi ci sono sicuramente quelli che sorgono attorno ad un Castello. Nuclei abitati che si sono sviluppati attorno ad un'antica fortezza o che sono stati costruiti all'interno di mura fortificate.
Il passare dei secoli li ha cambiati, ma molti sono rimasti integri conservando l'impianto originario; altri invece sono stati restaurati ma ambedue hanno la particolarità, quella di trasportati lontano nel tempo.....





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Uno stemma, è il simbolo della casata a cui appartiene....il primo indizio del Castello che visiteremo.


Ma dove siamo?

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Avete capito?....no????


Siamo a Soncino....un grazioso piccolo borgo racchiuso dalla splendida cinta muraria che lo ha preservato nel tempo, arrivando intatto sino a noi....con la sua Rocca Sforzesca.

******

- Soncino è un borgo medievale adagiato nel verde della campagna cremonese bagnata dal fiume Oglio.
Dai tempi più remoti il villaggio era già dotato di fortificazione, tanto che la configurazione dei quartieri, piccoli isolati a pianta rettangolare, confermerebbe l'origine di un castrum del IV secolo.
Soncino ha conosciuto Barbarossa, Lotario II e le contese tra Guelfi e Ghibellini. Nel 1247 il borgo passò sotto la Signoria di Buoso da Dovara; in seguito la sua storia è stata caratterizzata dalle ribellioni contro l'egemonia di Cremona.
La dominazione viscontea placò le rivolte e il territorio, con gli Sforza, divenne baluardo di difesa della signoria milanese contro la Repubblica di Venezia.....ecc.ecc.ecc......direi che di storia possa bastare così....;););)





.....Continua....
 
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Non molto distante da Milano e a 23 km da Cremona, lo raggiungiamo in poco più di un' ora e venti minuti, complice una giornata soleggiata e dalle nostre parti si sà , dove la si trascorre? per lo più ai laghi: Como, Garda, Iseo e non certo a girovagar per borghi, come facciamo noi.;)
La strada libera , per le motivazioni di cui sopra, è tutta autostrada tranne l'ultimo tratto in cui il viaggio diventa ancor più piacevole attraverso un paesaggio fatto di campagne verdi, coltivate e no, dove sorgono isolati casolari.


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La mappa del nucleo storico di Soncino. Come potete vedere è circondato parzialmente da un corso d'acqua che ad un certo punto, in prossimità della Rocca devia il suo corso. Probabilmente un tempo occupava il profondo fossato di cui è circondato il Castello, ora non più, scorre accanto.
In rosso sono evidenziate le mura che lo racchiudono e sono percorribili sia da sopra, che da sotto per mezzo di una strada che gira tutt'attorno.
Ad ogni lato, le vedete in mappa, delle porte d'accesso pemettono l'ingresso al borgo da più parti, sono tutte simili in marmo bianco squadrato e permettono l'ingresso anche delle auto, noi l'abbiamo lasciata fuori per poter percorrere curiosando qua e la, tra i vicoli ...in fondo siamo qui per questo. Guardando la mappa siamo entrati dalla porta posta a nord.

Qualche immagine vista dall'esterno delle mura.


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Quest'ultima la parte delle mura senza il corso d'acqua, la strada che le costeggia è lunga e il consiglio è di percorrerla in auto.

Qualche scorcio del nucleo interno. Non è difficile orientarsi, entrando dalla porta a nord la via percorre per intero in larghezza il borgo ed al centro la piazzetta del comune, da lì si può spaziare a raggiera o in centri concentrici e tutti gli elementi di interesse sono a pochi passi.


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......Continua.....
 
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La cittadina è caratterizzata dalla presenza di numerosi portici in gran parte restaurati ma che presentano le fattezze e i materiali originari, dove il cotto predomina in diverse strutture e decori.
Alla loro ombra si aprono antiche botteghe e portoni al di là dei quali, piccole corti e giardini ombreggiati.....

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Ma noi cerchiamo ciò per cui siamo arrivati qui ed i vicoli ancor più stretti e dai colori caratteristici del cotto lombardo, ci conducono presto a questa visione....eccolo....

Il Castello...




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Ci compare così all'improvviso dopo una svolta nella via.....


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.....e non si può che restare veramente senza fiato per la sua bellezza e imponenza.

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Fu il degrado in cui versava l'antica Rocca, quella posta a sud-est delle mura della cinta muraria, a determinare il Duca Galeazzo Maria Sforza ad erigere una nuova Rocca a sud-ovest. La torre, l'unica delle quattro a base circolare, è frutto del preesistente torrione adattandolo alla nuova esigenza. I lavori della nuova fortezza presero avvio nel 1473, su progetto di Bartolomeo Gadio e saranno ultimati entro il 1475. Tempo veramente record!

Qualche numero:
La Rocca Sforzesca è alta 28 metri e larga 73 metri e si articola in due strutture quadrilatere.


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Una planimetria ed una sezione che vi aiuterà a capire meglio la costruzione.


Che dite....entriamo?



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Varcato il portone d'ingresso ed è subito magia.....
Complice la totale assenza di persone ( saremo solo in 4 all'inizio della visita) si può affermare che ci sentiamo padroni del luogo.
La visita è agevolata da un percorso ben segnalato, non occorre nessuna guida ( oltre la cartacea in vendita al botteghino) poichè durante il percorso una cartellonistica, scaricabile anche sul cellulare, contiene le indicazioni salienti di base.

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Siamo nel primo cortile, detto.....


...Il Rivellino...

Costituiva uno sbarramento fortificato che aveva lo scopo di assorbire gli sforzi di sfondamento degli assalitori; due scale scoperte permettono tutt'ora la salita allo spalto.....


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Oltre all'uscita verso l'abitato, il Rivellino ne ha una verso la campagna, attraverso un ponte levatoio con un massiccio ponte merlato.


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Dal ponte levatoio del Rivellino uno sguardo all'imponente muratura prima di procedere all'interno della Rocca...

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.....Continua.....
 
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Attraverso questo varco, anch'esso fortificato, penetriamo nel cuore dell'edificio.....


...La Rocca...



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Superato l'androne principale, ecco il piccolo cortile cinto da massicce cortine murarie, percorse da camminamenti con spalti merlati. Da qui subito a destra si apre una scaletta, la quale porta ai sotterranei....


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...pronti a scendere?...;)




 
Grazie Oriana per le foto non l'ho mai visitato, sono andato molte volte a Cremona per lavoro, ha visto certe volte il cartello con l',indicazione per Soncino, ma non pensavo che avesse questa storia, ne terrò conto,grazie.
 
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Grazie Oriana per le foto non l'ho mai visitato, sono andato molte volte a Cremona per lavoro, ha visto certe volte il cartello con l',indicazione per Soncino, ma non pensavo che avesse questa storia, ne terrò conto,grazie.
Grazie a te Tiziano!!

La prossima volta che passi per lavoro, fermati. Come vedi è piccolo da girare e oltretutto potresti fermarti per una pausa pranzo... [emoji39]...si mangia veramente bene , ti consiglio i piatti tipici della zona...ma non l'omonima insalata!![emoji3]

Ciao, buona serata!
 
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...Il Sotterraneo....





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Si scende la lunga scaletta, la quale porta al sotterraneo della Torre del Capitano. Scendendo dapprima si raggiunge il locale che ospitava una porta levatoia, la quale si abbassava sul pontile in muratura.....

...questo che vedete all'esterno, posto nel fossato...il più malconcio...
Tale ponte, superava il fossato e raggiungeva un cunicolo che collegava la Rocca al complesso conventuale di Santa Maria delle Grazie posto all'esterno delle mura di Soncino, in piena campagna. Questa era una via di fuga durante gli assedi alla Rocca.


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Qualche immagine dei vari ambienti, tra i cunicoli suggestivi...

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In alcune parti di questi sotterranei è possibile rilevare parti di fattura , relativi alla muratura, differenti rispetto a quelli utilizzati per la Rocca. È probabile che appartenessero alla precedente cinta muraria inglobata nella struttura della stessa Rocca.
In ogni torre inoltre sono presenti due livelli di sotterranei, un tempo adibiti a depositi, prigioni o ambienti per il ricovero dei soldati. Pare invece che nella Torre del Capitano ci fosse anche un terzo piano sotterraneo, ora interrato.
Curiosità: il ritrovamento di un'intercapedine dimostra l'esistenza di una terza stanza sotterranea!

La prigione




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L' apertura di una piccola finestrella a doppia inferriata e di una panca in mattoni con anelli di ferro ai lati, fa supporre che questo ambiente sia una prigione, anche se la vera prigione di Soncino si trovava nel Palazzo comunale. Ancora oggi è possibile vedere due stanze con le incisioni lasciate dai prigionieri.


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La perlustrazione degli ambienti sotterranei termina davanti ad una scala che invita alla risalita. Siamo sempre all'interno della Torre del capitano...qualche piccolo spiraglio di luce attraverso le feritoie nelle pareti....



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La scala interna ci conduce direttamente dal sotterraneo alla cosiddetta abitazione del castellano. La Torre vera e propria è costituita da due ambienti sovrapposti. Il primo locale che incontriamo risulta al piano cortile ed è dotato di un grande camino.


La Cucina





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Ambiente fornito di un camino che serviva allo stesso tempo per cucinare, riscaldare l'ambiente. Nell'angolo dietro la porta si trova il pozzo che forniva l'acqua ad uso domestico. Caratteristica di questa stanza sono le volte unghiate del soffitto, molto alto, strutture ricorrenti nelle opere di Bartolomeo Gadio: egli lavorò come architetto mutare degli Sforza nella seconda metà del XV secolo e sovrintese anche a questi lavori in Rocca.

Salendo ancora una rampa di scale giungiamo al secondo ambiente, posto sopra la cucina....ancora scorci...


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La camera medievale






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Si tratta di un ambiente molto più luminoso del sottostante, dove è stata ricostruita fedelmente la tipologia di ambiente medievale... anch'essa ha un pozzo d'acqua posto appena fuori la porta d'ingresso, in corrispondenza del sottostante pozzo....e un'apertura laterale la mette in comunicazione con gli spalti del castello.



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Qualche immagine....



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....e si prosegue....



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.....Continua.....
 
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Prima di proseguire, visto che siamo ancora in questa zona particolare del castello, pare che in questa torre si manifesti una presenza misteriosa e....giocherellona, dispettosa ;)

Si narra che un folletto dispettoso si divertisse a togliere le coperte a chi dormiva nella camera posta proprio in questa torre. È documentato addirittura negli atti che riguardano il castello...ma , pare non sia il solo...;)...per la serie: non sarebbe un vero castello senza presenze oscure...:p

Qualche lettura a riguardo......http://http://www.valledelloglio.it/i-misteri-della-rocca/fantasma/

Ma non è l'unica presenza.....https://www.pensierospensierato.net/2011/06/il-fantasma-perduto-di-ezzelino-iii-da-romano/

[smilie=fantasma_03:



Proseguiamo verso gli spalti!


[img]https://i.imgur.com/OpaPTXi.jpg[/img]


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...e da quassù si vede l'immensa potenza difensiva e di bellezza, di questo castello.


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Una vera macchina da guerra, nulla è lasciato al caso.....


ci avviciniamo alla seconda torre, quella rotonda: torrione angolare preposto all'avvistamento del nemico...


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Posta subito a lato questa scala a chiocciola porta ancora più in alto al torrione, non percorribile a noi per ragioni di sicurezza, ma possiamo entrare nella torre. Completamente in muratura tranne per una ferritoia che guarda verso il ponte levatoio del Rivellino.

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Proseguiamo lungo il camminamento di ronda, da quassù si domina gran parte della vallata sottostante e naturalmente il borgo. Possiamo distinguere così i luoghi di interesse che i ragazzi ( meravigliosi ) della Proloco ci hanno evidenziato all'atto dell'acquisto dei ticket d'ingresso.


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L'antica filanda. Questi sono luoghi dove anticamente si coltivava il baco da seta e proprio all'interno di questa filanda è possibile rivivere l'antica arte.

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Piccolo, grazioso museo è stato ricavato all'interno di questo spazio.


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.....Continua.....
 
...segue....


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L'ultima torre. Questa è di più recente fattura rispetto al resto della costruzione. Qui è stata voluta una Cappella, riccamente decorata e con gli stemmi araldici ben visibili della casata.


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Qualche scatto prima di scendere....


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.....Continua.....
 
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